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E’ un inseguirsi tra le righe

questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 28/10/2015

 

GIANNINI

Post n°4103 pubblicato il 28 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 

Dal sito del MIUR


Giannini: “Un miliardo per il Piano Nazionale Scuola Digitale”
Stamattina la presentazione al Miur


Un miliardo di euro per portare l’innovazione a scuola. Questo lo stanziamento previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale presentato stamattina a Viale Trastevere dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini. Fibra e banda ultra-larga alla porta di ogni scuola, cablaggio degli spazi interni, risorse per pagare il canone di connettività, un responsabile per il digitale per ogni istituto, formazione in servizio per tutto il personale, una strategia nazionale per l’apprendimento pratico e i laboratori, un quadro comune per le competenze digitali degli studenti: sono fra le 35 azioni previste dal documento che è immediatamente operativo e stanzia 600 milioni sulle infrastrutture e 400 sulle nuove competenze, la formazione del personale, il monitoraggio e le misure di accompagnamento.

“Il Piano Nazionale Scuola Digitale è uno dei pilastri attuativi della Buona Scuola. Oggi lanciamo un progetto che rispecchia la visione del Governo rispetto alle più importanti sfide di innovazione del sistema pubblico: al centro di questa visione ci sono l’apertura e l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. Il Piano non è un semplice dispiegamento di tecnologia. Risponde alla necessità di costruire una visione di Educazione nell’era digitale. Parlare solo di digitalizzazione, nonostante i nostri ritardi, non è più sufficiente. Si rischierebbe di concentrare i nostri sforzi sulla dimensione tecnologica invece che su quella culturale”, ha dichiarato il Ministro Giannini.

Quattro gli ambiti di intervento del Piano:

  • Strumenti abilitanti: è la parte infrastrutturale, riguarda tutte le azioni relative alla connettività, ai nuovi spazi e ambienti per la didattica, all’amministrazione digitale.
  • Competenze e contenuti per gli studenti: nuove competenze digitali degli studenti, standard e interoperabilità degli ambienti on line per la didattica, promozione delle Risorse Educative Aperte (OER), esperienze di alternanza scuola lavoro in imprese digitali sono fra le azioni previste in questo ambito.
  • Formazione del personale: comprende gli interventi necessari per fare in modo che le persone che lavorano nella scuola – dirigenti, insegnanti, personale amministrativo – siano dotate delle competenze necessarie per guidare la digitalizzazione della scuola.
  • Accompagnamento: essenziale per assicurare che il Piano si concretizzi in un cambio di paradigma diffuso e condiviso a tutti i livelli, sia dentro che fuori dalla scuola.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale rientra nella più ampia azione del Governo italiano sul fronte dell’innovazione. Per questo oggi il Ministro Giannini ha firmato con il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Antonello Giacomelli un Protocollo di intesa che impegna i due dicasteri a favorire l’accesso ad internet in banda ultra larga per le scuole.

"Il Piano banda ultra-larga prevede che le scuole italiane abbiano la priorità e siano tutte collegate con la fibra ad almeno 100 mbps entro il 2020. I primi 2,2 miliardi sono già stati sbloccati e l'accordo con le Regioni a cui stiamo lavorando consentirà di raggiungere i 4,5 miliardi. Grazie al Protocollo Mise-Miur si potranno incrociare i dati e anticipare i tempi", ha spiegato il Sottosegretario Antonello Giacomelli.

“Il Piano per la scuola digitale è un bel progetto, e lo è per due motivi. Perché è un progetto ben fatto, articolato e pensato secondo una logica che non è solo quella di dispiegare tecnologia dentro la scuola ma di fornire un inquadramento e una direzione, e perché un piano come questo si inserisce perfettamente nella più ampia visione di un’Italia digitale, competitiva e creativa, che è l’obiettivo della strategia del Governo”, ha dichiarato Paolo Barberis, Consigliere per l'innovazione del Presidente del Consiglio.

Il Ministro Giannini ha poi firmato con Elio Catania, Presidente di Confindustria Digitale, un Protocollo di collaborazione per l’attuazione del Piano. “Oggi - ha sottolineato Elio Catania - è davvero un bel giorno per l’Italia. Dall’implementazione di questo Piano dipende in larga misura il futuro del Paese. La formazione digitale di studenti e insegnanti, infatti, è forse la tessera più importante del grande mosaico su cui si sta articolando la trasformazione competitiva della nostra economia. Nessun lavoro, nessuna azienda, nessuna amministrazione pubblica potrà prescindere dall’innovazione digitale. Declinato nel manifatturiero, nei servizi, nell’artigianato,  il digitale è candidato a diventare la prima fonte di crescita e occupazione.

Da questa consapevolezza nasce il Protocollo d’intesa con il Miur in cui Confindustria Digitale è impegnata a offrire il massimo sostegno all’attuazione del Piano, mettendo a disposizione la propria capacità di mobilitare risorse e competenze delle aziende associate”.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale è immediatamente operativo. Il Ministro Giannini ha infatti firmato stamattina anche il decreto di adozione. Il documento sarà inviato a tutte le scuole ed è disponibile in versione integrale a questo indirizzo: http://www.istruzione.it/scuola_digitale/index.html. Allo stesso indirizzo anche la grafica con la sintesi delle 35 azioni previste dal Piano.

Link utilli:
Le immagini dell’evento di lancio: https://flic.kr/s/aHskjy25xg 
Il video dell’evento: https://youtu.be/b6ECobSGbmo 

 

 
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COBAS

Post n°4102 pubblicato il 28 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: COBAS

Da “La Tecnica della scuola”


Cobas: 13 novembre, sciopero e manifestazione nazionale


Reginaldo Palermo

 

Il portavoce nazionale dei Cobas ha annunciato poco fa che in occasione dello sciopero generale della scuola in programma per il 13 novembre, è prevista anche una manifestazione nazionale.
Per il momento si sa che la manifestazione è prevista per le ore 10 sotto la sede del Miur, con  prosecuzione alle ore 12 in Piazza Montecitorio.
Bernocchi ribadisce che lo sciopero è "per dire NO all’applicazione della distruttiva Legge 107, NO al Comitato di (S)valutazione del “merito”, al preside-padrone che assume, licenzia, premia e punisce".
Ma il "no" è anche all’alternanza scuola-lavoro che viene considerato un meccanismo per far lavorare (senza nessuna forma di retribuzione) gli studenti dei licei e di tecnici.

 
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Licei

Post n°4101 pubblicato il 28 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: LICEI

Da “Il Corriere della sera”

 

Licei, è rebus per l’alternanza. «Stage a rischio per gli studenti»


Diverse le segnalazioni di scuole in difficoltà. Presentata anche un’interrogazione del Pd al ministro Stefania Giannini, che risponderà mercoledì durante il question time

Valentina Santarpia

Migliaia di studenti in cerca di stage, ma musei, biblioteche, istituzioni culturali e studi privati chiudono le porte. Almeno per ora. L’alternanza scuola lavoro, legge da luglio, rischia di arenarsi contro la - complicata - organizzazione pratica delle ore che gli studenti dovranno trascorrere lontani dalle aule. La riforma 107 impone infatti 400 ore di lavoro/tirocinio in azienda agli studenti degli istituti tecnico-professionali e 200 ore a quelli dei licei. Ma, mentre nel caso dei ragazzi e delle ragazze che seguono un percorso professionalizzante il rapporto con le fabbriche e le aziende è immediato, per i licei la questione diventa assai più complessa. Nel primo caso, ci sono già rapporti consolidati con le imprese, che sono interessate a coltivare giovani talenti da assorbire. Nel caso dei liceali, invece, le istituzioni culturali sembrano del tutto impreparate ad accogliere ragazzi, spesso minorenni, a cui affiancare tutor, nonostante la scarsità di risorse professionali, e senza averne nessun ritorno economico. Risultato? Molti musei, biblioteche e istituti hanno detto no alle richieste delle scuole, che si sono trovate costrette ad accantonare per ora la questione. Con il rischio che le prime settanta ore di alternanza, previste dal pacchetto per gli studenti del terzo anno, finisca per tramutarsi in una farsa: «Molte ore le svolgeremo in classe facendo intervenire tutor esterni», esemplifica una professoressa.

Il caso in Parlamento

Che l’emergenza ci sia, lo testimonia un’interrogazione del Pd, che rileva: «Le nostre scuole superiori stanno incontrando varie difficoltà con gli enti pubblici e privati per l’organizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro». Il motivo? «La scarsa conoscenza della normativa e una certa diffidenza nell’aprire certe istituzioni al mondo della scuola stanno ritardando questa parte importante della formazione scolastica: pertanto chiediamo al ministro di intervenire per rimuovere gli ostacoli e per dare certezze al percorso dei ragazzi», chiede il gruppo del Pd alla Camera con una interrogazione al ministro Stefania Giannini che risponderà domani durante il question time. Una richiesta obbligata, per segnalare al governo una criticità, rileva la deputata Simona Flavia Malpezzi: «E’ l’inizio di un nuovo percorso, è obbligatorio fare chiarezza su alcuni aspetti affinché tutto fili liscio». Del resto, il governo conosce bene le difficoltà, al punto che il ministero dei Beni culturali sta già preparando una circolare per invogliare e preparare gli istituti che fanno capo al dicastero guidato da Franceschini ad accogliere gli studenti.

Percorsi rinviati, per ora

Ma perché istituti culturali dovrebbero essere restii a far entrare gli studenti nelle proprie stanze? «Molti ci hanno risposto che non sono preparati per accogliere studenti minorenni, non sanno cosa fargli fare, non sanno nemmeno chi affiancargli, vista la carenza di personale- spiega la professoressa di musica del liceo Tasso di Roma, Cristina Paciello - Forse se fosse stato previsto un gettone di presenza, avrebbero avuto una spinta maggiore a farsene carico, ma così diventa per molti solo una grana: tanto più che non si tratta di pochi studenti ma di migliaia, che cercano una collocazione e un utilizzo proficuo delle proprie ore di alternanza scuola/lavoro». Per ora, il Tasso ha deciso di rinviare la decisione, e di aspettare che il consiglio docenti esamini la cosa: ma anche al Mamiani, dove già l’anno scorso avevano tentato una sperimentazione di alternanza, rilevano le difficoltà. «Per risolvere tutte le problematiche, anche burocratiche, abbiamo impiegato giorni: e l’anno scorso si trattava di impiegare una quarantina di studenti, una piccola parte. Quest’anno sarà ben più complesso assicurare 70 ore agli studenti del terzo anno, 70 a quelli del quarto, e altre 60 a quelli del V». Obietta il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi: «Per decenni non abbiamo fatto alternanza perché abbiamo teorizzato, come Paese, che erano mondi separati. Sappiamo che non basta dire che “è obbligatorio” per sistemare la situazione- ammette Toccafondi- Con le imprese facciamo incontri e seminari in tutta Italia mettendo in contatto scuole e imprese con musei, Comuni, etc. Ancora abbiamo fatto poco». Però secondo Toccafondi «il vero problema, e blocco, è mentale, culturale. Non servono altre leggi o norme».

 
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Anno di prova

Post n°4100 pubblicato il 28 Ottobre 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”


Neoimmessi in ruolo, anno di prova: Decreto Miur. 120 giorni di attività didattiche, quali supplenze sono valide. Parere Comitato non vincolante


di admin

 


Il Ministero ha pubblicato il D.M. n.850 del 27/10/2015 con il quale dà indicazioni sull'anno di prova del personale docente.

Secondo quanto riportato sul Decreto

  1. Il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente a verificare la padronanza degli standard professionali da parte dei docenti neo-assunti con riferimento ai seguenti criteri:
  2. corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, con riferimento ai nuclei fondanti dei saperi e ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dagli ordinamenti vigenti;
  3. corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali, organizzative e gestionali;
  4. osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente pubblico e inerenti la funzione docente;
  5. partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse previsti.

Attività formative: almeno 50 ore, aggiuntive rispetto agli ordinari impegni di servizio, obbligatorie. 
Saranno così articolate:

a. incontri propedeutici e di restituzione finale;
b. laboratori formativi;
c. “peer to peer” e osservazione in classe;
d. formazione on-line.

180 giorni. 

Il periodo di prova si supera con un servizio effettivamente prestato di almeno 180 giorni nel corso dell'a.s., di cui almeno 120 di attività didattiche. 

Sono computabili  nei 180 giorni: tutte le attività connesse al servizio scolastico, ivi compresi i periodi di sospensione delle lezioni e delle attività didattiche, gli esami e gli scrutini ed ogni altro impegno di servizio, ad esclusione di giorni di congedo straordinario e di aspettativa. Vale il primo mese di astensione obbligatoria per gravidanza. 

Sono computabili nei 120 giorni di attività didattiche sia i giorni di effettivo insegnamento sia i giorni impiegati presso la sede di servizio per attività valutative, progettuali, formative e collegiali. 

Supplenza e anno di prova 

L'anno di prova può essere svolto anche se in servizio su supplenza annuale o fino al termine del servizio, purchè su medesimo posto o classe di concorso affine. 

In quest'ultimo caso serve specifica autorizzazione del Dirigente dell'Ambito territoriale competente, sulla base dei seguenti criteri: 

  • la supplenza su posto di sostegno per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria è valida indifferentemente ai fini dello svolgimento del periodo di prova su posto di sostegno per la scuola dell’infanzia o primaria; 
  • la supplenza su posto di sostegno per la scuola secondaria di primo e di secondo grado è valida indifferentemente ai fini dello svolgimento del periodo di prova su posto di sostegno per la scuola secondaria di primo e di secondo grado;
  • per le classi di concorso, la supplenza è valida sullo specifico grado di istruzione e in considerazione della corrispondenza degli insegnamenti impartiti con quello relativi alla classe di concorso di immissione in ruolo.

Valutazione finale

Il docente effettua un colloquio davanti al Comitato di valutazione, il docente tutor presenta le risultanze emergenti dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neo-assunto. Il dirigente scolastico presenta una relazione per ogni docente comprensiva della documentazione delle attività di formazione, delle forme di tutoring, e di ogni altro elemento informativo o evidenza utile all’espressione del parere.

Il parere del Comitato è obbligatorio, ma non vincolante per il dirigente scolastico, che può discostarsene con atto motivato. 

Scarica il Decreto

 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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