Cronache

Era dall’estate che non si andava di sera a ballare; e quando si dovrebbe andare? vi starete chiedendo … beh noi siamo soliti abbinare ad un buon pranzo una giornata di ballo e nella nostra zona sono tantissime le sale ricevimenti e gli agriturismo che applicano questa formula. Dicevo che è da quest’estate che non ci si andava la sera e ieri abbiamo provato a ripetere questo tipo di esperienza. Tra le tante sale abbiamo scelto il Magik Park, non perché sia meglio delle altre, ma solo perché lì aveva già prenotato il nostro maestro. Siamo arrivati alla sala intorno alle 22.15 e la cosa che mi ha subito colpito è stata la difficoltà di trovare nelle immediate vicinanze un posto per parcheggiare la macchina. Sbrigata la pratica parcheggio, per fortuna non troppo distante dalla sala, ho raggiunto moglie ed amici che stavano appunto considerando lo spropositato numero ci macchine e di persone che sostavano nei pressi del locale. Dopo una discreta attesa, siamo riusciti a fare i biglietti e ad entrare nella sala che era già abbastanza piena. Appena entrati abbiamo visto alcuni dei nostri amici che sostavano nei pressi della postazione del dj; ho immaginato che stessero facendo salotto con lui per accattivarsene la simpatia ed ottenere una scaletta che abbracciasse una quanto più larga possibile varietà di musiche (dal liscio al latino-americano, dallo standard ai caraibici etc. etc.). Non era però quello il motivo della loro ubicazione; da quest’anno le regole della sala sono cambiate ed i tavoli (che sono tantissimi e tutti apparecchiati) sono riservati a chi oltre che ballare vuole anche cenare; per gli altri un limitatissimo numero di salottini in vimini che i nostri amici avevano previdentemente occupato.

La serata sembrava non iniziare col piede giusto, però un episodio simpaticissimo ha riportato subito l’allegria nel gruppo (in quasi tutto il gruppo) … le signore hanno preso subito posto sui divanetti, senza considerare che quelli da loro occupati erano nelle immediate vicinanze di una delle casse dell’impianto di amplificazione. Al primo pezzo non più di sottofondo, sono schizzate in piedi spaventate e di corsa hanno guadagnato posto nei divanetti più lontani. Il destino ha però voluto che uno di questi fosse stato forse appena rientrato dall’esterno … e sempre il destino beffardo ha anche voluto che per tutta la giornata di ieri sia caduta un’abbondante quanto gradita pioggia  ; oddio gradita a tutti tranne che alla signora che aveva scelto quel divanetto per poggiare le sue terga  . Dopo un minuto o due, l’abbiamo vista alzarsi di scatto e tastare prima il divanetto e poi i suoi pantaloni che presentavano una vistosa macchia scura. La cosa ha suscitato non poca ilarità e tanti commenti più o meno spiritosi.

Intorno alle ventitre, il nostro gruppo era ormai costituito e come se il dj non aspettasse altro, è partita la musica; nel frattempo la sala si andava riempiendo sempre più. Mai mi era capitato che la canzone di esordio avesse il ritmo di una bachata, ma senza farci troppe domande abbiamo accolto con piacere questa stranezza e ci siamo precipitati in pista, cosa che è stata fatta da un congruo numero di persone. Terminata la bachata, ci aspettavamo tutti l’intera sequenza di caraibici, ma non è andata così. La canzone successiva come le altre due venute dopo, conservavano il si coinvolgente ritmo della bachata, ma che troppo ripetuto iniziava quasi a dare noia; a questo si aggiunga che il congruo numero degli scesi in pista era nel’arco di due canzoni almeno triplicato. Lo spazio a disposizione di ognuno si andava facendo sempre più ridotto, ma non era ancora nulla rispetto a quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Finita la lunga sfilza di bachate, e dopo una breve pausa costituita da due merengue, è stata la volta della salsa; il dj ne ha messe almeno cinque in fila per concludere con una rueda con durata da guinnes dei primati ed è stato qui che per il principio dell’impenetrabilità dei corpi è emerso l’enorme limite dello spazio a disposizione. La sala in realtà non è affatto piccola, ma abbiamo stimato che ci saranno state almeno seicento persone e per giunta tutte ballanti. Il tentativo di fare un paio di brevi sequenze di liscio è miseramente fallito, un po’ per l’elevata concentrazione di ballerini ed un po’ per il fatto che i ragazzi hanno colto l’occasione per divertirsi in sala a fare “casino”. Verso l’una e trenta ci siamo resi conto che la serata era praticamente dedicata al ballo caraibico e quindi a noi non troppo gradita in quanto amanti del ballo in generale e pertanto portati a non fossilizzarci su un unico stile. Devo però dire che l’interpretazione di alcuni era veramente originale e gustosa e quindi ci siamo fermati ancora un pochino per vedere, con piacere, tali coppie ballare.

Tirando le somme della serata non possiamo certo dire di esserci divertiti da matti e questa esperienza ci ha ancor più convinti che l’andare a ballare all’ora di pranzo, gustando tra l’altro delle ottime pietanza, è certamente meglio. Un’ultima considerazione, vi dicevo in apertura che c’erano sicuramente almeno seicento persone le quali oltre a pagare l’ingresso per il ballo hanno anche cenato … alla faccia della crisi …

Buonanotte a tutti e buon inizio di settimana lavorativa per i fortunati che sono ancora operosi.    

P.S. Mi spiace per il filmato che avevo promesso, ma non lo abbiamo realizzato perché ho dimenticato a casa sia la macchina fotografica che la videocamera … segni dell’età che avanza