Cronache

Che la vita da single, dal punto di vista alimentare, costi di più rispetto alla media delle famiglie italiane, è cosa risaputa, ma quanto sia realmente questo di più, lo ha calcolato la Coldiretti ed i dati emersi non sono di certo rassicuranti per chi si avvia a vivere da solo.

L’analisi della Coldiretti, effettuata su dati ISTAT relativi ai consumi del 2008, ha evidenziato che un single spende mensilmente per alimentari e  bevande 312 euro al mese contro i 190 di ogni singolo componente di una tipica famiglia italiana, cioè oltre il 60% in più. Il motivo principale della maggiore incidenza di questa voce sull’intero “bilancio familiare”, è da ricercarsi negli inevitabili sprechi derivanti dall’acquisto di quantità maggiori di cibo rispetto alle reali necessità per mancanza di formati adatti o, in subordine, dal maggiore onere da sostenere nei casi in cui questi formati “su misura” siano disponibili.

Inoltre i giovani single essendo portati a ritagliarsi maggior tempo da dedicare al lavoro o meglio ancora allo svago, ricorrono troppo spesso all’uso di piatti preconfezionati, che contrappongono ad una facilità e rapidità di consumo costi notevolmente superiori (si calcola che i cibi già pronti per il consumo, arrivino a costare anche cinque volte le materie prime che li compongono).

Per gli amanti dei dati numerici, forniti sempre dalla Coldiretti, riporto le pietanze e la loro incidenza sulla spesa mensile dei single: carne (65 euro), ortofrutta (61 euro), pane pasta e derivati (52 euro), latte e prodotti caseari (42 euro), bevande (29 euro), pesce (25 euro), zucchero e caffè (24 euro) e per finire oli e grassi (14 euro).

Quindi cari single se voleste iniziare a risparmiare, sembrerebbe che l’unica soluzione praticabile sia la convivenza … ma laddove rinunciare al piacere della vita solitaria (per i single convinti credo che di vero e proprio piacere si tratti) risultasse per voi impossibile, l’unica alternativa praticabile, potrebbe essere la costituzione di cooperative di acquisto, cosa che peraltro credo sia stata già sperimentata da tempo e con esiti favorevoli,  in modo da riportare così i prezzi al livello di quelli delle famiglie tipo.

Fonte la rete