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E’ un inseguirsi tra le righe

questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi di Marzo 2014

 

TRANSITO

Post n°2762 pubblicato il 31 Marzo 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "OrizzonteScuola"


Transito nei profili Ata di docenti C999, C555, inidonei: ulteriori chiarimenti

 

red - Con la nota del 21 marzo 2014 il Miur chiarisce che i docenti ITP C999 e C555 non possono passare nei ruoli ATA. Inidonei dopo il 1° gennaio 2014 potranno transitare nei profili Ata solo con le immissioni in ruolo disposte per l'a.s. 2014/15

Non si dovrà procedere al transito nei nei profili ATA

  • per i docenti titolari nelle classi di concorso C555 e C999 nelle more del perfezionamento del decreto attuativo applicativo dell'art. 15 della legge 128/2013
  • per docenti dichiarati inidonei alla funzione dopo il 1° gennaio 2014 o a seguito di nuova visita collegiale. In questo caso bisognerà attendere il contingente delle immissioni in ruolo per l'a.s. 2014/15.

Il Ministero si riserva di fornire, sull'argomento, puntuali indicazioni operative

La nota

 
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VISITE MEDICHE

Post n°2761 pubblicato il 29 Marzo 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "Docenti Inidonei e+"

VISITA MEDICA COLLEGIALE IN SARDEGNA


Vi espongo la mia esperienza:

i medici erano 2, medici legali militari. Uno prendeva appunti e l'altro mi ha chiesto quale fosse il mio problema. Gli ho esposto la situazione e presentato l'ultimo certificato aggiornato. Ho aggiunto che la visita stava avvenendo a tempo abbondantemente scaduto e lui mi ha detto che anche loro erano stati chiamati di corsa e che ovviamente ci sarebbe stato da ridire su tutti i ministeri, non solo il nostro. In mattinata è poi arrivato il rappresentante del MIUR (un dirigente scolastico) che , singolarmente, alla presenza del medico che gli ha riassunto la situazione, ha chiesto quale fosse la nostra attuale occupazione, ma era molto tranquillo, seppur imbarazzato dal compito assegnatogli. Personalmente ho parlato delle 3 biblioteche che gestico quest anno da quando la "mia" scuola è diventata istituto di istruzione superiore e si è mostrato interessato e mi ha fatto qualche domanda in merito, se mi trovassi bene etc. NON MI HA ASSOLUTAMENTO PARLATO DI MODULI A O B DA FIRMARE !!! Il medico ha aggiunto che , data la specificità della disciplina che insegnavo (ed. fisica) ed il peggioramento delle mie condizioni di salute , lui riteneva opportuno riconfermare il mio stato di inidoneità all'insegnamento. Ha poi aggiunto che avrebbero spedito il verbale alla mia scuola e che la giustificazione della nostra presenza era già insita nella lettera di convocazione. ( In altri casi alcuni colleghi sono stati consigliati di chiedere un giorno di permesso retribuito. ) Nella mia scuola mi è stato suggerito di motivare la richiesta come "visita collegiale" (imposta...) poichè rientra nei casi contemplati dalla normativa vigente a riguardo.
Altre notizie utili ed interessanti: tutti coloro che come me sono stati convocati a visita ieri hanno avuto la riconferma dell'inidoneità. A tutti (25 PERSONE) è stato consentito di riassumere la propria situazione ed esibire la certificazione + recente, non è stata invece fatta la famosa "visita corporale". 5 COLLEGHI SONO STATI MANDATI DIRETTAMENTE IN PENSIONE. Ho parlato solo con uno di loro (gli altri erano stati visti alle 8.30) il quale ha chiesto di andar via perchè, come molti di noi, non ce la fa +. Il collega è stato avvisato che la pensione sarebbe stata calcolata con il maturato. Poichè aveva tantissima documentazione MA aggiornata al mese di giugno, è stato collocato in malattia "di ufficio" per 90 giorni e riconvocato alla scadenza di tale periodo con documentazione aggiornata e subito dopo sarà collocato in pensione. Scrivo tutto ciò perchè penso possa essere utile ai colleghi.

 
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GIANNINI

Post n°2760 pubblicato il 26 Marzo 2014 da fabiana.giallosole
 

Da “ItaliaOggi”

 

Giannini: la valutazione anche per premiare i docenti. Neanche il 30% degli istituti pubblica i risultati dei test. I presidi: trasparenza difficile


di Alessandra Ricciardi 

Neanche 3 scuole su 10 pubblicano on line i risultati dei propri ragazzi ai test Invalsi. Un dato che la dice lunga sulla possibilità di utilizzare in modo condiviso la valutazione esterna e nazionale, di cui oggi i test Invalsi sono il principale strumento, anche per la carriera dei docenti.

Il dossier «merito e stipendi» è tornato di grande attualità a viale Trastevere. È giunta «l'ora di valorizzare chi lavora meglio, altrimenti quel poco che c'è non solo non serve a migliorare la qualità complessiva ma neppure a valorizzare le singole persone», ha detto il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini. Che ha avuto modo di spiegare: «La valutazione è utile se viene considerata come strumento di governo con l'introduzione di operazioni premiali e di penalizzazione altrimenti è solo un esercizio stilistico». L'obiettivo è chiaro, il percorso da affrontare impervio.

E non solo perché il mondo sindacale, prima di parlare di premi, pretende quantomeno l'adeguamento della busta paga di tutti gli insegnanti al costo della vita, ma per una diffidenza molto più diffusa, e variamente motivata, contro il sistema di valutazione. Tanto che ad oggi meno del 30% degli istituti pubblica i risultati dei propri studenti ai test Invalsi (come emerge dalla tabella pubblicata in pagina), con punte di eccellenza nella provincia di Trento.

Una scarsa propensione alla pubblicità che Giorgio Rembado, presidente dell'Anp, l'associazione nazionale presidi, spiega con la scarsa diffusione della cultura della trasparenza. «È una difficoltà culturale, non si vogliono mettere in piazza le proprie debolezze», spiega Rembado, «non siamo nel mondo anglosassone, per cui le pagelle degli istituti sono tradizionalmente pubbliche». Predica prudenza, Rembado: «Sono convinto che a volte percorsi di riforma meno dirompenti dal punto di vista della comunicazione siano più efficaci sul piano dell'attuazione e dei contenuti».

I test Invalsi nel recente passato sono stati spesso contrastati dalla scuola proprio per il timore che i risultati fossero utilizzati per premiare e punire i prof. Tralasciando, è l'accusa, una serie di fattori che incidono sul rendimento degli studenti, come il contesto, la famiglia, le risorse aggiuntive di cui un istituto dispone. Un lavoro molto complesso,quello che si fa a scuola, in cui il ruolo del singolo docente è sì decisivo ma non esclusivo. E proprio per questo, ha ricordato di recente una ricerca della Fondazione Agnelli diretta da Andrea Gavosto, è difficilmente valutabile dall'esterno. Anzi, evidenzia la ricerca, legare la valutazione esterna della scuola ai premi ai docenti potrebbe essere addirittura controproducente.

Per i sindacati, che ricordano come lo stipendio dei docenti italiani è in media il più basso dei paesi traino dell'Unione europea, «differenziare i salari si può fare. Ma condividendo i processi e mettendo risorse aggiuntive. E avendo prima rinnovato il contratto di base», dicono all'unisono i responsabili di Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda. Intanto, sulla Gazzetta Ufficiale di ieri è stata pubblicata la legge di conversione del decreto sugli incrementi stipendiali dei docenti e Ata.

Proprio il ministro Giannini dovrà ora inviare all'Aran, l'agenzia governativa per la contrattazione nel pubblico impiego, la direttiva che consente di pagare gli scatti di stipendio per anzianità di servizio a tutti.

 

 
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RIFORMA SENZA SINDACATI

Post n°2759 pubblicato il 26 Marzo 2014 da fabiana.giallosole
 

Da Diario del Lavoro


Pubblica Amministrazione. Possibile riforma senza i sindacati

Non è detto - ha affermato il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, a margine di un convegno - che ci saranno dei tavoli, perché abbiamo tempi molto strett

Il governo potrebbe varare la riforma della pubblica amministrazione senza un confronto con i sindacati. "Non è detto - ha affermato il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, a margine di un convegno - che ci saranno dei tavoli, perché abbiamo tempi molto stretti. Può anche darsi - ha aggiunto il ministro sull'eventualità di una trattativa - ma non per forza".

“Non credo che un ministro intelligente come Marianna Madia, che ci ha chiesto di aiutarla nel difficile compito di riorganizzare e innovare le amministrazioni pubbliche, non trovi l’interesse e il tempo di farlo insieme ai lavoratori e professionisti della Pa”. Così Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp, risponde alle dichiarazioni del ministro della Pa.

L’ipotesi di un non confronto con i sindacati non è stata gradita dalla segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso: "Oggi c'è in corso una gara tra tutti i ministri" del governo Renzi "a spiegare che loro al massimo dal sindacato accolgono dei consigli, non intendono fare nessuna discussione. La contrattazione - ha ricordato la segretario della confederazione di corso Italia - è un'attività identitaria delle categorie e la concertazione è il tema dove si prova a fare sintesi economica che è compito della confederalità". Ma in questo momento "viene negata la teorica concertazione" ma anche la semplice consultazione, come dimostrano le dichiarazioni dei ministri.

 

 
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RENZI

Post n°2758 pubblicato il 26 Marzo 2014 da fabiana.giallosole
 
Tag: Renzi

Da “La Tecnica della Scuola”


Renzi fischiato anche a Scalea

 di A.G.

Una piccola folla ha accolto il premier che si accingeva a partecipare all'incontro con gli studenti dell'Istituto comprensivo statale Caloprese: c’erano ex Ata con al collo dei cartelli con la scritta "Grazie alla spending review dal 31 marzo io e la mia famiglia non avremo un futuro". E anche delle mamme indignate per le condizioni in cui sono ridotti gli istituti calabresi.

 

L’abitudine presa dal presidente del Consiglio Matteo Renzi di visitare una volta a settimane una scuola italiana sta avvicinando le massime istituzioni dello Stato ai problemi dell’istruzione pubblica. A costo di ricevere proteste e contestazioni. Che, come accaduto nelle precedenti occasioni, il 26 marzo sono arrivate anche a Scalea, in provincia di Cosenza, dove una piccola folla di contestatori ha accolto il premier che si accingeva a partecipare all'incontro con gli studenti dell'Istituto comprensivo statale Gregorio Caloprese.

Renzi ha fatto il suo ingresso in macchina nel cortile della scuola, accolto da urla e qualche fischio di vari gruppetti di contestatori i precari del personale Ata e anche elettori del centrodestra.  Al suo arrivo, alcuni ex dipendenti Ata sono saliti sul muretto esterno della scuola con al collo dei cartelli con la scritta "Grazie alla spending review dal 31 marzo io e la mia famiglia non avremo un futuro".

Quando Renzi è sceso dall'auto nel cortile della scuola, gli stessi lavoratori hanno gridato in coro "via le ditte dalla scuola". Le mamme hanno invece esposto lo striscione "Siamo indignate chiedeteci perché", lamentando la mancanza di futuro per i loro figli.

Anche l'associazione "Sanità è Vita" ha protestato mostrando uno striscione con la scritta "Sanità: condannati a morte". Infine alcuni "semplici cittadini", come si sono definiti loro stessi, hanno mostrato alcuni cartelli con la scritta "Renzi stai sereno vai Berlusca" e "Renzi perchè Gentile no e Barraccio sì?".

Tra i contestatori c’era anche un gruppo di mamme di Scalea: le mamme hanno esposto uno striscione con la scritta "le mamme sono indignate, chiedeteci perchè". "La protesta è scaturita - ha detto una di loro - per le condizioni precarie in cui si trovano le scuole e per la presenza di rifiuti per le strade". "Renzi - hanno detto le mamme - dovrebbe venire a Scalea una volta al mese".

 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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