biofilia

capitalismo carnivoro

Il consumo di un kg di pane comporta una impronta ecologica di circa 9,7 mq. La stessa quantità di carne ovina comporta una impronta di ben 140 mq. I vegetali, il cui ciclo di produzione e consumo è più breve, comportano una impronta di soli 2,6 mq. Il consumo di un uovo comporta una impronta di circa 12 mq mentre bere un bicchiere di latte corrisponde a 2,3 mq.

Più di un terzo della produzione alimentare mondiale è costituito da foraggio per la zootecnia industriale, per gli allevamenti intensivi di animali da macello che forniscono carne per l'uomo occidentale.

Più della metà delle superfici fertili del globo è destinata a coltivare cereali, semi oleosi ecc. per nutrire animali allevati. La sola zootecnia europea importa almeno 50 milioni di tonnellate di derrate mangimistiche all’anno. Dal Sud America all’Africa, per il nostro benessere alimentare decine di milioni di ettari, (le chiamano le terre fantasma) sono destinate a produrre cibo per le stalle intensive europee, privando in questo modo le popolazioni autoctone di risorse fondamentali per la loro nutrizione.