Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi del 01/07/2007

Il clochard

Post n°346 pubblicato il 01 Luglio 2007 da mestesso69

E’ seduto sugli scalini davanti alla chiesa.Attende sotto un caldo sole di inizio estate che la messa abbia termine ed intanto accarezza con le dita sporche il cane disteso tra le sue gambe.Hanno trascorso gli ultimi anni insieme,si sono incontrati per caso per poi non separarsi piu’.Si tengono compagnia per sentirsi meno soli.Entrambi randagi…entrambi bastardi…entrambi figure che il mondo fa finta di non vedere.Indossa abiti logori e sporchi.Se sole le macchie presenti su qui tessuti avessero il dono della parola potrebbero raccontare infinite storie di vita perche’ loro anche se invisibili hanno vissuto come tutti gli altri.
La funzione religiosa e’ terminata.Le campane salutano la gente che esce da quel luogo.Inizia a sentire il rumore delle monetine che gli vengono gettate dinnanzi.Il sapore di un panino al prosciutto e di una fresca birra cominciano a farsi strada nella sua immaginazione.Attende a capo chino, osserva il pavimento lastricato di fronte a se per non dover incrociare sguardi che lo ferirebbero ancora di piu’ di quello che gia’ e’.Non dice una parola, non ha bisogno di scrivere su un pezzo di cartone una supplica, perche’ sa che le persone gli faranno l’elemosina per alleggerire il peso delle loro coscienze, per illudersi di aver fatto la buona azione quotidiana per sentirsi in pace con il mondo, per vantarsi di essere caritatevoli cristiani.
Non gli piace il pietismo…lo sfrutta pero’ per sopravvivere.
Se solo sapessero…chissa’ come resterebbero delusi…forse avrebbero conservato quella moneta in tasca per lasciarla in mancia al cameriere del ristorante…forse l’avrebbero tenuta per poi lanciarla dentro a qualche fontana desiderando splendide donne…miliardi sul conto in banca…meravigliosi yacht…di sicuro non l’avrebbero data a due poveri vagabondi come loro.
La chiesa e’ finalmente vuota…adesso puo’ entrare.Dicono che sia la casa di tutti…per le persone come lui lo e’ solo quando non vi e’ nessun altro.Si siede sulla panca di fronte al crocifisso.Mette da parte l’orgoglio, l’unica cosa di cui non si e’ mai disfatto nella sua esistenza, e per la prima volta chiede l’elemosina.Non chiede di essere felice…forse non lo merita nemmeno…tanti gli sbagli commessi…sarebbe troppo per un clochard come lui che e’ abituato a avere cio’ che gli altri scartano o non vogliono piu’…vorrebbe solo poter non essere triste.
 

 
 
 

Discoteca labirinto

Post n°345 pubblicato il 01 Luglio 2007 da mestesso69

Quasi quasi lo farei
Quasi quasi dimmelo
Quasi quasi ti ho tradito
E mi sono divertito
Quasi quasi non ti ascolto
Quasi quasi ho il vomito
Quasi quasi esagero
Se mi sopravvaluto

Vorrei una discoteca labirinto
Bianca senza luci colorate
Grande un centinaio di chilometri
Dalla quale non si possa uscire
Vorrei una discoteca labirinto
Bianca senza luci colorate
Grande un centinaio di chilometri
Dalla quale non si possa uscire

Quasi quasi ascoltami (training autogeno)
Quasi quasi mi sollevo (senza nessun aiuto)

Vorrei una discoteca labirinto
Bianca senza luci colorate
Grande un centinaio di chilometri
Dalla quale non si possa uscire
Vorrei una discoteca labirinto
Bianca senza luci colorate
Grande un centinaio di chilometri
Dalla quale non si possa uscire

Lovely,
lovely , lovely,
lovely, lovely, lovely

Vorrei una discoteca labirinto
Bianca senza luci colorate
Grande un centinaio di chilometri
Dalla quale non si possa uscire
Vorrei una discoteca labirinto
Bianca senza luci colorate
Grande un centinaio di chilometri
Dalla quale non si possa uscire

 
 
 

Il compleanno

Post n°344 pubblicato il 01 Luglio 2007 da mestesso69
 

Tra qualche mese sara’ il mio compleanno…strano pensiero visto che mancano molti giorni e non so perche’ ci penso.Ricordo ancora lo scorso anno…chiudo gli occhi e mi ritrovo li’

....Il tempo è decisamente orribile. Dense nubi nerastre si addossano al promontorio, mentre di lontano luci saettanti testimoniano l’approssimarsi di un temporale. Il costone di roccia è sferzato da un vento forte e tiepido, proveniente dal mare, ricco di salsedine e di elettricità. Sono seduto abbandonato sulla panchina di roccia. Sto rannicchiato e immerso nelle mie tristezze. È un giorno come un altro, anche se è il mio compleanno…Ho spento il cellulare, ho chiuso fuori il mondo. Voglio stare solo con me. Nessuno verra’ a portarmi un po’ di calore nell’anima.Quanto vorrei qualcuno qui’ con me! Non è una questione di solitudine. La solitudine la posso affrontare, in fondo mi piace sentirmi un briciolino di sabbia in una marea di granelli sconosciuti. La mia felpa larga e i jeans strappati sono la mia armatura per affrontare questi momenti. "Non ho bisogno di nessuno" dice la mia anima, ma il cuore la pensa diversamente. Nelle mani ho due oggetti a me molto familiari: una sigaretta che finisco a fatica, e una bottiglia di birra che invece scende come l’acqua. Entrambe sono le numero tre della serata. Nel silenzio della notte che cade come neve su una serata dolorosa, a placarne le speranze, le aspettative, a sedarne le delusioni, il motivo di una canzone molto triste mi gira in testa. Non fa male e non fa bene, culla i pensieri in quel limbo inanimato sospeso nel tempo e nello spazio che è la mia mente stasera. Scendo di lì. Sono almeno due ore che sto sul promontorio, sono infreddolito, stanco, decisamente disilluso. Tra poco mi attenderà un letto caldo, lenzuola di cotone e un sonno agitato, nonché la voglia di dormire in fretta, perché domani non sarà più il mio giorno, e non mi sentirò più male perché come sempre è passato inosservato a tutti, persino a me. Ma ancora un momento, pochi istanti ad esistere lungo quelle strade, a fare ciò che avrei fatto forse se con me ci fosse stato qualcuno. Il lungomare è deserto, silente come un cimitero e sferzato dagli spruzzi provenienti dal mare. Lo percorro tutto, e giungo ai piedi della rocca. Salgo il sentiero di gradini in pietra che porta fino in cima. "Pochi minuti ancora, e ne varrà la pena.::" le avrei detto.La scaletta di ferro arrugginito porta fin su. All’ultimo gradino, mettendole una mano sugli occhi e prendendola per mano, l’avrei tirata verso il davanzale della torre,

"Non guardare eh?" mi sarei assicurato che lei non sbirciasse oltre, poi mi sarei seduto sul muro di mattoni di modo da guardarla dritto negli occhi chiusi. L’ avrei baciata penso, gustandomi finalmente quell’attimo immerso nel silenzio e nella bellezza di quella vista mozzafiato. Poi avrei tolto la mia mano dal suo viso e gli avrei fatto aprire gli occhi dicendole

"Angelo mio, benvenuta in paradiso…".

La frase si perde nel vento, mentre il sorriso che per un attimo sfiora le mie labbra si ricuce in volto e gli occhi si abbassano su una fantasia ormai giunta al temibile finale.

Ripercorro la strada a ritroso, scendendo i gradini con il passo pesante, ho fretta di andare via, ho fretta di dimenticarmi di averci sperato almeno per un po’. Poche macchine passano ancora per la piccola strada che attraversa il paese. Io con le mani in tasca le sento sfrecciarmi a fianco, insieme alle note frettolose di una qualche canzone disco che esce dai loro altoparlanti...e la mia mente balla...balla con le lacrime agli occhi...
Quest’anno sara’ diverso, non saro’ su quel promontorio e il panorama intorno a me perdera’ qualsiasi significato.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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