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ALITALIA-AIRONE BLOG

NOTIZIE DI BANDIERA

 

 

il figlio di papà non resta a terra

Post n°192 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da info.alitalia
 
Foto di info.alitalia

Qualcuno nasce con la camicia, qualcuno con le ali ai piedi. Federico Matteoli, figlio dell’Altero ministro alle Infrastrutture, può vantare di avere sia le ali, sia la camicia: almeno quella con i gradi di pilota della Cai di Roberto Colaninno & Company, che il giovane aviatore è riuscito a strappare di dosso a colleghi più titolati per anzianità aziendale, età, esperienza e figli a carico. Come ha fatto? Matteoli junior era già stato graziato una volta: nella defunta compagnia di bandiera era entrato solo nel 2002, unico e ultimo assunto a tempo indeterminato, con le assunzioni chiuse da mesi. Il papà allora era ministro all’Ambiente. E il suo partito, An, nella vecchia Alitalia contava su Silvano Manera, poi nominato direttore generale dell’Ente per l’aviazione civile (Enac), e Luigi Martini, ex parlamentare, oggi consulente personale di Rocco Sabelli, l’ad della nuova compagnia. Questa volta però il Federico volante sembrava destinato alla cassa integrazione, anche perché l’aereo che guida, l’Md80, finirà in pensione. Invece ecco il colpo di scena: i manager di Colaninno-Sabelli-Martini hanno inventato una graduatoria di anzianità a parte a Milano, la città dove Matteoli junior era stato assunto. E così il figlio del ministro ha potuto scavalcare centinaia di colleghi davanti a lui. Un buon inizio per un’operazione che già ci costa 3 miliardi e 300 milioni: 55 euro di debiti per ciascun italiano, compresi i bambini. 

 
 
 

Comunicazione UNIONE PILOTI AIRONE

Post n°191 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da info.alitalia
 
Foto di info.alitalia

Fonti autorevoli ed attendibili hanno riportato alla nostra attenzione che il progetto della società CAI-ALITALIA  per ciò che attiene il nostro medio prossimo futuro sarà quello di  proclamare lo stato di crisi di Air One, con lo scopo di porre i dipendenti di Air One ed Air One Cityliner in CASSA INTEGRAZIONE.

Il fine sarebbe duplice ed in entrambi i casi conveniente per la nuova realtà aeronautica. In primo luogo avrebbero degli indubbi sgravi fiscali con conseguente abbassamento dei costi (abbiamo visto tutti quale attenzione CAI ponga nella gestione economico-amministrativa a tutto discapito dei diritti dei lavoratori). In secondo luogo poi potrebbero gestire le riassunzioni e l’accettazione del nuovo contratto in tutta autonomia e libertà; il tutto a discapito di quanto da noi acquisito in termini di normativa di impiego e di impianto economico, durante tutti gli anni di persistenza in Air One.

La notizia al momento ha una valenza solo ufficiosa, ma quando sarà confermata e resa ufficiale, genererà risvolti CATASTROFICI  per tutta la NOSTRA CATEGORIA!!! In tal senso va sottolineato che le RSA UP ed ANPAC hanno sottoscritto un accordo con Air One dove richiedevano un’apertura di un tavolo di confronto con CAI alla presenza dei soli Rappresentanti di Categoria Air One, evitando il coinvolgimento di sindacalisti non facenti parte di Air One stessa.
Questo confronto si era reso necessario proprio per aprire un canale informativo e di confronto ufficiale onde poter far chiarezza sul nostro immediato futuro.
Tale accordo accettato in un primo momento, veniva di fatto disconosciuto da CAI poiché le sigle confederali hanno opposto un netto rifiuto alla presenza al tavolo Air One – CAI, delle RSA UP ed ANPAC Air One.
Così facendo i Piloti Air One verrebbero rappresentati da sigle confederali che rappresentano una minima parte della popolazione intera del PNT AP !!!!

Punto Primo:
La Cassa Integrazione ha una durata complessiva di 7 anni (composta da: 4 anni di CIGS  + 3 di MOBILITA’.  Durante gli anni di CIGS, c’è possibilità di reintegro, per noi ipotesi abbastanza remota, mentre negli anni di Mobilità non c’è alcuna possibilità di reintegro, essendo quest’ultima destinata ad accompagnare il lavoratore al termine della sua prestazione impiegatizia.
Inoltre,  la CIGS di 7 anni, parte come conteggio da ottobre 2008, viene quindi calcolata non da quando il Singolo è posto in CIGS + 7 anni, bensì da quando il singolo vi è posto fino ad ottobre 2012 per ciò che concerne la CIGS e fino a Ottobre 2015 in Mobilità.

Punto secondo:
La lista CIGS nella quale verranno inseriti i Piloti  AirOne ed AirOne Cityliner è unica per tutto il Gruppo CAI (come da accordi sottoscritti dai sindacati confederali “FIT CISL in primis”), e si avvale come parametro unico della data di assunzione nelle rispettive Compagnie.
I Piloti del Gruppo AirOne, con la propria anzianità di compagnia, finirebbero inevitabilmente in fondo alla lista CIGS con le dovute conseguenze che tutti voi potete ben immaginare, in merito alle possibilità di reintegro!!!

Le RSA di ANPAC e di UNIONE PILOTI sono attive per scongiurare un simile disastro Vi esortiamo, oggi come non mai, a sostenere con tutto il vostro supporto le azioni che, congiuntamente, verranno intraprese dalle nostra RSA.


PER IL NOSTRO ED IL VOSTRO FUTURO



RSA ANPAC - UNIONE PILOTI
AIRONE

 
 
 

La Hostess al Grande Fratello

Post n°190 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da info.alitalia
 
Foto di info.alitalia

Daniela Martani rischia il licenziamento dall’Alitalia. Dopo aver protestato con il cappio al collo alla fine ha firmato il famoso contratto CAI e subito dopo ha chiesto un aspettativa per partecipare al Grande Fratello.


Si sta ripetendo la stessa soap dell’anno scorso quando Lina Carcuri stava rischiando il suo posto come medico accusata dall’Ordine di Medici di aver violato il Codice deontologico.


Sono molto preoccupati in famiglia sia il padre Gianfranco che la sorella Stefania per le sorti della 35enne romana che per amore dello spettacolo ha fatto una scelta coraggiosa ma potrebbe non indossare più la divisa verde da hostess rischiando il licenziamento.


L’assistente di volo, che ha firmato un contratto con la Cai a tempo indeterminato, era programmata ieri per un volo diretto a Tokyo e non essendosi presentata rischia il licenziamento. Il Grande Fratello sta valutando di dire a Daniela quello che sta succendendo al di fuori dela casa e molto probabilmente lo farà lunedi in puntata.


Nell’ambiente di lavoro di Daniela si è scatenato un putiferio e molte sue colleghe chiedono che la romana sia cacciata dalla compagnia.


L’avvocato Vincenzo Cerulli Irelli che difenderà Daniela, ha ricevuto una lettera dall’Alitalia che inzierà un procedimento disciplinare nei confronti di Daniela. L’avvocato considera questo comportamento molto scorretto, perchè Daniela molto correttamente, nel rispetto dell’azienda, una volta che aveva avuto l’opportunità del Grande Fratello, aveva inviato una lettera da lui approvata, con la quale chiedeva la Cassa Integrazione rinunciando al posto di lavoro.


L’Alitalia invece cosa ha fatto, invece di accogliere la richiesta di Daniela, ha iniziato un procedimento disciplinare e questo a giudizio del’ avvocato, non è un comportamento giusto.


 

 
 
 

Chi Siamo

Post n°189 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da info.alitalia
 

 

Il 13 gennaio è una data importante per il trasporto aereo italiano:

è la data di nascita della nuova compagnia di bandiera.

Dal 13 gennaio Air One e Alitalia hanno avviato il processo

di integrazione dei loro network, delle loro flotte e delle loro

strutture organizzative, commerciali e amministrative.

L’integrazione fra le due Compagnie aeree italiane e la nascita

di un’Alitalia nuova comporteranno innanzitutto una migliore

organizzazione del network, che conterà

70 destinazioni in Italia e nel mondo, con più di 2.300

frequenze settimanali, e sarà incentrata su

sei basi di riferimento: Roma Fiumicino, Milano, Torino,

Venezia, Napoli e Catania.

Questo modello organizzativo assicurerà

collegamenti rapidi dalle province italiane all’Europa e

al resto del mondo. Sarà inoltre garantita

la copertura capillare del Paese con

23 destinazioni nazionali. Alitalia assicurerà un gran numero

di collegamenti sia in ambito internazionale

che intercontinentale: saranno 47 le destinazioni

che la nuova compagnia raggiungerà in Europa e

nel mondo con comode coincidenze per

le destinazioni nazionali. Inoltre con il prossimo orario

 estivo la rete dei collegamenti sarà ulteriormente ampliata

 con l’apertura progressiva di nuove destinazioni. 

Un altro dei punti di forza di Alitalia saranno gli

orari dei collegamenti, studiati per soddisfare al meglio

 le esigenze del cliente. Molto spesso è possibile avere

 a disposizione viaggi di andata e di ritorno in giornata

con le principali destinazioni italiane ed europee.

La nuova compagnia di bandiera italiana si caratterizzerà

da subito per il grande rinnovamento della flotta

che sarà composta da aerei più moderni che consentiranno

 una migliore qualità del volo e un maggiore rispetto dell’ambiente.

La nuova Alitalia nasce dall’iniziativa di imprenditori privati

che hanno una grande sensibilità alla

qualità del servizio offerto  e una forte

attenzione alle esigenze del cliente, nella consapevolezza

che questi elementi sono essenziali per lo sviluppo

 del business e delle aziende. E così sarà anche per

la nuova compagnia di bandiera italiana:

i passeggeri sono centrali nelle strategie di sviluppo

della compagnia. L’impegno è quello di garantire che

i servizi a terra e quelli a bordo consentano un’esperienza

 di viaggio tipica della qualità che caratterizza da sempre

l’Italian style. Decolla di nuovo Alitalia, con l’obiettivo

di diventare il vettore di riferimento in Italia e

un player internazionale.  

 
 
 

Si Decolla

Post n°187 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da info.alitalia
 
Foto di info.alitalia

Dopo mesi di trattative, scioperi, dichiarazioni varie e sopratutto strumentalizzazioni è decollata lo scorso 13 Gennaio "La Nuova Alitalia" di CAI.

Cosa cambia? Tutto e nulla.

Cambia la gestione, cambiano i manager, cambiano le strategie, cambiano i contratti ma alla fine tutto rimane identico se non peggio.

Una cosa è certa, che Alitalia è stata strumentalizzata da chiunque.

Era l'inizio del 2008 e l'allora Governo Prodi aveva avviato il processo di privatizzazione.

L'azienda aveva ritenuto in Air-France il soggetto più interessante avviando trattative private.

Le trattative sono state ostacolate da due fattori, i sindacati e l'allora opposizione )oggi maggioranza di governo) guidata da Silvio Berlusconi.

Il Cavaliere più famoso d'Italia rivendicava che la compagnia non andasse venduta ai Francesi. Alitalia doveva rimanere italiana.

Da una parte i sindacati dall'altra Berlusconi, nel frattempo cade il Governo Prodi e Air-France si ritira.

Alitalia rimane sola ma Berlusconi in campagna elettorale dichiara che c'è una cordata di imprenditori pronta a rilevare Alitalia.

Questa cordata non esiste ma si materializza ad elezioni vinte da Berlusconi.

Ci fanno parte tra gli altri, Banca Intesa - Colaninno, Benetton (già concessionario pubblico con Autostrade e socio degli Aeroporti di Roma), Tronchetti Provera.

Tutti speculatori e la storia della imprenditoria italiana lo dimostra.

In fretta e furia fondano la CAI Compagnia Aerea Italiana versando ciascuno come capitale sociale 10000 euro.

Cominciano trattative estenuanti con i sindacati, contratti e accordi che ancor prima di entrare in vigore non vengono rispettati.

Alla fine CAI acquista Alitalia, il capitale sociale è poco più di un miliardo di euro e nelle casse dell'Alitalia con un forte negativo in bilancio di oltre due milioni di euro entrano poco più di quattrocento milioni di euro.

CAI acquista una parte di Alitalia, quella sana il resto i debiti e tutto quello che genera passivi rimane allo stato.

CAI acquista anche AirOne, di fatto Air-One e Alitalia diventano una sola compagnia anche se di fatto sono ancora due compagnie.

Scompaiono le compagnie controllate di Alitalia come AirEurope e Volare Web.

Il settore CARGO è in via di smantellamento (genera molta passività)

CAI ha copiato e incollato per il suo PIANO FENICE nient'altro che il Piano Toto di AirOne per Alitalia che la stessa Alitalia a Febbraio 2008 non prese in considerazione.

Air-France avrebbe pagato i debiti di Alitalia senza lasciare nulla allo stato ovvero a noi ma si è preferito lasciare il tricolore sulla coda.

Lufthansa aveva proposto la bancarotta pilotata accollandosi tutti i costi ma si è preferito dire: No Grazie.

Mentre Berlusconi diceva NO a Air France e lodava la possibilità dell'asse ITALO-TEDESCO come partner straniero CAI trattava con AIR FRANCE.

Ufficialmente perchè l'alleanza SKY TEAM la inserisce in un network migliore, tra l'altro il network a cui già apparteneva.

In realtà cambiando network sarebbe andata incontro a problemi come i membri mille miglia, le partership, gli accordi e contratti.

Cose che richiedono penali da pagare.

AIR FRANCE entra come partner straniero con il 25% di capitale con oltre 300 milioni di euro.

Risultato, AIR FRANCE è uscita dalla porta e entrata dalla finestra.

Oggi ALITALIA-AIR ONE-AIR FRANCE è la nuova compagnia di bandiera italiana.

Auguri! Ma a che costo!!

In questo blog ho parlato tanto e continuerò a parlare ma la MISSION è quasi finita, quella di racconatare l'epilogo di una compagnia gloriosa.

Spero di ritrovare gli amici Aviator AZ e Sayonara, vi aspetto 

 
 
 

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