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Post N° 115

Post n°115 pubblicato il 11 Settembre 2007 da jinny1978
 

Bari, test di ammissione truccati, pagati 38.000 tra corso e aiuto agli esami


Per
aggirare i controlli le nuove tecnologie sono state sfruttate appieno:
gli studenti si erano presentati con due telefonini, uno lo
consegnavano all’ingresso, l’altro nascosto in tasche o persino nella
biancheria intima







Un po' cari per essere semplicemente dei test d'ingresso. Ancor più se
si considera che dovrebbero essere gratis e che un finanziere in
borghese li ha superati tutti senza aiutini. Si facevano pagare fino ad
8.000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di
essere "assistiti" durante il test, e poi fino a 30.000 se
effettivamente l’esame veniva superato. Tanto poteva costare, secondo
quanto accertato dalla Guardia di Finanza, la prova di ammissione alla
facoltà di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Ancona e
Chieti. I finanzieri hanno documentato l'esistenza di una
organizzazione composta tra l’altro da un docente universitario e da un
dipendente amministrativo che ha provveduto a fornire ad almeno una
cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso
dell’ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre
scorso.
Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello
svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di
persone che riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera
e propria sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per
sms o per telefono ai candidati.
L'organizzazione aveva fatto in
modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più
persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la
composizione delle aule.
Questo tentativo, almeno nell’università di
Bari, è stato sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso,
ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all’età.

Sono
stati una ventina i militari della guardia di finanza che si sono
mescolati tra i veri studenti durante lo svolgimento della prova di
ammissione alla facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’Università di
Bari che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorsi. Uno di loro, un
maresciallo, per poco non ha superato il test, "e senza alcun aiuto",
ha riferito un suo superiore.
Nel corso dello svolgimento della
prova, malgrado gli accorgimenti presi dall’Università per blindare
l’esame, studenti sarebbero riusciti a ricevere indicazioni sulle
risposte grazie a persone che partecipavano alla prova solo per
aiutarli e ai "gruppi di ascolto" che all’esterno ricevevano le domande
e facevano arrivare le risposte per sms, o con una telefonata. Per
aggirare i controlli le nuove tecnologie sono state sfruttate appieno:
gli studenti si erano presentati con due telefonini, uno lo
consegnavano all’ingresso, l’altro nascosto in tasche o persino nella
biancheria intima consentiva di comunicare con l’esterno attraverso
auricolari e altri strumenti con tecnologia 'bluetooth'.

 


11/09/2007

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