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un graditissimo regalo di Martina

-by

 

Premio 10 e lode

ringrazio con tanto affetto per il premio

con la seguente motivazione assegnatomi da

 donne e.... 

Al blog "TANTO PER ESSERCI"  di una persona speciale.

http://blog.libero.it/ashla/

 

PREMIO Award Brillante

donatomi dalla cara amica Silvana

del blog : SGATTAIOLANDO

 
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I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono. I falsi amici invece  pur vedendo allo stesso modo i tuoi errori...  ti lusingheranno sempre

 
 

Messaggi del 25/07/2012

Abi consumi a meno 2 %

Post n°928 pubblicato il 25 Luglio 2012 da acer.250
 

     L’andamento dell’economia italiana dipenderà da come si evolve la crisi nell’area dell’euro. Le previsioni dicono che l’economia andrà giù del 2% quest’anno e che il Pil segnerà un modesto più 0,6% solo nel 2014, dopo una variazione quasi nulla nel 2013. I consumi andranno giù, con previsione di flessione del 2% per quest’anno. Continuerà a ridursi anche il reddito disponibile, che dopo il meno 3,5% di quest’anno segnerà un meno 1,2% per il 2013 e un meno 0,2% per il 2014. Sono i numeri della crisi segnalati dal Rapporto di previsione AFO 2012-2014 dell’Associazione bancaria italiana (Abi), che sottolinea come le tensioni europee spingano l’Italia in recessione. Le banche, aggiunge, saranno alle prese con “limitate previsioni di sviluppo ed esigenze di contenimento dei costi”.

Il quadro internazionale in deterioramento contribuisce ad appesantire l’andamento dell’economia italiana – informa l’Abi – Mentre i nodi trascurati dell’economia mondiale stanno venendo al pettine, la debole governance europea, con segnali contrastanti, scelte rinviate e decisioni non prontamente implementate, sta ponendo in seria discussione il futuro dell’euro. Per l’Italia il risultato prevedibile è un -2% nel 2012, ancora in riduzione, anche se marginalmente, nel 2013, risalendo di soli pochi decimi sopra lo zero nel 2014”.

Le prospettive in cui si muove l’economia italiana sono dunque legate all’evoluzione della crisi del debito nell’area euro e alle modalità con cui si darà attuazione alle decisioni prese a fine giugno, considerate fondamentali per riassorbire le tensioni sui mercati finanziari e per ripristinare normali condizioni di mercato in tutta l’area euro. In un contesto del genere, nel quale dunque non bastano gli sforzi individuali del Governo per cambiare l’andamento dei mercati finanziari – come del resto dimostra la crisi dello spread di questi giorni – la previsione condotta con gli uffici studi delle principali banche italiane “segnala per l’anno in corso una contrazione del Pil pari al 2%. La crescita riprenderà di un modesto 0,6% solo nel 2014, dopo che nel 2013 la variazione del Pil sarà quasi nulla”.

I consumi delle famiglie, prosegue l’Abi, si ridurranno ancora, anche se meno. “Dopo la marcata contrazione prevista per l’anno in corso (-2%), la variazione dei consumi proseguirà la sua marcia in territorio negativo, anche se a un ritmo meno pronunciato – spiega l’Abi – Per quanto riguarda il reddito disponibile, a causa di redditi da lavoro quasi fermi e tassazione in aumento, dopo una riduzione pari al 3,5% per l’anno in corso, si stima una successiva contrazione dell’1,2% per il 2013 e dello 0,2% per il 2014”.

Analisi interessante peccato che le banche super protette dal governo Monti siano fra le maggiori responsabili del dissesto economico

 
 
 

Farmacie, confermato lo sciopero di domani

Post n°927 pubblicato il 25 Luglio 2012 da acer.250

     Al termine della riunione avuta con il Ministero della Salute, il presidente Federfarma Annarosa Racca ha confermato ai giornalisti presenti la chiusura delle farmacie, prevista per domani per protestare contro le misure contenute nella spending review a carico delle farmacie.

Rimarranno aperte solo le farmacie di turno. Nel frattempo, ha preso oggi il via il Tavolo che dovrà definire un nuovo sistema di remunerazione delle farmacie. Il ministro della Salute Renato Balduzzi ha infatti incontrato le organizzazioni della filiera del farmaco, tra le quali Federfarma, Agenzia del farmaco (Aifa) e Farmindustria ed esponenti delle Regioni. “Sono soddisfatta”, ha detto la presidente di Federfarma al termine della riunione indetta per trattare di nuova remunerazione della farmacia, rapporto tra distribuzione diretta e per conto dei farmaci acquistati dalle ASL e criteri di remunerazione dei nuovi servizi in farmacia. “La riunione ha pienamente centrato l’obiettivo di attivare un confronto immediato per poter arrivare in tempi brevi alla definizione del nuovo sistema di remunerazione della farmacia (previsto dalla legge 122/2010)” ha osservato Racca “tanto che è già stata fissata la prossima riunione del tavolo mercoledì 8 agosto”.

In occasione dello sciopero, il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (MNLF) invita i dipendenti degli esercizi a recarsi regolarmente al lavoro, e ricorda che rimarranno aperte le parafarmacie. “Pur nel legittimo diritto del titolare di farmacia di scioperare rispetto ai provvedimenti del Governo, il lavoratore non può essere costretto a perdere la propria giornata lavorativa contro la propria volontà. Per queste motivazioni – scrive la sigla dei farmacisti non convenzionati – il MNLF invita i dipendenti delle farmacie private a svolgere, se la farmacia aderisce allo sciopero, compiti amministrativi, logistici o quant’altro comprese nelle attività giornalmente svolte, ma diverse dalla dispensazione del farmaco”.

Per i cittadini c’è la possibilità di recarsi nelle parafarmacie, dove viene garantita l’assistenza professionale di un laureato. “Purtroppo dopo la sconfitta del Governo nel decreto ‘Salva Italia’, in cui lobby e corporazioni impedirono una reale liberalizzazione del settore, le parafarmacie sono nell’impossibilità di detenere farmaci con obbligo di ricetta (farmaci fascia C) non permettendo un’assistenza adeguata a tutte le patologie – spiega il Movimento – Tuttavia il MNLF si dice certo che i professionisti che nelle parafarmacie operano faranno di tutto per alleviare i disagi che deriveranno dalla serrata delle farmacie”.

 

 
 
 

Congelamento tredicesime

Post n°926 pubblicato il 25 Luglio 2012 da acer.250
 

     Voci insistenti in circolazione parlavano dell’ipotesi di congelare le tredicesime dei dipendenti pubblici e di buona parte dei pensionati. Un “drammatico autogol economico che manderebbe i consumi in tilt”, aveva detto l’associazione. Oggi da Palazzo Chigi smentiscono tutto. “In merito al possibile blocco delle tredicesime dei dipendenti pubblici e dei pensionati prospettate da un’associazione di categoria, fonti di palazzo Chigi smentiscono che sia mai stata presa in considerazione un’ipotesi del genere”, battono le agenzie di stampa. Secondo tali fonti, “alimentare l’allarmismo sociale rischia di causare un duplice danno: sia per l’organizzazione che ha diffuso questa ipotesi, in quanto si rischierebbe un possibile blocco dei consumi; sia per la tenuta dell’economia”.

Per Confesercentiè bene che il Governo abbia fatto chiarezza”. Sostiene l’associazione: “ Prendiamo atto con soddisfazione della nota con la quale il Governo ha sgombrato il campo dalle voci su eventuali interventi di congelamento delle tredicesime. E’ quanto chiedevamo in una situazione di grave emergenza dei consumi, di tassazione sempre più insostenibile per imprese e famiglie e di mancanza di azioni incisive per la crescita. Nostro obiettivo non è certo quello di peggiorare la situazione ma di contribuire ad evitare conseguenze negative sull’economia reale, sull’occupazione e sul futuro delle imprese che sono la vera spina dorsale del Paese”.

Ma intanto molti comuni cominciano a denunciare difficoltà di cassa, siamo forse  arrivati al punto di non ritorno ?

E' molto probabile questo governo tecnico non ha saputo nemmeno fare i conti come una normale massaia sarebbe stata capace, e questa classe politica è troppo presa a difendere i propri privilegi di casta, o a difendersi da processi ed comunicazioni di garanzia varie.....

 
 
 

Italia

Post n°925 pubblicato il 25 Luglio 2012 da acer.250

                                         

 
 
 

auguro a tutti un ....

Post n°924 pubblicato il 25 Luglio 2012 da acer.250

   

 
 
 

Fondo salva stati

Post n°923 pubblicato il 25 Luglio 2012 da acer.250

 

     L’agenzia di rating Usa fornisce prospettive negative per il Fondo salva stati, ma l’abbassamento da “stabile” a “negativo” dell’outlook non avrà effetti nel breve termine. A frenare la tensione innescata da Moody’s, arriva una nota dell’Efsf: “Continuiamo a mantenere la tripla ‘A’ perché l’outlook ha un orizzonte temporale di 12-18 mesi” e quindi “non indica nessun’’ downgrade “nel futuro immediato”.

Spread e rendimento Bund – In apertura di giornata il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi torna a salire, aprendo a quota 541, con rendimento al 6,6% per poi scendere a 515 punti (mentre il differenziale tra Btp e Bonos si attesta a 621 punti base). E’ l’effetto dell’asta dei titoli trentennali tedeschi in cui sono stati venduti Bund a 30 anni per 2,32 miliardi di euro con tassi al nuovo minimo storico e domanda solida. Il rendimento medio è sceso al 2,17%, un livello mai toccato dal 1994, dal precedente minimo del 2,41% dell’asta di aprile. La domanda ha raggiunto i 3,367 mld superando l’importo massimo previsto di 3 mld. La giornata di oggi era partita male sul fronte del debito pubblico italiano, ma l’attesa è concentrata soprattutto sull’emissione di Bot a sei mesi per a 8,5 miliardi che si terrà venerdì 27 luglio, un’offerta più alta rispetto agli 8 miliardi di titoli in scadenza. Il Tesoro ha anche comunicato che giovedì 26 luglio saranno collocati i titoli della quinta tranche di Ctz in scadenza il 30 maggio 2014. L’ammontare è previsto tra un minimo di 1,5 miliardi e un massimo di 2,5 miliardi di euro. 

Hollande Secondo il presidente francese serve che i provvedimenti approvati dal Consiglio europeo del 28 e 29 giugno “siano messi in atto rapidamente e in modo fermo”. Un invito formulato alla luce della decisione di Moody’s di modificare l’outlook su Germania, Olanda e Lussemburgo. I ministri dell’economia spagnolo e francese Luis De Guindos e Pierre Moscovici, hanno annunciato in una nota congiunta “una road map per una unione economica e finanziaria vera e propria, con proposte ambiziose per creare le condizioni di solidarietà e allo stesso tempo di integrazione”.

Confindustria Critici anche gli industriali italiani, che auspicano un intervento più incisivo da parte dell’Europa: ”La situazione è complicata e abbiamo bisogno di molta coesione, siamo su una barca nella tempesta e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione”, avverte il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi che esclude però paragoni con la situazione spagnola: “L’Italia – continua Squinzi – è molto più competitiva, siamo più forti, oltretutto non abbiamo l’esplosione della bolla immobiliare”.

Listini europei – Le borse europee aprono quasi tutte sopra la parità ma scontano una volatilità elevate che provoca continue oscillazioni. Sui mercati continuano a regnare i timori per la situazione della Spagna dove altre regioni, a partire dalla Catalogna, si stanno accodando alla richiesta di aiuti della regione di Valencia. A metà seduta Milano e Madrid sono però le migliori, rispettivamente + 1,5% e 1,8%. Francoforte sale dello 0,37%, Parigi dello 0,60% e Londra dello 0,15%. A Piazza Affari a trainare il rimbalzo dei listini sono i titoli dell’auto (+2%) grazie ai conti meno deludenti delle attese di Peugeot (+3%). In luce anche Daimler (+3,6%) e Fiat (+2,8%). Bene anche i bancari con Ubi (+5%), Natixis (+4,5%), Credit Agricole (+4%) e Unicredit (+3,9%). Nonostante il differenziale Btp-Bund abbia raggiunto il livello choc di 545 punti, le banche tentano il rimbalzo: Intesa (+3,1%), Unicredit (+3%), Mediobanca (+2,3%) e Monte dei Paschi (+2,6%). Boom di Ubi (+5%), sospesa in asta di volatilità. Un’iniezione di fiducia anche se, secondo una ricerca Afo-Abi (condotta come di consueto con gli Uffici studi delle principali banche italiane) ”l’operatività delle banche continuerà ad essere sottoposta a notevoli tensioni”. Intanto la Commissione Ue ha dato oggi il suo via libera al programma di ricapitalizzazione delle banche spagnole in difficoltà in applicazione del memorandum d’intesa sottoscritto tra l’Eurogruppo e il governo di Madrid: Bruxelles ha approvato le condizioni in base a cui il Frob rafforzerà le risorse proprie degli istituti di credito. Apertura contrastata a Wall Street: il Dow Jones avanza dello 0,19%, il Nasdaq cede lo 0,37%, mentre lo S&P 500 è sostanzialmente piatto.

Ricerca Ifo Secondo l’istituto di ricerca economica Ifo, nel caso di un default della Grecia, per la Germania sarebbe più ‘conveniente’ l’uscita di Atene dall’euro: “Se la Grecia arrivasse all’insolvenza e lasciasse l’eurozona, la Germania potrebbe registrare perdite fino a 82 miliardi di euro”, scrive l’agenzia. Ma nel caso in cui, dopo un default, Atene rimanesse nell’euro, le perdite per i contribuenti tedeschi potrebbero spingersi “fino a 89 miliardi”.

Monti – A causa dell’attacco speculativo, le forze politiche sono in allarme e non escludono un voto anticipato in autunno

 
 
 

blog

Post n°922 pubblicato il 25 Luglio 2012 da acer.250

       

 
 
 

elezioni subito !!!

Post n°921 pubblicato il 25 Luglio 2012 da acer.250
 

 

     Avendo nulla da fare, i partiti lo fanno. Non avendo nulla da dire, i partiti lo dicono. Nel disastro generale il loro mantra, il loro automatismo biologico è: “Elezioni subito!”, sì, avanti verso le urne. Anche se non si sa quale sia la ragione così impellente che li spinge, quale il progetto, né quale ponte abbiano in mente per portarci in salvo dal baratro è il panico da stordimento che li guida, come certi terremotati che durante le scosse cercano la cosa più inutile, un pettine o le chiavi di casa, mentre tutti gli specchi vanno in frantumi e la casa crolla. Sulla crisi che sta mandando a fondo gli Stati e in malora le vite, neanche una parola, meno che mai un programma.

     In passato l’America ha inventato il New Deal, l’Unione sovietica i piani quinquennali, la Germania nazista la guerra, la Svizzera gli orologi a cucù. E oggi? Nessuno che ci dica se questo modello di sviluppo, il Pil, la crescita, le Borse, lo spread, le agenzie di rating, i consumi, il lavoro, la vita a debito, ha alternative oppure se la volontà divina delle banche è insondabile, insormontabile, indiscutibile....

     E se lo è, che scopo hanno i partiti? E se non hanno scopo, che senso hanno le elezioni?

 
 
 

riflessioni ...

Post n°920 pubblicato il 25 Luglio 2012 da acer.250

 
 
 

massime

Post n°919 pubblicato il 25 Luglio 2012 da acer.250

 
 
 

Il Celeste: capodanno ai Caraibi. Pasqua a Saint Tropez

Post n°918 pubblicato il 25 Luglio 2012 da acer.250
 

 

 

     A raccontare con dovizia di particolari la vacanza a Saint Tropez è Diego Passalacqua, marinaio a bordo del “MiAmor” dal 2008 al 2010: “Nel 2010, ricordo un incontro, durante la Pasqua, avvenuto a Saint Tropez. Nell’occasione, Daccò ha dato l’ordine di recarci con la barca MiAmor a Saint Tropez, con a bordo solo l’equipaggio. Quando siamo giunti lì, la famiglia Daccò (Pierangelo, Annita, Erika e Massimo Buscemi) ci ha raggiunti a bordo; so che sono arrivati lì in elicottero (…). Durante il soggiorno in Francia, avevamo noleggiato un’autovettura per lo spostamento, una Mercedes di grossa cilindrata. Avevamo la necessità di un’auto del genere perché a bordo, come riferito da Daccò al comandante, sarebbe salito il presidente Formigoni. In effetti, ricordo che Formigoni e il suo segretario Willy alloggiavano in una villa all’ingresso di Saint Tropez; una villa ‘importante’, nel senso che si trattava di una struttura nota per ospitare persone importanti”. Willy è MauroVilla, un altro dei Memores Domini del gruppo di Formigoni e Perego.

Gianluca Ridolfi è invece il comandante dell’aereo che vola in Costa Azzurra per le vacanze di Pasqua del 2011 (Venerdì Santo compreso). Andata Linate-Nizza il 14 aprile, ritorno Digione-Linate il 28 (la fattura della società Alba è di 51.750 euro, “non è stato possibile individuare le modalità di pagamento”): “Io sono sicuro del fatto che ho portato Daccò e famiglia da Linate a Nizza”, dichiara Ridolfi. “Non sono sicuro se fosse anche presente Formigoni con i suoi amici. Dopo aver dormito a Nizza, la mattina successiva ho riposizionato l’aereo senza passeggeri a Digione. Qui sono sicuro di aver trasportato Daccò con famiglia e Formigoni con gli amici da Digione a Linate”. Conferma Mauro Moltedo, comandante di tre delle barche (“Ojala”, “Cinghingaia”, “AdMaiora”) che Daccò metteva a disposizione di Formigoni 

Chissà se tutte queste vacanze erano pagate con i fondi del San Raffaele e Fondazione Maugeri ?

 
 
 
 
 

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