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E’ un inseguirsi tra le righe

questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 21/10/2015

 

Comunicato Stampa Cobas

Post n°4080 pubblicato il 21 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 

  Comunicato-stampa COBAS

 

Il 24 ottobre la scuola torna in piazza con manifestazioni regionali contro l’applicazione della legge 107 e  l’umiliante “offerta” di 8 euro mensili lordi di aumento nella Legge di stabilità, dopo sei anni di blocco contrattuale

A Roma corteo unitario da P. della Repubblica (ore 15) a P. SS. Apostoli,

verso lo sciopero della scuola del 13 novembre

Le attenzioni di quasi tutti i commentatori (giornalisti o opinionisti della carta stampata, radio, TV e canali telematici), a proposito della Legge di (in)stabilità, si sono concentrate in primo luogo sullo scarto tra le promesse di “manovra espansiva” fatte dal governo e l’assenza di investimenti nel lavoro, pensioni e servizi sociali, aggravata dall’oramai tradizionale taglio alla Sanità e a servizi e posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione; e in secondo luogo, sui regali fatti ad imprenditori, commercianti e ceti ricchi (niente tasse manco su ville e castelli, riduzione ulteriore delle tasse sui profitti dal 2017, aumento dell’uso del contante ecc..). Incredibilmente, tranne pochi casi, è stato quasi ignorato l’aspetto più grottesco e umiliante della Legge: dopo sei anni di blocco contrattuale, a fronte di una perdita di almeno il 20% di salario (tra i 250 e i 300 euro) negli ultimi anni, ai lavoratori/trici della scuola e del restante Pubblico impiego è stato “offerto” un aumento salariale medio di 8 euro (lordi) al mese. Poco clamore ha destato anche la beffarda proposta fatta ai lavoratori/trici prigionieri della Legge Fornero: nessun anticipo (neanche con penalità) del pensionamento ma l’autolesionistica possibilità, dopo i 63 anni, di auto-dimezzamento dello stipendio, lavorando in part-time.

Per quel che riguarda docenti ed Ata, come se non bastasse l’offensiva mancetta offerta, il governo vorrebbe inserire nel rinnovo contrattuale tutto il peggio della Legge 107, sanzionandovi lo strapotere dei presidi-padroni che valutano, assumono e licenziano e i sedicenti “premi di merito” ai docenti più proni alle direttive dell’aziendalizzazione scolastica, chiudendo definitivamente la prigione della cattiva scuola renziana. Tutte queste ragioni ci hanno indotto a confermare per il 13 novembre lo sciopero generale della scuola, con manifestazione nazionale, contro l’applicazione della legge 107 e per consistenti aumenti salariali per docenti ed Ata, in netta opposizione alla insultante proposta governativa; nonché la mobilitazione nazionale (senza sciopero) del 24 ottobre con manifestazioni regionali con gli stessi obiettivi. Il 24 manifesteranno pure Cgil-Cisl-Uil, Snals e Gilda anche se purtroppo, a causa dell’ostracismo messo in atto da alcune di tali organizzazioni nei nostri confronti, in molte regioni la mobilitazione non sarà unitaria. Lo sarà però a Roma il corteo che, promossa da un gruppo di RSU di Roma e del Lazio, vedrà la partecipazione congiunta dei Cinque e dei COBAS. Il corteo partirà da P. della Repubblica (ore 15) e si concluderà a P. SS. Apostoli, ove, al termine degli interventi, i COBAS offriranno un rinfresco ai manifestanti, con pizza, dolci e bevande varie. All’iniziativa invitiamo a partecipare, oltre ovviamente i docenti e gli Ata che in queste settimane si battono contro l’applicazione della nefasta legge 107, anche gli studenti, i genitori e i cittadini intenzionati a difendere e a migliorare la scuola pubblica, Bene comune  primario.

Piero Bernocchi  portavoce nazionale COBAS

21 ottobre 2015

 
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Seminario CESP

Post n°4079 pubblicato il 21 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 

 

SEMINARIO CESP in SARDEGNA

venerdì 30 ottobre 2015 NUORO


Care/i,
vi comunichiamo che il CESP - Centro Studi Scuola Pubblica, in collaborazione con i COBAS - Comitati di Base della Scuola, ha organizzato un SEMINARIO di FORMAZIONE
aperto a tutto il personale Docente, ATA e Dirigente sul tema:

Legge 107

assunzioni, Ptof, organico potenziato, comitato di valutazione, nuovo ruolo dei dirigenti.

Il seminario si terrà a:

NUORO venerdì 30 ottobre 2015 

presso l'Aula Magna dell'ITC "Chironi" in via Toscana, 29


Ricordiamo che il CESP è ente di formazione accreditato presso il Ministero della Pubblica Istruzione e può tenere corsi di formazione/aggiornamento in orario di servizio ed il personale docente, ai sensi dell'art. 64 del CCNL Scuola, ha diritto all'esonero dal servizio anche con eventuale sostituzione a carico della scuola.

Le/i colleghe/i ATA potranno partecipare al seminario ove i DS l'autorizzassero come attività di formazione o, in alternativa, con i permessi personali ex art. 15 del CCNL o gli RSU con i permessi sindacali.

Alleghiamo l'INFO ai DS, il programma completo del seminario, la domanda di esonero ed il modulo di iscrizione.

L'iscrizione potrà essere richiesta nella sede del corso ma preghiamo di voler preventivamente inviare le adesioni ai n° di fax 0784254076 o alla mail cespsardegna@gmail.com

INFO al n°: 3470021437

Vista l'importanza degli argomenti e del grave momento che vive la scuola, vi preghiamo di partecipare numerose/i e di informare dell'iniziativa il maggior numero di colleghe/i per superare le eventuali "censure" informative sulle nostre comunicazioni.

Un saluto 

per il CESP Sardegna

e per i COBAS Scuola Sardegna

Gian Piero Fais

 

 
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ATA

Post n°4078 pubblicato il 21 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: ATA

Da “La Tecnica della Scuola”


Ata dimenticati, i sindacati manifestano il 22 ottobre


I sindacati scendono in piazza per la tutela del personale Ata: l’annuncio è di Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals Confsal, Gilda, che manifesteranno il 22 ottobre davanti al Miur.

I sindacati scendono in piazza per la tutela del personale Ata: l’annuncio è di Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals Confsal, Gilda, che manifesteranno il 22 ottobre davanti al Miur.

Il motivo della protesta, spiegano i cinque sindacati in una nota congiunta, è "ribadire l'importanza delle funzioni che svolge nella scuola e denunciare la scarsa considerazione in cui vengono tenute dal governo e da scelte legislative lacunose o sbagliate".

"Contro una situazione che si è fatta ormai insostenibile" il personale Ata scende in piazza per "sostenere, forte delle sue ragioni, precisi obiettivi: un piano di assunzioni che assuma come priorità la stabilizzazione del personale precario; la modifica delle norme che proibiscono di sostituire i lavoratori assenti; la piena e corretta applicazione delle norme contrattuali; lo stop ai tagli di organico e all'esternalizzazione dei servizi; la fine dei disservizi SIDI, un sistema informatico che impedisce alle segreterie scolastiche di lavorare serenamente".

Tutto ciò è il risultato di scelte del Governo che hanno portato all'adozione di norme come la legge 107, che trascura complessivamente il personale Ata, accennandovi solo in relazione a possibili tagli, o la legge di stabilità per il 2015, con cui si sono imposti divieti alla sostituzione del personale anche in caso di lunga assenza, con grave pregiudizio del buon andamento del servizio. Obiettivi dell'azione sindacale sono il rinnovo dei contratti, scaduti da sette anni, e la modifica delle disposizioni legislative (dalla legge di stabilità 2015 alla legge 107) che penalizzano la scuola, ostacolandone il buon funzionamento, e il suo personale, cui viene da troppo tempo negato un giusto riconoscimento sul piano professionale e retributivo", concludono i sindacati.

 
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Buona scuola

Post n°4077 pubblicato il 21 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “la Repubblica”


Buona scuola, sono arrivati i 500 euro. Ma i prof non sanno ancora come spenderli

Oltre 700mila insegnanti italiani, questa mattina, li hanno ricevuti sul proprio conto corrente. Ma non sono ancora chiare le regole per rendicontare le spese

Salvo Intravaia

Oltre 700mila insegnanti italiani, questa mattina, hanno ricevuto sul proprio conto corrente i 500 euro per la formazione e l'aggiornamento previsti dalla Buona scuola di Renzi. Il governo ha quindi mantenuto la promessa che ai più sembrava "quasi" impossibile. Ma senza regole sulla rendicontazione questi fondi non si potranno spendere. Perché il provvedimento pubblicato qualche giorno fa parla chiaro. "I docenti destinatari della carta trasmettono agli uffici amministrativi dell'istituzione scolastica di appartenenza, secondo le modalità e nel rispetto dei termini indicati, la rendicontazione comprovante l'effettivo utilizzo della somma, per le finalità e con le modalità" previste dalla disposizione, recita il decreto.

Ma "nel caso in cui la predetta documentazione risulti non conforme alle finalità" per cui il budget è destinato, oppure risulti "incompleta o presentata oltre il termine previsto (il 31 agosto di ogni anno, ndr) ovvero non presentata, la somma non rendicontata è recuperata a valere sulle risorse disponibili sulla Carta e, ove non sufficienti, con l'erogazione riferita all'anno scolastico successivo". In altre parole, tutte le spese sostenute con la carta per l'aggiornamento professionale di maestri e prof dovranno essere rendicontati minuziosamente. A fine anno, saranno i revisori dei conti a vidimare le spese effettuate. Altrimenti, il ministero si rivarrà sui 500 euro dell'anno prossimo.

Parecchi docenti si ripromettono di acquistare computer o tablet. Con la somma si potranno comprare libri e testi, anche in formato digitale. Ma anche pubblicazioni e riviste comunque utili all'aggiornamento, hardware e software e ci si potrà iscrivere a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, ma svolti da enti accreditati presso il ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca. I docenti potranno anche acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche o per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo. Ma come rendicontare queste spese?

Mentre per l'acquisto di hardware e software si può sempre fare una fattura a proprio nome, così come per l'iscrizione ad eventuali corsi di aggiornamento e per l'acquisto di libri e riviste specializzate, dimostrare che gli spettacoli cinematografici e teatrali siano stati fruiti dall'insegnante di turno diventa problematico. Ma non è neppure detto che la semplice fattura con nome e cognome basti a dimostrare la legittimità l'acquisto. E per evitare di dovere sborsare di tasca propria gli acquisti non rendicontati in maniera conforme alle regole che il ministero renderà note fra qualche tempo, al momento molti docenti non spenderanno il tesoretto ricevuto. 

 
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500 Euro

Post n°4076 pubblicato il 21 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”


500 euro formazione, decreto in Gazzetta. Non è possibile restituirli, al massimo si possono non spendere


di redazione

 

Il Decreto che assegna 500 euro a docente per l'autoformazione è stato pubblicato il 19 il Gazzetta Ufficiale.

Ricordiamo che si tratta di una somma non tassata che potrà essere utilizzata dai docenti per acquistare libri, hardware, software, biglietti teatrali, corsi di aggiornamento, corsi di laurea e quant'altro (vedi tutta la lista).

Giorno 19 il Decreto, già ampiamente anticipato dalla nostra redazione, è stato pubblicato in Gazzetta.

Un bonus che è stato accolto da molti docenti positivamente, mentre da altri un po' meno. Sono numerosi i commenti nei social, anche da parte di esponenti politici, che tacciano questo provvedimento come un contentino ai docenti che hanno protestato in massa contro la riforma della scuola.

Altri, come ad esempio l'On Chimienti, vede l'operazione come una vera e propria manovra elettorale.

E non sono rari i gruppi di docenti che mostrano la volontà di restituire la somma rimandandola al mittente. Operazione che, in realtà, non è possibile effettuare, al massimo la somma può restare inutilizzata nei conti correnti dei docenti che l'hanno ricevuta.

500 euro formazione accreditati, valgono dal 1 settembre. Può un docente di matematica acquistare un biglietto del teatro?

 
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Chimienti

Post n°4075 pubblicato il 21 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “La Tecnica della Scuola”


Chimienti (M5S): “Se andremo al Governo, cancelleremo la legge 107"


Lucio Ficara

 

Il palcoscenico è quello dell’autodromo di Imola, dove domenica scorsa, un’entusiasta Silvia Chimienti del Movimento 5 Stelle, ha parlato di scuola pubblica.

La Chimienti  ha iniziato il suo intervento con una bella e interessante frase di Piero Calamandrei: “Trasformare i sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può compiere”. Successivamente Silvia Chimienti ha detto: “Bisogna salvare la scuola pubblica!”.
Secondo la deputata  del M5S la scuola è sotto attacco e Renzi sta realizzando il sogno di Berlusconi e di Confindustria.
La chiamata diretta degli insegnanti, i super poteri dei presidi, l’ingresso dei privati nelle scuole,  le detrazioni fiscali solo per chi iscrive i figli alle scuole paritarie, vogliono creare scuole di serie A e scuole di serie B, contro tutto questo, dice con forza la Chimienti, il Movimento 5 Stelle, quando sarà al governo del Paese, farà una legge di una sola riga: “la buona scuola è abrogata”.
Dopo avere cancellato la buona scuola, dice la deputata grillina, dobbiamo ricostruire una nuova scuola e lo faremo tenendo conto di quanto emerso, in questi ultimi anni, nelle tre edizioni degli stati generali della scuola.
La Chimenti invita a partecipare anche alla quarta edizione degli stati generali della scuola, che si terrà  a Massa Carrara il 21 e 22 novembre 2015. La parlamentare pentastellata lancia la proposta della abolizione del contributo volontario alle scuole, perché la scuola deve essere gratuita per tutti ed è lo Stato che si deve occupare del suo funzionamento e della sua sicurezza. Silvia Chimienti ha voluto ricordare, a proposito di sicurezza, la scomparsa nel 2008 di Vito Scafidi, rimasto ucciso dal crollo del controsoffitto della sua aula nel liceo “Darwin” di Rivoli.
La deputata piemontese del M5S ha sottolineato che dopo la morte di Vito nelle scuole italiane non è cambiato nulla, basti pensare che  nell’ultimo anno nelle scuole pubbliche italiane ci sono stati 340 incidenti , quasi uno al giorno.
In buona sostanza la Chimienti ha messo in evidenza la disastrosa condizione dell’edilizia scolastica. Ha parlato anche delle classi “pollaio”, dove 34-35 alunni sono stipati in aule contro ogni normale regola antisismica o anti incendio, proponendo, quando il M5S governerà, classi di massimo 22 alunni e 20 in presenza di alunni disabili.
Nel programma scuola a 5 stelle, la Chimienti ha anche parlato di dispersione scolastica che deve essere combattuta con due misure, aumentando l’età dell’obbligo scolastico e il tempo scuola. Inoltre, nel programma a 5 stelle, è prevista l’abolizione dei test Invalsi e si lavorerà per promuove una didattica che sviluppi il senso critico degli alunni. In buona sostanza Silvia Chimienti ha presentato ad Imola un vero e proprio programma di governo sulla scuola, che ha trovato il consenso di moltissime persone, anche se non ha spiegato con quali risorse economiche si intenderà mettere in atto questo meraviglioso libro dei sogni a 5 stelle.

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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