Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi di Luglio 2007

A teatro

Post n°388 pubblicato il 31 Luglio 2007 da mestesso69
 

E’ una notte limpida e stellata, splendido palcoscenico su cui mettere in scena il loro amore.Una magnifica luna piena ad illuminarli mentre recitano le battute del copione e renderli visibili al pubblico presente.Sono cosi’ belli…sono cosi’ eleganti…sono cosi’ dolci…sembrano figure d’altri tempi o forse lo sono perche’ per loro il tempo e’ come se non esistesse.Sono vicini vicini, si cercano per stare piu’ stretti, impazienti che le parole giungano ai rispettivi cuori il piu’ velocemente possibile.

“Sir lei e’ cosi’ leggero, e’ cosi travolgente, e’ cosi’ fresco…e’ impossibile non innamorarsi di voi, lasciarsi avvolgere dal vostro entusiasmo e farsi trasportare in ogni dove”

“Milady permettemi di portarvi via con me…guardate attraverso la mia trasparenza e credete alle mie parole…vi prego credetemi quando vi dico che vi voglio , che vi ho sempre voluto e che vi vorro’ per sempre.Lo so sono uno spirito vagabondo, e’ difficile trattenermi all’interno di una casa ma non confondete il mio desiderio atavico di liberta’ con la lascivia.Libero…non libertino…solo cosi’ posso essere me stesso…solo cosi’ posso amarvi. Posso donare il mio corpo e la mia anima ad altri ma il mio cuore sara’ per sempre vostro”

“Oh sir…quanto vorrei poterlo fare.Non avete idea di quanto vorrei abbandonarmi all’illusione delle vostre parole ma la vita e’ questa.Bisogna saperla accettare.
Destino triste il mio.Nata per caso in un luogo non ben precisato mi ritrovo costretta a seguire le strade che mi vengono imposte senza alcuna possibilita’ di scelta.Seguo in silenzio le correnti d’aria, ignara della destinazione finale.Non ho neppure una mia forma propria, continuo a mutare il mio aspetto e mi diverto a disegnare strane forme nel cielo per stuzzicare la fantasia di chi ancora si concede qualche istante per scrutare cosa ha sopra la testa.Sono una nuvola, una di quelle nuvole nere che incutono timore non appena appaiono all’orizzonte, sono cupa e minacciosa.So perfettamente quale e’ il mio compito, me lo hanno spiegato non appena sono nata…io devo portare pioggia, sacrificarmi nel nome della vita e questo non mi dispiace affatto.Non c’e’ spazio per l’amore per una come me ma sono tranquilla.Ho solo un po’ di inquietudine perche’ non so il momento esatto in cui il mio destino si compira’…ho solo un po’ di insoddisfazione perche’ non so se il mio sacrificio sara’ utile a qualcuno.Ho sentito storie riguardanti miei simili che si sono immolati inutilmente alla causa sopra un deserto o sopra una distesa d’acqua.
Ho vagato per miglia e miglia seguendo l’alba del nuovo giorno.A volte sono persino riuscita ad arrivare prima e ho avuto il privilegio di essere l’unica ad avere la certezza del giorno che verra’ ma mai la certezza di quella che sono.
Un viaggio in solitaria dove mi sono cercata…perdendomi, dove mi sono spiegata…non capendomi, dove mi sono amata…odiandomi.
Un viaggio in cui non e’ ammesso nessuno al proprio fianco”

“Milady, mia cara milady…credete forse che io non abbia idea del vostro destino, credete forse che non sappia a quale dolore io vada incontro…non ho alcuna paura anche se vi perdessi dopo poco che vi ho avuta con me perche’ a volte un semplice istante puo’ valere un’esistenza, puo’ dare un significato alla vita.Permettetemi di amarvi, vi supplico.Nel corso degli anni ho trasportato milioni di parole scambiate tra amanti lontani…lasciate che per una volta siano gli altri ad ascoltare il mio amore”

“Ci sono tante nuvole nel cielo, piu’ belle, piu’ bianche…correte dietro a loro, loro possono darvi quello che desiderate…io no anche se lo desidero piu’ di ogni altra cosa”

Un improvviso temporale irrompe sulla scena.La violenta pioggia mette fine alla rappresentazione.Il pubblico scappa alla ricerca di un riparo.Lui resta li, seduto nelle ultime file.Non ha bisogno di sapere come finira’ questa storia…sa bene come e’ la vita e ha imparato ad accettarla.Piange…questa volta non e’ solo…piange in compagnia della pioggia…piange con Sir Vento e con Lady Nuvola.Si a volte basta un istante per dare un senso alla propria vita…il problema e’ come rendere meno insignificanti gli altri attimi che la compongono.    

 
 
 

Occasioni

Post n°387 pubblicato il 31 Luglio 2007 da mestesso69

Gli piace ascoltare.Non ascolta solo le parole ma e’ attento anche al tono in cui sono dette…valuta le pause…valuta i silenzi…puntini di sospensione immaginari…soppesa l’espressione dei volti.Ha imparato cosi’ ad associare ad ogni tono di voce un certo stato d’animo…
Parole contenitori vuoti in cui trasportare le emozioni.
E’ per questo che ha imparato a dialogare a voce bassa e con un certo ritmo…lento…cadenzato quasi a scandire ogni singola sillaba…non vuole che alcuno possa comprendere quello che lui prova quando comunica.
Squilla il cellulare…una voce lo saluta…un volto gli compare nella mente.Non e’ una “bella” voce…sembra una nuvola nera nera che minaccia pioggia…presto fara’ temporale.
“Sono andato via di casa” gli dice
Parolacce e bestemmie lasciano il posto alle domande.
Non gli chiede il perche’…questo gia’ lo immagina…ne hanno parlato molto in questi ultimi giorni.
“Lo fai per te o per lei?”
“Per lei…sono diciotto anni che sono innamorato di quella donna” risponde senza barare, non avrebbe senso farlo, non con lui
“Vai da lei…segui il tuo cuore…ti sanguinera’ giorno dopo giorno al pensiero di quello che lasci ma non perdere la tua occasione” gli suggerisce
Strana la vita…sono amici inseparabili da piu’ di trent’anni ed e’ come se fossero uniti da un unico destino, seguirsi a ruota nel bene e nel male, condividere le stesse gioie e gli stessi dolori.
“Fallo anche per me” gli vorrebbe aggiungere ma si chiude dietro ad un silenzio amaro di rimpianti.Non puo’ parlare…si capirebbe quello che prova e non vuole permetterselo.

 
 
 

E' delicato

Post n°386 pubblicato il 31 Luglio 2007 da mestesso69

Tu lo sai che non e’ la fine
Si’ che lo sai…….
Che viene maggio
E sciolgo le brine
Si’ che lo sai……
Resti d’inverno
Persi nel vento
Io non mi stanco no, no
E vengo a cercarti
In un sogno amaranto
Questo cuore
Sparpagliato
per il mondo se ne va’
Questo cuore
Disperato
E’ delicato
Dove sei
Arcobaleno
E cosa fai…….
Miele selvaggio
Quando ti sogno
Che cosa fai…….
Nel cuore mio
Tra il nulla e l’addio
Questo cuore
Sparpagliato
per il mondo se ne va’
Questo cuore
Disperato
E’ delicato
Cosi’ mi manchi
Nell’universo
In mezzo al mondo
Cosi’ ti cerco
E grido forte
Da in mezzo al mondo
Solo io
Posso trovarti
Solo io
E inginocchiarmi
Solo io
per innalzarti
Mio sole mi senti
Solo io
Da quante lune
Solo io
Ti aggiusto il cuore
Solo io
Io sono un’ombra
E tu, e tu sei il sole
Yehee yehee
Cosi’ mi manchi
Yehee yehee
E grido forte
Yehee yehee
Da in mezzo al mondo
Mio sole rispondi
Questo cuore
Sparpagliato
E’ delicato
E tutto qua

 
 
 

Luci e ombre

Post n°385 pubblicato il 30 Luglio 2007 da mestesso69

E di colpo ritorni alla realta’.Cosi’ all’improvviso…senza rendertene conto.Decidi di vivere per qualche giorno, di esplorare nuovi luoghi alla ricerca di nuove sensazioni e di rivedere vecchi posti per esorcizzare ricordi che ti torturano l’anima e poi ritorni a sopravvivere.
Ci sono ombre dentro di te che non vogliono andare via, non andranno mai via anche se lo desideri con tutto il cuore e ti soffocano ancora di piu’ .
Ci sono persone che sanno dipingere il futuro con colori tenui e meravigliosi.come fossero affreschi di inestimabile valore.E’ bello perdersi tra le loro parole, abbandonarsi alla fantasia per quei pochi minuti in cui i miei occhi percorrono le frasi che scrivono o dicono…spesso mi ritrovo catapultato in quelle situazioni, le assaporo, le sento e molte volte mi illudo di poterle vivere realmente.
L’illusione lascia poi il posto alla malinconia…il calore e la gioia provati si trasformano in immagini sfuocate di quello che potrebbe essere e che invece non e’, all’improvviso ti metti a confrontare quello che hai letto con quello che stai vivendo e ti accorgi di quanto la situazione attuale ti stia stretta, vedi davanti a te distese di sofferenza che si perdono oltre l’orizzonte.
Infine la malinconia si fa da parte e lascia il posto alla razionalita’ e il cinismo tramuta tutto in freddi fotogrammi di vita.
Ti ripete all’orecchio che la realta’ e’ un’altra cosa, che davanti a te ci saranno solo situazioni difficili da gestire cosi’ come e’ sempre stato, che cio’ che hai immaginato forse non accadra’ mai o se accadra’ sara’ solo una breve parentesi di colore in mezzo ad un’esistenza grigiastra.
E poi cerca di convincerti con tutta una serie di esempi, con constatazioni amare e dati oggettivi inconfutabili.
"La vita e’ questa" ti dice beffarda "non vedi? Ce l’hai sotto gli occhi "
Non puoi fare altro che darle ragione e chinare la testa
La vita e’ un sogno…
A volte i sogni si trasformano in realta’…
A volte i sogni si trasformano in incubi…
Frasi dette e ridette…inconfutabili nei concetti…scoraggianti se messe insieme ed elaborate utilizzando la proprieta’ transitiva... il verdetto di Dodo…
Allora ti limiti a pensare che "la vita e’…" e lasci che sia.
Vorresti essere il protagonista di un libro e lasciarti andare con la consapevolezza che qualcun altro sta delineando la strada che devi percorrere, che sta scrivendo il copione dentro cui recitare.
Non puoi fare altro che darle ragione ma dentro di te chiami a raccolta le poche energie che hai e provi a contrastarla, provi a non rassegnarti e a sperare nei sogni perche’ se no non troveresti il motivo per andare avanti.
Vorrei credere in quelle parole ma le situazioni pregresse mi spingono a immaginare scenari tetri e scialbi.I miei occhi non vedono altro che tante difficolta’ da superare, ostacoli che mi metteranno alla prova, situazioni intricate come matasse di lana lasciate tra le zampe di un gattino da affrontare.Il mio cuore non sente altro che promesse mai mantenute che mi hanno ucciso giorno dopo giorno.Vorrei poter dire che restando uniti riusciremo a superarle.Vorrei poter dire che vinceremo sui miei silenzi con le tue parole…vinceremo sulla tua malinconia con i miei sorrisi…vinceremo su tutto se saremo capaci di trasformare io e tu in noi e a quel punto non ci saranno piu’ distinzioni, non ci saranno piu’ mio o tuo ma ci sara’ una casa e una famiglia...una nostra casa e una nostra famiglia.
Vorrei…vorrei tanto ma non ci riesco…ho il cuore malato…non dire no…non dire no…c’e’ un tempo per tutto come dice una famosa canzone.



 
 
 

Riflessi

Post n°384 pubblicato il 30 Luglio 2007 da mestesso69

E’ abituato ad avere orari da rispettare…coincidenze da prendere al volo per ottimizzare il suo tempo…destinazioni certe…lavori programmati e pianificati nei minimi dettagli.Stare di fronte ad un orario dei treni e poter scegliere liberamente dove dirigersi e quando farlo lo fa sentire piu’ libero, piu’ leggero.Un palloncino in balia del vento.Musica nelle orecchie come un adolescente…canzoni un po’ piu’ datate da anziano…scelta piuttosto azzeccata.
Quale miglior compagnia per un nomade come lui.
Guarda il panorama scorrere oltre il finestrino.Ogni tanto scorge il riflesso di se sul vetro e non solo…altri volti gli appaiono…ombre…fantasmi…lacrime e sorrisi…vita in poche parole.

Che sapore c'è ritornar con te,
ho nel cuore l'amore insieme a te
ma con gli occhi rivedo ancora lui con te.
Che sapore c'è perdonare a te,
non c'è stata primavera insieme a te,
dal momento che il sole non era più con me.
Ti baciava le labbra ed io di rabbia morivo già,
ti baciava le labbra e un pugno di sabbia
negli occhi miei oggi c'è.
Che dolor, mi lasciò lei, che dolor.
Che sapore c'è perdonare te
di avermi insegnato che cos'è il dolor
che non può scomparir se ricordo che...
Ti baciava le labbra ed io di rabbia morivo già,
ti baciava le labbra e un pugno di sabbia
negli occhi miei oggi c'è:
non vedo te, sei tu? Io non lo so.
Ti baciava le labbra ed io di rabbia morivo già,
ti baciava le labbra e un pugno di sabbia
negli occhi miei...

No non riesce proprio a perdonarla, ricorda quanto si sia impegnato per farlo ma e’ stato inutile…l’orgoglio una delle poche cose che gli erano rimaste glielo ha impedito…la rabbia ha fatto il resto.
E il mondo la fuori ritorna a scorrere davanti ai suoi occhi.
Un’altra galleria…un’altra canzone…un altro viso…

Tu non eri un angelo
e lo sai
lei sembrava un angelo
cosa vuoi
ho visto gli occhi suoi
il resto tu lo sai.
Ma due labbra morbide
ora so
no non fanno un angelo
dopo un po'
lei non voleva più
tornavi in cielo tu.
Se tu mi perdonerai
vivrò guardando gli occhi tuoi
se tu mi perdonerai
sarò quell'uomo che tu vuoi.
So che mi perdonerai
e miglior di me sarai
so che mi perdonerai
il tuo cuore è grande ormai.
No due labbra morbide
ora so
no non fanno un angelo
dopo un po'
lei non voleva più
tornerai in cielo tu...
Se tu mi perdonerai
vivrò guardando gli occhi tuoi
se tu mi perdonerai
sarò quell'uomo che tu vuoi.
So che mi perdonerai
e miglior di me sarai
so che mi perdonerai
il tuo cuore è grande ormai.

…altri ricordi…e una preghiera da affidare al vento affinche’ lei non lo faccia mai...affinche’ non lo perdoni mai per permettergli di vivere senza rimpianti che lo distruggerebbero.

Le mie gambe oramai sono stanche e vorrei
dare un po' di sonno agli occhi miei.
Scende l'oscurita’, c'e’ una casa piu’ in la,
il mio viaggio adesso finira’.
E' per lei, io vedo quella ferrovia
che fra i sassi, la mia via
nel passato e nel presente corre gia’.
E vanno indietro gli anni miei
che si fermano con lei
e la mente mia non hai lasciato mai.
Tutto a posto lo so, tutto a posto perche’
quello che lasciai ancora c'e’,
le colline piu’ in la, e la strada che va
so che fino a lei mi portera’
Sono arrivato,
la notte azzurra intorno a me
Luglio fra quei rami e
il profumo dell'estate ancora c'e’
E qualche passo ancora e poi
so che mi preparera’
una cena calda, il fuoco accendera’
C'e’ silenzio fra noi,
guardo negli occhi suoi
e capisco la mia ingenuita’.
Tutto a posto lo so,
tutto a posto perche’
tutto come quando me ne andai
tranne lei...
Ma tutto a posto oramai
anche se ho capito che
il mio posto nel suo mondo piu’ non c'e’...

Il viaggio ha termine…ritorna a casa…il tempo per un ultima canzone per poi abbandonarsi al silenzio di una tranquilla notte di mezza estate.

Vedo nei tuoi occhi che hai dato tutto ormai,
tutto il tuo amore e non bastava mai
guardati allo specchio sei stanca, ormai lo sai
ma forse nel tuo cuore tu no, non cambierai
Cercavi più valori o forse nuovi eroi
cercavi in ogni dove quel che non trovavi mai
guardando nel tuo cuore poi non ti sei trovata più
hai dato tutto il tuo amore per non amarti più
E ti sei persa così senza capire perchè eri fragile si e non credevi più in te... non credevi più in te...
Delusa dei tuoi sogni di ieri e quel che hai
nei giorni e nei pensieri che son volati ormai
hai tagliato i fili con tutta la realtà ma non lasciarti andare vedrai che cambierà
mai nella vita è tutto perso tutto ha un senso lo sai
prendi la giacca, la tua bicicletta e ritorna chi sei
da una sconfitta a volte si esce più forti che mai
e ricomincia così senza capire perchè
la tua vita da qui, la tua vita così
E ricomincia così...
E ricomincia cosi senza capire perchè la tua vita da qui la tua vita così
E ricomincia così... E ricomincia così...e ricomincia così.

Si ricomincia cosi’ sperando di dimenticare.

 
 
 

The miracle of love

Post n°383 pubblicato il 30 Luglio 2007 da mestesso69

Quanti dolori
tu cerchi di nascondere
in un mondo di illusioni
Quello sta ricoprendo la tua mente?

Io ti mostrero’ qualcosa di bello

Oh io ti mostrero’ qualcosa di bello
quando tu apri la mente
tu scopri la traccia
che c’e’ qualcosa
che tu sei lontano da trovare
il miracolo dell’amore

portera’ via il tuo dolore

quando il miracolo dell’amore

incontrera la tua strada di nuovo
crudele e’ la notte
che scopre le tue paure
gentile e’ la persona
che asciuga le tue lacrime

ci deve essere una brezza amara
che ti punge cosi’ dispettosamente
loro dicono che il più grande codardo
puo’ fare male piu’ ferocemente
Ma io ti mostrero’ qualcosa di bello
Oh io ti mostrero’ qualcosa di bello
se tu apri il tuo cuore
tu puoi creare un inizio nuovo
mentre il tuo mondo si sgretola separatamente.

 
 
 

Buio

Post n°382 pubblicato il 27 Luglio 2007 da mestesso69

Nella vita si cercano degli angoli di mondo in cui rifugiare i pensieri. In quei posti nascono mondi che riusciamo a vivere segretamente da bambini adulti.

Chiusi gli occhi, una sera. Non per sopirmi ma per essere finalmente sveglio. Cominciai a vedere qualcosa, lontano, che emergeva dal buio. Era un bambino, credo. Si avvicinava ai miei occhi, ma non sapeva d'esser visto. Correva ed era felice. Non c'era nulla intorno a lui, solo buio, ma non se ne curava. Cercai di avvicinare lo sguardo il piu’ possibile e capii. Ero io. Mi feci triste perche’ sapevo che non sarebbe durata, per lui, quella sensazione di armonia. Volevo avvertirlo, cosi’ cercai di chiamarlo, ma piu’ chiamavo, piu’ egli si allontanava e spariva nel buio da cui era giunto. Ora c'ero io in quel buio. Solo. Mi guardavo dall'alto e mi vedevo diverso dal bambino d'un tempo. Chiedevo aiuto al me stesso che guardava ma egli non sapeva dare risposta. Silenzio. Cosi’ mi accasciai a terra sfinito dal peso del silenzio che non cessava di urlarmi dentro, e piansi. Vedendomi piangere, il me stesso che riusciva solo a guardare urlo’. Percepii rabbia in quel suono tanto struggente, dispiacere, impotenza, tristezza. Io guardavo lui, lui cercava di evitare i miei occhi. Sapeva di essere in parte responsabile e non aveva coraggio di sopportare il mio sguardo. Ruppi l'imbarazzo e gli chiesi come fosse successo. Come potevamo esser giunti in questo buio. Stette zitto, per un po', poi alzando gli occhi mi colpi’ nel cuore, e mi disse: "Ho lanciato un seme al vento". E se ne ando’. Piu’ solo che mai aprii gli occhi. Nonostante vedessi la luce falsa di una lampadina sopra al mio letto, il buio non era sparito. Era dentro di me. Non penso di aver abbandonato me stesso, neppure di aver ceduto e abbandonato la speranza. Credo che quel seme nel vento fosse proprio lei, la speranza. Magari un giorno, trascinata dalla brezza, si posera’ su un terreno fertile e verde, facendomi rinascere. Ma per ora e’ buio che, in me, nessuno vede e inizio a scrivere pensieri sparsi alla sera.

 
 
 

L'isola che forse c'e'

Post n°381 pubblicato il 24 Luglio 2007 da mestesso69
 

La sala di lettura era immersa nel caldo sole di luglio. Il ruscello a valle gorgogliava facendosi udire appena, accompagnato in una melodia suadente dal fruscio delle piante accarezzate dal vento pungente. Concentrata sull’ultima pagina di un volume dalla copertina lisa, la ragazza con gli occhiali non si era accorta di quel’improvviso visitatore alle sue spalle...non si era accorta di me. Fui costretto a schiarirmi la voce, per dare un cenno della mia presenza e riscuoterla dalla lettura."Mi hanno detto che devo rivolgermi a lei per avere una stanza" le chiesi poi indicando con il pollice l’atrio alle sue spalle.
Lei mi precedette lungo il corridoio, risalendo sino ad una porta in noce massiccio che fu aperta col rumoreggiare della vecchia serratura. Mi mostro' la stanza, con l’anticamera spaziosa, ornata sul soffitto da splendidi affreschi, e la stanza ammobiliata con modestia e semplicita'. Lascio' poi la chiave posata sul tavolino in anticamera, e si richiuse l’uscio alle spalle abbandonandomi ai miei pensieri. Ero di nuovo ospite del monastero, di quel monastero che cosi’ tante volte mi aveva visto protagonista.Quasi un gesto rituale, addirittura propiziatorio, una necessita’ di recarmi in quelle stanze dove il silenzio regnava sovrano per trovare un po’ di ordine dentro di me.
Migliaia di pensieri disordinati nella mente a focillare la rivolta dei dubbi e delle paure dovevano essere analizzati, catalogati e infine esorcizzati.Ogni anno cosi’ decidevo di prenotare una stanza in quel luogo per fare pace con il mio io.
Quando raggiunsi la piccola stanzetta in cima alle scale nella quale era stato alloggiato, mi accorsi che l’intelaiatura della finestra disegnava con la sua ombra strani schemi geometrici contro il muro, mentre lame di luce sottili e d’una speciale intensita' colpivano la abat-jour rifrangendosi poi tutte intorno. Giocai con quelle ombre come un bambino di fronte a fiocchi di neve che cadono soffici dal cielo.Poi accostai la tenda, mi accomodai sul letto,imbracciai il mio portatile, che si accese con un prolungato beep e ad esso collegai il mio cervello.
Una serie interminabile di files iniziarono a fluire in modo casuale verso il processore…sensazioni, emozioni e pensieri che si scomponevano decodificandosi in bites per poi ricomporsi in un perfetto concetto cristallino.
Tra essi riconobbi i momenti felici quando avevo osservato un mio progetto su carta prendere vita nella realta’, i momenti di soddisfazione quando dopo un mio intervento l’impianto in avaria era ripartito nel modo corretto, i momenti difficili delle litigate nelle riunioni con i colleghi, i momenti di solitudine condivisi con le fredde stanze di hotel dispersi ai quattro lati del mondo…
Osservai passare altre immagini dolorose….la fine di un qualcosa mai iniziato…la consapevolezza di un qualcosa sempre immaginato…per poi finalmente incontrare i piacevoli ricordi che riguardavano Lei.
Un fiume in piena, esondante e travolgente nella sua folle corsa verso la foce, che trasportava con se una serie interminabile di particolari, ognuno cosi’ bello, ognuno cosi’ caldo, ognuno cosi’ confortevole.
Ripercorsi i momenti del nostro incontro casuale e del nostro primo bacio che aveva sancito quel legame che ci aveva tenuti inconsapevolmente uniti in tutti quegli anni che eravano stati separati.
Avevamo percorso strade divergenti che ci avevano portato in luoghi cosi’ distanti tra loro ma nelle nostre anime ci eravamo sempre cercati, fortemente convinti di essere fatti uno per l’altro.
Due aquiloni con i fili intrecciati tra loro, due angeli con un’ala a testa, due stranieri in un luogo ostile….due persone che solamente unite avrebbero potuto affrontare la vita.
Contemplai le rare occasioni in cui, esuli clandestini, eravamo stati insieme per poi fare ritorno alle nostre vite.
Infine salvai tutto in una directory a forma di cuore sul desktop.
Non appena sul video a cristalli liquidi del pc apparve la scritta DOWNLOAD COMPLETED iniziai a cancellare ogni file che riguardasse lei dall’hard disk.
Con quel gesto non volevo dimenticare il mio passato, non volevo rinnegare quello che avevo fatto o che ero stato ma solamente lasciarmelo definitivamente alle spalle per dedicarmi al presente e al futuro.
Niente altro aveva senso allora, niente altro aveva importanza…Guardai quell’icona azzurra a forma di cuore sul monitor del pc e sorrisi respirando a pieni polmoni una inconsueta aria piena di serenita’ e pace.
"Il primo amore non si scorda mai" mi avevano sempre detto.
Quanta saggezza in quelle parole….io l’avevo amata dal primo momento che l’avevo vista…da quel pomeriggio in cui girovagando in bicicletta per il paese i miei occhi si erano posati su di Lei io avevo iniziato ad amarla ogni giorno sempre di piu’.
Una domanda inspiegabile era sorta in quel periodo di turbinio emotivo, in cui molte certezze erano svanite e  la consapevolezza di una vera maturita' se n'era andata.
Eppure in un momento cosi' difficile,mi sentivo leggero e nuovamente sereno.Nuovi cambiamenti all'orizzonte, sicuramente lontane nere nubi ad attendermi e cieli limpidi e tersi di primavera ad invitarmi, lieto di averne la certezza, senza la quale tutto sarebbe piu' grigio e triste.Critiche dure e profonde mi avevano fatto riflettere, eppure, se un tempo ne sarei stato condizionato, e le avrei vissute in modo limitante, questa volta ero riuscito ad assorbirle, prendendo gli spunti di riflessione, per plasmare al meglio me stesso.
Una nuova fonte di ispirazione, giunta nella mia esistenza, dove una sottile coltre di ghiaccio aveva abbracciato ogni cosa.
Sottile ed impercettibile eppure cosi’ avvolgente e presente.
E scrivevo, scrivevo nel mio diario rilegato in pelle.
Mi era stato regalato qualche tempo prima da una persona che ha avuto un ruolo fondamentale nella mia presa di coscienza,dalla persona che mi ha spinto a diventare uno scrittore , ed ora e’ un oggetto da cui non posso e non voglio separarmi.
Scrivevo, e cosi', dal mio io, ecco far capolino una domanda, che riguardava buona parte della mia vita.
Quando crescere? Quando decidere di diventare grandi ed invecchiare?
Difficile e pesante il quesito.
Perso nei miei pensieri, informi macchie si formavano sulle ruvide pagine, dalle gocce di inchiostro che disordinate scivolavano dalla penna.
Alla ricerca costante di una risposta.
Quando perdere una parte di se.
La parte di se che fa sentire vivi, che fa sentire spensierati.
Quando abbandonare cio' che viene definito irresponsabilita', per la responsabilita'.
Quando rinnegare la propria fantasia, per immergersi in un grigio mondo fatto di quotidianita' e routine, in un mondo in cui il non-sense apparentemente non ha un posto per se...
Per poi scoprire un giorno, dopo infinite delusioni, che tutto e' regolato dal non-sense, cio' che veniva rinnegato, per indicazione di altre persone, si rivela il meccanismo trattore di tutte le esistenze.
Io l'aveva ormai capito.
L'uomo non deve affannarsi nel ricercare una ragione per sopravvivere, non deve abbandonare se stesso, non deve rinnegare parti di se per compiacere qualcuno, per apparire integro o per immergersi nella normalita'...
Basta guardare intorno a se...
Basta osservare e tentare di comprendere tutto cio' che ci circonda.. per rendersi conto che l'uomo non necessita di ragioni per sopravvivere, basta capire che tutto... e' una buona ragione.. per vivere.
Semplicemente questo.

 
 
 

Miracle drug

Post n°380 pubblicato il 24 Luglio 2007 da mestesso69

Voglio viaggiare dentro la tua testa
Passare il giorno lì…
Per sentire le cose che non hai detto
E vedere ciò che potresti vedere

Voglio sentirti quando chiami
Senti qualcosa di tutto ciò?
Voglio vedere i tuoi pensieri prendere forma
E camminare dritto

La libertà ha un profumo
Come la cima della testa di un nuovo bambino nato

Le canzoni sono nei tuoi occhi
Le vedo quando sorridi
Ho visto abbastanza non sto cedendo
Ad una droga miracolosa

Della scienza e il cuore umano
Non c’è limite
Non c’è fallimento qui tesoro
Solo quando tu parti…

Io sono te e tu sei mia
L’amore non crea il senso dello spazio
E il tempo…scomparirà
L’amore e la logica ci mantengono limpidi
La ragione è dalla tua parte, amore…

Le canzoni sono nei tuoi occhi
Le vedo quando sorridi
Ne ho avuto abbastanza di amore romantico
Cederei, si, cederei
Per una miracolosa, una miracolosa droga, una miracolosa droga

Dio ho bisogno del tuo aiuto stanotte

Sotto il rumore
Sotto il chiasso
Sento la tua voce
Sta sussurrando
Nella scienza e nella medicina
“Ero uno straniero
Mi portasti qui”

Le canzoni sono nei tuoi occhi
Le vedo quando sorridi
Ne ho avuto abbastanza di amore romantico
Cederei, si, cederei
Per una miracolosa, una miracolosa droga, una miracolosa droga

Miracolosa, miracolosa droga

 
 
 

Viaggi

Post n°379 pubblicato il 24 Luglio 2007 da mestesso69

Una valigia in mano...biglietti ferroviari in tasca...un viaggio attraverso la penisola non previsto ma desiderato...luoghi belli da visitare, odori nuovi da assaporare, passati da dimenticare, futuri da immaginare...
Mi ritrovo ad essere il vagabondo di un tempo ma sto scoprendo lentamente di non essere solo.
Di stazione in stazione...da camera a camera...ma un posto ben chiaro dove voler essere. E intanto il viaggio prosegue...un viaggio alla riscoperta di me per perdermi nuovamente...

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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