Creato da siupostar il 15/02/2008
I teorici del nazismo sostenevano che piu' fai cose assurde piu' il popolo ti segue. Si trattava solo di avere scorte economiche sufficienti per sopravvivere ai disastri combinati... ...ma hanno fatto la fine che li aspettava. Just because there's a reason It doesn't mean it's understood: se c'e' una ragione non significa che sia sottintesa. "Doesn't Make It Alright" (Jerry Dammers, Dave Goldberg) ...qui sotto puoi vedere le poche idee di Francesco Salzano su attualità politica trasporti sport musica

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Emg 2008: Italian Masters do it better

Post n°28 pubblicato il 08 Settembre 2008 da siupostar

 Set 6th, 2008 | da Sergio Palazzi | Categoria: Altre Informazioni su PallamanoItalia, featured, prima pagina 

Se da un lato non riusciamo a trovare giovani di buon livello, dall’altro dobbiamo dire che i “vecchi” di casa nostra non deludono. Anzi.

Due squadre partecipanti nella categoria Over 45 maschile. La Trionfale Roma, inserita nel gruppo A, ha chiuso al 4° posto, cogliendo una sola vittoria (contro gli ungheresi del Mafc) a fronte di quattro sconfitte. Ora è nel gironcino che assegna i posti dal 13° al 16°. Domani sfiderà gli ungheresi dell’Hort.

Risultati migliori arrivano dall’altra squadra: l’Italy United. La squadra che, fra gli altri, annovera Pavel Jurina, allenatore del Pescara, e Branco Milivoievic, ex Teramo e Chieti, ha dominato il gruppo B, chiudendo al primo posto imbattuta.

Si aprono così le porte del girone finale, che determinerà le prime otto classificate. Ad affrontare i masters italiani ci saranno i danesi del Fif Copenhagen, secondi nel gruppo C.

Hanno fatto fuori ungheresi, spagnoli, cechi e austriaci, sicuramente vorranno aggiungere anche i danesi.

di Sergio Palazzi

 
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La fiera dell'est

Post n°27 pubblicato il 04 Settembre 2008 da siupostar

Era fiera dell'est, ma per due soldi, falce e martello in un giorno scambiò..

..e venne Berlusoni che per le sue ville, in un giorno quei due soldi rubò...

 
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Da http://www.handballcorner.it/  finalmente qualcosa sulla pallamano al cinema.

Post n°26 pubblicato il 03 Settembre 2008 da siupostar
 

Il debutto del film sulla nazionale di pallamano dello Sri Lanka al Festival di Venezia
September 3, 2008 on 9:29 am | In Sala Stampa | No Comments

Il
film che racconta l’avventura della “falsa” squadra nazionale di
pallamano dello Sri Lanka che, durante un tour in Germania nel 2004,
scomparì per poi rifugiarsi in Italia, ha debuttato ufficialmente la
scorsa settimana al Festival del Cinema di Venezia. Originariamente intitolato “No F’ing Handball” il nuovo nome del film è “Machan”
(letteralmente il termine cingalese significa cognato, ma nel loro
slang è usato anche con il significato di compagno o amico). Secondo
notizie di stampa il film ha ricevuto una favorevole reazione del
pubblico.

La pellicola sarà nelle sale in Italia a partire dal 12 settembre e
quindi sarà distribuita in Germania il 30 ottobre. Inoltre il film
parteciperà anche al Toronto Film Festival a fine mese. Non sono state
fornite informazioni relative ad altri debutti cinematografici, ma
durante una proiezione in una scuola francese, il regista italiano Uberto Pasolini, ha dichiarato di sperare che il film venga distribuito anche negli Stati Uniti. Il film è in inglese e cingalese.


The Sunday Times: -link-

Hollywood Variety: -link-

London Telegraph: -link-

Lanka Dissent: -link-

 
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Vi ricordate "numa numa"?

Post n°25 pubblicato il 13 Agosto 2008 da siupostar

Vi ricordate "numa numa" fatta sulla canzone Dragostea din tei?

Questa è una cosa simile. La canzone questa volta è dei Third World, storico gruppo reggae - che l'hanno scritta in collaborazione di Stevie Wonder.

Qui sotto altre descrizioni del video in inglese.

Directed by Israeli Doron Golan with "Try Jah Love" by Jamaican reggae band Third World as soundtrack, written by Stevie Wonder. Footage is from the 1929 Russian film "The Man With A Movie Camera", by Dziga Vertov. Starring Theodore Bouloukos.

 
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Berlusconi e l'ADD

Post n°24 pubblicato il 09 Luglio 2008 da siupostar

Berlusconi - me l'ha detto un esperto - e' affetto dalla turba del comportamento che si chiama ADD e che viene curata in molti paesi con medicine adatte.

Questa turba provoca un comportamento poco attento e predisposto a gaffes. Il nome Attention Deficit Disorder significa appunto sindrome della mancanza di attenzione.

Nelle persone affette da questa sindrome i neurotrasmettitori funzionano poco.

La parte frontale del cervello ha scarsa attività come dimostrano studi del settore.

Anche io penso di soffrire di questa turba ma non assumo medicine per questo.

Non consiglio neanche a Berlusconi di prenderne.

Potrebbe però curarsi come me: prima di fare scelte importanti o di fare dichiarazioni in situazioni importanti pensarci 3 volte su, infatti si dice che la gatta frettolosa faccia i figli ciechi.

Ho come l'impressione che Berlusconi venga usato come è stato usato Mussolini in anni che credevamo finalmente archiviati.

Forse tra qualche anno - finito il periodo-berlusconi - la gente dirà che votava Berlusconi perchè in Italia per contare qualcosa bisognava appoggiare Forza Italia - così come succede se chiediamo a qualcuno che ha vissuto ai tempi del fascismo (si dice che allora tutti erano fascisti).

 Mussolini ed il fascismo hanno fatto la fine che sappiamo.

Mussolini scriveva nei suoi diari che era consapevole che la sua epoca era finita e non perchè arrivava una serena vecchiaia, ma la mia impressione è che si trovava in una congiunzione astrale i cui pianeti si disgiungono per andare in altri segni, lontano dal suo (il leone). Un'era alla quale forse aveva chiesto troppo. Un'era in cui la gente l'aveva usato per poi lasciarlo al suo destino, come si fa ancora con calciatori e divi.

 
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No al dilagante razzismo in Italia

Post n°23 pubblicato il 28 Maggio 2008 da siupostar

No al dilagante razzismo in Italia


di Alex Zanotelli

Un paese che ha bisogno di stranieri ma che non li vuole integrare. Che dimentica il suo passato da migrante. Che si dice cattolico ma che non vuole seguire l'esempio di Cristo. È agghiacciante quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi in questo nostro paese. I campi Rom di Ponticelli (Na) in fiamme, il nuovo “pacchetto sicurezza” del ministro Maroni, il montante razzismo e la pervasiva xenofobia, la caccia al diverso, la fobia della sicurezza, la nascita delle ronde notturne, offrono un'agghiacciante fotografia dell'Italia 2008. «Mi vergogno di essere italiano e cristiano», fu la mia reazione, da poco rientrato in Italia da Korogocho, all'approvazione della legge Bossi-Fini (2002). Questi sei anni hanno visto un notevole peggioramento del razzismo e della xenofobia nella società italiana, cavalcati dalla Lega, la vera vincitrice delle elezioni 2008, incarnata oggi nel governo Berlusconi. Posso dire questo perché sono stato altrettanto duro con il governo Prodi e con i sindaci di sinistra, da Cofferati a Dominici... Oggi doppiamente mi vergogno di essere italiano e cristiano. Mi vergogno di appartenere a una società sempre più razzista verso l'altro, il diverso, la gente di colore e soprattutto il musulmano, che è diventato oggi il nemico per eccellenza. Mi vergogno di appartenere a un paese il cui governo ha varato un pacchetto-sicurezza dove clandestino è uguale a criminale. Ritengo che non sia un crimine migrare, ma che invece criminale è un sistema economico-finanziario mondiale (l'11% della popolazione mondiale consuma l'88% delle risorse), che forza la gente a fuggire dalla propria terra per sopravvivere. L'Onu prevede che entro il 2050 avremo per i cambiamenti climatici un miliardo di "rifugiati climatici". I ricchi inquinano, i poveri pagano. Dove andranno? Stiamo criminalizzando i poveri? Mi vergogno di appartenere a un paese che ha assoluto bisogno degli immigrati per funzionare, ma che poi li rifiuta, li emargina, li umilia con un linguaggio leghista da far inorridire. Mi vergogno di appartenere a un paese che dà la caccia ai Rom, come fossero la feccia della società. Questa è la strada che ci porta dritti all'Olocausto (ricordiamoci che molti dei cremati nei lager nazisti erano Rom!). Abbiamo fatto dei Rom il nuovo capo espiatorio. Mi vergogno di appartenere a un popolo che non si ricorda che è stato fino a ieri un popolo di migranti, "quando gli albanesi eravamo noi": si tratta di oltre sessanta milioni di italiani che vivono oggi all'estero. I nostri migranti sono stati trattati male un pò ovunque e hanno dovuto lottare per i loro diritti. Perché ora trattiamo allo stesso modo gli immigrati in mezzo a noi? Cos'è che ci ha fatto perdere la memoria in tempi così brevi? Il benessere? Come osiamo criminalizzare il clandestino in mezzo a noi? Come possiamo accettare che migliaia di persone muoiano nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per arrivare nel nostro "Paradiso"? È la nuova tratta degli schiavi che lascia una lunga scia di cadaveri dal cuore dell'Africa all'Europa. Mi vergogno di appartenere a un paese che si dice cristiano, ma che di cristiano ha ben poco. I cristiani sono i seguaci di Gesù di Nazareth, povero, crocifisso "fuori dalle mura", che si è identificato con gli affamati, i carcerati, gli stranieri. «Quello che avrete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli lo avrete fatto a me». Come possiamo dirci cristiani, mentre dalla nostra bocca escono parole di odio e disprezzo verso gli immigrati e i Rom? Come possiamo gloriarci di fare le adozioni a distanza, mentre ci rifiutiamo di fare le "adozioni da vicino"? Come è possibile avere comunità cristiane che non si ribellano contro queste tendenze razziste e xenofobe? E quand'è che i pastori prenderanno posizione forte contro tutto questo, proprio perché tendenze necrofile? Come missionario, da una vita impegnato a fianco degli impoveriti della terra, oggi che opero su Napoli, sento che devo schierarmi dalla parte degli emarginati, degli immigrati, dei Rom contro ogni tendenza razzista della società e del nostro governo. Rimanere in silenzio oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani. Vorrei ricordare le parole del pastore Martin Niemoeller della Chiesa confessante sotto Hitler: «Quando le SS sono venute ad arrestare i sindacalisti, non ho protestato perché non ero un sindacalista. Quando sono venute ad arrestare i Rom, non ho protestato perché non ero un Rom. Quando sono venute ad arrestare gli Ebrei non ho protestato perché non ero un Ebreo. Quando, alla fine, sono venute ad arrestare me, non c'era più nessuno a protestare». Non possiamo stare zitti: dobbiamo parlare, gridare, urlare. È in ballo il futuro del nostro paese. Soprattutto è in ballo il futuro dell'umanità. Anzi, della vita stessa. Diamoci da fare perché vinca la vita! Questa è la mia reazione davanti agli ultimi avvenimenti nel nostro paese.

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Domenica  27 aprile 2008 e lunedi 28 votiamo. Perche' non gli si puo' lasciare anche Roma.

Post n°22 pubblicato il 22 Aprile 2008 da siupostar

      Roma, 22 APR (Velino) - Il direttore di Europa, Stefano
Menichini, avverte sul quotidiano pro-Pd i cittadini di Roma:
"Per reggere l'urto del governo a trazione padana, ci vorra'
in Campidoglio un sindaco almeno appartenente a un partito
esistente, e non a un partito ormai assimilato e digerito
(come si evince anche dal sovrano disinteresse di Berlusconi
per le sorti di Alemanno)". Piu' intimistiche e cupe le
riflessioni sul ballottaggio romano che Menichini propone
attraverso il proprio blog. Il titolo del post dice tutto:
"Brutta aria a Roma". Menichini lo ricava "da un mix di
sensazioni - e spero di sbagliarmi in maniera colossale come
ho fatto seguendo le sensazioni della vigilia del 13 aprile.
Sento la nostra gente del Pd che corre per la citta'
volantini in mano molto insicura. Annuso l'ansia del gruppone
che si e' stretto di nuovo intorno a Rutelli, come ai bei
tempi. Non ho percezioni positive, per dirla tutta neanche i
sondaggi - confida il direttore di Europa - lasciano tutta
questa tranquillita' (io pero' non li ho visti,
onestamente)". Per Menichini "il problema e' la frana a
sinistra, che non si ferma. Patrizia Sentinelli e gli altri
di Rifondazione di Roma lavorano come matti. Ma ho idea che
non trovino piu' molto intorno a se', c'e' una specie di
dissolvimento rapido". Il direttore di Europa se la prende
anche con Beppe Grillo: "Il 25 aprile stavolta e' visto con
incertezza. Ci sara' l'irresponsabile di Grillo, tanto che
gli frega a lui dei danni che puo' fare sparando a destra e a
sinistra a casaccio, tanto vive (letteralmente) in un altro
mondo. E di matti in giro ce ne saranno altri, quel giorno.
Poi c'e' stato il rumeno, bastardo criminale, e tutto che
pare congiurare verso un candidato che, avra' tanti difetti,
ma certo sul tema sicurezza e lotta alla delinquenza
metropolitana non e' stato mai reticente, gia' da quando era
sindaco. Chiedete a quel fenomeno di Sansonetti, che cosa ne
pensa...". Quanto al faccia a faccia televisivo di stasera,
Menichini sa che Rutelli si sente sicuro e ci punta molto.
Speriamo. Lui puo' fare molto, ma il piu' dobbiamo farlo noi.
Animo"Red ha "l'impressione che a
Roma andra' male" visto che "a sinistra regna, purtroppo, la
sfiducia per la botta del 13 aprile. Occorre tempo per
elaborare, per far pace coi rifondaroli, che ci accusano di
averli eliminati fisicamente. E poi, mi dispiace, ma Rutelli,
l'ottimo Rutelli, da' evidenti segni di cottura. Prima se ne
esce con la storia dei writers, come se il problema
principale di Roma fosse che le scritte sui muri gli rovinano
il panorama dalla sua terrazza nuova. Sicurezza, trasporti e
traffico, di questo deve parlare. Poi scoppia il caso della
violenza e se ne esce con la storia del braccialetto. Ma
siamo impazziti?". Per Red "il messaggio e': vi
violenteranno, ma subito dopo arrivera' una volante. Sai che
soddisfazione. E non riesce neanche ad evitare battute
cretine sulla Csi romana, seguite da sorriso a favore di
telecamera. Ciccio, mi dispiace, ma si vede, e tanto, che eri
gia' candidato quindici anni fa...". Un altro internauta
(nickname: So de sinistra ma voto Alemanno) ricorre al
vernacolo per dileggiare i trascorsi di Rutelli: "Se fece
verde e radicale, manifestava contro la Nato, era anti
papista, laico radical.. Schichete, poi s'e' fatto popolare
margheritino, senza dimentica' le tante liste che mise in
piedi pur de fasse elegge sindaco; lista beautifull. cento
citta' etc. A Menechi' perche' non racconti tutte ste cos che
so' la minima parte, racconta der Giannicolo stravolto, der
cemento sull'Appia antica, de li nove miliardi di buco, delle
consulenze per cui Rutelli fu denunciato, der Giubileo che
servi' ar sor Rutelli pe rifasse er vorto...ma quale ottimo
Rutelli". Juppes psicanalizza Menichini: "Il popolo che
pensavate aver conquistato in realta' vi ha tradito. Ora
siete depressi. E distaccati come siete dal popolo, non
credete in una possibile vittoria come sindaco di Roma, cosa
che matematicamente dovrebbe essere quasi certa". Per Sono di
sinistra "forse Rutelli vincera', ma governera' male, sono
finiti gli inciuci alla Veltroni, che regnava dando un po' a
tutti, Bettini per questo era specializzato. Mi auguro che
vinca Alemanno, e non perche' sara' un bravo sindaco anzi...
Il fatto e' che questa sinistra deve tracimare per rinascere
migliore di prima, e la vera sinistra, non e' quella
arcobaleno, ma il Pd, e tutti i suoi vecchi tromboni, ancora
ancorati alla sedia".
      Roma, 22 APR (Velino) - Un altro internauta, Caro
compagno, propone di "creare nuovi centri di permanenza di
sinistra, per rinchiudervi tutti. 15 anni di governo di Roma,
e l'avete fatta a pezzi, sarete all'opposizione per i
prossimi 15 anni". Quanto a Rutelli, "vince lo sappiamo, ma
sara' l'ultimo respiro di una sinistra allo sfracello". Caio
crede proprio "che Rutelli non vincera' (il confronto di
Ballaro' serve infatti piu' a lui che non ad Alemanno). Ma ce
la fara' Zingaretti". Anellidifumo provoca Menichini:
"Stefano, proprio una brutta aria non deve tirare, perche' se
fosse cosi' l'aver rifiutato i 14.000 voti di Grillini, e
magari perdere per quelli, sarebbe un capolavoro di idiozia
politica". E aggiunge velenoso: "Penso ce la fara' anche
Ruini, pardon, Rutelli, per un pugno di schede". Anellidifumo
rimprovera infine Menichini per aver dato del matto a Grillo:
"Poco prima del ballottaggio romano, quando la sua lista ha
preso il 3,25 per cento, ecco, forse non e' il caso. Anche
perche' che piaccia o meno, Grillo ha un notevole seguito
popolare in tutta Italia ed e' gia' un avversario politico,
piu' di centrosinistra che altro". Il direttore di Europa
ribatte: "Non sono un dirigente del Pd, non voglio offendere
nessuno, non penso che Grillo sia pazzo ma non mi piace - per
inciso, sono per l'abolizione dell'ordine dei giornalisti da
quando lui faceva ancora ridere: 20 anni fa. Penso che
dovrebbero prendersi delle responsabilita', e invece sono
solo distruttori. Rutelli ha bisogno dei loro voti, ma per
fortuna non devo chiederglieli io. Se poi preferiscono far
governare Roma ad Alemanno e alla banda dei tassisti
fascisti, si accomodino. Io vivo bene lo stesso".
Anellidifumo controreplica: "Si', sono d'accordo con te. Ma
allora parla d'altro, no? E poi Roma e' un voto
amministrativo, se doveste perdere la citta' dopo 15 anni di
governo non sarebbe un dramma. Se decidete di far dare le
dimissioni a Veltroni in seguito a questo voto e' perche'
avete perso le politiche, non per la perdita del Comune di
Roma, suvvia". Alessandro se la prende con un manifesto pro
Rutelli in cui si elencano "alcuni motivi per non votare
Gianni Alemanno". Chiosa Alessandro: "Dire che messaggio piu'
cretino da un punto di vista comunicazionale non si poteva
dare, e' veramente poco". E prosegue: "Andiamo a dire ai
romani che Alemanno e' fascista!!! Chissenefrega che Alemanno
era o e' fascista: a chi abita a Monte Mario interessa la
viabilita' a via di Torrevecchia, non che Alemanno abbia
ancora la celtica al collo"

 
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Bici elettriche

Post n°21 pubblicato il 18 Aprile 2008 da siupostar

Io ho una moto Guzzi 350 del 1983 con cui vado al lavoro tutti i giorni ed una Ford Fiesta di quest'anno che uso solo per i fine settimana con moglie e figli.

Per andare al lavoro (abito a Roma, m.te Mario e lavoro a Roma, Via del Corso) percorro circa 8 km andata piu' 8 km ritorno.

Mi sto seriamente doimandando de non sia il caso di passare ad una bicicletta elettrica.

Oggi ne ho incontrato un rivenditore che me l'ha fatta provare (in pianura) e che mi ha garantito che anche in salita ce la fa a patto di non pretendere grosse velocita'.

Ma non mi fido. Non sono sicuro che non mi faccia sudare troppo e faticare sulle salite che, al ritorno a casa, mi  portano a Monte Mario.

Pero' la cosa mi tenta molto ed il prezzo (450 euro) mi sembra buono.

D'altronde la Guzzi sta finendo il suo ciclo di vita: ha 80.000 km e li dimostra.

Mi sta consumando 15 km con un litro di benzina.

Inoltre a Roma centro (la cosiddetta ZTL) non si trova piu' parcheggio neanche in moto: da 10 mesi che ci lavoro ho beccato multe per parcheggio vietato per 400 euro: il prezzo di una bici elettrica.

E infatti sono costretto ormai a parcheggiare la moto a lungotevere, a 10 minuti di cammino a piedi dal mio lavoro. Ed anche li il parcheggio e' difficile da trovare.

Una settimana fa avevo parcheggiato la moto tra due auto sulle strisce blu (le uniche dove si puo' parcheggiare la moto al centro se si escludono i parcheggi per moto introvabili fin dalle h 8,30 del mattino). Un automobilista str***o non riusciva ad uscire e mi ha tolto la moto dal cavalletto, l'ha spostata mettendola in seconda file accanto alle auto parcheggiate sul lungotevere e li l'ha lasciata.

Probabilmente mi avranno fatto la multa (anche se non c'era il consueto pezzo di carta sulla moto).

Un mese fa invece mi hanno fatto la multa perche' avevo messo la moto sul marciapiede.

La multa alle moto sul marciapiede e' un'optional, nel senso che a Roma e' vietata ma non sempre la fanno. Della serie la certezza della pena.

Se usassi il ciclomotore elettrico risparmierei:

500 euro l'anno di benzina.

120 euro di assicurazione.

600 euro l'anno medie di meccanico e ricambi.

50 euro l'anno di bollo.

500 euro l'anno in media di multe (non mi dite che se sto attento non me le fanno perche' ditemi un romano che vada al lavoro in moto-motorino come fa a a non averne).

Totale: 1770 euro l'anno contro

200? euro l'anno di manutenzione della bici elettrica

Considerando che ogni 3-4 anni va comprata la batteria che costa circa 250 euro e che una bici elettrica ha pur sempre un motore, ruote freni e via dicendo.

Risparmio economico: 1570 euro.

Tempo:

In moto arrivo al lungotevere in 15 minuti + 4 minuti per cercare parcheggio + 7 minuti per arrivare a piedi al lavoro. Totale: 26 minuti andata e 26 minuti ritorno.

Con la bici elettrica ci metterei (20 km/h) 40 minuti andata e 60 minuti ritorno?

30 minuti andata e 40 minuti ritorno?

Any suggestion? Somebody help me? La devo provare questa strabenedetta bici elettrica. Come? Dove? Chi me la fa provare per un paio di giorni? Diciamo per una settimana? Quanto vuole?

 
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Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 15 Aprile 2008 da siupostar
 

Sono
Tutti
Repubblicani
Ora
Nazione
Zompata
Italia


 
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