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Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 01/03/2015

 

Scuola smarrita

Post n°3203 pubblicato il 01 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 

Da "OrizzonteScuola"

Cliccare sul link sottostante

http://www.orizzontescuola.it/news/scuola-smarrita

 
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Organici

Post n°3202 pubblicato il 01 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “La Tecnica della Scuola”

Organici stabili per decreto, ma ancora da definire per la legge

L'organico per il 2015/2016 sarà incrementato con l'avvio del Piano "Buona Scuola", ma per intanto il consueto decreto ministeriale lo blocca sui valori del 2010/2011, come previsto dalla legge.

Reginaldo Palermo

I numeri sono lì e dicono molto se non proprio tutto.
Il decreto ministeriale che sta per essere firmato determina l'organico di diritto per il prossimo anno: per l'infanzia dovrebbe rimanere stabile, stessa cosa capiterà alla secondaria di primo grado (per gli amanti della precisione diciamo che si parla di 17 posti in più); per la primaria si prevedono quasi 900 posti in meno mentre per la secondaria di secondo grado ci saranno quasi 900 posti in più (ma a fronte di un aumento di 13mila alunni).
A conti fatti l'organico resta complessivamente stabile come peraltro previsto dalle disposizioni in vigore che vogliono i posti bloccati rispetto al tetto del 2010/2011.
A questo punto si tratta di capire cosa accadrà nel momento in cui andrà in applicazione il decreto legge che darà il via alle nuove assunzioni. 
Come avvenuto in altre circostanze i posti che si aggiungeranno dovrebbe essere inseriti nell'organico di fatto; ma questa volta la situazione è un parecchio diversa, perchè non si tratta di poche migliaia di posti ma di un numero che è pari a un quinto dell'intero organico già esistente.
Oltretutto nel contratto sulla mobilità sottoscritto fra Ministero e sindacati esiste una clausola ben precisa che prevede la riapertura del contratto nel caso in cui dovessero cambiare i numeri dell'organico.  Ma nel frattempo, entro il 16 marzo i docenti di ruolo devono presentare domanda di trasferimento. Il fatto è che è difficile, se non impossibile, che il "nuovo" organico venga ridefinito prima di quella data, quindi potrebbe accadere che i nuovi posti siano a disposizione per i neo-assunti ma non per chi è già in servizio. 
A noi sembra già di sentire odore di aule di tribunale, come al solito i sarà la giustizia ordinaria a dover affrontare e risolvere i pasticci dell'Amministrazione.

 
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SCUOLA

Post n°3201 pubblicato il 01 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: Scuola

Da “Il Sole 24ore”

Scuola, 60mila posti a concorso nel prossimo triennio

Di vertice in vertice le nubi sul decreto Scuola si diradano. E anche i numeri della maxi-operazione precari cominciano ad assumere un contorno più preciso

Eugenio Bruno e Claudio Tucci

Di vertice in vertice le nubi sul decreto Scuola si diradano. E anche i numeri della maxi-operazione precari cominciano ad assumere un contorno più preciso. Sia nella loro composizione totale (120mila unità) che nelle varie categorie di stabilizzandi interessati (Gae, iscritti in seconda fascia, idonei dell'ultima selezione targata Profumo). Così come appare ormai chiaro che dal 2016 nella scuola si entrerà solo per concorso.

Dovrebbero essere infatti 60mila i posti messi a bando per il prossimo triennio, in base al turn-over previsto.
Di tutto questo si è parlato ieri pomeriggio a palazzo Chigi in un summit tra il premier Matteo Renzi, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, e il sottosegretario Davide Faraone. Nel corso della riunione sono stati esaminati (ma non ancora sciolti del tutto) anche i nodi che ancora avvolgono la riforma. A cominciare dal maxi-indennizzo (su cui si veda Il Sole Ore del 24 febbraio) per i supplenti con contratto a termine superiore ai 36 mesi (e a forte rischio contenzioso dopo la sentenza Ue del 26 novembre).
L'indennità (nella versione 2,5 mensilità, 6 mensilità e addirittura 10 mensilità per i “super precari”) avrebbe superato il vaglio politico. Ma resta quello tecnico visti anche i rilievi sulle coperture posti mercoledì sera dai tecnici del Mef che hanno espressamente chiesto al Miur di indicare la platea esatta dei potenziali beneficiari del risarcimento e l'onere finanziario che in ogni caso, trapela da Via XX Settembre, dovrà essere a carico del bilancio dell'Istruzione.

La dote complessiva per la «Buona Scuola» è stata fissata nella legge di stabilità: 1 miliardo per il 2015 e 3 miliardi a regime. E oltre questi importi (mai stanziati finora per la scuola) non si potrà andare.
Soldi che dovranno servire soprattutto per il maxi-piano di stabilizzazione di precari. Da quanto si apprende, alla quota di 120mila si arriverebbe assumendo i 12mila tra vincitori e idonei del “concorsone” Profumo del 2012, a cui si aggiungerebbero gli 80/90mila precari storici inseriti nelle Gae e altri 20mila circa tra i supplenti annuali delle Graduatorie d'istituto. L'operazione dovrebbe costare poco meno di 700 milioni nel 2015 (i docenti in più sul sostegno sono finanziati dal decreto Carrozza) e un paio di miliardi a regime.
Le risorse restanti serviranno per il nuovo concorso da bandire quest'anno per 60mila posti da spalmare nel triennio 2016-2019. Inoltre 40 milioni sono impegnati per il potenziamento dei laboratori (a livello territoriale) e altri 50 milioni per la formazione dei docenti. Per i professori - l'ha confermato ieri il ministro Giannini - cambierà la carriera: gli aumenti stipendiali saranno per il 70% legati al merito(l'anzianità di servizio peserà per il restante 30% mentre oggi vale il 100%).
Il decreto scuola conterrà pure un rafforzamento di alcune materie. Si parte dalla musica, che potrebbe guadagnare un'ora in quarta e quinta elementare. E, passando per l'educazione fisica e l'utilizzo di un docente «esperto» (un laureato in scienze della formazione primaria con l'abilitazione in educazione motoria), si arriva alle lingue straniere. Che significano soprattutto adozione della metodologia Clil per insegnare in lingua inglese le altre discipline. E ciò per due ore a settimana in quinta elementare dall'anno scolastico 2015/2016 e poi anche in quarta dal 2016/2017. Queste misure prese nel loro complesso porterebbero a un ripristino (almeno di fatto) della compresenza abolita dalle riforma Gelmini. A cui si sommerà il potenziamento di storia dell'arte, diritto ed economia nelle scuole secondarie di II grado.

Confermato anche il rafforzamento della scuola-lavoro. Due le novità principali contenute nel testo. Da un lato, l'estensione ai licei dei periodi di formazione on the job fino a un massimo di 200 ore. Contemporaneamente negli istituti tecnici e professionali si passerà dalle 100 ore attuali a 400 nel triennio (e non 600). Con la possibilità, nei territori a bassa industrializzazione, di svolgerle nelle Pa che sottoscriveranno una convenzione ad hoc

 
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Legge Fornero

Post n°3200 pubblicato il 01 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “La Tecnica della Scuola”

"La legge Fornero? La fecero in una notte e senza confronto: ora basta, ha fatto troppi danni"

Alessandro Giuliani

Lettera di Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: è arrivato il momento di sedersi intorno ad un tavolo e ridiscutere tutto l'impianto. Una cosa è stare seduti ad una scrivania a 67 anni, altra cosa è salire su un'impalcatura o stare in una scuola con 30 bambini.

Ancora una richiesta più che motivata per rivedere la riforma Fornero: a fornirla stavolta è Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, che il 28 febbraio è tornata sulla necessità di aprire un confronto con il governo sulla questione delle pensioni per modificare la legge Fornero, scrivendo una della lettera al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nella quale chiede anche di "tornare alle quote".

"Occorre una controriforma della legge Fornero – ha detto Furlan-. E' arrivato il momento di sedersi intorno ad un tavolo e ridiscutere tutto l'impianto. Quella riforma fatta in una notte senza alcun confronto con il sindacato ha fatto troppi danni".

"Non tutti i lavori e non tutti i lavoratori sono uguali", sottolinea Furlan. "Bisogna tornare alle quote e trovare un sistema più equilibrato e flessibile. Una cosa è stare seduti ad una scrivania a 67 anni, altra cosa è salire su un'impalcatura o stare in una scuola con 30 bambini", aggiunge il numero uno della Cisl.

La richiesta della Furlan è legittima, oltre che supportata da larga parte del Parlamento. Ma se pensiamo che le Camere e il Governo non sono riuscite a mandare in pensione i 4mila ‘Quota 96’ della scuola, per mancanza di copertura economica e l’opposizione della Ragioneria dello Stato, è evidente che il problema non è di carattere politico. Il vulnus rimane sempre il mancato via libera del Mef.

 
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PRECARI

Post n°3199 pubblicato il 01 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: PRECARI

Da “La Tecnica della Scuola”

Precari indennizzati a metà?

Pasquale Almirante

La stabilizzazione riguarderebbe  sia i precari regolarizzati a settembre e sia i nuovi insegnanti assunti col concorso bandito a ottobre

Inoltre, si legge sul Sole 24 Ore, il governo intenderebbe risarcire i docenti che hanno stipulato contratti a termine superiori a 36 mesi, ma dimezzando la somma agli immessi in ruolo a partire dal 1° settembre 2015, mentre, a detta della ministra Giannini, sarebbero 180mila nel complesso coloro che verrebbero stabilizzati a partire dal 1° settembre.

Tale manovra sarebbe dettata dalla necessita di dare un taglio con il passato e  bloccare i ricorsi pendenti in tutta Italia, dopo la sentenza della corte di giustizia europea.  Un rimborso a “geometria variabile”, secondo il giornale: si parte da 2,5 mensilità per chi ha lavorato da 3 a 5 anni; si sale a 6 stipendi nel range 5-10 anni e si arriva a 10 mesi di retribuzioni lorde oltre il decimo anno di precariato.

Incerto è però il numero degli aventi diritto anche perché non sarebbe nemmeno chiaro dove troverebbe il Governo la relativa copertura finanziaria, benchè le stime, tra coloro che hanno lavorato più di tre anni nel periodo 2009-2014, tra GaE e no, dicano che si tratterebbe di alcune migliaia.

Una modifica messa a punto nelle ultime ore per fare quadrare i conti e ridurre l'esborso complessivo dimezzerebbe l'indennizzo per gli assunti a tempo indeterminato a partire dal 1° settembre.

Gli stessi soggetti non si vedrebbero poi conteggiati, «ai fini dell'anzianità lavorativa e contributiva», i periodi di lavoro maturati in base ai contratti a termine .

In pratica, un docente con 9 anni di supplenza (sempre “a termine”) che beneficia della stabilizzazione prenderebbe, a domanda, un indennizzo di 6 mensilità, mentre gli scatti partirebbero dopo i 9 anni previsti dalla legge con l’azzeramento, relativamente  all'anzianità contributiva, della contribuzione finora versata, sterilizzando così gli scatti, così come è stato con le immissioni in ruolo dello scorso settembre. In pratica tutti i gli assunti 2014 dovranno aspettare 14 anni per ricevere gli aumenti.

Giannini, scrive ancora Il Sole,  ha parlato di «180mila insegnanti assunti a settembre», ma si tratterebbe della somma delle stabilizzazioni di precari previste a settembre e degli “ingressi” di nuovi insegnanti conseguenti al nuovo concorso. Cioè: alle 120 mila assunzioni, di cui 105mila tra Gae e idonei e vincitori della vecchia selezione “Profumo” e altri 15mila dalle graduatorie d'istituto, si aggiungerebbero  i circa 60mila posti del concorso. Ma c'è anche un'ipotesi che il primo gruppo scenda a 100mila e il secondo salga a 80mila. Il nodo sarà sciolto solo martedì in Cdm, anche se i due gruppi non per forza  sono sommabili; gran parte di quei 15mila assunti dagli elenchi d'istituto otterrebbe prima un contratto a termine per un altro anno e poi una “corsia preferenziale” per il concorso che verrà bandito a ottobre e che coprirà l'intero arco di tempo 2016-2019. Allo stesso modo dei prof che sono iscritti alle graduatorie a esaurimento ma che non beneficeranno del piano straordinario di assunzioni perché lavorano su classi di concorso o in aree in “overbooking”.

Intanto la dote complessiva per la «Buona Scuola» è stata fissata in 1 miliardo per il 2015 e 3 miliardi a regime e dovranno servire soprattutto per il maxi-piano di stabilizzazione di precari. Inoltre 40 milioni sono impegnati per il potenziamento dei laboratori (a livello territoriale) e altri 50 milioni per la formazione dei docenti. Per i professori, come abbiamo già scritto su questo portale, cambierà la carriera: gli aumenti stipendiali saranno per il 70% legati al merito(l'anzianità di servizio peserà per il restante 30% mentre oggi vale il 100%).

Il decreto scuola dovrebbe contenere il rafforzamento di alcune materie: musica, che potrebbe guadagnare un'ora in quarta e quinta elementare; educazione fisica e l'utilizzo di un docente «esperto»; le lingue straniere per due ore a settimana in quinta elementare dall'anno scolastico 2015/2016 e poi anche in quarta dal 2016/2017.

Queste misure porterebbero al ripristino della compresenza abolita dalle riforma Gelmini, a cui bisogna assommare il potenziamento di storia dell'arte, diritto ed economia nelle scuole secondarie di II grado.

Confermato anche il rafforzamento della scuola-lavoro: estensione ai licei dei periodi di formazione on the job fino a un massimo di 200 ore e negli istituti tecnici e professionali si passerà dalle 100 ore attuali a 400 nel triennio (e non 600). 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

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