Cronache

Durante l’estate avviene il maggior numero di separazioni tra le coppie italiane! Pare infatti che proprio sotto l’ombrellone avvengano il maggior numero di litigi e discussioni e che quindi tutte quelle tensioni o incomprensioni maturate durante il restante periodo dell’anno, conducano inesorabilmente verso la rottura di quei legami non particolarmente stabili.

A tracciare una mappa di queste abitudini e comportamenti che durante le agognate vacanze potrebbero mandare in crisi la vita di coppia, è l’Accademia Internazionale delle Discipline Analogiche (A.I.D.A) “Stefano Benemeglio”; ONLUS che ha lo scopo di “contribuire allo sviluppo del potenziale umano del singolo individuo ed al recupero della qualità della vita” e per raggiungere il quale, offre soluzioni adeguate ad esigenze specifiche, migliorando la gestione delle relazioni interpersonali sia di natura privata che professionale.

Per gli amanti di numeri e dati statistici, vediamo come l’Accademia abbia individuato questi comportamenti: il 65% delle donne ama esporsi al sole almeno 5 ore al giorno, mentre la maggioranza degli uomini riesce a resistere dalle 3 alle 5 ore (con predilezione per la fascia più bassa); La maggior parte degli uomini trova noioso prendere il sole (53%), di contro solo il 4% delle donne ritiene lo stare in spiaggia una perdita di tempo, anzi il 58% delle esponenti del gentil sesso lo ritiene una vera e propria cura di bellezza, nonché un magnifico modo per rilassarsi (38%). Questa diversità di vedute unitamente alla stanchezza è secondo Stefano Benemeglio, presidente dell’Accademia, il motivo della rottura della maggior parte delle coppie. “Le abitudini diverse di lei e lui - ha detto il presidente - influiscono sulla percezione della vacanza, durante la quale l'esigenza principale per entrambi è quella di riposare dai ritmi frenetici della quotidianità ed è difficile farlo se non si riesce a comprendere il punto di vista dell'altro”.

Il Benemeglio precisa però che “non è necessario evitare sempre i conflitti, anche perché dopo una lite può essere ancora più gratificante stare insieme. L'assenza di contrasti potrebbe invece dipendere dalla paura, forse anche inconscia, che un rapporto già tentennante possa interrompersi definitivamente in seguito a una lite banale”. Dunque la lite può anche rivelarsi costruttiva, ma solo quando la stessa è mirata a risolvere il conflitto in maniera appagante per entrambi i partner, senza nessun desiderio di prevalere sull’altro e cercando di vedere le cose con gli occhi del partner.

Insomma nessuna nuova ricetta per una sana convivenza, solo quella miscela di buoni sentimenti (amore, comprensione, tolleranza, rispetto etc.) che da una vita la consentono a tante generazioni di coppie … al limite una banale raccomandazione nel caso non siate sicuri della forza del vostro legame, le vacanze fatele in inverno!