Creato da: comitatonofanghi il 17/08/2007
No al trasferimento dei rifiuti speciali industriali da Bagnoli a Piombino

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Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 28 Ottobre 2007 da comitatonofanghi




Replica del Comitato No
Fanghi all’intervista del Sindaco



La città vuole il referendum. …e la verità



 



Se
esiste un nuovo accordo su Bagnoli rendetelo pubblico, altrimenti non fate
proclami inutili. L’intervista rilasciata dal sindaco Anselmi al “Corriere Etrusco”
lascia emergere chiaramente che il tanto decantato “nuovo accordo” esiste solo
nelle intenzioni e negli annunci. Una cosa è certa: il progetto vecchio,
l’unico attualmente esistente, non va più bene neanche a loro. Sindaco e
maggioranza, che per mesi lo hanno strenuamente difeso e sbandierato come
occasione epocale per la città di Piombino, ora si sbracciano per dire che
quell’accordo non esiste più e che lo modificheranno radicalmente.



Ma
senza la mobilitazione popolare, Anselmi avrebbe firmato già a luglio una
bufala di proporzioni storiche: arrivo di rifiuti pericolosi, assenza di
risorse per la copertura delle spese, nessun rapporto con la bonifica del SIN
di Piombino, un porto fatto di vasche di rifiuti e non di
banchine, nessuna seria consultazione. E ora vorrebbe addirittura
accreditarsi come colui che ha scongiurato il pericolo, migliorando l’accordo
che difendeva fino a pochi giorni fa. Il Sindaco confessa che “la cosa è stata
sollecitata da Roma e non chiesta da noi”, quindi se cade il governo o “se un giorno arriva un comunicato che da
Roma dice che l'operazione non sarà fatta più...“ Sembra addirittura auspicare
che una circostanza esterna o accidentale gli levi le castagne dal fuoco.



Sarebbe
meglio che i nostri amministratori si assumessero le loro responsabilità e
ammettessero pubblicamente di aver fatto flop. Invece sembrano voler proporre
alla città un nuovo bluff. O hanno sbagliato prima a difenderlo o sbagliano ora
a cambiarlo. Non è così che si rafforza la credibilità delle istituzioni. Non
si può governare per tentativi o andando alla cieca, e soprattutto non si
possono dire bugie. La stessa intervista ne contiene diverse: si vuole qualche
esempio documentato che riguarda il merito del progetto?



1) il sindaco dice che prima i materiali dovevano essere
trattati non per andare in vasca ma per il sottofondo stradale: falso, perché
il punto b art. 7 dell'accordo di programma prevede di ricevere per le vasche
600.000 mc., di cui 400.000 idonei al refluimento diretto e 200.000 previo trattamento.
Sta scritto nell’Accordo di Programma presentato il 31 luglio.



2) il sindaco afferma che Nerli, presidente dell’A.P. di
Napoli, avrebbe dichiarato che il trasferimento nelle vasche piombinesi
significa anticipare consistentemente i tempi dello smantellamento della
Colmata. Falso anche questo, ecco la dichiarazione ufficiale di Nerli fatta
alla commissione di vigilanza pochi giorni fa: “se l'accordo si firma entro
ottobre, si risparmiano cinque mesi...” 44 milioni di soldi pubblici in più per
5 mesi in meno (riportata da "Cronache di Napoli" del 19 ottobre
2007). Ma l'accordo non si firmerà entro ottobre, quindi lo scarto si ridurrà
ancora.



Dispiace inoltre constatare che il sindaco continua ad
offendere il comitato (e soprattutto le migliaia di cittadini che lo hanno
seguito) riducendo l'impegno civico a "operazione politica",
denotando ancora una volta scarsa indole democratica e di soffrire della
sindrome del complotto. Il comitato non è un gruppo di poche persone, ma un
movimento popolare che dura da tre mesi, come da molto tempo non si vedeva in
questa città. In nome dei molti cittadini attivi e preoccupati per la
situazione ambientale di Piombino, riteniamo prioritario il referendum e
non più annunci sull'inesistente, e se mai ci sarà un accordo nuovo, esso
deve essere reso noto al consiglio comunale e  alla cittadinanza, affinché
si inizi un nuovo e vero percorso di partecipazione democratica.



Infine altre tre cose, sempre nel merito.



Il sindaco, che si è sempre mostrato sicuro sulla
composizione della colmata di Bagnoli, ammette in modo sconcertante di non
sapere niente sul contenuto delle discariche della Lucchini a Piombino, nella
sua città.



Dice che tutto si riduce a “operazione portuale”, ma ciò
dovrebbe preoccupare non poco la stessa Autorità
Portuale, poiché un refluimento tal quale dei sedimenti e della colmata di
Bagnoli comporterebbe seri rischi per la possibilità di convertire le vasche in
banchine,
sia  per ragioni qualitative (non devono risultare
inquinate) che statiche. E’ già accaduto a Livorno che dopo il riempimento
delle vasche con rifiuti, esse non sono risultate idonee agli usi portuali.



Infine ci informa che la strada 398 si farà con il CIC
prodotto dalla TAP, che se va bene inizierà a lavorare nel 2009. Senza
considerare che il progetto della 398 non c’è ancora (e che anche questo si
attende da dieci anni!) ed è la condizione essenziale per ricevere
finanziamenti: ma quanto ci vorrà in questo modo
a realizzare l’opera? Perfino la 398 fino al porto sembra allontanarsi. Non
sarebbe stato meglio lavorare seriamente al suo progetto e alle bonifiche,
anziché arrovellarsi dietro all’incomprensibile affaire Bagnoli?



 



Il Comitato
No Fanghi




 
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