La continua ricerca di fonti di energia rinnovabili, sta spingendo gli addetti ai lavori (e non solo) verso soluzioni sempre più “creative” (per usare un eufemismo). E’ infatti notizia di questi ultimi mesi la realizzazione o l’ideazione di apparati per la produzione di energia anche in quantità minime, e per dare un’idea di questo minime intendo appena sufficienti a ricaricare un cellulare. Ma poiché, com’è noto, anche l’oceano è fatto di singole gocce, al grido di “tutto fa brodo” ecco alcuni nuovi modi di produrre energia elettrica:
Le pile ad urina – non sono impazzito, dei ricercatori hanno messo a punto delle batterie ad urina che hanno la caratteristica di essere poco costose, disponibili e rinnovabili per alimentare dei kit (denominati biochip) da impiegare per l’esecuzione di esami sanitari. Pare che comunque si stia già pensando ad altre applicazioni, tipo i cellulari, per le quali sfruttare questo tipo di batterie. Adesso non mettetevi a conservare le pipì, tanto quelle non mancheranno mai.
Energia da movimento – in questo campo si sono cimentate diverse imprese, d’altronde la trasformazione di energia cinetica in elettrica è parecchio datata; ma qui si tratta di trasformare l’energia cinetica dei più piccoli movimenti, in energia capace di alimentare dispositivi elettronici di uso comune (sempre in primo piano i cellulari, ma potrebbe anche trattarsi di un lettore mp3 o similari). Ad esempio l’australiana Wilma van Boxtel ha realizzato una banda che si può allacciare alla caviglia o al braccio, mentre la Philips ha realizzato un dispositivo simile ad una ginocchiera. I cinesi Ghen Feijun e Bin Zhao hanno invece realizzato una scarpa (chiamata pioneer) che è dotata di piccoli fari sulla parte anteriore (alimentati dal movimento di chi le indossa) e che quindi si rende utilissima di notte per non mettere i piedi in fallo. In Inghilterra hanno invece pensato a questa opportunità più in grande; infatti in un night club sfruttando l’energia cinetica prodotta da chi balla in pista, si produce fino al 60% dell’energia necessaria al locale stesso … chissà se agli avventori “ballerini” verrà riconosciuto un trattamento di favore.
Energia da movimento (involontario) - l'idea è dello scrittore americano Adrienne So che ha ipotizzato che le donne con un seno piuttosto grande, potrebbero produrre energia dal movimento continuo del seno, legato ad ogni passo fatto. Secondo il professore Wang della Georgia Tech il design dovrebbe essere probabilmente simile agli elastici reggiseno sportivi, che dovranno però essere realizzati con tessuti particolari composti da nano-fili stratificati.
Energia da movimento (di massa) – è uno studio giapponese che mira a realizzare nelle stazioni ferroviarie degli ambienti alimentati ad energia umana. Il sistema si baserà su degli elementi con capacità piezoelettriche (proprie di certi cristalli che se deformati generano una differenza di potenziale … come certi accendini di un tempo) inseriti nel pavimento e che genereranno elettricità quando sottoposti alle sollecitazioni delle persone che vi cammineranno sopra. Idea che se non troppo costosa potrebbe vedere ulteriore sviluppo ed applicazione anche nelle piazze di paese e negli uffici pubblici.
Chissà quanti di questi congegni o di queste idee vedranno in futuro delle reali applicazioni, certo che alle volte la realtà riesce a superare di gran lunga la fantasia …
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il 09/08/2018 alle 19:12
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