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Post n°191 pubblicato il 15 Maggio 2017 da biangege
Lo spunto per questo articolo viene da due argomenti di fatto legati sui quali il Bian vuol fare qualche riflessione: la percezione e la labilità delle notizie pubblicate sul web. Diario di viaggio e di vita Il Digital Oblivion Anche se il web ha uno spazio enorme, nulla è per sempre e ogni contenuto esterno che viene linkato potrà non essere più raggiunto un domani, specialmente se si tratta di servizi di hosting gratuiti: recuperate una foto da Imageshack per esempio… speriamo che Google continui a garantire i suoi servizi, anche se ci ha già fatto strani scherzi con Maps e con Photo. Per adeguare i contenuti ai nuovi device con risoluzione quanto mai varia, i link agli album sono cambiati (quindi le pagine che li citano hanno link orfani) i layout si sono fatti liquidi e i siti sono responsive (ma come parlo???) privilegiando le immagini rispetto al testo: una volta era velocissimo aggiungere didascalie a un album su Google Photo, adesso molto meno e le Mappe hanno perso molta della loro configurabilità come colori e icone, a beneficio di chi consulta da tablet o smartphone ma a discapito di chi i contenuti li crea… Ah, ma una foto val più di mille parole, si dice. Ed ecco centomila foto tutte simili che verranno viste una volta. Si dice che dall’anno 2000 in poi l’Uomo abbia creato una quantità di dati pari a quella creata dalla notte dei tempi fino all’anno 2000 stesso. Ma quantità di dati non vuol dire informazione, i dati devono essere organizzati per poter creare informazione, se no sono solo una massa da cui non si estrae niente. Ah, ma dimenticavo, abbiamo Artificial Intelligence, Machine Learning, Analytics (ma come parlo???)… Lo Human Oblivion Non occorre essere perversi per fare dei conti della serva anche qui: in calce alla lista dei topic sono indicati gli utenti attivi nelle ultime 24 ore e siccome i nick degli scrittori assidui sono pochi, essi saltano all’occhio; se poi andiamo a vedere la lista utenti e la mettiamo in ordine di accesso abbiamo altri riscontri. In sette giorni il thread ha avuto 230 visualizzazioni e 27 risposte: su un forum di 350 iscritti siamo a meno del 10%. In più probabilmente molti leggono da tablet o smartphone, oggetti comodissimi per visualizzare (specie immagini), meno per scrivere lunghi messaggi e così le risposte si limitano a una riga: non c’è più quell’interazione che rendeva vivo il forum. Quello che spiace un po’ al Bian è che non sia scattata la molla per far saltare fuori qualche altra voce dei tanti che leggono, e che il succo del suo intervento sia stato anche travisato. Ora, chiarito subito che l’autostima del Bian è ben salda nelle sue concretezze quotidiane, a che serve scrivere, impaginare, inserire immagini e link per condividere un report di viaggio se poi non si ha nemmeno un piccolo riscontro in un commento nè in un contatore che si anima? Se nessuno scrive, chi legge? Indice dei viaggi e dei pensieri
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