Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi del 09/07/2007

L'abisso delle memorie

Post n°358 pubblicato il 09 Luglio 2007 da mestesso69
 

Sono le due del mattino, il sonno non vuole arrivare o forse si e’ semplicemente dimenticato di me questa notte. L’ennesima sigaretta che si consuma tra le mie dita a scandire il lento scorrere del tempo. Osservo il cielo limpido, osservo la luna e affido a lei i miei pensieri.Non ho piu’ il mio studio, non ho piu’ la mia amata scrivania con alle spalle quella libreria che mi faceva sentire cosi’ protetto e coccolato. Certe notti mi sedevo li’ a osservare le copertine colorate dei miei libri, dei miei cari amici che mi avevano tenuto compagnia durante la mia solitudine , mi erano stati vicini nei momenti di difficolta’, mi avevano invitato in mondi meravigliosi dentro i quali sognare e divertirmi.
Amici miei, amici fidati…quanto mi mancate.
Custodi di parole che non si rimangiano a seconda delle situazioni,custodi di emozioni, di dolori, di lacrime , di sorrisi,custodi di tutto quello che sono stato e di quello che sono.Si perche’ per me un libro e’ un contenitore vuoto dentro cui riversare i miei pensieri e le mie sensazioni e mi basta sfogliarlo per poter riassaporare il tutto.Ho tenuto un diario segreto dentro cui annotare le mie giornate, ho creato due blog dentro cui riversare cio’ che stavo vivendo, avevo paura di perdere le tracce del mio passato, espedienti inutili perche’ la strada che ho percorso e’ tutta tracciata all’interno di fiumi di parole che scorrono lenti su pagine bianche pronte a farsi sfogliare e risfogliare e risfogliare ancora nel nome del loro narcisismo.Frasi…capitoli come strade evidenziate su una cartina geografica usata per un viaggio…percorsi scelti a tavolino e poi affrontati con un volante tra le mani.

Come un abile bibliotecario vado a colpo sicuro a recuperare un vecchio volume.Sulla copertina in pelle blu scuro vi e’ inciso Pinocchio.Lettere dorate che scintillano alla luce della notte e mi invitano ad entrare nell’abisso delle mie memorie.Ignaro del mondo, ignaro della noia che dovro’ affrontare ho una gran voglia di venire al mondo.
E’ magica la luce che disegna le ombre, e’ magico il suono ovattato che mi accompagna. So che la’ fuori ci sono mondi emersi tutti da scoprire…parole e suoni, gli odori dei colori e attendo che si rompano le acque e che la vita entri goccia a goccia a formare un mare dentro di me per vedere coi miei occhi e sentire chiari i problemi di domani.
E’ tutto come avevo immaginato, e’ meraviglioso il mondo, ci sono attenzioni, ci sono coccole, c’e’ tanto amore tutto intorno a me.In realta’ e’ ancora meglio di quanto avessi immaginato.Sono felice di essere nato e ho una gran voglia di vedere e vivere cio’ che ho intorno.Esploro, sperimento,mi spingo forse oltre ai limiti del buonsenso, se mai si puo’ parlare di buonsenso per un bambino,spinto da un entusiasmo e da una curiosita’ fuori dal comune.Osservo, imparo ma non giudico, per fortuna non ho filtri dentro di me, non ho preconcetti, mi limito a dire mi piace o non mi piace,voglio farlo o non voglio farlo,indipendentemente dalle ripercussioni, dalle conseguenze.
E il tempo scorre senza l’assillo del prima e del dopo, scorre senza essere ne troppo lento ne troppo veloce, scorre e basta senza lasciare scorie di dolore dal passato o ansie per il futuro.
Mento, mento a me stesso perche’ tra le righe di questo libro c’e’ un dolore, forse non riesco a trovare il capitolo giusto ma so che c’e’, ben mimetizzato tra belle parole.Sfoglio ogni pagina alla sua ricerca e finalmente lo trovo.Che stupido che sono…l’avevo sempre davanti agli occhi.
Leggo di Geppetto dentro il ventre del pescecane, leggo dello stupore di Pinocchio nel ritrovarlo in quell’insolito posto
"Babbo, babbo…" gli urla per poi correre ad abbracciarlo
e capisco…
Mi domando come possa amare cosi’ tanto il mare visto che mi ha privato per anni della presenza di mio padre.

Mi ritrovo sopra le ginocchia due libri.Gesti meccanici me li hanno fatti prelevare dallo scaffale.Ne apro uno…si intitola Il piccolo principe e il viaggio continua.
Sono quasi un adolescente, la professoressa di italiano mi consiglia di leggere questa opera durante la pausa estiva che mi separa dalla seconda media.
"E’ una bellissima favola…vedrai ti piacera’ " mi aveva detto vedendo in me l’anima del sognatore.Trascorro quell’estate a casa dei miei nonni materni, mamma e’ andata via per quello che sara’ il suo ultimo viaggio con papa’.Sto bene con loro ma mi sento abbandonato, mi sento tradito perche’ ho paura che lei preferisca stare con il marito piuttosto che con me.Affogo la mia amarezza nel cibo…in un mese penso di aver preso quasi dieci chili…faccio fatica a correre, faccio fatica a giocare e allora mi dedico alla lettura.
In quelle pagine trovo una magnifica storia e mentre i capitoli passano uno dopo l’altro il mio rapporto con mio nonno diventa sempre piu’ profondo. Mi lego indissolubilmente a lui, forse perche’ non ho nessun altro con cui farlo, forse perche’ per la prima volta ho al mio fianco una persona che mi ascolta, che mi insegna a vivere e a ragionare senza imporre maledette regole di buona educazione o altro che siano.
Guardo con lui il cielo , immergo i miei occhi nelle stelle e imparo a vedere lassu’ tutti i sogni che abitano nella mia mente.Mi sento protagonista della vita e tocco con mano la felicita’ e la serenita’ per la prima volta.
Mi invita e accoglie nel suo mondo, un mondo fatto di musica lirica, un mondo fatto di raccolte di francobolli, un mondo fatto di settimane enigmistiche…per ogni parola che riempe il cruciverba c’e’ sempre una spiegazione, un motivo ed io adoro imparare le cose in questo modo.
Ho tanti ricordi meravigliosi con lui…non era un santo, non era eccezionale, era semplicemente il mio migliore amico.
Ho litigato con lui una sola volta, lo ricordo bene, sosteneva che la potenza dei motori si esprimesse in cavalli mentre io sostenevo che si esprimesse in horse power, me lo aveva detto papa’.
"Non sai quello che dici.Tu non hai studiato come il mio papa’ e non lavori sulle navi come lui che ne vuoi sapere?"
Lui era stato in silenzio, non aveva detto nulla ma aveva sorriso.Anche in quell’occasione era riuscito a vedere dentro di me e a capire che cio’ che dicevo era legato al mio desiderio di avere un padre vicino.
Tredici anni dopo, piu’ o meno, ho fatto un esame all’universita’…il titolo era macchine ed in esso ho incontrato quei famosi motori.Ho scoperto allora che horse power e cavalli, HP e CV per l’esattezza, erano la stesa cosa.Troppo tardi per chiedere scusa anche se quel giorno ho visto lo stesso sorriso dentro alla mia anima.Potessi tornare indietro non litigherei per questa sciocchezza con lui ma fa lo stesso, so che aveva visto anche questo dentro di me. Potessi tornare indietro di sicuro non cercherei di nascondere agli occhi dei miei genitori il profondo legame che esisteva tra noi due ma lui preferiva cosi’…era il nostro segreto che ci teneva uniti.
Prendo il secondo libro…Giovanni Verga….I malavoglia….Non oso aprirlo, certi romanzi non si devono piu’ aprire perche’ contengono dentro piu’ dolore che inchiostro.N’Toni con la sua barca carica di lupini stava per essere inghiottito dalla furia del mare quando lui se ne e’ andato.All’improvviso mi sono ritrovato di nuovo solo.
Un sognatore solitario…la peggiore combinazione che possa esistere, il miglior viatico verso la malinconia.

Don Chisciotte e’ aperto davanti al mio viso. Salgo impacciato sul mio ronzino e mi appresto ad assaltare i mulini a vento. Sono un ventenne, troppo piccolo per essere un uomo, troppo cresciuto per essere un ragazzo, e mi ritrovo a fare i conti con la vita.
I miei miti sono Rambo e Rocky, la persona che ammiro di piu’ e’ Dario Argento con i suoi incubi, le mie letture preferite sono i libri di Stephen King. Forse e’ il momento di uscire dal mio mondo perfetto, da quell’involucro ovattato dentro cui i miei genitori mi hanno fatto crescere, di vedere che la vita non e’ tutta una splendida favola che riserva solo gioia e felicita’.
Ci sono i primi amori, le prime delusioni, le prime difficolta’ sia con la scuola sia con il denaro, tante piccole montagne da scalare con fatica. A volte sento il desiderio di fermarmi.
"ma chi me lo fa fare?" mi domando
ma procedo, continuo a lottare perche’ credo in quello che mi hanno detto, credo che nella vita i sogni siano realizzabili basta volerlo. Come gli uccelli che per puro istinto, sentono quando è giunto il momento di migrare, io compio questi gesti ogni giorno quasi obbedendo a un richiamo.
In fondo la vita mi piace, e’ difficile ma e’ divertente.

Ecco di fronte a me gli anni della rabbia.Sapevo perfettamente in quale pagina e in quale libro andare a vedere.E’ uno dei miei libri preferiti, lo considero un capolavoro, nonostante susciti in me tanti pensieri negativi.
Uno, nessuno, centomila
Mi sono isolato dal mondo, mi sono chiuso nel mio personale giardino segreto e mi sono trasformato in un singolo personaggio, in un uno che ha deciso di essere migliore e piu’ forte di tutti gli altri.
Padrone del mio corpo, ne ho conosciuto ogni fibra, mille e mille volte, l' ho costretto al mio volere con la forza della mente, ho scoperto come combattere la sofferenza e lo sforzo oltre il possibile.
La disciplina e’ stata la mia maestra di vita, non conoscevo altra religione che me stesso, perché questo era per me, una fede, una necessità.
Mi sono privato di ogni emozione per non essere piu’ vulnerabile al dolore e ho imparato a vivere senza preoccupazioni se non quella di riprendermi con gli interessi quello che la vita mi aveva tolto ingiustamente.
Per alcuni anni ho indossato lo stesso mantello del Conte di Montecristo, ho cercato di vendicarmi con le persone che a mio parere mi avevano arrecato un torto, che si erano allontanate da me quando in realta’ ero stato io ad andare via da loro.
Sono diventato centomila, ero in grado di indossare qualsiasi maschera che chi mi era di fronte voleva che indossassi.Mi bastava leggere nel suo sguardo cosa volesse ed ero pronto a diventare il suo desiderio.Amante…marito premuroso…inflessibile dirigente…uomo di compagnia da invitare ad ogni uscita e ogni festa…persona di successo…
Ho corso, ho corso tanto lungo le vie dell’esistenza cercando di illudermi che questo fosse l’unico modo per andare avanti quando in realta’ era un pretesto in quanto correvo per scappare dalla mia ombra, per scappare da quell’immagine allo specchio che piaceva agli altri ma faceva schifo a me.
Quando le forze si sono affievolite e ho dovuto rallentare mi sono ritrovato ad essere nessuno.
Tanti errori, tanta rabbia…un periodo oscuro rischiarato solo da un sole che splendera’ per sempre anche se ormai e' tramontato.

Considero il signore degli anelli il capolavoro della letteratura a pari con la Divina Commedia e per questo motivo l’ho letto decine di volte.Impossibile non trovare al suo interno tracce di me, troppo tempo trascorso tra quelle parole.
Seguo Aragorn attraverso il suo viaggio per le terre di Mezzo.Condivido la sua solitudine e la sua disillusione ma non sono queste le principali analogie tra me e lui che me lo rendono il personaggio preferito di quest’avventura.
Ramingo per una vita come me, costretto a vagabondare alla ricerca di luoghi sicuri dove trovare un po’ di riposo senza avere una fissa dimora, un luogo a cui dare il nome di casa eppure mai domo anche di fronte a situazioni che sembrano insuperabili.
"C’e’ sempre una speranza " dice Gandalf a Pipino alla vigilia del grande scontro
"C’e’ sempre una speranza" dice Aragorn a me quando ci ritroviamo seduti a riscaldarci dal gelo della notte di fronte ad un fuoco.
Non gli ho mai voluto credere, gli ho sempre obiettato che per lui era facile trovare motivazioni per non arrendersi mai fino alla fine, che lui aveva una buona ragione per combattere, una ragione che portava il nome di Arwen, che portava il nome dell’Amore.
E lui sorrideva, lo stesso sorriso che avevo visto sul volto di mio nonno al termine del nostro litigio, e si metteva a cantare una canzone in elfico.
Adesso so perfettamente il significato di quei suoni espressi in una lingua a me sconosciuta
"Giungera’ anche per te il momento dell’amore"
parole che avevo gia’ sentito tanto tempo fa’ quando mi avevano insegnato a credere nei sogni.

Sono le sette del mattino, il sole ormai e’ giunto ad illuminare questa stanza, un altro giorno da affrontare e’ alle porte.Tra poco la sveglia iniziera’ a trillare impazzita per mettere la parola fine al mio viaggio nella memoria.
Ho tra le mani un libro mai letto, un contenitore ancora vuoto da riempire di emozioni. So che al suo interno prenderanno posto cose meravigliose, lo sento, ne sono sicuro perche’ e’ la mia anima che ne e’ sicura e poi il suo titolo e’ gia’ molto significativo…

Va dove ti porta il cuore

Ed io sto venendo da te.

 
 
 

Il mago dei sogni

Post n°357 pubblicato il 09 Luglio 2007 da mestesso69

Razionale, freddo, cinico, rassicurante…cosi’ e’ ritornato ad essere. A volte pero’ anche lui vacilla…bastano poche parole via email, regali inaspettati…raggi di sole in giornate grigie.

 

All'apparenza non lo diresti mago.

Così,incontrandolo per strada,magari dinanzi all'edicola dove compri abitualmente il tuo quotidiano preferito,ti potrebbe capitare di incrociare i suoi occhi penetranti ma non penseresti a lui come a un mago.

Puo’ essere che ci lavori assieme da tanti anni,che lui e’ il tuo dirigente,quello “tuttodunpezzochenonridequasimai” che non t'azzardi nemmeno ad immaginarlo nel bagno a fare la pipi’ per non prenderti troppa confidenza figurarsi a dargli del mago.

Qualche volta lo hai visto passeggiare per le strade del centro,lo hai sorpreso a guardare dentro una vetrina di giocattoli,perso tra le costruzioni e i personaggi del Signore degli anelli;c'e’ chi ti ha detto di averlo visto fare la spesa come un qualsiasi altro essere umano....ma da questo a dargli del mago ce ne passa.

Ti hanno detto che con il lavoro ci sa fare,che e’ uno di quelli in gamba,che e’ un ragazzo che promette bene,che e’ un giovane che sa tirare acqua al suo  mulino....forse e’ un mago degli affari ma non certo un mago-mago

E poi lo hai visto d'improvviso realizzare il sogno di una donna....Gli sei stato accanto per giorni e giorni...Lo hai osservato mentre,la testa china su fogli e tastiera,progettava e pianificava il tutto...Hai guardato il suo viso riflesso nello specchio del bagno al quale ogni mattina getta uno sguardo alla ricerca di quella frase letta in un bagno di agriturismo...

Hai visto ma non potevi certo immaginare di cosa sarebbe stato capace di fare.....no.Nessuna illusione,nessuna beffa,nessun trucco e nessun inganno...Lui,il mago dei sogni ,i sogni li realizza davvero,con meticolosa cura e con sconfinata passione....Il suo salario e’ la gioia dell'altra e piu’ ne vede riflessa nell'altrui volto  e piu’ si sente appagato...Perche’ nulla e’ piccolo di cio’ che e’ fatto per amore e con amore....e lui ,il mago dei sogni,sa amare davvero.

 

Razionale, freddo, cinico, rassicurante...cosi' lo vedono le persone che condividono con lui la propria esistenza.Osservano la sua ostentata sicurezza e ammirano la sua forza, quel suo voler mai essere sconfitto in nome dell'orgoglio personale...Ricorrono a lui quando necessitano di un consiglio perche' sanno che lui e' in grado di analizzare il problema sotto tutti i punti di vista e quindi di trovare le piu' disparate soluzioni...alcuni vanno anche oltre...gli hanno affidato la loro vita per un certo periodo, gli hanno riversato addosso delusioni,preoccupazioni,tristezze per trovare un po' di pace, rifiatare e poi riprendere il viaggio...

Razionale, freddo, cinico, rassicurante...cosi' e' stato per lungo tempo lui...non poteva fare altro.Nessuno si e' mai preso cura di lui e cosi' ci ha dovuto pensare da solo.

Quanto avrebbe voluto avere vicino una persona che lo aiutasse a superare i propri momenti difficili ma alla fin fine si e' dovuto accontentare di un'immagine riflessa nel vetro del bagno che non ha mai sopportato...la sua.

Adesso lo chiamano Mago dei sogni....e lui sorride orgoglioso di questo perche' e' riuscito a fare un qualcosa che non e' mai riuscito a fare...

Tutti i suoi sogni si sono dileguati nel nulla, quasi sul piu' bello, svaniti come bolle di sapone per poi riapparire sotto forma di incubi popolati da spettri e fantasmi....

Sognava di avere un padre al proprio fianco...e ha fallito

Sognava di giocare a calcio...in fondo era bravo...e ha fallito

Sognava di girare il mondo a bordo di navi...e ha fallito

Sognava una famiglia...e ha fallito

Sognava un figlio...e ha fallito

Eppure non si e' mai arreso....le parole di suo nonno, seppur dimenticate per molto tempo, sono state sempre presenti nel suo cuore.Crede ciecamente in quelle parole...crede ciecamente che i sogni possano diventare realta'...ma ha imparato a non sognare piu'...a non illudersi di poter vedere realizzati i propri desideri...si limita a realizzare i sogni degli altri, vederli felici ed estasiati gli fornisce la forza per andare avanti perche' in fondo lui non ha mai smesso di sognare...ha solo smesso di attendersi un qualcosa dalla vita. 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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