Post n°128 pubblicato il 05 Settembre 2007 da senzaporteefinestre
La macchia nera si allarga. Invade. Prendo tempo. L'avevo messo da parte. Lo spezzo con le dita e ne faccio palline. Come mollica morbida di pane il mio tempo. Poi lo lascio cadere. E cammino. Inciampo sui ciottoli, maledetti questi piedi disabituati al contatto diretto. Membrane sintetiche a dividerci. Ovunque. Non mi hai mai spogliato. Prendevi ago e filo e mi cucivi la pelle. Mi disegnavi il tuo mondo di dolore addosso. E diventava mio quel dolore. La prima volta furono spilli. Mi guardavi e li infilavi lentamente sotto le unghie. Paura e desiderio. La tua bocca è l'immagine del desiderio. Dentro la tua macchina respiravo il tuo odore, immobile e silenziosa, aspettavo una carezza. Un bacio. Mai. Troppo piccola dicevi.
Nel buio mi bloccavi con il coltello alla gola.
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Post n°127 pubblicato il 04 Settembre 2007 da senzaporteefinestre
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Post n°126 pubblicato il 13 Agosto 2007 da senzaporteefinestre
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Post n°125 pubblicato il 13 Agosto 2007 da senzaporteefinestre
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Post n°124 pubblicato il 13 Agosto 2007 da senzaporteefinestre
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Post n°123 pubblicato il 09 Agosto 2007 da senzaporteefinestre
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Post n°122 pubblicato il 26 Luglio 2007 da senzaporteefinestre
E' Dio questo? Che incontro nel ripostiglio? Che mi prende da dietro? Sono nere queste ali che mi coprono gli occhi. Cado in un fluido denso e caldo. In ginocchio. Affondo e torno a galla. E' Lucifero a spalancarmi cantando piano? Sono i suoi zoccoli duri ad affondare nella mia carne? A tenermi ferma? Sono la vittima eletta per il banchetto. Questo Dio buono e santo che chiede la mia anima. Al quale io spalanco la bocca. Lo voglio questo tuo corpo. Che mi passi attraverso. "Similis ero Altissimo", Isaia, 14,14. Egoista e passiva. Godo del desiderio che provoco. Il mio è un sesso minimalista. Nel senso che la mia unica azione è prendere. Sino in fondo. Goderne. Non un movimento in più, nessun pensiero. La mia estasi. Nessuna coreografia. Una roccia nuda e i piedi nell'acqua. Disadorna, amo il rumore dei corpi. Non ho memoria e non credo nel futuro. Solo questo minuto. Sono l'arco. L'offerta nascosta e cieca. Il verme sotto la pietra. In attesa di essere scoperta. Implorante di strisciarti dentro. |
Post n°121 pubblicato il 24 Luglio 2007 da senzaporteefinestre
Elegia dei baci lievi. Che tagliano come coltelli. Elegia per gli assenti, per chi fa delle parole niente assordante. Per le bocche intercambiabili. Cornici laccate d'oro. Spirito. Vuoto. Elegia per chi resta. Canto la tua mano chiusa dentro di me. Gli specchi nudi riflettono la mia bocca, le ortensie secche e le nuvole fuori. Sono stata l'animale aperto, assetato di te, steso sotto un ponte, inchiodato ad un letto sotto soffitti di angeli e Madonne. Il tuo Dio implorante la morte sulle assi nude di un retrobanco a bere il tuo sudore. A digerire giorni. |
Post n°120 pubblicato il 21 Luglio 2007 da senzaporteefinestre
Da un momento all'altro, cadere. Esistere. Uno strappo sordo, bianco e nero nella notte, che spezza le ossa, le polverizza. E' un coltello a farsi strada dentro, nelle viscere. Tra lo stomaco e la pancia, spostato a destra. Da quel punto si diramano nervi e unghie, un male che divora silente. Consuma famelico. Poi scende. Occupa spazio, invade. L'universo canta dietro una spalla, mente che si fa labbra e lingua, raccoglie il sale in una linea immaginaria. Mente che si fa mani, mente che si inarca protesa. Morde le sbarre di una gabbia, si bagna di sangue e saliva. La luna, i violini. |
Post n°119 pubblicato il 03 Luglio 2007 da senzaporteefinestre
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Post n°118 pubblicato il 03 Luglio 2007 da senzaporteefinestre
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Post n°117 pubblicato il 26 Giugno 2007 da senzaporteefinestre
Spalanco gli occhi e provo a mettere a fuoco questo vuoto che mi fissa. Un passo indietro, per respirare, ed è muro gelido alle spalle. Lascio cadere i sogni. I sogni mi hanno fatto cadere. Disattenzione, leggerezza, felicità. Ricambio questo sguardo, voglio riempirti vuoto. Liquidi, aria, vita che escono dal corpo. Solo buchi e perdita. Inarrestabile. Ci infilo dentro stracci, garze e segatura. Bestemmie e poesie e canzoni in tedesco. Urla e pugni allo stomaco. Dolore e perdita. Silenzio. |
Post n°116 pubblicato il 25 Maggio 2007 da senzaporteefinestre
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Post n°115 pubblicato il 24 Maggio 2007 da senzaporteefinestre
Mani nervose, che tremano. Fumi. L'amore che ci manca, dentro. Madri ai bordi di una strada. Mi stringi una mano. Dentro al corpo un organo vuoto. Madri distese su un letto. Scavo in te con le unghie. Madri che hanno smesso di combattere. Tu chiami, |
Post n°114 pubblicato il 23 Maggio 2007 da senzaporteefinestre
Non ci penso al domani. |
Post n°113 pubblicato il 20 Maggio 2007 da senzaporteefinestre
"Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. S.Agostino
Parole che tradiscono. Tradiscono il pensiero. Tradiscono lo spazio psichico inesprimibile, incommensurabile, al quale vorrebbero dare forma. Parole che si ripetono sempre uguali, sempre diverse. Parole svuotate. Ripetizione ossessiva, movimento che gira in tondo. Giostra. Magari picchiando sempre sullo stesso punto si apre una via verso il basso. Frustrazione.
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Post n°112 pubblicato il 18 Maggio 2007 da senzaporteefinestre
Giornata di vento, mi dici. Corro. I piedi tra asfalto e cielo. Giornata di vento in cui accarezzare il tuo profilo. Corro senza gambe e pensieri. |
Post n°111 pubblicato il 15 Maggio 2007 da senzaporteefinestre
Insight Caldo. Dev'essere colpa del caldo. Mi corre incontro. Avrà quattro cinque anni. Abitavamo in campagna. A casa di nonna. Rabbia. Ci fosse qualcuno adesso, con me, sarebbe un dramma. I gattini nati dentro la scatola rossa. Torno a casa e aspetto che la lavatrice finisca il ciclo. Dal piano di sotto rumori di piatti. Televisione e quiz. Passa un treno. Mi addormento. |
Post n°110 pubblicato il 14 Maggio 2007 da senzaporteefinestre
Sbarre Conto i passi. Primo giorno di scuola. Non voglio andare. I capelli stretti in queste trecce. Mi fanno male gli occhi, la nuca. Tutto tira, mi esplode la testa. La mamma e la nonna mi accompagnano. Mi tengono per mano, mi stringono i polsi. Anche queste manette sono mani. Mani mute che stringono per uccidere. Le gambe mi tremano. Ma queste guardie mi sorreggono. Non sorrido. Piango. Dentro, sotterraneo fiume di lacrime. Fuori non posso. Non voglio ridano di me. Non voglio dar loro il gaudio feroce del mio dolore. Mamma e nonna mi guardano e sorridono. A chi? Anche le guardie sorridono. Non a me. Non mi vedono. Non esisto. Mani manette. Mani di chi avrebbe dovuto amarmi, nutrirmi. Genitrici dell'odio. Nero. Conto i passi. Mangio strada e libertà. Non mi volto. Sbarre e cancelli. Cancelli e sbarre. Sono dentro. Solo questo sento. |
Post n°109 pubblicato il 14 Maggio 2007 da senzaporteefinestre
Mi chiudo dentro. Impedisco al sole di violare questo silenzio nero. Mi guardo allo specchio, cerco le ossa. Sempre troppo lontane. Pulire, tagliare.
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Inviato da: andrea_lenor
il 05/03/2012 alle 21:43
Inviato da: occhiodivolpe2
il 14/07/2010 alle 19:56
Inviato da: occhiodivolpe
il 10/04/2009 alle 21:56
Inviato da: senzaporteefinestre
il 12/01/2009 alle 11:33
Inviato da: organismopiatto
il 10/01/2009 alle 00:16