Creato da casadecolmeia il 17/08/2010
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O mare è mmare

Post n°20 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da casadecolmeia
 

"'O mare fa paura"
Accussì dice 'a ggente
guardanno 'o mare calmo,
calmo cumme na tavula.
E dice 'o stesso pure
dint' 'e gghiurnate 'e vierno
quanno 'o mare
s'aiza,
e l'onne saglieno
primm' a palazz' 'e casa
e pò a muntagne.
Vergine santa...
scanza 'e figlie 'e mamma!
 
Certo,
pè chi se trova
cu nu mare ntempesta
e perde 'a vita,
fa pena.
e ssongo 'o primmo
a penzà ncapo a me:
"Che brutta morte ha fatto
stu pover'ommo,
e che mumento triste c'ha passato".
Ma nun è muorto acciso.
È muorto a mmare.
'O mare nuna cide.
'O mare è mmare,
e nun 'o sape ca te fa paura.
 
Io quanno 'o sento...
specialmente 'e notte
quanno vatte 'a scugliera
e caccia 'e mmane...
migliara 'e mane
e braccia
e ggamme
e spalle...
arraggiuso cumm'è
nun se ne mporta
ca c' 'e straccia 'a scugliera
e vveco ca s' 'e ttira
e se schiaffea
e caparbio,
mperruso,
cucciuto,
'e caccia n'ata vota
e s'aiuta c' 'a capa
'e spalle
'e bracce
ch' 'e piede
e cu 'e ddenoccie
e ride
e chiagne
pecché vulesse 'o spazio pè sfucà...

Io quanno 'o sento,
specialmente 'e notte,
cumme stevo dicenno,
nun è ca dico:
"'O mare fa paura",
ma dico:
"'O mare sta facenno 'o mare"

Eduardo De Filippo
 

Ho voluto riproporre, ancora una volta, questa poesia che ritengo straordinaria...c'è l'anima di Eduardo dentro, la sua essenza...e quel "O mare sta facenno 'o mare" è grande musica.

 
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Buttiamoli a mare

Post n°19 pubblicato il 11 Dicembre 2010 da casadecolmeia
 
Foto di casadecolmeia

Genova è intasata, e questo è un dato di fatto: troppe autostrade: A10, A7, A12, autostrada che attraversa la città, troppi inicidenti, troppo inquinamento acustico, troppi scarichi, troppo di tutto !
Bisogna risolvere il problema: giusto, risolviamolo...come? Con "Il progetto della gronda" con tutte le sue opere "Gronda Bassa", "Gronda Alta", Gronda Ampia", "Gronda Bassa con tunnel".....un progetto imponente e ovviamente molto costoso.
Qualcuno, che ha letto bene il progetto, si sarà forse chiesto se i progettisti si sono accorti che si cerca di risolvere l'inquinamento producendo ulteriore inquinamento e magari si sarà posto una semplice domanda...forse la sceneggiata si è svolta così, nel corso di una bella riunione.

Ma...tutti i milioni di metricubi che si scaveranno per farci gallerie, dove li mettiamo?
Si può essere così imbranati? Dottore, siamo a Genova...e lo sanno tutti che a Genova c'è il mare ! I detriti li buttiamo in mare no?
In mareeeeee? ma dove? quante migliaia di camions servono? avete calcolato il numero? E da dove li fate passare? Avete calcolato la spesa per il solo trasporto? E l'impatto sull'ambiente?
Quest'ultimo è un problema che non ci riguarda, in quanto alla spesa, sì, potenzialmente..potrebbero esser vero...
E l'opinione pubblica dove la mettete? Ci sarà una rivoluzione...
Dottore, lei sta troppo tempo all'estero, in certi paesi, diciamo così, poco evoluti...però, nei fatti, forse...meglio ribaltare la situazione, dovremo fare in modo che i detriti ce li paghino!
Applausi vibranti, entusiasmo alle stelle
Ma, scusate se mi permetto....non ho capito bene... chi ce li compra? li vendiamo per buttarli a mare?
Dottore si svegli perdio...ma le si deve sempre dire tutto, non ci arriva da solo? O non c'è l'erosione delle spiagge in Liguria? Li buttiamo lì...gli vendiamo il materiale per farci le spiagge nuove.
No, permettetemi...per fare una spiaggia non ci vuole quel tipo di materiale, ci vuole sabbia, ghiaino, ghiaia...bisogna studiarne attentamente la tipologia, la granulometria altrimenti si peggiora la situazione e si va a produrre un impatto ambientale di proporzioni gigantesche.
Ma lo sa che lei è proprio pignolo pignolo? E' quasi insopportabile...va bene, si troverà un altro sistema, ci penserà il comune, la provincia, la regione, la troviamo la soluzione....vada a lavorare dottore vada, pensi alle sue equazioni ...per lei qualunque cosa è un problema ambientale, lasci a noi questi dettagli, non si preoccupi, vedrà che la cosa la risolviamo.

E infatti l'hanno risolta con un'idea geniale: si amplia l'aeroporto !  E il bando è subito pronto: per l’ampliamento dell’aeroporto di Genova è prevista la realizzazione di una colmata, all'esterno della diga, per la nuova piattaforma aeroportuale, mediante versamento di materiale su fondali di 40 m...ed era il 2008. Evidentemente però lo studio di fattibilità aveva mostrato che l'impatto non era per niente trascurabile, o forse semplicemente che l'idea di metterlo fuori della diga aveva costi troppo elevati.
Infatti nel 2010 esce il nuovo bando che recita: Gronda di Ponente: Riqualificazione A10 – Potenziamento A7 e A12 -Progetto Definitivo - Deposito a mare nel canale di calma (per chi non lo sapesse,  è lo specchio di mare che separa il terrapieno dell'aeroporto dalla diga foranea del porto). La cantierizzazione della Gronda comporta la messa a discarica di circa 8,0 milioni di mc di smarino di cui 5,5 potenzialmente amiantifero, che verrà trasportato dalle gallerie in sponda dx del Polcevera in forma di fanghi tramite apposite tubazioni, oltre a 2,5 milioni di mc di smarino non amiantifero proveniente dalle gallerie di sponda sx, movimentato in pezzatura ridotta, con nastro trasportatore o in forma di fanghi. Il riempimento interesserà in pianta tutto il canale di calma, quindi avrà approssimativamente le seguenti misure:  250 x 3.000 m.
Il Canale di Calma non è utilizzato abitualmente per la libera navigazione salvo autorizzazioni speciali tra cui quella del mezzo di navigazione per trasporto pubblico “Celestino” e naturalmente dei mezzi di soccorso ed emergenza.

Sì, avete letto bene:
- progetto definitivo, non studio di fattibilità (significa che la cosa è stata ormai decisa, quindi si sa già che lo studio di impatto ambientale sarà favorevole)
- deposito a mare lungo 3 chilometri e largo 250 m: considerando la quantità di materiale da versare, significa che l'altezza del deposito sarà di 14 m e quindi i fondali  saranno dimezzati. Ciò influenzerà pesantemente la circolazione delle acque attualmente esistente nel canale che, ricordiamoci, è la via di fuga in caso di incidenti nel porto e, soprattutto, la via di ingresso per i mezzi di emergenza in caso di problemi nell'aeroporto
- quantità 10,5 milioni di metricubi di materiale, di cui 5,5 milioni potenzialmente amiantifero...chiaro no?
La lista dei potenziali impatti è molto lunga: molti sono evidenti anche ai non specialisti, quindi non voglio dilungarmi...

Come andrà a finire? Noi conosciamo già la risposta...o mi sbaglio?

Per chi ne volesse sapere di più, basta digitare "Nuove autostrade a Genova", oppure "Progetto Gronda", oppure "Spea Autostrade".

 
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Solstizio d'inverno

Post n°18 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da casadecolmeia
 

21 dicembre, solstizio d'inverno

Notte più lunga dell'anno...nubi dense che si rincorrono basse, si congiungono, si fondono, anneriscono il buio della notte e cancellano le stelle.
Passa, rapido, il bagliore di un faro, attraversa la spuma bianca del mare in tempesta, creste di onde frantumate da raffiche di vento che tormenta il viso come scaglie di vetro, braccia e mani per tenersi ritto, torrenti da prua a poppa...poi acqua come montagne, inzuppato di mare fin dentro le ossa, il dorso della mano per asciugare gli occhi in fiamme.

Sbandate tremende, cigolare furibondo è la forza del mare...attesa dell'alba in cuccetta, occhi chiusi per la stanchezza, mente affollata di pensieri: ebbrezza di sentirsi uomo, di essere partecipe di qualcosa di grande, paura di non essere all'altezza, di non saper cogliere il bello che la vita ha regalato, voglia di bestemmie che diventano preghiera.

Ore infinite...alba...poi il rollio s'attenua, diventa morbido, i pensieri scivolano nell'acqua, la barca è un nido, la cuccetta è culla, il mare canta.
Ubriaco di sonno sorrido alla vita che ha l'odore buono e immenso del mare.
 
Vecchie canzoni di giorni andati...sapore di sale della mia gioventù

venerdì, 19 dicembre 2008

 
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Zuppa di plastica

Post n°17 pubblicato il 21 Novembre 2010 da casadecolmeia
 
Foto di casadecolmeia

Cosa succede quando la spazzatura finisce in mare? Ve lo siete mai chiesto?
Semplificando al massimo il problema, una parte affonderà e andrà a depositarsi sui fondali, quella più leggera, galleggerà e sarà spinta dalle correnti in qualche zona dova tenderà ad accumularsi.
Se incontra una corrente costiera andrà invece a depositarsi su qualche litorale.

Forse non sapete - perchè è ovvio che la notizia non ha avuto grande visibilità - che nel Pacifico, non molti anni fa, è stata scoperta una discarica, costituita essenzialmente da materiali di plastica, grande due volte la dimensione degli Stati Uniti.
L'immensa macchia è ubicata appena sotto la superficie e non è quindi visibile dalle foto satellitari, ed è stata scoperta per caso nel 1997 nel corso di di una gara di vela a cui partecipava un oceanografo.
E' stata chiamata "zuppa di plastica". Le correnti oceaniche l'hanno suddivisa in due macchie: una tra il Giappone e le Hawai, l'altra tra le Hawai e la California.

 

zuppa1


Potrei parlarvi delle conseguenze sulla temperatura del mare? Delle correnti di convezione che potrebbero generarsi e magari modificare le correnti oceaniche che hanno ruolo essenziale per la nostra vita? Troppo scientifico, vi annoierei a morte.
Una sola considerazione, anzi..due. La prima: una gran parte di questa immensa quantità di plastica viene ingerita dai pesci, entra nella catena alimentare... e ce la ritoviamo nel nostro piatto.
La seconda: la natura, con le sue correnti oceaniche, ha provveduto a trasportare e a mantenere confinata l'enorme macchia in due aree ben definite: non sarebbe il caso di recuperarla? almeno quella superficiale?
Sì, sì, conosco la risposta, ne dubitate? Ma che caz...ce ne frega del Pacifico? E' così lontano...e poi, la macchia manco se vede!
E questa considerazione viene ripetuta in tutte le lingue del mondo, e nessuno fa niente...che anche questa sia globalizzazione?

Per chi vuole approfondire l'argomento basta cliccare su google, oppure:

http://www.dailymail.co.uk/news/article-512424/Rubbish-dump-floating-Pacific-Ocean-twice-size-America.html  (da cui ho preso la figura)

http://www.theplastiki.com/2010/06/sea-bed-rubbish-dump/ (contiene anche video sottomarino)

ttp://www.suite101.com/content/marine-garbage-problem-out-of-control-a100662

 
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Ecoballe ? eco...balle

Post n°16 pubblicato il 20 Novembre 2010 da casadecolmeia
 
Foto di casadecolmeia

   Finirà così, finirà che le ecoballe ammucchiate da anni e anni in magazzini e capannoni della Campania, inutilizzabili nel termovalorizzatore di Caserta e delle quali nessuno sa come sbarazzersene, un giorno prenderanno silenziosamente la via del mare.  Si prenderà una vecchia carretta in disuso, una di quelle superpetroliere monoscafo che non hanno più diritto a navigare e che intasano i porti dell'Africa - e non solo - in attesa di essere tagliate pezzo a pezzo dalle mani di poveracci dalla pelle nera destinati a una vita breve, si riempirà di tonnellate e tonnellate di ecoballe. Si troverà certo un comandante capace di portare il mostro ecologico in mezzo al Tirreno, là dove la profondità di 4 mila metri sembra una discarica assolutamente perfetta, magari già intasata di tossici rifiuti.
E la nave avrà un incidente proprio lì, affonderà in breve tempo con tutto il suo carico frutto della nostra civiltà...e le assicurazioni dovranno pure pagare, perchè la nave sarà ovviamente dotata di documenti falsi, di certificazioni mai avvenute....
Finirà così, e nessuno saprà nulla per anni, perchè per l'operazione di carico si sceglierà il tempo giusto - quello delle ferie di agosto quando nessuno vede e sente - il porto ottimale,  equipaggio con bocca chiusa e tasche piene di soldi.

Poi un giorno le assisterà a un immenso improvviso fiume di spazzatura galleggiante che risalirà le coste del belpaese, si faranno ipotesi, eleucubrazioni, indagini. Si riempiranno i giornali di titoloni ad effetto, si cercheranno  i colpevoli, si ascolteranno promesse, certezze sul fatto che "il caso sarà risolto in tempi brevi". Poi l'interesse scemerà, la colpa sarà di qualche nave da crociera che ha scaricato i rifiuti in mare invece di accumularli a bordo per riportarli in porto, e la grande sceneggiata sarà terminata senza colpevoli. Ci sarà anche il classico pentito a cui nessuno potrà mai credere...una storia già vista, già scritta, già sperimentata.

E il mare, il grande mare che ci permette di vivere, che permette la vita anche a coloro che lo usano unicamente come immensa discarica economica e sempre a disposizione, ancora una volta dovrà impegnarsi nella battaglia, ormai guerra aperta, per salvare se stesso...e  salvare se stesso significa salvare il pianeta: ci riuscirà, è scritto nel cosmo, ci riuscirà. Ma a prezzo della vita dell'uomo sulla terra, dell'uomo a cui del mare importa solo la vacanza d'agosto.

Per chi ritenesse che si tratti del solito sfogo di un ambientalista da scrivania o -peggio - di terrorismo ecologico finalizzato a chissachecosa, dico solo che a chi naviga l'incontro con fiumi di spazzatura solida galleggiante è tristemente ben noto. A volte questo fiume  lambisce spiagge di famose località turistiche in momenti inopportuni...non ci credete ancora? digitate su google "spazzatura in mare", oppure, per chi sa l'inglese, "sea rubbish"... e forse sarà la volta buona che finalmente v'inkazzete.

 
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