Cronache

La dottoressa Emi Nishimura della Tokyo Medical and Dental University, ha condotto un esperimento di laboratorio, esponendo le (povere) cavie ad una serie di stress ambientali e poi riscontrando che il loro manto tendeva nel giro di poco tempo a passare dal nero al grigio. La spiegazione, secondo la dottoressa ed il suo team, è da ricercare nelle mutazioni genetiche indotte dai fattori di stress, sulle cellule staminali melanocitiche presenti nei follicoli; mutazioni che non consentendo il corretto sviluppo di tali cellule, provocavano il repentino cambiamento di pigmentazione del manto.

Ma cosa comporterebbe questa nuova conoscenza? Sempre secondo la dottoressa Nishimura, questa osservazione potrebbe dare una diversa interpretazione circa il mutamento del colore dei capelli negli uomini, fino ad oggi attribuito a sole ragioni di natura genetica; infatti un forte stress ambientale, dovuto per esempio ad una forte presenza di tossine nell’aria o ad una consistente esposizione ai raggi ultravioletti, potrebbe provocare l’ingrigire irreversibile dei capelli.

Sulla scorta della dotta interpretazione dei fatti da parte della dottoressa Nishimura, posso dedurre che, con ogni probabilità, non mi devo mai essere esposto a tale tipo di stress, infatti a me i capelli ingrigiti sono pochissimi … la maggior parte sono solo caduti!