sulle alte cime

storia di un alpino mancato

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

 

« saluti a tuttiPER NON DIMENTICARE »

AL LAVORO LA MACCHINA CHE VEDRA' IL BIG BANG

Post n°2 pubblicato il 10 Settembre 2008 da skippy70

ROMA - Un lancio verso l'esplorazione delle frontiere dell'infinitamente piccolo: la tensione che oggi ha accompagnato l'avvio dell'acceleratore più grande del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, è paragonabile a quella del lancio di una navetta spaziale.

L'obiettivo, in questo caso, è ancora più ambizioso perché una macchina così grande e potente promette di rivoluzionare la fisica: la scommessa è riuscire a capire quello che è successo negli istanti che hanno immediatamente seguito il Big Bang che ha dato origine all'universo, quando molto probabilmente sono entrate in gioco leggi fisiche molto diverse da quelle note oggi.

"E' stato un lancio nel microcosmo", ha detto il presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), che ha seguito tutte le fasi dell'avvio dell'Lhc dalla sede centrale dell'istituto a Roma, in collegamento con il Cern. Un evento storico e "importantissimo", come lo ha definito il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ed ex direttore generale del Cern, Luciano Maiani, che ha seguito le operazioni da Ginevra. Un successo pieno, quello ottenuto oggi, e vissuto fra un grande entusiasmo. Nella notte qualche difficoltà nell'apparato che controlla le bassissime temperature della macchina aveva creato qualche momento di tensione, che questa mattina ha comportato un leggero ritardo. Ma tutto è stato superato nel migliore dei modi.

Sotto gli occhi si tutto il mondo (dal Big Bang Breakfast organizzato in Gran Bretagna al pigiama party imposto agli Stati Uniti per il fuso orario) la macchina si è accesa e il primo fascio di protoni l'ha percorsa interamente, completando il giro dei 27 chilometri dell'anello dell'Lhc in poco meno di un'ora, alle 10,27. In realtà, ha spiegato il vicepresidente dell'Infn, Umberto Dosselli, i protoni sono stati iniettati a un'alta energia (450 miliardi di elettronvolt, GeV), tale da far raggiungere il 99% della velocità della luce e percorrere un intero giro in un decimo di secondo.

Ma per verificare che la macchina riuscisse a "vederle" in ogni punto del percorso, le particelle sono state bloccate in almeno otto diverse tappe da schermi simili a lastre fotografiche. Di volta in volta venivanno iniettati nuovi fasci (tutti relativamente piccoli, di qualche milione di protoni), ognuno dei quali bloccato in un punto diverso e misurato. Tappa dopo tappa, i protoni sono stati "visti" da tutti gli apparati dei quattro esperimenti dell'acceleratore (Alice, Cms Lhcb e Atlas).

Ma il primo "lampo" è esploso quando i potoni hanno incontrato il gas residuo nell'esperimento Cms. E' stato un altro dei momenti emozionanti di questa lunga mattinata. Poi l'applauso e i brindisi che hanno salutato il completamento del primo giro in questo percorso a tappe. "Adesso - ha aggiunto Dosselli - si continua a iniettare nuovi fasci di particelle, in questa fase di rodaggio della macchina. L'Lhc funzionerà a regime fra qualche mese, nel quale una delle cose principali da fare sarà imparare a capire quando fascio diventa instaile e a gestirlo".

Le prime collisioni sono attese fra circa un mese e per l'inizio del prossimo anno l' acceleratore più potente del mondo funzionerà a regime, alla temperatura di 7.000 miliardi di elettronvolt (TeV). Inizia l' avventura dell'Lhc, che funzionerà almeno per i prossimi 25 anni, ma forse anche di più, visto che periodicamente sarà modificata e "ringiovanita".

Che ne pensate della cosa?

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/arrampicando/trackback.php?msg=5401242

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
exasimpol
exasimpol il 13/09/08 alle 18:46 via WEB
Ciao Skippy , io penso che non è in pericolo neanche la polvere, ma penso che di particelle ne conosciamo già migliaia, ossia abbiamo dato migliai di nomi ai corpuscoli. Ora ne daremo altrettanti. Costerà ai cittadini europei 6.000.000.000.000 €, che non hanno firmato e concesso questa cifra ma quelli se la sono presa. Io prevedo che questi soldi non porteranno alla produzione di un solo biscotto, ma intanto in Italia i ricercatori sono bestie rare, poiché mancano i finanziamenti. Io come cittadino, avrei chiesto che fossero finanziate ricerche sui materiali biocompatibili e non inquinanti, energia, medicina etc... Mi sento sottostimato e sento che lo sono anche gli altri. Ciao a tutti a presto. Silvano.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: skippy70
Data di creazione: 02/09/2008
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

strong_passiongigianselmiVigoBikesarchiaponicamentesandrocciachriccicciodigvolontarioPcCrabreGioiellolatinoain_talkingpiteremar.sitoannazirelsewhere_perhaps
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963