L'onda è il mare

Pagine di diario

“Prendi la mano e rialzati
tu puoi fidarti di me
io sono uno qualunque
uno dei tanti uguale a te”

“ASCOLTARE di più”
è sinonimo di
“FIDARSI di più”

Vi sono momenti in cui il telecomando diventa un toccasana. A me succede! E, strano ma vero, alla fine un sospiro… e mi salvo su un programma naturalistico, geografico, scientifico. Lontano da ogni “rumore umano” (sto parlando di talk show!)

Diciamolo, fuori da ogni pudore, in questa strana stagione da virus, in TV, discussioni di senso, ragionate, trasparenti (anche i professionisti dell’informazione dovrebbero essere dignitosi, trasparenti e “non condizionati dalla pagnotta”) si contano sul palmo di una mano.

Ci sarà mai normalità del confronto?
I più focosi (abbaiare di cani sbizzarriti o agitati), i più concilianti (punture di vespe), e poi, mirandoline goldoniane, opinionisti-direttori (a difesa di proprie testate giornalistiche) che si beccano, commentatori carrieristi, bellimbusti in cerca di audience, a volte complottisti, a volte conformisti, tutto meno che dignitosi scambi verbali, confronto fondato di idee, dialogo intelligente, un po’ di sapore culturale.

Ma, come poter rapportarsi fruttuosamente se non si sa ASCOLTARE, COMPRENDERE le ragioni dell’interlocutore e non aggredirlo con risposte tratte dal vecchio dizionario polveroso del PREGIUDIZIO o della PROPAGANDA.

Un pizzico di conoscenza socratica andrebbe forse rinverdita tornando alla “dimenticata” didattica di gioventù… essere soggetti di storia, sì, ma soggetti che si scambiano opinioni, valutazioni ragionate e componibili, non necessariamente rancorose.

Non raramente ascoltiamo ricostruzioni surreali, infondate, forse patrocinate da surrogati ideologici, nebbie che avvolgono torri di babele, un romanzo populista. Tralascio dichiarazioni irrealistiche, improperi beceri, lamentazioni propagandistiche, piagnistei, sfoghi e furbizie irrispettose e vergognose.

Un po’ di buon senso, no?... Un minimo di umiltà, no?... Un minimo di gentilezza, no?... Soprattutto uno scampolo di FIDUCIA in chi ci interroga, ci ascolta? … visto che ambizione, supponenza, alterigia, saccenteria, non mancano?

Ho sempre apprezzato immaginazione, fantasia, leggerezza, ma in tempi di “pace”, non in tempi foschi di epidemia, di sofferenza e di morte.