Citazioni nei Blog Amici: 12
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca gli argomenti

a

Cerca gli argomenti scorrendo la tendina "tutti i tags" 

 

 

Scrivici:

copdus@gmail.com

 

 

a

 

 

 

 

Buona notte

d

 

Canzone della sera:

▶ Mango - La rondine (videoclip) - YouTube

Il sogno, la poesia,

l'ottimismo aiutano la realtà

più di ogni altro mezzo a

disposizione.

S. Agostino

 

 

 

Aforismi e frasi celebri


as


le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle

(R. Tagore)
 

L'angolo della scrittura

libro

 

 

 

 

 

Giuseppe Nieddu

(Fumetto: Vegis Auree)

Ant02

Il sito di Giuseppe Nieddu

Paolo Lubinu

(Libro: Jesu Cristu Etzu)

Visualizzazione di flyerJCEmini2.jpg

JESÙ CRISTU 'ETZU - ROMANZO D'ESORDIO DI PAOLO LUBINU - crowdfunding

 

Sunny_Poems

a

 

E’ un inseguirsi tra le righe

questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 10/10/2015

 

POESIE AMICHE

Post n°4046 pubblicato il 10 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 

Sabato sera in compagnia del nostro amico Antropoetico e delle sue:

Poesie amiche

a

 

Incontro d'anime

 

Sguardo di sale l'attimo che attrae

nella finzione delle parti.

E' una mano che si tende,

un abbraccio simbolico

forte come la volontà.

Vivere l'incontro d'anime

nel futuro che si materializza

un tratto alla volta,

proprio come disegnare un volto.

Esprimersi senza toccarsi,

baciarsi senza labbra,

amarsi senza corpo

nella culla dello spirito.

Antropoetico

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Personale ATA

Post n°4045 pubblicato il 10 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”


Personale Ata in ginocchio, critica la situazione degli assistenti amministrativi e assistenti tecnici


di redazione

di Fiorenza Rinaldo - L'anno scolastico è iniziato con una serie di problemi, tutti riconducibili alla “riforma” scuola - cosi' recita un documento della Federazione Lavoratori della Conoscenza - pomposamente denominata “La buona scuola”. 

Trattandosi questa di una legge delega (Legge 107/2015) molti suoi aspetti devono ancora essere “concretizzati” con Decreti che saranno emanati a breve dal Governo. Ricordiamo che il Governo ha posto la “fiducia” alle Camere per quanto riguarda la Legge delega. Un assurdo giuridico con non pochi dubbi di incostituzionalità: fiducia posta su una legge delega! 
In buona sostanza il Governo Renzi si è auto-attribuito una delega in bianco sulla base della quale emettere Decreti!

Sono già di immediata applicazione, in quanto contenute nella Legge di stabilità 2015, le nuove regole sulle supplenze del personale Docente ed ATA. Ci occupiamo qui delle nuove norme che regolano le supplenze del personale ATA. 
La Legge di stabilità del 2015 ha introdotto nuove regole per le supplenze in corso d'anno

(riferite ad es. a malattie, maternità, infortuni, assenze più o meno lunghe) per ciascun profilo del personale ATA:

Assistenti Tecnici: Divieto assoluto di nominare un supplente in qualsiasi circostanza

Assistenti Amministrativi: Non si nomina un supplente per scuole con organico di diritto con 3
Assistenti amm.vi.  Quando il loro numero scende a 2 è possibile nominare 1 (uno solo) supplente.... ci sono casi come il nostro che abbiamo 4 assistenti amm.vi in organico diritto, ma una persona assente per malattia da parecchio tempo, e gia al 50% del triennio, poi andrà a zero... Quest'anno PER VENIRCI INCONTRO l'Ust ci concede in deroga 18h fino al 30 giugno, cerchiamo supplente e ci becchiamo una maternità ... in questi casi sismo al collasso una segreteria in ginocchio... solo 3 persone in servizio e se si ammalasse un'altra di noi?

Collaboratori Scolastici: Non si può nominare un supplente nella prima settimana di assenza, tranne se il dirigente con determina sostiene di nominare subito, altrimenti, solo dall'8 giorno è possibile nominare un supplente

Per i non addetti ai lavori possono sembrare cose da poco. Chi conosce bene la realtà della Scuola, e soprattutto delle nostre Scuole, profondamente articolate sul territorio in piccoli plessi, sa bene che queste restrizioni sono e saranno gravissime per il regolare svolgimento dell'anno scolastico e persino per la stessa sicurezza nelle Scuole. 
Innanzitutto occorre sottolineare come negli ultimi anni l'organico ATA delle nostre Scuole è stato letteralmente falcidiato dai tagli. 
Come abbiamo denunciato più volte con precisi numeri le Scuole hanno perso a partire dal 2008/09 (inizio dei tagli, con la Gelmini) ben unità con le centinaia di personale ATA. 
Le poche unità aggiuntive di personale ATA, peraltro attribuite solo sull'organico di fatto, non hanno risolto, neppure in minima parte, i gravi problemi delle nostre Scuole. 
A questa situazione si aggiunge il blocco delle supplenze. Le nostre Scuole non potranno sostituire gli Assistenti Amministrativi/Tecnici assenti in corso d'anno, anche per assenze lunghe (mettiamo il caso di una maternità, vale a dire quasi tutto l'anno scolastico). 
In questi casi le Scuole si troveranno sprovviste della figura. Che ne sarà in questi casi delle segreterie? Un Assistente Amministrativo potrà essere sostituito solo quando in una Scuola il numero complessivo degli amministrativi in servizio arriverà a due unità. Ciò significa che una Scuola con 4 amministrativi (dato medio per le Scuole della Provincia) potrà avere un supplente solo quando gli assenti saranno 2! 
Emblematico il caso delle Scuole più grandi che hanno 7/8 amministrativi in servizio, potranno avere un supplente (uno solo, si badi bene) quando se ne assenteranno per malattia....5/6! 
Ci rendiamo conto in quali condizioni potranno trovarsi le nostre Scuole in caso di più assenze in contemporanea? Che dire poi dei Collaboratori Scolastici? Nessun Collaboratore Scolastico, a prescindere da quanti se ne assentano nella stessa Scuola, potrà essere sostituito nella sua prima settimana di assenza. In una Scuola, mettiamo un Istituto Comprensivo (che è l'Istituzione Scolastica con un numero particolarmente elevato di plessi e, solitamente, il rapporto è di uno o al massimo due Collaboratori Scolastici per plesso) chi penserà all'apertura del plesso, alla pulizia e, non dimentichiamolo, alla sorveglianza nel caso di assenze?

Il blocco delle supplenze del personale ATA metterà in ginocchio le nostre Scuole che, in caso di assenze del personale (anche una semplice malattia, figuriamoci una maternità lunga!) non saranno in grado di garantire il servizio. 
Nel caso ce ne fosse bisogno vorremmo ricordare al Ministero, e allo stesso Renzi, che le nostre Scuole sono frequentate da alunni e studenti nella maggior parte dei casi minorenni e, per infanzia e primaria, stiamo parlando di bambini. Dopo anni ed anni di tagli indiscriminati le piante organiche di personale ATA delle nostre Scuole sono tirate all'osso e, anche con la presenza a lavoro di tutte le unità di personale, le serie difficoltà a garantire la regolare attività sono la prassi. Come si potrà garantire il servizio quando qualche unità di personale dovesse assentarsi per malattia? Come richiesto fin da subito dalla FLC CGIL le norme che vietano le supplenze devono essere immediatamente cancellate e deve essere data ai Dirigenti Scolastici la possibilità di chiamare i supplenti in tutte le situazioni che lo rendano necessario. A livello Nazionale abbiamo ottenuto negli scorsi giorni una serie di aperture da parte del Governo che pare (non è mai troppo tardi!) avere compreso l'assurdità della norma ed intende, questo è stato affermato, correggere le storture più evidenti.

Vigileremo sulle nostre Scuole affinché non vengano calpestati i diritti del personale ATA in servizio e al contempo venga garantita la qualità dell'assistenza ai ragazzi. Nessun ATA deve essere costretto a turni doppi (gli straordinari da anni non sono più pagati se non in minima parte) solo perché il Governo ed il Ministero vogliono fare cassa sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori ATA delle Scuole.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

(PD) replica

Post n°4044 pubblicato il 10 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “La Tecnica della Scuola”


(Pd) replica agli studenti: è da snob dire no agli stage


Alessandro Giuliani

 

Non è tenera Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, nel commentare le proteste studentesche del 9 ottobre condotte in diverse città d'Italia.

"E' un po' da snob pensare che la cultura del lavoro non debba 'contaminare' la scuola", dice la democratica sul suo profilo Facebook, aggiungendo “che il 'saper fare' e il 'saper essere' non siano tanto importanti quanto 'il sapere' in tutti gli ordini di scuola”.

Puglisi scrive anche, rivolgendosi ai tanti studenti tornati in piazza anche per dire no all’intensificazione delle forme di alternanza scuola-lavoro introdotte della Legge 107/15, che “l'alternanza scuola lavoro non è sfruttamento del lavoro minorile, ma una fondamentale esperienza formativa che tutti i vostri coetanei d'Europa già compiono da tempo. Dovete essere pagati per fare questa esperienza? No, come non siete pagati per studiare. L'alternanza scuola lavoro, più che un dovere è un vostro diritto”.

"A garanzia della qualità dell'esperienza formativa di alternanza scuola lavoro – continua la responsabile Scuola Pd -, abbiamo accolto nella legge 107 la proposta fatta proprio dalle organizzazioni studentesche della 'carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza'. E' così che potrete scoprire a scuola quale può essere la strada che può davvero assecondare i vostri talenti e le vostre aspirazioni abbandonando quella 'ereditarietà' del lavoro che è tipica del nostro Paese e che tiene bloccato l'ascensore sociale". 

Puglisi conclude il suo intervento ricordando agli studenti che "le esperienze possono essere fatte non solo in azienda, ma anchenelle istituzioni culturali e negli Enti pubblici o con l'impresa formativa simulata e anche all'estero. Ci sono buone pratiche didattiche di scuole del Mezzogiorno che stanno realizzando spin off di impresa e che potranno far crescere la cultura imprenditoriale dei ragazzi e delle ragazze".

Commento: quando tacerà la signora Puglisi?

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Universitari in piazza

Post n°4043 pubblicato il 10 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “Corriere della sera”


Universitari in piazza contro il nuovo Isee: «taglia alloggi e borse di studio»


Cortei e manifestazioni in tutta Italia contro la Buona Scuola e per l’istruzione aperta a tutti. A metà ottobre un tavolo di confronto con il Miur

Antonella De Gregorio

Vogliono studiare, tutti. Eliminando le storture prodotte dai nuovi criteri adottati per concedere borse di studio e alloggi, servizi mensa e sussidi per trasporti e materiale didattico. E sono scesi in piazza, venerdì, insieme ai «fratellini» delle superiori, contro «le politiche che stanno smantellando l’istruzione pubblica, rendendola sempre più elitaria». Da una parte le proteste contro la riforma della scuola, approvata dal governo Renzi. Dall’altra l’appello «a non smantellare l’università pubblica, a sanare le disuguaglianze tra Nord e Sud del Paese».

In piazza

Rete degli studenti e Udu parlano di 50mila persone divise in decine e decine di cortei, lungo tutta la Penisola. Esultano: «Abbiamo dimostrato quanto la legge 107 non sia voluta dalla maggioranza della popolazione studentesca», dicono. E gli Universitari affermano che «scuola e università devono essere unite nel processo di riforma». Ma soprattutto ribadiscono che «nel momento in cui anche il diritto allo studio universitario viene messo ancora più in dubbio a causa di tagli ai finanziamenti noi rispondiamo che l’accesso all’università deve essere garantito a tutti e tutte senza impedimenti di tipo economico o sbarramenti in entrata come il numero chiuso ed il numero programmato».

Il resto d’Europa

Nel resto d’Europa gli aiuti agli studenti sono considerati un investimento e in molti Paesi le tasse universitarie sono più basse delle nostre. Al di qua delle Alpi però non tira aria buona per chi vuole costruirsi una carriera studiando: terza nel Continente per tasse universitarie, l’Italia nel diritto allo studio è in coda alla classifica. Brava a chiedere, meno a dare. Nei Paesi scandinavi, per esempio, lo Stato paga per ogni studente dai 15 ai 20mila euro, da noi la spesa statale è in media di 5mila euro e l’università raccoglie circa 1.200 euro. E quando si guarda al numero di beneficiari di sostegno pubblico sul totale degli studenti, da noi sono il 2,4%, in Francia il 18, in Germania il 21%. In Svezia si supera il 70%, in Olanda il 90.

Trentamila senza benefici

Roma, ma anche Firenze, Milano, Torino, Bologna. E poi Salerno, Catania, Pescara, Venezia, Genova: l’elenco delle città dove gli studenti hanno manifestato si è allungato di ora in ora, nei giorni scorsi. Insieme alle proteste, man mano che venivano pubblicate le graduatorie territoriali per l’assegnazione e il rinnovo delle borse di studio e degli altri benefici. Un dato complessivo ancora non c’è, ma come avevano preannunciato i movimenti degli studenti, i nuovi metodi per il calcolo dell’ISEE – lo strumento che misura la ricchezza delle famiglie per formare le liste di accesso ai servizi sociali - (e il nuovo «Ispe», che valuta diversamente il patrimonio immobiliare) stanno facendo crollare i numeri degli idonei ad ottenere un contributo economico. Trentamila, stimano i movimenti degli universitari, gli studenti non più considerati meritevoli, pur non avendo cambiato fascia di reddito rispetto all’anno scorso. In Toscana non avranno aiuti in denaro 2.729 studenti: il 18% in meno. Il 20% in Lombardia. Undicimila gli esclusi nel Lazio. Il 22% a Cagliari, il 28% ad Ancona, il 18% a Macerata.

Borse solo per il 2,4%

Secondo Link Coordinamento Universitario, il bilancio è ancora più pesante: non c’è solo chi perde l’idoneità, ma tutti quelli che non presentano nemmeno più la domanda. Il 25% in Toscana, il 30% in Puglia, in Emilia il 18%. Senza contare che il sistema di diritto allo studio, delegato alle Regioni, vede già una forte disparità di trattamento da una Regione all’altra e che molti studenti risultano «idonei non beneficiari», cioè senza accesso agli incentivi cui avrebbero diritto per reddito e merito, a causa dei tagli al sistema universitario e alle Regioni. La situazione di partenza è già critica, sostiene l’Udu: «In Italia, solo il 2,4% degli studenti percepisce una borsa di studio; erano 137.487 nell’anno accademico 2013/2014, contro 322.753 in Spagna, 423.842 in Germania e 639.884 in Francia». Negli ultimi cinque anni, calcolano le associazioni universitarie, i tagli al diritto allo studio hanno privato di aiuti 40mila ragazzi. Con la riforma degli indicatori Isee, c’è chi dice che il diritto allo studio è definitivamente morto.

Le richieste

Gli universitari chiedono l’abolizione dell’Ispe, la rimodulazione della soglia Isee, in modo da mantenere una percentuale tra idonei e richiedenti in linea con quella dell’anno scorso. E soprattutto una sanatoria per gli esclusi di quest’anno.
Al termine del corteo romano sono stati ricevuti da rappresentanti del Miur, che sono stati ad ascoltarli, hanno prospettato soluzioni tampone, per far fronte all’emergenza, «ma non prima di aver ascoltato le Regioni e aver chiarito quali sono davvero i numeri degli ammessi e degli esclusi», dicono dallo staff del sottosegretario, Davide Faraone. «Un piccolo passo avanti - commenta Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari - ma gli studenti chiedono certezze immediate, non palliativi messi in atto per rispondere alle manifestazioni di piazza». Finanziamenti supplementari, interventi legislativi atti ad aumentare le soglie per l’accesso ai benefici e nuovi bandi per gli universitari esclusi. «Non ci accontenteremo di nulla di meno», sostengono.

Tavolo Miur-Regioni

Vorrebbero la promessa di un decreto, che risolva in tempi brevi la situazione e la riapertura dei bandi. Ma anche un incremento delle risorse del Fondo integrativo per il diritto allo studio. Intanto, alcune Regioni come Toscana, Puglia e Piemonte hanno messo in campo i primi provvedimenti, innalzando di 2mila euro la soglia per accedere alle borse di studio. Qualche risposta potrebbe arrivare dal tavolo ministeriale del 16 ottobre, convocato dal ministero dell’Istruzione: Ci saranno sedie per rappresentanti della Conferenza delle Regioni, dell’ANDISU e del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

Biblio-Blogs e Forum utili:

Docente Bibliotecario

http://www.libreriamo.it/


I lettori possono riprodurre liberamente le immagini presenti in questo blog.

In questo blog sono presenti immagini tratte da Internet. 

Se qualcuna di esse, a nostra insaputa, è  protetta da copyright

Vi preghiamo di informarci e provvederemo subito a rimuoverla.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Net Parade

Sostieni il blog Docenti Inidonei e + su Net Parade!

Con un click aiuterai il blog a crescere! 

a

 

 

Psss...puoi votare + volte! Grazie. FabianaGiallosole

 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

pillole musicali

 

s

 

Loredana Errore - Innamorata (Audio) - YouTube

Loredana Errore Ti sposerò - YouTube

 Naya Rivera - Songbird (Traduzione italiano) - YouTube

Preghiera della sera 

O Maria dacci la tua forza

 e la tua volontà per affrontare

 e superare gli ostacoli della vita...

 

Divagazioni artistiche sarde

 

http://web.tiscali.it/spazio_alguer/articoli/2001/immagini/0533_2001%20.jpeg

Il sito di Giuseppe Nieddu

(Grafico pubblicitario, disegnatore fumetti, illustratore tradizionale e digitale etc)

Carlo Nieddu videomaker, fotografo, noto sul web come Carloportone 

 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963