Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi di Maggio 2007

31 Maggio 2005

Post n°268 pubblicato il 31 Maggio 2007 da mestesso69

Due corpi distesi su un lenzuolo con stampata l’immagine di una spiaggia esotica.Mani,labbra e lingue che si cercano, corpi che appaiono e scompaiono tra i granelli di sabbia bianca e sembrano tuffarsi tra le onde del mare cristallino.Corpi che tentano di diventare una cosa sola.Io non sono piu’ io, tu non sei piu’ tu, insieme diventiamo noi e il tempo magicamente si ferma.Le lancette della sveglia fermano il  loro costante movimento che le vede protagoniste di un’inseguimento senza fine.
I gemiti, i respiri profondi sempre piu’ affannati,i battiti cardiaci che accellerano in una folle corsa lasciano spazio al silenzio e tutto si riduce ad un attimo.
E’ tutto un attimo diceva a ragione una splendida canzone…

Io che scambio amori fino in fondo
solo nei momenti miei con te
immaginando anche un bambino
chiedo il resto al mio destino
è tutto un attimo

l’attimo di un orgasmo…
L'amore è solo un momento! Non esiste un prima o un dopo. Esiste solo un momento…quell’attimo in cui riesco a lasciarmi alle spalle tutto quello che pesa dentro di me e non mi sento la pallida caricatura di quello che vorrei essere.
Io non sono mai stato capace di vivere all'istante, resto sempre imprigionato nel pantano dei miei pensieri e dei miei ricordi che inevitabilmente appesantiscono la mia anima,la rendono sporca, contaminata.
Seduto sulla sponda del letto,ti osservo quasi a convincermi che non sia stato tutto un sogno.E’ cosi’ difficile spiegarti quello che provo.
Perché l'eros è soprattutto mistero, e il suo mistero nasce dalla sua irrazionalità. Il sesso non è logico, non ragiona. E questo lo rende, ai nostri occhi, il più perfetto dei misteri. Nell'amore, nel sesso, tutto è mistero.
E il sesso con te e’ ancora piu’ misterioso perche’ non riesco a capire come possa essere che dopo tutto il tempo trascorso insieme ogni volta sia sempre la prima volta per me…la stessa ansia…la stessa passione…lo stesso desiderio…
Eros misterioso e leggero, così leggero che, una volta andato via, lascia nel corpo una sensazione di nebbia, di irrealtà. Quasi che tutto quel piacere che ci ha devastato non sia stato che un miraggio.
Resto in silenzio assorto nei miei pensieri e continuo a parlarti,continuo a confidarti cose ancora piu’ intime di quello che abbiamo fatto qualche minuto fa’…segreti che non riuscirei mai a rivelarti a voce…
Ricordi la prima volta?
Ricordi?Eravamo in spiaggia dopo una nottata in discoteca,eravamo seduti su uno scoglio a parlare in attesa dell’alba …
Ti giri verso di me,mi guardi negli occhi ed inizi a spogliarmi l’anima, inizi a metterla a nudo e sorridi.
"Facciamo il bagno?" mi chiedi e senza attendere la risposta ti alzi e inizi a correre verso l’acqua.
Ti togli le scarpe con il tacco, ti alzi il vestito nero fino a sotto il sedere e t’incammini verso l’aurora che sta spuntando laggiu’ vicino al promontorio.
Ti guardo mentre ti togli il vestito, lo getti con decisione verso la riva e ti tuffi nel mare per scomparire alcuni secondi sott’acqua.
"Hai paura di bagnarti o hai paura di me?" mi domandi
Poi inizi ad avanzare verso di me,emergendo lentamente dal mare
Esci dalle acque cosi', come se niente fosse, sbocciando davanti ai miei occhi come fanno i fiori, e come il più bello dei fiori mi sorridi.
Rimango li disorientato, cercando di capire se sta accaddendo veramente oppure sto solo immaginando.
Ti osservo.Sei bella, vestita solo della tua nudità, i lunghi capelli neri che ti coprono il seno.
Ti avvicini a me in silenzio, scavandomi nell'anima con gli occhi, verdi come il più bello dei prati ed io immobile e incapace di dire una parola mi lascio sfilare la camicia.
Mi sfiori il petto con le dita bagnate...
Brividi in tutto il corpo ma non di freddo ed in me si verifica un'esplosione di colori e di suoni.
Mi sento proiettato in un dolce universo sconosciuto ed inizio ad assaggiare il sapore di mare della tua pelle.
Mi apro a te, lasciando che mi entri nell'anima per sfogliarla come un libro, leggendovi i segreti più nascosti. Non vi e’ piu' nulla di sacro, tutto e’ rivelato.
Vedi negli angoli piu’ bui le mie ferite, sorridi e con una carezza fai passare il dolore.
Ho come l’impressione di impazzire, non so se per la gioia o per lo strano senso di smarrimento che provo nel vedere scomparire le mie angosce, fedeli compagne che, uniche, mi hanno sempre accompagnato.
E tu riesci ad accorgertene, mi baci e, bevendo dalle tue labbra, assaporo il dolce sapore della tranquillità.
Ci abbracciamo, e le nostre dita s'intrecciano.
In ultimo facciamo l'amore, li, sulla riva, sospesi tra l’acqua e la sabbia, come se sia la cosa più naturale del mondo. e forse lo e’.
Alla fine usciamo dall'acqua e rimaniamo sulla riva, nudi, abbracciati col corpo e con la mente, parlandoci solo coi pensieri,a guardare le acque tingersi del rosseggiare dell'alba e, per la prima volta in tanto tempo, ho sorriso.
"A cosa stai pensando?" mi chiedi interrompendo il dolce suono del tuo silenzio
"A nulla…e tu?" ti rispondo
"Stavo pensando alla vita…stavo pensando a come vanno a finire certe cose…sai forse un giorno non ci vedremo piu’ ma sono felice perche’ questo momento sara’ la parte di te che mi accompagnera’ per sempre" e mi accarezzi il volto baciandomi.
Ricordi?
Sono passati tanti anni ma e’ rimasto tutto uguale a quel giorno…forse no…c’e’ una piccola differenza…adesso devo proprio andarmene

la mia vita è questa qua
e un'altra dentro non ci sta
questa vita siete voi
questo cuore immenso che
solo se ci penso già sento tesa l'anima
la mia vita siete solo voi...
siete voi...solo voi
voi... solo voi
Io vivo in mezzo a troppi cuori
io vivo dentro e vivo fuori
è tutto un attimo
Voi... solo voi
Voi... solo voi

Addio mia dolce compagna.

 
 
 

All good things (come to an end)

Post n°267 pubblicato il 31 Maggio 2007 da mestesso69

I cani stavano fischiettando un nuovo motivetto
abbaiando alla luna
Sperando che arrivasse presto così potevano morire

Onestamente quello che sarà di me
Non mi piace in realtà
È un modo troppo chiaro per me
ma la vera vita è ogni giorno
Noi siamo quello che non vediamo
Abbiamo perso tutto sognando ad occhi aperti

Da fiamme a polvere
Da amanti ad amici
Perché tutte le cose buone hanno una fine

Viaggiando mi fermo sempre alle uscite
Chiedendomi se resterò
Giovane e inquieta
Vivendo così mi stresso di meno
Voglio allontanarmi quando il sogno muore
Il dolore rimane e non piango
Sento solo la gravità e mi chiedo perché

E il sole si stava chiedendo se doveva scomparire per un giorno
finchè il sentimento se ne fosse andato
E le nuvole stavano gocciolando e
La pioggia dimenticò come portare salvezza
I cani stavano fischiettando un nuovo motivetto
abbaiando alla luna
Sperando che arrivasse presto così potevano morire

http://www.youtube.com/watch?v=hxVOoaZGlak

 
 
 

Per sempre

Post n°266 pubblicato il 30 Maggio 2007 da mestesso69

Non pensavano sarebbe mai accaduto.Troppo bello ed entusiasmante il loro rapporto.Troppo forte il legame che li univa in un amore senza confini.Erano convinti che quella storia potesse durare per sempre, come nei film…come nelle favole…e invece si erano sbagliati.
Capita, capita molto spesso di illudersi quando si e’ adolescenti.
Erano cresciuti insieme.Uno nell’altra…inseparabili.Protagonisti in prima persona del loro diventare adulti…il primo bacio, la prima sigaretta, la prima volta a fare l’amore.Complici nelle loro scoperte.
Conosceva a memoria ogni suo centimetro, ancora oggi se chiude gli occhi riesce a percorrerla con la mente in ogni luogo.Ancora oggi ha nelle narici il suo profumo inconfondibile e  nel suo cuore la sua vitalita’, il suo caos e la sua incongruenza.Ancora oggi e’ innamorato di lei ed e’ orgoglioso di essere suo.Ha provato a gettarsi in mille altre braccia ma non e’ mai riuscito a dimenticarla…impossibile farlo…lo sa bene chi la conosce perche’ lei e’ capace di stregarti, di emozionarti come nessuna.
Gli aveva fatto da amica nei suoi momenti tristi quando seduto sulla panchina di un parco versava lacrime amare.Gli aveva fatto da mamma consigliandogli percorsi migliori e meno pericolosi.Gli aveva fatto da compagna aiutandolo a scoprire il lato seducente e malizioso dell’esistenza.
Un tatuaggio sull’anima, una seconda pelle eppure aveva deciso di abbandonarla, di andare via da lei.Troppo stretta quella situazione per lui che aveva sempre agognato la sua indipendenza, la sua liberta’.Meglio andare via, dimenticare prima che fosse tardi.
Sono passati tredici anni da quel giorno, ma il loro amore e’ rimasto inalterato, addirittura si e’ fortificato per la lontananza.Ogni tanto si rivedono…si rinnovano la loro promessa per poi dirsi arrivederci tra le lacrime.La vita li ha separati ma non puo’ tenerli distanti.

Il prossimo fine settimana si incontreranno di nuovo dopo alcuni mesi e si scioglieranno in un lungo abbraccio fino a togliersi il respiro.Sentira’ come sempre le farfalle salirgli dallo stomaco.

Conta le ore, e’ impaziente come un bambino di fronte ad un regalo da scartare.Non vede l’ora di ammirare il suo mare e i suoi monti, non vede l’ora di sentire l’odore della focaccia, non vede l’ora di ritrovarsi nel traffico caotico, non vede l’ora di ritornare  nella sua citta’…di ritornare finalmente a casa per qualche giorno.

 

O l'ëa partïo, ma sensa 'na palanca;
l'ëa zà trent'anni e fòscia anche de ciù:
o l'àia lottòu pe mette i dinæ a-a banca,
pe poèisene 'n giorno tornâ in zù.
E fäse a palazzinn-a e o giardinetto
co-o rampicante, e a cantinn-a e o vin,
a branda attaccâ a-i erboi a uso letto
pe däghe 'na schenn-â seia e mattin.
Ma o figgio o ghe dixeiva: "No ghe pensâ
a Zena, cöse ti ghe veu tornâ?".

Ma se ghe penso, alloa mi veddo o mâ
veddo i mæ monti e a ciassa da Nunziâ
riveddo Righi, e me s'astrense o cheu,
veddo a Lanterna, a Cava e lasciù o Meu.
Riveddo a-a seia Zena illuminâ,
veddo là a Foxe e sento franze o mâ,
e alloa mi penso ancon de ritornâ,
a posâ e osse dov'ò mæ madonnâ.

L'ëa zà passòu do tempo, fòscia tròppo,
e o figgieu o ghe dixeia: "Stemmo ben,
dove ti veu anâ papà, pensiëmo dòppo;
o viaggio... o mâ... t'ê vëgio; no convèn..."
"Oh no, oh no, me sento ancon in gamba,
son stanco e no ne posso proprio ciù
son stuffo de sentî "Señor, Caramba",
mi veuggio ritornämene ancon in zù.
Ti t'ê nasciùo chì e t'æ parlòu spagnòllo,
mi son nasciùo zeneise, e no me mòllo".

Ma se ghe penso, alloa mi veddo o mâ
veddo i mæ monti e a ciassa da Nunziâ
riveddo Righi, e me s'astrense o cheu,
veddo a Lanterna, a Cava e lasciù o Meu.
Riveddo a-a seia Zena illuminâ,
veddo là a Foxe e sento franze o mâ,
e alloa mi penso ancon de ritornâ,
a posâ e osse dov'ò mæ madonnâ.

E sensa tante cöse o l'è partïo,
e a Zena o gh'à formòu torna o seu nïo.

immagine

 
 
 

Semplicemente

Post n°265 pubblicato il 30 Maggio 2007 da mestesso69

Ora che mi sento bene...eh...spengo la luce...
spero di riuscire a dimostrare...che...così va bene
ora che ci penso mi perdo in quell’attimo dove dicevo che tutto era fantastico...
mi sembra.. ieri...
e ora che è successo fa lo stesso...se non ti cerco non vuol dire che mi hai perso...
già sto sognando...ma adesso...

buona notte a te buona notte a me buona notte a chi ancora non ho incontrato...
buona notte pure a lei...lei te dove sei...anche oggi che ti ho cercata...
buona notte a te buona notte a me buona notte a chi ancora non ho incontrato...
buona notte pure a lei...anche oggi che ti vorrei...

...semplicemente semplicemente semplicemente semplicemente...
la voglia di non ragionare ma vivere sempre disposto a rischiare e ridere...
riderne..la gioia di quest’attimo senza pensarci troppo solo gustandolo...
le stesse storie e quei percorsi che non cambiano...
quelle canzoni e le passioni che rimangono...
semplicemente non scordare... come i libri della scuola fra le dite...
la colazione ogni mattina da una vita...semplice..
come incontrarsi perdersi poi ritrovarsi amarsi lasciarsi...
poteva andare meglio può darsi...dormire senza voglia di alzarmi...
e faccio quello che mi pare... se ci penso ora...se ci penso adesso...
non so ancora che cosa ne sarà...
perchè mi manca il fiato...
perchè ti cerco ancora...non so dove che cosa ci sarà!...ah...

...semplicemente semplicemente semplicemente ....
buona notte a te buona notte a me buona notte a chi ancora non ho incontrato...
buona notte pure a lei...lei te dove sei...anche oggi che ti ho cercata...
buona notte a te buona notte a me buona notte a chi ancora non ho incontrato...
buona notte pure a lei...anche oggi che ti vorrei...

...semplicemente semplicemente semplicemente semplicemente ...

 
 
 

Tempesta

Post n°264 pubblicato il 30 Maggio 2007 da mestesso69

fuori folate di vento frustano il salice piangente,
gocce di pioggia minute e freddissime si fanno portare in giro,
prima in alto e poi in basso e poi orizzontale sfregiando l'erba....
tempesta,
tempesta nell'anima
le dita viaggiano veloci sulla tastiera,
mentre fuori imperversa la fine del mondo,
sei seduta qui di fianco a me,
con le tue carte scarabocchiate dentro una cartellina lisa dal tempo.
Le consulti chinandoti su di esse e già i tuoi occhi assumono quello sguardo da caccia grossa,
quella intensità propria di una donna che sogna ad occhi aperti.
Il caffè fumante a fianco, la bocca tesa in una sottile linea dovuta alla concentrazione
la pelle riscaldata dal rumore di un tuono che cade così vicino.
Posso udire i tuoi pensieri,
avvertire i tuffi del tuo cuore quando ti immergi nella magica atmosfera della tua fantasia....
Guidami alla scoperta dei tuoi sogni,
e sotto questo cielo fumo di Londra,
saremo una cosa soltanto.

 
 
 

Il mio canto libero

Post n°263 pubblicato il 30 Maggio 2007 da mestesso69

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In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E l'immensità
si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d'amore
di vero amore
In un mondo che - Pietre un giorno case
prigioniero è - ricoperte dalle rose selvatiche
respiriamo liberi io e te - rivivono ci chiamano
E la verità - Boschi abbandonati
si offre nuda a noi e - perciò sopravvissuti vergini
e limpida è l'immagine - si aprono
ormai - ci abbracciano
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
E riscopro te
dolce compagna che
non sai domandare ma sai
che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai
se tu lo vuoi
Pietre un giorno case
ricoperte dalle rose selvatiche
rivivono
ci chiamano
Boschi abbandonati
e perciò sopravvissuti vergini
si aprono
ci abbracciano
In un mondo che
prigioniero è
respiriamo liberi
io e te
E la verità
si offre nuda a noi
e limpida è l'immagine
ormai
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
e riscopro te

 
 
 

Un povero diavolo

Post n°262 pubblicato il 30 Maggio 2007 da mestesso69

All'improvviso il calendario ha deciso di ritornare indietro di qualche mese.Fa freddo e piove, piove a dirotto.Cammina con le mani in tasca tra le gocce d'acqua e pensa.
Se solo il tempo avesse deciso di andare ancora piu' indietro...gli sarebbero bastati solo pochi giorni...che bastardo...no non il tempo...che bastardo lui.
Gli piace stare sotto la pioggia, passeggiare e vedere riflessi di se nelle pozzanghere che incontra lungo la strada.Ha indossato una camicia bianca e un abito color crema per l'occasione.Immaginava che da li' a poco sarebbe piovuto...quell'abito sembra avere una maledizione...chiama su di se la pioggia ogni volta che esce dall'armadio.Persino a Verona in una estate torrida non si e' smentito.Tiene questo segreto per se...dovesse andargli male sul lavoro puo' sempre indossare quel vestito e spacciarsi per un rabdomante o uno sciamano. E' in ritardo per l'appuntamento...ha perso la cognizione del tempo...spesso gli capita quando e' assorto nei suoi pensieri...sempre gli accade quando deve fare cose che non gli vanno.Come il suo vestito anche lui non si smentisce mai.Vecchi amici lo hanno invitato ad un rinfresco a cui non ha potuto dire di no.Il pretesto e' la festa di findanzamento di due amici, la realta' e' ben diversa. Sanno tutti quello che gli e' successo...lo immaginano in ginocchio e molti non vogliono sprecare l'occasione di prendersi la loro personale rivincita nel vedere sconfitto dalla vita quell'uomo cosi' sicuro di se e cosi' convinto dei suoi sogni. Anche lei lo attende con ansia ne e' certo.
Entra nel locale senza alcuna paura...senza alcuna maschera.Nessuno sembra vederlo ma tutti lo guardano.Ed e' lei la prima ad accoglierlo.E' sempre uguale , e' comparso solo un piccolo brillantino sul naso dall'ultima volta che l'ha incontrata, e' sempre bellissima ed e' sempre cosi' vuota...una splendida bambola di porcellana da tenere sul comodino...lui ha fatto di piu'...l'ha tenuta per sei anni nel suo letto. 
 "Hai un look prettamente luciferino...sei in formissima" gli dice sorridendo
"Sono solo a caccia di anime da accarezzare ma ho sbagliato posto" risponde
In effetti ha molto del diavolo quel pomeriggio...ha la barba incolta, gli occhi arrossati per la precedente notte insonne, un pizzetto piuttosto lungo sul mento, un abito sembra appena uscito da una lavatrice che gli avvolge il corpo come fosse una fascia elastica e soprattutto un paio di corna ben visibili dalla maggior parte dei presenti...gli manca solo il forcone.Resta in quel luogo fino al brindisi e poi va via.
Meglio lasciare che pensino che sia un perdente che perdersi con loro.Meglio la pioggia...non parla solo di auto nuove,villette, vacanze...

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Il drago e la fata

Post n°261 pubblicato il 29 Maggio 2007 da mestesso69
 

Capitolo 12

Lei torno’ al suo lavoro e torno’ nel suo mondo fantastico.Lui intraprese quel  viaggio che un tempo avrebbe voluto fare. Entrambi pero’ rimasero con l’anima all’interno di quella caverna e come se niente fosse continuarono nella loro amicizia. Sith trovo’ i suoi simili,trovo’ la tanto agognata serenita’ e ritorno’ ad essere quello splendido drago azzurro che un tempo dominava i cieli di quella zona di terre emerse.Quando un giorno incontro’ la sua immagine riflessa nel ruscello da cui intendeva abbeverarsi rimase stupito per quello che era ritornato ad essere, di quello che aveva sempre voluto essere per poter apparire migliore agli occhi della sua cara fata dalle ali di farfalla e decise di ritornare alla grotta. Sapeva quello di cui Aliah aveva bisogno, lo aveva sempre saputo e ora si sentiva in grado di poterglielo offrire senza alcun dubbio o esitazione.
Sapeva quello di cui lui aveva bisogno ed era certo che lei glielo potesse dare senza nessun peso da sopportare.
La chiamo’ nel bosco e attese il suo arrivo.L’avrebbe attesa per sempre perche’ doveva chiederle scusa.
La accolse con un sorriso e poi parlo’

“Quando ci si affida alla ragione, senza lasciare modo ai propri sensi di intercedere per noi, il seme del dubbio mette radici. Come se il cuore avesse meno consapevolezza dell’intelletto. La saggezza del cuore è molto più profonda. Perché non viene permesso al pensiero di accampare scuse, né all’orgoglio di sollevare obiezioni. Siamo soli noi e il nostro fiuto, noi e l’istinto che seppur rinnegato ci domina fino alla fine dei nostri giorni. La mente è soltanto un diversivo, per quando il cuore mette in opera progetti troppo maestosi, o aspirazioni che temiamo di valutare possibili. Un grande sogno viaggia sempre a braccetto con una grande paura, quella di poterlo vedere, pregustare, ma non vivere. Siamo su questa terra per esistere o per pensare a quanto male ci potremo fare se osassimo provarci? Il fiume di emozioni che sento uscire dal mio cuore non ha niente a che fare con la logica, con la razionalità, con pensieri frutto di un apposito alambiccarsi. È forse questo un motivo per imporsi di sentire meno, di dominare i propri sensi perché fuorvianti rispetto quello che il cervello suggerisce essere opportuno per questa realtà? E se fosse il cervello ad essere offuscato da troppi pensieri non nostri, se fosse quello la vera trappola, sorgente di guerre e omicidi, mentre il cuore così sottovalutato dirigerebbe sempre verso un universo di amore e gioia….? Ricordo cosa mi disse lo straniero che venne al grande tempio. Lo scorsi un mattino uggioso, camminare immerso nella nebbia, con le braccia incrociate dietro la schiena e il cappello a tesa larga calato sullo sguardo:

"tutto ciò che voglio è il mio amore
il mio cuore mi porterà da lui
non ho bisogno di vedere la strada che percorro
se ascolto bene so che lui mi indichera'
la meta.

Non ti sto chiedendo di dimenticare, di fare finta di nulla…ti chiedo solo di ascoltare il tuo cuore e di concedermi la mia possibilita’ di essere quello che hai sempre sognato di avere al tuo fianco"
Aliah ascolto' quelle parole.Lacrime calde le cadevano sul vestito.Tutte le emozioni che le vorticavano dentro erano racchiuse nel suo sguardo e in due semplici parole che sussurro' al vento.

continua...anzi finisce.
Ho scritto quattro o cinque "capitoli 13", tutti con un finale diverso e al tempo stesso plausibile.Non mi piace terminare un racconto perche' una favola e' come la vita...non puo' essere imbrigliata in un canovaccio...ognuno, se vuole, e' libero di scegliersi l'epilogo che preferisce.

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Killing me softly

Post n°260 pubblicato il 29 Maggio 2007 da mestesso69

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Strimpella il mio dolore con le sue dita
Canta la mia vita con le sue parole
Mi uccide dolcemente con il suo canto
mi uccide dolcemente con il suo canto
racconta l'intera mia vita con le sue parole
Mi uccide dolcemente con il suo canto
Ho sentito che cantava una bella canzone
Ho sentito che aveva stile
Così andai a vederlo e ad ascoltarlo per un po'
E questo ragazzo, estraneo ai miei occhi, era là
a strimpellare il mio dolore con le sue dita
a cantare la mia vita con le sue parole
a uccidermi dolcemente con il suo canto
a uccidermi dolcemente con il suo canto
a raccontare l'intera mia vita con le sue parole
a uccidermi dolcemente con il suo canto
Mi sentii tutta avvampare di febbre
imbarazzata a causa della folla
Sentii che lui aveva trovato le mie lettere
e le aveva lette ognuna ad alta voce
Pregai che avesse finito
lui invece continuò
a strimpellare il mio dolore con le sue dita
a cantare la mia vita con le sue parole
a uccidermi dolcemente con il suo canto
a uccidermi dolcemente con il suo canto
a raccontare l'intera mia vita con le sue parole
a uccidermi dolcemente con il suo canto
....

 
 
 

Note

Post n°259 pubblicato il 29 Maggio 2007 da mestesso69

Tanti pensieri gli si affollano nella mente...troppi...Ognuno urla sempre piu' forte nel tentativo di farsi ascoltare ma il risultato e' solo il caos.Una confusione impossibile da gestire.E' come se un pianista picchiasse violentemente sopra i tasti del suo strumento a caso dando vita ad una serie confusa di suoni difficili da decifrare, difficili da considerare una melodia.Note impazzite alla ricerca di un pentagramma dove posarsi. Ha passato la vita nel tentativo di mettere ordine nella sua esistenza, di incesellinarla all'interno di un perfetto mosaico ma ora si accorge che e' dal disordine che si genera quell'armonia da tempo cercata.Le sente vibrare nell'aria, da loro la mano e le segue lasciando che siano loro a dare vita ad una canzone che toglie il fiato.

  http://www.youtube.com/watch?v=2rkB10jKmEw

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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