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Talvolta arrecano lacrime e dolore.

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e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 26/05/2015

 

REPORT

Post n°3567 pubblicato il 26 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: REPORT

Da "Docenti Inidonei e+"


Ieri il nostro collega Sergio ha partecipato all' incontro tra politici PD del territorio, docenti, personale e sindacati della scuola pubblica. Ecco il suo report:


REPORT Incontro tra politici PD del territorio, docenti, personale e sindacati della scuola pubblica

Ieri 25 maggio alle ore 18,00, presso i locali della sede di partito del PD in via Luna e sole a Sassari, si è svolto un incontro per argomentare sul DDL cosiddetto “Buona Scuola”, tra alcuni esponenti parlamentari, del partito di maggioranza di governo, eletti nel territorio e alcune rappresentanze sindacali quali FC-CGIL, ANIEF, SNALS e Gilda. L’invito è stato esteso anche ai rappresentanti degli studenti giunti da Cagliari.
La rappresentanza parlamentare era costituita dall’On. Caterina Pes deputata alla Camera membro della VII commissione permanente Cultura, l’On. Giovanna Sanna deputata alla Camera membro della VIII commissione permanente Ambiente, infine l’On. Bachisio Silvio Lai senatore e membro della V commissione Bilancio.
In realtà ,originariamente, l’incontro era riservato ai soli iscritti PD e alle rappresentanze sindacali invitate per dibattere gli aspetti del DDL.
Poichè, invece,la pluralità del personale della scuola si è auto convocata, tale idea è stata stravolta.
Non poteva essere diversamente dato che, nell’ambito territoriale di Sassari, da tempo il personale interessato si ritrova sempre più spesso per protestare contro l’approvazione dello scellerato Disegno di Legge proposto dal Governo Renzi che non può certo produrre un miglioramento per la scuola pubblica.
Quindi un centinaio di manifestanti “democraticamente” sono stati ricevuti per assistere al dibattito preconfezionato dal PD. I relatori hanno fatto presente fin da subito che eventuali interventi sarebbero stati possibili solo al termine dei lavori.
Ovviamente i partecipanti “intrusi” hanno fatto presente che per definizione il Partito “Democratico”, doveva lasciare libertà di intervento a chi pretendeva delle risposte, a maggior ragione perché era presente una esponente della commissione Cultura della camera, che per giunta ha votato a favore del famigerato DDL. Già in apertura sono saltati gli schemi previsti dagli organizzatori in quanto hanno fatto la loro comparsa, in sala, striscioni e cartelli di protesta contro la Buona Scuola e il PD.
Inutili e privi di qualsiasi logicità sono stati gli interventi dell’On. Pes che si è trovata palesemente in difficoltà nel tentativo di spiegare la funzione del “comitato di valutazione”, uno dei punti caldi della riforma. All’invito degli astanti a leggere testualmente quanto scritto nella Legge approvata dalla Camera, ha provato a dare spiegazioni ed interpretazioni del tutto personali evidenziando, ulteriormente, non solo l’impreparazione, le imprecisioni, ma anche la palese contraddizione in merito a quanto sosteneva, il tutto sottolineato dagli interventi dettagliati e puntuali dei presenti.
Numerosi gli interventi dei presenti, molto critici e molto bene argomentati su tutti i punti più spinosi del DDL, comprese le deleghe in bianco, a cui nessun esponente del PD è stato in grado di replicare. Molto eloquenti gli interventi dei rappresentanti sindacali della CGIL SCUOLA e ANIEF, come pure quelli dei rappresentanti degli studenti.
Da sottolineare che la controparte rappresentata dai parlamentari presenti ha ancora una volta evidenziato una lontananza dal popolo della scuola di anni luce, incapace di voler recepire le proteste sebbene sicuramente comprenda, ma non ammette, di aver sottovalutato la portata di quanto prevede l’approvazione della riforma della scuola, ancora in fase di completamento al Senato.
Eppure hanno votato favorevolmente , per posizione di ruolo nonché convenienza per appartenenza a maggioranza di Governo,
L’incontro si è protratto oltre le ore 22,00, lasciando comunque lo sconcerto, l’amarezza e la rabbia di avere a che fare con una classe politica che si arrampica sugli specchi per difendere la propria posizione e, nonostante le proteste, per 16.000 sporchi euro al mese è pronta a farsi contestare dalla gente. Purtroppo, come sappiamo, a tutti loro spetterà comunque a fine carriera un bel vitalizio
In conclusione è stata consegnata allOn. Pes copia della Costituzione Italiana e una lettera firmata dai numerosi presenti.
Credete le possa servire?
Sergio M.
Copdus (Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati Sassari)

 
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DDL

Post n°3566 pubblicato il 26 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: DDL

Da “La Tecnica della Scuola”


DdL, dal Governo solo un finto dialogo col mondo della scuola


Alessandro Giuliani

È il pensiero di Stefano Fassina, sempre più vicino all’addio dal Pd: anche dall’incontro dei sindacati al Miur solo parole vuote. Come si fa a non capire che non può funzionare un intervento che non è condiviso dalla stragrande maggioranza di coloro che lo dovrebbero far vivere quotidianamente?

 

Stefano Fassina fa parte del Pd, ma a sentirlo parlare di scuola da un paio di mesi addietro non sembrerebbe. Dopo aver minacciato più volte di lasciare il partito, qualora la riforma allestita dal Governo e già passata alla Camera non cambiasse faccia in modo radicale, stavolta attaccare la politica del Governo. Reo, a suo dire, di mostrare un atteggiamento aperto al dialogo solo come “facciata”. Poi, nelle stanze che contano, quelle che una volta si chiamavano dei “bottoni”, rimangono però in pochi e non ascoltano più nessuno.

“Il governo – dice Fassina - continua a far finta di dialogare con il mondo della scuola. Anche oggi (lunedì 25 maggio n.d.r.) parole vuote. Come si fa a non capire che non può funzionare un intervento che non è condiviso dalla stragrande maggioranza di coloro che lo dovrebbero far vivere quotidianamente?”.

 

 

 

 

 
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DDL

Post n°3565 pubblicato il 26 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: DDL

Da “La Tecnica della Scuola”


“DdL Scuola, la verità è che toglie soldi pubblici e mette soldi privati”


Alessandro Giuliani

A pensarla così è Luigi Di Maio (M5S), vicepresidente della Camera: chi andrà a investire a Scampia o nei quartieri degradati dove ci sono scuole che cadono a pezzi? Nessuno.

La riforma Renzi-Giannini è in linea con la filosofia sottesa di quelle precedenti: ridurre i finanziamenti pubblici per la scuola, favorire gli investimenti privati. A pensarla così è Luigi Di Maio (M5S), vicepresidente della Camera, intervenuto ad Ercolano (Napoli) a sostegno del candidato sindaco Gennaro Cozzolino alle amministrative del 31 maggio.

Il ‘grillino’ sembra non avere dubbi: tutte le riforme degli ultimi anni, da quella della Gelmini ad oggi "si sono fatte sempre per mascherare l'unica motivazione per cui si metteva mano alla scuola: toglierci soldi pubblici e metterci soldi privati".

Per Di Maio, la riforma della scuola è "solo una scusa per giustificare ancora una volta la scelta di non dare soldi alla scuola pubblica: si fa una riforma per dire 'prendiamo i privati e facciamogli mettere i soldi nella scuola pubblica'. Ma chi andrà a investire a Scampia o nei quartieri degradati dove ci sono scuole che cadono a pezzi? Nessuno. E perché un privato deve investire nella scuola? Che tornaconto ne può avere?". 

 Ora, se questa interpretazione fosse giusta, farebbero bene a farsi sentire gli addetti ai lavori delle scuole meno fortunate, in periferia e al Sud. Per completezza di informazione, però, dobbiamo anche dire che non sono pochi coloro che gradirebbero la presenza dei privati nelle nostre scuole: se ben coordinata, infatti, potrebbe introdurre una concezione di sana competitività che oggi in troppe scuole latita. Sulla opportunità di investire nelle aree degradate e povere culturalmente e a livello socio-industriale, invece, è difficile indicare motivazioni valide

 
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DDL

Post n°3564 pubblicato il 26 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: DDL

Da “La Tecnica della Scuola”


DdL, Renzi contestato dai precari liguri: fischiate quanto vi pare, noi non fischiamo gli altri

Alessandro Giuliani

Il premier: nessuno può pensare che sia possibile assumere tutti. L'obiettivo della scuola non è assumere tutti quelli che sperano di entrare, ma quello di fornire un servizio ai cittadini. A rimanere fuori dal piano assunzioni tra i 60mila e i 100milla supplenti abilitati.

 

Ancora proteste contro la riforma della scuola. Stavolta, al grido di "scuola pubblica, scuola pubblica", le hanno condotte una decina di precari nei confronti del premier Matteo Renzi nel corso di un'iniziativa elettorale La Spezia. Non appena il premier ha citato, tra gli impegni del governo, quello per la scuola, i precari hanno iniziato a urlare e fischiare. Ma Renzi non si è fermato: "Potete fischiare quanto vi pare, noi non fischiamo gli altri".

"Noi siamo quelli che non vanno a fischiare le altre iniziative. Anzi da qui parte un abbraccio di solidarietà a Pastorino" per il danneggiamento di questa notte. "Noi siamo il Pd, orgogliosi dei nostri valori", ha replicato il premier.

Poi, a margine dell’iniziativa, Renzi ha tenuto a dire che "nessuno può pensare che sia possibile assumere tutti. L'obiettivo della scuola non è assumere tutti quelli che sperano di entrare, ma quello di fornire un servizio ai cittadini".

Per i sindacati, ad ogni modo, sono tra i 60mila e i 100mila i docenti precari abilitati che rimarrebbero fuori dal piano di assunzioni del ddl di riforma.

 
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PRESIDI

Post n°3563 pubblicato il 26 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: PRESIDI

Da “La Tecnica della scuola”


Presidi semplici passacarte o hanno già tanti poteri?


Lucio Ficara

Secondo Renzi i dirigenti scolastici sarebbero solo dei "passacarte" ed è questo il motivo per cui nel disegno di legge è previsto un ampliamento dei poteri. Ma le cose stanno proprio così?

Per Matteo Renzi, che evidentemente la scuola italiana la conosce poco, i presidi di oggi sono soltanto dei passacarte. Infatti il Presidente del Consiglio, qualche giorno fa, a Rtl 102.5 ha detto: “Quello dei presidi è uno dei punti più qualificanti dell’intervento, non vogliamo dei presidi passacarte”.
Ma in che pianeta vive il capo del Governo italiano? Quindi per lui i nostri dirigenti scolastici sarebbero solo dei semplici passacarte? Quindi per liberare i presidi da quella che sarebbe una prigione burocratica, il Premier ha pensato di creare la figura del Preside-sindaco, con grandi poteri.
Secondo Renzi i dirigenti scolastici sono attualmente dei passacarte, vittime di una scuola burocratizzata, in cui la democrazia della collegialità e lo strapotere delle rappresentanze sindacali, la fanno da padrone. Renzi e il ministro dell’Istruzione Giannini, sostengono che la scuola è in mano ai sindacati e che i dirigenti sono povere vittime. Ma le cose stanno veramente in questo modo?
Tutto questo è assolutamente falso, anzi è la mistificazione della realtà. Già oggi i dirigenti scolastici hanno grandi poteri e non sono per nulla dei semplici passacarte. Ma vediamo nello specifico quali poteri hanno, nella scuola attuale, i nostri Ds.
Propongono ogni anno, per l’anno scolastico successivo, in base alle iscrizioni che hanno avuto, agli uffici scolastici provinciali l’organico di diritto. A tal proposito non contrattano con i sindacati la questione degli organici, ma si limitano ad una semplice informativa dello stesso organico. La stessa cosa fanno per l’organico di fatto. I Dirigenti scolastici assegnano alle classi gli insegnanti, secondo dei criteri approvati in Consiglio d’Istituto, ma di fatto decidono loro l’assegnazione alle classi e ai plessi dei docenti. Nessuna contrattazione viene più fatta per quanto riguarda l’assegnazione dei docenti alle classi. È lo stesso dirigente scolastico che decide sull’orario scolastico dei docenti, seguendo le norme del contratto di lavoro collettivo nazionale, ma essendo libero di decidere se assegnare delle ore buca durante la settimana e se assegnare o meno un giorno libero.
È sempre il Ds che propone alla delibera del Collegio dei docenti il piano annuale delle attività, in cui si calendarizzano tutti gli impegni collegiali e individuali dei docenti. Inoltre il dirigente scolastico si sceglie, senza dover rendere conto ad alcuno, i due collaboratori che lo affiancheranno durante l’anno scolastico. In molti casi, è cosa risaputa nel mondo della scuola, il dirigente scolastico individua anche le funzioni strumentali, usurpando il Collegio di questa scelta.
Inoltre il dirigente scolastico ha anche il potere di avviare provvedimenti disciplinari contro gli insegnanti e il personale scolastico.
Questi sono solo alcuni dei poteri di un dirigente scolastico, che, per la verità, ha anche molte responsabilità, ma non si può certo dire che il Ds sia un passacarte. Forse Renzi non frequentando più da tanto tempo le scuole, ha una visione distorta della realtà. Diciamoglielo noi al Presidente Renzi : “I veri passacarte sono gli insegnanti, che ormai hanno perso la dignità professionale e con il prossimo ddl sulla scuola saranno ridotti alla assoluta obbedienza di un capo d’Istituto che potrà fare quello che desidera”.

 

 
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DDL SCUOLA

Post n°3562 pubblicato il 26 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 

 

Da “La Tecnica della Scuola”


Ddl Scuola, Vendola: "Se non cambia pronti al referendum"


Andrea Carlino

Così il leader di Sinistra Ecologia e Libertà su Twitter

"Se il governo non cambia verso sulla scuola, noi raccoglieremo le firme per un referendum contro la 'cattiva scuola' di Renzi". Lo annuncia su Twitter Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta', dopo l'esito negativo dell'incontro tra sindacati del modo della scuola e ministra della Pubblica Istruzione. 

 

 
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RIFORMA

Post n°3561 pubblicato il 26 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: Riforma

Da “OrizzonteScuola”


Riforma. Modifica modalità assunzioni libera più supplenze sul sostegno


di Lalla

La Camera ha approvato una modifica ai criteri con i quali realizzare il piano straordinario di assunzioni. Si è passati infatti dalla individuazione prioritaria su posti di sostegno per i docenti in possesso del titolo di specializzazione, alla scelta tra posto comune e di sostegno.

Questo signfica che il DDL Scuola sancirà, una volta (e se) diventato legge, la possibilità di scelta di diventare insegnante di sostegno. Non sono tutte rose e fiori: non tutti potranno scegliere, o per il numero limitato di posti su materia, o perchè si privilegerà la scelta della provincia sulla tipologia di posto, o perchè nell'incertezza del numero dei posti disponibili si privilegerà quello "più sicuro", quindi rimane il principio ma di fatto ci saranno anche altre variabili a condizionare la scelta.

Sicuramente la notizia dell'emendamento approvato alla Camera può essere stata accolta di buon grado da quegli insegnanti che si trovano ai primi posti delle graduatorie ad esaurimento nella classe di concorso e che possibilmente, pur essendo in possesso del titolo, non hanno mai insegnato su posto di sostegno, o per scelta, o perchè le contingenze hanno portato a scegliere la supplenza su sostegno e che quindi avevano accolto l'obbligo sancito nella prima stesura del DDL come una vessazione a danno di chi invece è in possesso di più titoli formativi.

Si può ragionevolmente pensare che questi insegnanti continueranno ad insegnare la disciplina, come hanno fatto finora.

All'indomani dell'approvazione dell'emendamento abbiamo raccolto le preoccupazioni di alcuni precari inseriti solo nella graduatoria di posto comune, che temono l'abbandono del sostegno per "passare su materia".

In realtà non è così scontato che coloro che negli ultimi anni (e diciamo pure nell'ultimo decennio) hanno insegnato su posti di sostegno, sceglieranno adesso il posto curricolare, se potranno avere la possibilità di farlo. Molti di questi precari si sentono oggi "insegnanti di sostegno" a tutti gli effetti, hanno acquisito negli anni un bagaglio importante di competenze e professionalità che sanno di poter spendere nelle scuole . Difficilmente si rischia di far naufragare il lavoro svolto finora. Si pensi inoltre anche al fatto che nel 2015/16 bisognerà affrontare l'anno di prova e certamente misurarsi su un campo conosciuto può essere di maggiore sicurezza.

Certo non gioca a favore della scelta su sostegno l'incertezza che ruota intorno alla trasformazione della figura, anticipata da un disegno di legge che non sappiamo se e quando verrà trasformato in legge.

Ne parliamo in

Buona Scuola. Faraone: l'insegnante di sostegno sarà specializzato nelle singole disabilità

Riforma sostegno. Scarica testo DDL: 20 ore formazione per chi ha BES e H in classe, come ci si specializzerà

In realtà la scelta sui posti di sostegno sarà comunque molto numerosa perchè il meccanismo dell'assunzione con il piano straordinario di immissioni in ruolo è talmente complesso e poco "rassicurante" sulla certezza di poter veramente essere assunti (e non si sa in quale provincia) che si può già presupporre che la tendenza sarà quella di scegliere come prioritaria l'assunzione sul posto che si riterrà più certo (e per alcune classi di concorso il sostegno rimane sicuramente un'ancora di salvezza), magari nella provincia di gradimento.

Problema che potrebbe ancora essere ammortizzato attraverso un più rigoroso censimento delle cattedre vacanti, come richiesto dal sindacato Anief.

Ma la modifica apportata alla Camera deve anche prepararci alla possibilità che i posti di sostegno della GaE non vengano assegnati tutti (soprattutto se non si terrà conto dei posti in deroga). Questo comporterà il ricorso alle supplenze da graduatorie di istituto. Anzi, paradossalmente, potrebbe verificarsi per assurdo anche un aumento delle stesse, se gli insegnanti delle GaE e delle GM dovessero orientarsi in numero elevato sul posto comune.

D'altronde il meccanismo di assegnazione delle supplenze da graduatorie di istituto rimane in piedi ( La III fascia delle Graduatorie di istituto non sarà eliminata ), e sappiamo già che in alcune province gli elenchi di sostegno delle GaE sono esauriti (su tali elenchi i docenti di II fascia delle GI rivendicano l'assunzione) pertanto all'elenco già prodotto da Renzi durante la conferenza stampa di marzo (ci saranno ancora supplenze su italiano e matematica scuole medie, nonchè lingue), bisognerà aggiungere anche quelle su sostegno.

Tutto sulla buona scuola

 
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RIFORMA

Post n°3560 pubblicato il 26 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: Riforma

Da “OrizzonteScuola”


Riforma. Giannini ai sindacati: su valutazione possibile ancora più oggettività. Delusi i sindacati: nessuna apertura su precariato e presidi, conferma mobilitazione


di redazione


‘La Buona Scuola’, il Ministro Giannini incontra sindacati al Miur. Nell'incontro si è entrati nel dettaglio del provvedimento, in vista del passaggio al Senato.

Il Ministro ha ribadito che il ddl ‘La Buona Scuola’ “rappresenta un punto centrale dell’azione di questo Governo”.

“Noi crediamo che il nostro provvedimento proponga un ribaltamento di paradigma perché, a differenza del passato - ha affermato il Ministro - non si effettuano tagli ma si stanziano fondi, si affronta il tema del precariato dando una risposta importante attraverso un piano di assunzioni straordinario e si ripristina quanto previsto dalla Costituzione con l’accesso all’insegnamento per via concorsuale”.

Nel corso dell’incontro, il Ministro ha osservato che “l’impianto generale del disegno di legge va salvaguardato nel passaggio al Senato perché autonomia, valutazione e merito per noi restano centrali” sottolineando, però, che sul tema della valutazione è possibile “specificare ulteriormente i contenuti del testo per garantirne ancora di più l’oggettività pensata e voluta dal Governo”.

Dal Ministro, infine, è arrivato un appello al “senso di responsabilità” in vista delle prossime mobilitazioni che, come annunciato dai sindacati di settore, potrebbero coincidere con il periodo degli scrutini.

Il commento dei sindacati 

valutazione negativa da parte dei sindacati:  Non c'è stata - riferiscono - nessuna apertura sul precariato e neppure sui presidi. L'unico spiraglio aperto riguarda la valutazione dei docenti". 

Segreteria Snals  - “L’incontro di oggi, in cui tutti i sindacati rappresentativi hanno esposto in modo concorde le loro critiche e proposte di modifica in merito al ddl Buona Scuola passato in parlamento, è stato caratterizzato da uno strano stile che definirei di non confronto.

Evidentemente, l’unilateralità introdotta con la figura del super-preside rispecchia quella adottata dal premier Renzi e dai membri del suo governo, in questo caso dal ministro Giannini” ha dichiarato il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi.

CISL -  "Non c'e' stata - ha dichiarato il sindacalista - nessuna apertura sul fronte del precariato. Puntano tutto sul concorso  senza accogliere le richieste di chi da anni lavora nella scuola e ha conseguito un'abilitazione: una ingiustificata chiusura. E nessuna apertura è arrivata anche in relazione al potere dei presidi: il ministro Giannini ritiene che le competenze  previste nel ddl siano indispensabili al governo della scuola.  "
  
UIL  -  Decisamente insoddisfatto il segretario Massimo Di Menna.   "L'unica disponibilità ad approfondire, e tutta da verificare
- ha spiegato - è stata mostrata sulla questione della valutazione e cioè sulla composizione del comitato di valutazione. Su platea assunzioni, poteri dei dirigenti e contratto nessun passo avanti."

GILDA -  “Un'altra fumata nera: la convocazione al Miur è stata soltanto un atto di cortesia, ma è chiaro che non ci sono significativi margini di trattativa sui nodi cruciali del ddl il cui impianto complessivo resta inaccettabile. Come abbiamo ribadito durante l'assemblea nazionale della Gilda che si è svolta lo scorso week end a Salerno, la mobilitazione prosegue con lo sciopero degli scrutini e le numerose iniziative di protesta in tutta Italia”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti

FLC CGIL -  Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.“La Ministra Giannini nell’incontro con le organizzazioni sindacali non ha assunto alcun impegno concreto per cambiare radicalmente il disegno di legge sulla scuola. Il Governo, nonostante cresca il dissenso su un provvedimento che peggiora la qualità della scuola pubblica, non risolve il problema del precariato, afferma logiche autoritarie e incostituzionali nella gestione organizzativa delle scuole, mette in discussione diritti e libertà e cancella la contrattazione. Non intende ricercare il consenso con i sindacati e con chi nella scuola vive"

I sindacati confermano quindi le iniziative di mobilitazione già proclamate nei giorni scorsi.

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

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