Riflessi dell'animaTutto quanto concerne l'anima si svela spontaneamente ed ogni sforzo razionale non fa che allontanarla. Questo perché la sua natura non è fenomenica. Si coglie col cuore, come una poesia o un'opera d'arte. Si sente, si ama, ma nessun concetto, come ombra fugace, è ad essa adeguato. |
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Post n°70 pubblicato il 12 Novembre 2010 da venditore_diaquiloni
Entro nella stanza e sei seduto sulla tua poltroncina, lo sguardo nel vuoto e la mente chissà dove. Ti chiamo: “papà”. E tu mi cerchi smarrito nella stanza con i tuoi occhi chiari, un po’ sorpresi, un po’ sorridenti. Ti accarezzo il viso e tu mi prendi la mano. “Come stai?”. Tu vorresti rispondermi, ma la tua bocca articola flebilmente solo sconnessi fonemi dolorosamente incomprensibili; allora mi guardi e nel tuo sguardo leggo impotenza e rassegnazione, affetto e rimpianto, un grido di aiuto, che entrambi sappiamo che non riuscirò a darti. Ora comunichiamo così, il tuo sguardo triste e le mie inutili parole forse per te quasi incomprensibili, mentre restiamo seduti, l’uno a fianco all’altro, la tua mano fredda che stringe la mia, come se si aggrappasse ad una speranza, e sul tuo volto una smorfia, che io so essere un malinconico sorriso. Ti aiuto ad alzarti per camminare un po’ per casa. Ti sostengo, perché le tue gambe non ti reggono più, i tuoi passi sono stentati. Fai tanta fatica e dopo pochi metri, devo aiutarti a sedere. Mi giunge in un filo di voce un “grazie”, tenero ed immotivato. Talvolta, la rabbia si legge nei tuoi occhi. Oggi, in un attimo di lucidità verbale, mi hai detto “Non doveva succedermi questo!”. E hai ragione, papà, non doveva, non è giusto, non a te Ti prendo la mano, papà, sii tranquillo: per tutto il tuo cammino verso quella fine che tu, sempre più spesso, invochi come una preghiera e che, sola, può porre termine alla tua sofferenza immane, io sarò vicino a te.
vda
Giacomo Puccini - Gianni Schicchi: "O mio babbino caro", soprano Angela Gheorghiu |
Post n°69 pubblicato il 08 Giugno 2010 da venditore_diaquiloni
La poesia è il salvagente Khalil Gibran Il brano è "Gnosienne n. 2" di Erik Satie |
Post n°68 pubblicato il 22 Aprile 2010 da venditore_diaquiloni
Kahlil Gibran
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Post n°67 pubblicato il 01 Aprile 2010 da venditore_diaquiloni
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I cinque preludi che si ascoltano in questo video sono stati composti ed eseguiti da un bambino di 11 anni. Lo stesso bambino, quando frequentava la quinta elementare, ha scritto questa poesia: LE STELLE
Quel bambino prodigioso, destinato, grazie al suo eccezionale talento, a allietare la nostra vita suonando la musica che amava, solo pochi anni dopo, è morto in un incidente stradale il 7 settembre 2008, all'età di 18 anni, lasciando un vuoto immenso nella sua famiglia e tra i suoi amici. Lascio ogni commento proprio ai suoi amici, che hanno letteralmente inondato Youtube di video in suo ricordo. Eccone alcuni: http://www.youtube.com/watch?v=wQu0nQW8Ngk http://www.youtube.com/watch?v=T_azFm0K_Tw http://www.youtube.com/watch?v=u2AM_NVhx8k http://www.youtube.com/watch?v=1CscRJwCckU http://www.youtube.com/watch?v=DGVMeJlilY4 http://www.youtube.com/watch?v=aSmnzdFtW44 e tanti altri…
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Post n°65 pubblicato il 26 Febbraio 2010 da venditore_diaquiloni
Il bambino guardava la nonna scrivere una lettera. A un certo punto, le domandò: Paulo Coelho, Sono come il fiume che scorre |
Post n°64 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da venditore_diaquiloni
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Post n°63 pubblicato il 21 Novembre 2009 da venditore_diaquiloni
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Post n°62 pubblicato il 17 Novembre 2009 da venditore_diaquiloni
‘round Midnight
It begins to tell,
Verso Mezzanotte
Inizia a raccontare |
Post n°61 pubblicato il 02 Novembre 2009 da venditore_diaquiloni
NON HO BISOGNO DI DENARO Non ho bisogno di denaro.
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