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E’ un inseguirsi tra le righe

questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 19/03/2015

 

NOTA MIUR 8212

Post n°3283 pubblicato il 19 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 

Nel caso a qualcuno fosse sfuggita riproponiamo la nota esplicativa del MIUR in merito alla possibilità di transitare volontariamente verso il Ministero della Giustizia. Ancora una volta sottolineiamo il comportamento contradditorio di chi, purtroppo, può e decide in materia scolastica. Infatti,  per assurdo, i Docenti Idonei ad altri compiti che secondo il  D.L. n.104 del 12.09.2013, convertito con modificazioni in Legge n.128/2013, dovranno COATTIVAMENTE essere collocati verso altre amministrazioni nel 2016, non possono accedere alla Mobilità volontaria...Qualsiasi altro commento ci sembra superfluo...


Nota di precisazione n°8212 da parte del MIUR in merito alla “Mobilità volontaria verso il Ministero della Giustizia”


Ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca


Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e

formazione

Direzione Generale per il personale scolastico- Uff IV

Prot. n. A00DGPER 8212 Roma, 13.03.2015


Agli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI


OGGETTO: Avviso di mobilità ai sensi dell’art. 30 del D.lgs

. 30.03.2001, n.165 – Ministero Giustizia – G.U. n.16 del

27 febbraio 2015

Integrazione al bando di mobilità 25 novembre 2014.


A seguito di quesiti pervenuti da alcuni Uffici Scolastici

Regionali, in merito all’avviso di mobilità del Ministero della

Giustizia in oggetto indicato, si precisa quanto segue.

Il Ministero della Giustizia – Dipartimento

dell’Organizzazione Giudiziaria del Personale e dei Servizi

– ha indetto una procedura di mobilità volontaria esterna

per la copertura di 1031 posti a tempo pieno e

indeterminato.

A tale proposito di precisa che il bando all’art.4

(Presentazione delle domande – Modalità e termini) nel

fornire indicazioni sulla presentazione delle domande

prevede che l’interessato deve presentare una espressa

dichiarazione dell’Amministrazione di appartenenza (art. 4,

comma 3) di essere soggetta a regime di limitazione delle

assunzioni.

Come è noto il MIUR, relativamente al personale

scolastico,appartenente al Comparto scuola, non è

assoggettato al regime di limitazione delle assunzioni. (legge

27 dicembre 1997, n. 449, recante misure per la

stabilizzazione della finanza pubblica in particolare la

disciplina autorizzatoria di cui all’art. 39, comma 3 E 3bis ).

IL DIRIGENTE

F.to Maria Assunta Palermo

 
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Precari

Post n°3282 pubblicato il 19 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: PRECARI

Da “La Repubblica”


Riforma scuola, tutti i precari in angoscia: dai 100mila salvi ai 202mila esclusi

I contenuti del disegno di legge sulla Buona scuola hanno rimesso in discussione i criteri del decreto iniziale: interi blocchi di docenti in attività restano fuori


Salvo Intravaia

Dopo gli annunci e e i continui cambi di marcia del governo sulla Buona scuola, i precari sembrano tutti scontenti: sia i 100mila ai quali, se il Parlamento farà in fretta, è stata assicurata l'immissione in ruolo da settembre, sia i 202mila esclusi dal mega piano di assunzioni, alcuni dei quali in cattedra da supplenti anche da dieci anni. E con la prospettiva dopo lustri di sacrifici, e quattrini sborsati per acciuffare l'abilitazione all'insegnamento, di doversi inventare in un'altra professione. Insomma, un paradosso generato dai continui stop and go in corso d'opera tra il 3 settembre, data in cui è stato presentato il dossier La Buona scuola, e lo scorso 12 marzo, giorno in cui il consiglio dei ministri ha finalmente varato un disegno di legge che contiene il piano di assunzioni per l'anno prossimo.

Poco più di sei mesi in cui migliaia di precari, con l'orecchio attento alle parole del premier Renzi, si sentivano il posto in tasca. E che adesso temono di finire nella polvere. Padri e madri di famiglia che, senza troppi giri di parole, si sentono traditi. Alcuni sono scesi in piazza ieri, altri sono in sciopero della fame da giorno 9 marzo e non intendono recedere da questa forma di protesta estrema. Sono in tutto una cinquantina, quasi tutti con almeno 10 anni di supplenze alle spalle, disseminati in tutta Italia. Il record spetta a Francesca Inzerillo, precaria da 20 anni su Filosofia e storia, che insegna in provincia di Palermo. Tutti chiedono "assunzioni subito e senza condizioni" e dicono "No alla Buona scuola".

Ma andiamo con ordine. Lo scorso settembre il governo annunciava 148mila immissioni in ruolo a partire dal prossimo primo settembre. Nell'imbarcata generale rientravano tutti, nessuno escluso, gli iscritti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento e gli idonei dell'ultimo concorso a cattedre, circa 6mila persone. L'obiettivo dichiarato è quello di chiudere definitivamente col precariato della scuola e avviare una stagione di concorsi in cui gli insegnanti vengano assunti esclusivamente "per merito". Ma a fine novembre arriva la prima tegola: la Corte di giustizia europea condanna l'Italia per abuso di contratti a termine nella scuola.
In altre parole, i giudici di Lussemburgo ritengono che la reiterazione di contratti a tempo determinato nei confronti delle migliaia di supplenti che lavorano giornalmente nella scuola non sia affatto giustificato dalle caratteristiche specifiche del settore scolastico. E un numero non meglio precisato di supplenti  -  25mila secondo fonti ministeriali, 60mila secondo fonti sindacali  -  sperano di rientrare nel piano di assunzioni che il governo sta preparando, anche se non inclusi nelle graduatorie ad esaurimento, in virtù del fatto che sono in cattedra da almeno tre anni. Il piano di assunzioni è il cuore della Buona scuola renziana, il tassello principale da cui scaturiscono quasi tutti gli altri tasselli: organico funzionale, aumento delle discipline studiate, eliminazione della "supplentite", rilancio dell'autonomia scolastica, solo per citarne alcuni.    
Il governo, per dare attuazione ai principi delineati nel dossier estivo, predispone un decreto-legge che all'articolo 12 prevede un "piano assunzionale straordinario" e all'articolo 13 una nuova "procedura concorsuale". Ma, i primi di marzo, quando il decreto-legge comincia circolare, arriva a sorpresa un clamoroso cambio di rotta: Renzi, accusato di decisionismo dalle opposizioni, stavolta decide che la riforma passerà attraverso un disegno di legge. E manda in soffitta il decreto-legge che contiene le assunzioni di tutti i precari e quote riservate nei futuri concorsi per chi rimanesse fuori. Il 3 marzo il presidente del Consiglio illustra le "Linee guida della Buona scuola", ma del piano di assunzioni non c'è traccia.

Soltanto il 12 marzo, quando il governo approva il disegno di legge, si scopre che 30mila docenti di scuola dell'infanzia resteranno congelati: per loro nessuna assunzione dal primo settembre, perché devono aspettare l'approvazione del percorso zero-sei anni proposto dalla senatrice del Pd, Francesca Puglisi. E, a sorpresa, restano fuori anche i 6mila idonei del concorso bandito nel 2012, che avrebbero dovuto entrare di ruolo addirittura prima dei colleghi inseriti nelle graduatorie provinciali. In più, nessun precario sa ad oggi chi verrà assunto in effetti perché l'organico dell'autonomia si forma dal basso  -  saranno i dirigenti-sindaci a richiedere le risorse al ministero  -  e solo dopo una ricognizione si saprà chi è dentro e chi resterà fuori.

Un cambio di rotta che spiazza tutti: i 36mila  -  infanzia e idonei del concorso  -  si sentono traditi, mentre i 100mila col posto virtualmente in tasca non prendono bene la novità di passare sotto le forche caudine del preside-sindaco per la conferma in ruolo, anziché sotto il giudizio del più democratico Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti. E, dopo anni di precariato, non sono affatto contenti di andare incontro ad una rimandatura a settembre, o addirittura una bocciatura, se il loro lavoro non sarà gradito al dirigente scolastico-sindaco. In più, l'idea di fare da tappabuchi nell'organico funzionale dell'autonomia non è certo il massimo. Ad ascoltarli, i precari in attesa dell'assunzione si sentono già insegnanti di serie B perché nessuno sa cosa li attende dall'organico funzionale dell'autonomia. "Ci chiameranno per fare le fotocopie", dice sarcasticamente uno di loro.

Ma non solo. In coda alla lunga lista degli scontenti ci sono i dimenticati dal governo, che non avranno più il salvagente del concorso pubblico con una quota di posti riservati. E' lo stesso dossier di settembre a scandirne l'elenco: quasi 9mila laureati in Scienze della formazione primaria che misteriosamente dopo il 2010/2011 non possono più accedere alle graduatorie ad esaurimento; 55mila diplomati magistrali il cui titolo di studio è abilitante e hanno diritto di entrare nelle liste provinciali; 500 "congelati" Ssis (le Scuole di specializzazione all'insegnamento secondario); 69mila abilitati attraverso i Percorsi abilitanti speciali (i Pas) e 33mila abilitati attraverso i Tirocini formativi attivi (i Tfa), che hanno tutti foraggiato gli atenei con cospicui versamenti per pagare le tasse. In totale, 166mila abilitati di stato che non hanno prospettive se, come recita il testo provvisorio del disegno di legge, dopo il primo settembre il ministero cancellerà le graduatorie provinciali dei precari per dare vita soltanto a concorsi pubblici. Molti si trovano nelle graduatorie d'istituto e lavorano anche da dieci anni su cattedre vacanti.  Dario, docente di Informatica iscritto nelle graduatorie d'istituto, si sente "offeso e non considerato". "Un docente che dopo 11 anni di supplenze scopre che non sarà immesso in ruolo a meno che, come dice Renzi, non vinca il concorso del 2016. Altrimenti rimani a casa". Stessa disperazione per Pasquale, abilitato per effetto della laurea in Scienze della formazione primaria, che non riesce a darsi pace per non esser mai riuscito ad entrare nelle graduatorie che daranno il posto.

Resteranno fuori, ma per loro c'è sempre l'ancora di salvataggio del giudice del lavoro, anche color che rientrano nella sentenza della Corte di giustizia europea che ha condannato il nostro paese per abuso di contratti a tempo determinato. Il caso di Dario e di migliaia di suoi colleghi, che potrebbero ottenere il lasciapassare per la cattedra affidandosi alla carta bollata

 
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Riforma. Modifiche testo

Post n°3281 pubblicato il 19 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”


Riforma, le modifiche del testo. Conferma criteri assunzioni e chiamata da parte dei super-presidi. I soldi ci sono


di Anselmo Penna

 

Sul testo della riforma, salvo sorprese dell'ultima ora che vi daremo prontamente appena in nostro possesso, le modifiche rispetto alla bozza da noi pubblicata la settimana scorsa saranno minime.

Gli articoli (24) sono tutti confermati, ma alcuni di essi hanno subito delle modifiche.

La prima riguarda il bonus di 500 euro che servirà per l'autoaggiornamento dei docenti, finanziato con 380milioni di euro che copriranno tutti gli aventi diritto. Soldi recuperati dalla decurtazione delle assunzioni che dalle 150mila promesse sono passate a 100mila. Riforma approvata. Renzi "Dirigenti sceglieranno docenti dopo colloquio, decide chi premiare". 200mln per merito e 500 euro a prof per formarsi, tutto su riforma

Altra novità riguarda l'istituzione di un organismo congiunto tra Ministero dell'istruzione e dell'economia che abbia funzione di controllo delle spese legate all'organico funzionale, agli aumenti per merito e per il risarcimento legati ai contratti oltre i 36 mesi. Confermato il divieto di cumulo di supplenze oltre i 36 mesi su posto vacante. Vai all'approfondimento

Conferme anche sui criteri delle assunzioni. Saranno assunti i docenti delle GaE e delle GM, fuori gli idonei e i docenti delle Graduatorie d'istituto. I criteri e le modalità sono confermati: sarà necessario presentare domanda per l'assunzione e per chi non trova posto ci sarà una "graduatoria nazionale". Vai all'approfondimento

Dirigenti che chiamano i docenti, si fa sul serio. Bocciato da gran parte del mondo della scuola, l'articolo 7 della bozza del DDL, da quanto in nostra conoscenza e possesso, non ha subito modifiche. I dirigenti potranno scegliere i docenti ai quali dare incarichi, sulla base dei curriculum e del piano dell'offerta formativa, attingendo da albi regionali. Gli incarichi potranno essere offerti anche a docenti che hanno cattedra in  un altro istituto. Le scuole dovranno fare a gara per accaparrarsi i migliori. Dirigenti sceglieranno i docenti già dal 2015/16, ma solo i neoassunti. Poi a regime per tutti

Gli incarichi saranno triennali, rinnovabili dal dirigente; ogni dirigente dovrà rendere noti i criteri di scelta, motivando la scelta e potranno utilizzare i docenti in altra classe di concorso rispetto all'abilitazione, purché abbiano il titolo di studio valido. Dalla bozza si intuisce che il principio non varrà soltanto per le supplenze.

Conferme anche per la copertura finanziaria, i soldi della Legge di stabilità garantiranno 1 miliardo di copertura per il prossimo anno e 3 a regime.

Per prendere visione della bozza del DDL (ancora non aggiornata con le ultime modifiche) seguite questo link, all'interno anche i nostri articoli di approfondimento.

 

 
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Programma Sel

Post n°3280 pubblicato il 19 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “La Tecnica della Scuola”


Cosa diceva nel 2013 il programma politico di Sel sulla scuola


Aldo Domenico Ficara

Si vuole ricordare, per confrontare con le attuali politiche scolastiche, cosa diceva il programma elettorale di Sinistra Ecologia e Libertà sulla scuola

“Nella scuola che vogliamo il tempo pieno è garantito a tutti. Abbiamo urgenza di abbattere la dispersione scolastica che in alcune aree del paese supera il 20%. Per questo è necessario introdurre l’obbligo scolastico fino ai 18 anni. E abbiamo bisogno di scuole pubbliche di qualità in tutto il territorio nazionale, che operino in reale autonomia. Proprio per questo è indispensabile garantire Organi Collegiali democratici, aperti, che abbiano pieno riconoscimento e diritto d’intervento nella didattica e negli aspetti organizzativi.

Una delle priorità è il programma di edilizia scolastica, perché non possiamo più vivere tragedie come quelle di San Giuliano, non possiamo più pensare che i nostri figli passino la maggior parte della loro giornata dentro strutture pericolanti, fatiscenti, con barriere architettoniche che limitano l’accesso ai diversamente abili e privi di connettività. Attraverso il taglio delle spese per l’acquisto degli inutili aerei da guerra F 35 possiamo recuperare risorse da investire in un forte programma di edilizia scolastica in tutto il territorio nazionale che rinnovi le strutture e le adegui alla normativa antisismica, le doti di connettività, di laboratori e degli altri strumenti necessari. C’è bisogno di nuovi insegnanti. Ben tre generazioni di insegnanti sono intrappolati nella vergognosa gabbia della precarietà. Per questo noi proponiamo un piano pluriennale di immissione in ruolo dei precari, fino ad esaurimento delle graduatorie, coprendo tutti i posti disponibili nelle scuole. Oggi l’organico scolastico è fortemente sottodimensionato rispetto alle necessità: sono infatti ben 81 mila i posti disponibili per docenti e più di 12 mila quelli per il personale Ata. È necessario stabilire regole certe di reclutamento, sulla base delle reali esigenze di formazione degli studenti. Bisognerà per questo reintrodurre il tempo pieno e le ore di laboratorio che Gelmini aveva cancellato e garantire la presenza di insegnanti di sostegno, secondo il bisogno certificato. La soluzione praticabile è il concorso periodico che copra il fabbisogno a partire dalla percentuale degli organici funzionali”.

Parole, riflessioni e concetti programmatici che dovrebbero aprire un dibattito complessivo anche alla luce delle proposte inserite nella Lip.

 
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Riforma pensioni

Post n°3279 pubblicato il 19 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”


Riforma pensioni: pensionamento a 62 anni con 35 anni di contributi


di Lucrezia Di Dio

alizzazione dell’8%  sia destinata a ridursi del 2% per ogni anno trascorso fino ad azzerarsi, permettendo di percepire il 100% dell’assegno pensionistico, al raggiungimento dei 66 anni di età.

Penalizzazioni:

62 anni: 8%

63 anni: 6%

64 anni: 4%

65 anni: 2%

66 anni: 0

La legge Damiano prevede, però anche un sistema di premialità per chi ritarda l’accesso alla pensione con un 2% in più per ogni anno successivo al 66esimo anno die età fino ai 70 anni, che permetterebbero di avere un 8% in più sull’assegno pensionistico.

L’Onorevole Gnecchi, che ha preso la parola durante il riesame, però ha fatto notare che, anche avendo il pregio di riguardare tutti i lavoratori della previdenza pubblica, il ddl non prende in considerazione l’adeguamento alla speranza di vita che porterebbe a una sorta di vanificazione della flessibilità: nel 2016, infatti, i 62 anni richiesti diventerebbero 62 anni e 7 mesi.

La Lega Nord si dichiara contraria alla proposta che propone, invece, una ipotesi di uscita basata su una quota 99 o una quota 100 ma senza applicare tagli sull’assegno pensionistico.

Altro nodo trattato nel dibattito del 17 maro è quello che riguarda le lavoratrici: si vorrebbe estendere l’opzione donna fino al 31 dicembre 2018. Alcune proposte avanzate vorrebbero rivedere l’innalzamento dell’età pensionabile per accedere alla pensione

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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