Alla sera

Alessandro

Quattordici anni che eta’ strana.Un’esplosione dentro di te rapida, repentina come un blitz di un comando di forze armate e che ti lascia profondamente cambiato senza nemmeno lasciarti il tempo di capire cosa e’ successo.
Fino a qualche mese prima inseguivi allegro un pallone, giocavi con i soldatini , leggevi topolino e ora ti ritrovi diverso…senti il desiderio di essere adulto, di comportarti come un grande ma non ti accorgi di essere ancora bambino…anzi non lo vuoi piu’ essere perche’ ti vergogni
Il tuo corpo cambia in modo repentino, vedi una strana peluria farsi largo sul viso e sei contento perche’ tra poco potrai farti la barba come papa’…non vedi l’ora di stringere tra le mani il rasoio e guardarti soddisfatto allo specchio con le guance lisce, vedi i tuoi muscoli farsi piu’ definiti, comprendi che il tuo pene non serve solo per fare pipi’ e ha strane sollecitazioni quando pensi ad una ragazza.
Il tuo corpo cambia ma non sai il perche’,non sai a chi chiedere e allora guardi gli altri, guardi i ragazzi piu’ grandi , li osservi e provi ad imparare. Sei impaziente di diventare come loro, di fare quello che fanno loro…invidi la loro liberta’, la loro autonomia e ti chiedi quando i tuoi genitori spezzeranno quelle catene che ti tengono incatenato ad un’esistenza che non senti piu’ tua.
Tutto si trasforma di fronte ai tuoi occhi…gli amici che un tempo vedevi come compagni di giochi adesso si trasformano in un gruppo indefinito in cui disperdersi.Si perche’ in questo momento ti senti diverso, ti senti strano, ti senti fuori luogo e hai bisogno di uniformarti agli altri per trovare un po’ di stabilita’, un po’ di certezze.E poi…le amiche…le osservi sotto una luce diversa…adesso le vedi come donne e inizi a fantasticare di baciarle, di averle al tuo fianco per poter progettare un futuro insieme…ci sono le prime cotte, i primi innamoramenti , quelli veri, quelli disinteressati perche’ non hai nessuna esperienza pregressa a condizionarti e limitarti…ami, ami realmente e sei convinto che questo sentimento lo terrai con te per sempre.
Tutto si trasforma ad eccezione dei tuoi genitori…loro rimangono come sempre, impassibili ai mutamenti si comportano con te come se nulla fosse…ti stanno vicino…ti parlano…ti coccolano…ti amano come hanno sempre fatto eppure non sono in grado di capirti, non fanno niente per capirti.
Studia mi raccomando…lo studio e’ importante per essere qualcuno nella vita e tu poi sei cosi’ bravo…
Fai questo….fai quello perche’ vedrai che ti sara’ utile
Attento a non fare questo potresti farti male
Un giorno quando sarai grande capirai le loro parole e dentro di te proverai gioia nel ripensare alla tua adolescenza ma adesso a quattordici anni quelle parole ti soffocano…ti senti oppresso dalle regole e dalle aspettative che ti riversano addosso.
Vorresti urlar loro che la vita e’ tua, che non sei disposto a seguire i loro sogni perche’ vuoi inseguire i tuoi, che loro non sono altro che due vecchi e non sanno niente della vita ma poi ti blocchi perche’ non vuoi ferirli , perche’ vuoi loro bene e lasci che tutto vada avanti cosi’ come e’.Sopporti in silenzio, in un silenzio irreale e ti chiudi in te stesso…e’ una partita persa in partenza.
I tuoi genitori non sono mai stati ragazzi, non possono capirti e poi in fondo il loro compito e’ quello di educarti e di amarti…ci riescono bene, sono bravi ma quanto rompono il cazzo con le loro domande e le loro sentenze.
Ti accorgi che non hanno capito quello di cui hai bisogno, forse per la prima volta in vita tua ti trovi di fronte a due persone che ti deludono…sei ignaro di quante altre volte penserai a questo…li hai sempre ritenuti infallibili , capaci di fare tutto…il tuo papa’ e’ come superman e la tua mamma e’ wonder woman…ma adesso non hanno capito che tu hai bisogno di amici con cui confidarti liberamente, di persone che si pongono sul tuo stesso piano per ascoltarti e per parlarti senza dirti cosa e’ giusto o no…adesso continuano a fare le persone adulte…continuano a fare i genitori.
Senti tuo padre distante…inutile parlare con lui..non capirebbe
Senti tua madre vicino…ma e’ la mamma e ti vergogni…in fondo sei un ometto…e non riesci a parlarle
Impari cosi’ a parlare con te stesso, impari a piangere senza lacrime perche’ intanto nessuno puo’ vederle, inizi a conoscere una misteriosa amica che ti terra’ compagnia per il resto della vita…il suo nome e’ solitudine.
La lasci avvicinare, lasci che ti parli, lasci che ti coccoli perche’ con lei stai bene, ti sembra di vivere e di avere tutto quello di cui hai bisogno perche’ e’ gentile, e’ di manica larga e ti permette di fare quello che desideri, non ti giudica.
Non ti accorgi pero’ che ti sta abbindolando, ti sta prendendo in giro perche’ mentre sembra che ti offra il mondo in realta’ ti sta prendendo l’anima.
E’ cosi’ faticoso stare soli…i pensieri, i dubbi e le incertezze ti consumano da dentro…giorno dopo giorno diventano fardelli sempre piu’ pesanti da trasportare e allora decidi di distrarti, decidi di andare avanti nella tua esistenza senza mai domandarti un perche’…segui le vie dove la vita ti porta illudendoti di dimenticare i tuoi problemi, di affogarli in un mare di divertimento e di spensieratezza.
Ti butti a capofitto in uno sport…ti butti temerario in una compagnia di amici e fai finta di niente, lasci che il tempo scorra e che un giorno tutto andra’ a posto…non potrebbe essere altrimenti.
Seduto al tavolino di un bar del paese in cui vivi vedi parcheggiare un’auto grigia di grossa cilindrata…e’ una station wagon…forse una volvo e resti con lo sguardo rivolto in quella direzione con curiosita’.
Sorseggi una coca cola con la cannuccia mentre un uomo sulla quarantina scende dall’abitacolo con aria sicura.E’ vestito in modo elegante…una camicia bianca e una cravatta azzurra a spezzare il blu scuro di un abito di lino…un paio di occhiali da sole firmati sul volto e una ventiquattrore samsonite in mano. Sorride strafottente alla vita…persino il suo procedere ti infonde sicurezza.
Senti che vorresti essere cosi’ un giorno e non solo…lo vorresti essere anche adesso.
Il tuo cuore accellera all’improvviso perche’ si sta dirigendo proprio verso di te, sembra puntarti come uno squalo su una preda sanguinante.Le persone lo stanno guardando con diffidenza, con invidia, con rispetto, non capita tutti i giorni di vedere una persona straniera dalle tue parti e ora stanno guardando anche te perche’ ormai e’ chiaro che e’ in quel luogo per incontrarti.
Si siede di fronte a te e ordina un cappuccino con cacao.
Non puoi fare a meno di distogliere lo sguardo da quello sconosciuto perche’ in lui vedi quello che vorresti diventare da grande, vedi la tua meta e ti ci vuole poco per decidere che farai di tutto per essere come lui…successo…soldi…lui si che e’ felice…lui si che non ha problemi…una persona cosi’ deve per forza sentirsi realizzata…chissa’ quanti luoghi meravigliosi ha visitato, chissa’ come si e’ divertito nei locali di tutto il mondo, chissa’ quante donne avra’ amato…beato lui…
Perche’ ti guarda? Perche’ si e’ seduto di fronte a te in questo pomeriggio estivo? Cosa puo’ volere una persona cosi’ , un adulto da un ragazzo come te, da un quattordicenne che vorrebbe sentirsi grande?
" Ciao, io mi chiamo Max…non ci siamo mai incontrati prima ma ci conosciamo.So il tuo nome, so dove abiti, so la scuola che frequenti, conosco i tuoi genitori, so quali sono i tuoi interessi,so quale sport pratichi, so che hai quattordici anni…" ti dice lasciandoti esterefatto
"Si, ho quattordici anni ma come fai a sapere queste cose non ci siamo mai visti" rispondi
"Vuoi una sigaretta?" ti domanda porgendoti il pacchetto davanti al viso
"No grazie non fumo" rispondi con un po’ di timore. Mamma e papa’ ti hanno insegnato a diffidare dagli estranei, di non accettare nulla da loro. A dire il vero dovresti obbedire loro, alzarti e andare via perche’ non devi dare confidenza agli sconosciuti ma seppure tu non lo conosca senti in lui un qualcosa di famigliare, sai che non e’ li’ per farti del male ma e’ li’ per parlare con te e allora rimani.
"Hai mai provato a fumare? Potresti accenderti una sigaretta e fare un tiro.Senti il sapore del tabacco, lo assaggi e valuti se ti puo’ piacere o meno…le cose non si fanno per dimostrare agli altri o a se stessi un qualcosa…le cose si fanno perche’ fa piacere farle e si e’ convinti che siano giuste…tieni dai…vuoi che ti faccia vedere come accenderla?"
"Grazie ma so come si fa’"
Distoglie lo sguardo da te e tu non riesci a fare altro che seguirlo perche’ ti senti come ipnotizzato, senti una strana sensazione dentro di te, quella pace che solo la tua amica solitudine e’ riuscita al momento a donarti…capisci che ti sta ascoltando e che si e’ messo sul tuo stesso piano.Non e’ piu’ l’adulto vestito elegante cosi’ sicuro di se ma un tuo coetaneo con i tuoi stessi dubbi, con le tue stesse paure.
Incontri la tua figura riflessa sulla vetrina del bar e ti osservi con la sigaretta tra le labbra.Ti senti strano ma allo stesso tempo ti senti grande
"Quanti anni ha quel ragazzo riflesso nella vetrata?" ti chiede mentre stai lottando contro la tosse dovuta al tuo primo tiro di sigaretta.
Ci pensi un attimo, vorresti dire sedici o di piu’ ma poi ti accorgi che quell’immagine non sei altro che tu e allora rispondi tra un colpo di tosse e l’altro "Quattordici "
Lo vedi sorridere, si avvicina a te e ti toglie la sigaretta dalle mani e la spegne accuratamente.
Rimani perplesso, ti convinci di non aver compreso il senso della cosa anche se in realta’ hai capito alla perfezione il messaggio…non sei stupido.
Poi per fortuna la conversazione si fa meno difficoltosa, gli argomenti sono a te piu’ congeniali…playstation, libri fantasy, calcio, amicizie…le parole si fanno piu’ fluide e il dialogo diventa piu’ intenso.
Hai un’attimo di reticenza quando vedendo passare una tua amica che ti piace parecchio lui ti chiede
"E’ la tua ragazza?E’ molto carina complimenti…"
e tu arrossisci come se ti avessero beccato con le mani dentro il vasetto di marmellata, tenti di esimerti dal rispondere ma non ci riesci perche’ chi hai di fronte a te e’ come se ti scrutasse l’anima e non sei in grado di mantenere nascosti i tuoi lati segreti. O forse non vuoi…perche’ in fondo essere ascoltati, essere capiti e non giudicati e’ quello di cui hai sempre avuto bisogno.Puoi fare vedere chi realmente sei senza paura di non essere quello che gli altri vorrebbero che fossi, senza il terrore di deludere le persone che ti amano perche’ non all’altezza delle loro aspettative….e tu sei cosi’ tanto orgoglioso che pretendi da te piu’ di quello che gli altri pretendono perche’ e’ il tuo modo di dimostrare il tuo amore.
"Non e’ la mia ragazza ma mi piace molto.Vorrei che lo fosse perche’ e’ cosi’ bella" rispondi
"Cosi’ un giovanotto come te e’ ancora single ! Dai non ci credo secondo me hai la ragazza" ti incalza
"Magari…" rispondi in tutta onesta’ omettendo che non puoi averla perche’ sei considerato ancora un bambino e tutte le ragazzine perdono le bave dietro a ragazzi piu’ grandi.
"Se l’avessi cosa ti piacerebbe fare con lei? Non so…andare a mangiare una pizza insieme…fare una passeggiata mano nella mano nel centro al sabato pomeriggio…andare al cinema…baciarla…?"
"Non lo so esattamente pero’ mi piacerebbe tanto avere una ragazza…lei e’ proprio bella"
"Perche’ allora non ti alzi da questo tavolo e vai a dirglielo.Potra’ riderti in faccia, potra’ dirti che non le piaci e quindi ti mandera’ via ma almeno sapra’ quello che tu pensi di lei e sono sicuro che le fara’ piacere sapere che qualcuno la considera bella."
Ritornate a parlare del piu’ e del meno …programmi televisivi,cinema, fumetti…sogni
"Quali sono i tuoi sogni?" ti chiede "dai non ti preoccupare…non voglio saperli volevo solo essere sicuro che tu coltivassi dentro di te alcuni sogni e che ti impegnassi nell’inseguirli.Quando avevo la tua eta’ un signore mi continuava a ripetere di credere ai sogni perche’ prima o poi essi si tramutano in realta’.Ci ho creduto per un po’ di anni ma poi ho smesso di farlo e sono diventato quello che ora hai di fronte ai tuoi occhi. Vedi una persona benestante, una persona apparentemente sicura di se, senza alcun problema da affrontare perche’ ha la vita dentro il taschino della giacca…chissa’ forse mi ammiri pure…ma in realta’ sono vuoto…non sono niente sono solo una caricatura di me stesso che si acontenta di sopravvivere. Ho dimenticato i miei sogni…non ci ho piu’ creduto e cosi’ ho smesso di credere anche a me.Non fare il mio stesso errore…ti prego….vivi coltivando quello che hai dentro, vivi inseguendo le tue aspettative, vivi il presente per raggiungere un futuro…sogna ragazzo.
Io saro’ sempre a tua disposizione…ogni volta che vacillerai potrai contare su di me…cerchero’ di ricordarti che vale la pena vivere perche’ ti voglio bene come ad un figlio.
Ora vai Alessandro i tuoi genitori ti aspettano si e’ fatto tardi, parla con loro…sentiti a casa…e’ questo il segreto della felicita’…e’ questo il segreto per avere successo…io sono solo un’immagine vincente, una vuota fotografia patinata di una rivista di gossip dentro cui riversare quello che si pensa sia importante avere ma che in realta’ serve solo a mitigare l’insoddisfazione per quello che non si ha"
Quattordici anni…strana eta’…quando li hai non vorresti averli poi dopo vent’anni e un po’ di piu’ li rimpiangi….