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questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

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Senza alcuna richiesta

 

 

 

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sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi di Ottobre 2014

 

Giannini

Post n°3035 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da fabiana.giallosole
 

Da “Tuttoscuola”

Giannini contro i sindacati: Raccolta firme legata a una visione passata

Si tratta di una visione, ha proseguito Giannini, "passata legata a rapporti di forza".

La raccolta delle firme promossa dai sindacati per ricordare al governo che il contratto della scuola è scaduto "è un po’ come il corteo, uno strumento importante e legittimo ma anche molto legato ad una visione passata". Lo ha affermato il ministro dell'Istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini parlando a margine di un convegno sulle competenze digitali, a Roma. Si tratta di una visione, ha proseguito Giannini, "passata legata a rapporti di forza".

"Mi auguro che il sindacato - ha continuato il ministro - abbia tutta la volontà di mettersi nella direzione del rinnovamento e del cambiamento e di contribuire a dare nel nostro settore quello che esso merita, una scuola che mantenga la grande tradizione del passato ma che si possa rinnovare".

"Siamo aperti al dialogo con tutto il Paese, non a caso - ha aggiunto il ministro - siamo partiti con una consultazione e non da un provvedimento legislativo". "Faremo anche con i sindacati gli incontri che abbiamo già annunciato", ha assicurato ancora il ministro.

 
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Scuola

Post n°3034 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da fabiana.giallosole
 
Tag: Scuola

Da” Agenzia Dire”

Scuola. I sindacati: "La proposta del Governo ci fa arretrare di 40 anni"

Oltre 250mila firme ("ma puntiamo anche a 400mila") per dire a Matteo Renzi, al Governo, che il lavoro del personale della scuola va "riconosciuto e valorizzato"

 Adriano Gasperetti

ROMA - Oltre 250mila firme ("ma puntiamo anche a 400mila") per dire a Matteo Renzi, al Governo, che il lavoro del personale della scuola va "riconosciuto e valorizzato", per ricordare che "il contratto è fermo dal 2009" e che vanno "ripristinati gli scatti di anzianità". Per questo, ma non solo, oggi in piazza Montecitorio a Roma si sono ritrovati i cinque sindacati della scuola che hanno esposto le proprie ragioni e hanno portato, materialmente contenute in scatoloni di cartone, le migliaia di firme raccolte tra il personale della scuola, destinate al presidente del Consiglio Matteo Renzi.

"La legge di stabilità- ha detto Massimo Di Menna, segretario della Uil Scuola- prevede il blocco del contratto di lavoro, fermo dal 2009, il blocco degli aumenti per anzianità e, fino al 2019, nessun aumento per nessuno. La scuola viene detto che è importante, ma le retribuzioni sono agli ultimi posti dei paesi europei e la spesa per l'istruzione è al penultimo posto in rapporto alla spesa pubblica". La risposta, ha sottolineato, è "il solito rigore, cioè lavorate senza aumento, non può decidere davanti allo specchio il rapporto di lavoro delle persone che fanno funzionare la scuola italiana".
Per Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, questa è una raccolta di firme di persone "che vengono dalla scuola vera, reale. Non è una raccolta di tweet o di slogan ma è una legittima richiesta del personale della scuola di vedere riconosciuto e valorizzato il proprio impegno, il proprio lavoro, attraverso lo strumento contrattuale". Per il leader della Cisl Scuola "il sindacato è il soggetto con cui il Governo si deve confrontare per affrontare i temi dell'organizzazione del lavoro e delle retribuzioni del personale. La proposta del Governo ci vuole far arretrare di almeno 40 anni. Nella legge di stabilità ci siano risorse per rinnovare il contratto, siano ripristinati gli scatti di anzianità per il personale, vogliamo sia riconosciuto il ruolo di soggetto contrattuale del sindacato".

Il rinnovo del contratto per Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil, "è un diritto per lavoratrici e lavoratori della scuola. Non ci può essere una buona scuola senza rinnovo. Il contratto è dignità, aumento salariale, inclusione dei precari in termini di diritto e salario. Chiediamo che si aprano subito tavoli contrattuali e che ci siano risorse. Nelle 300mila firme circa, e noi contiamo di arrivare a 400mila rapidamente, c'è la richiesta di lavoratrici e lavoratori della scuola di contare, di non essere catalogati come numeri".

Per lo Snals Confsal c'era Achille Massenti, segretario vicario: "Non si può ragionare di scuola se nella scuola non si investe- ha detto- La volontà e il momento dell'unità delle sigle sindacali, rivendicano una rappresentanza con forza delle richieste del personale per una scuola migliore e una dignità professionale. Saremo disponibili a studiare insieme, come scuola, strategia per arrivare ai risultati necessari".

Infine il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti: "Mi auguro che dopo questa iniziativa, che è forte, che questo Governo cambi verso nei confronti dei sindacati e ci voglia convocare ad un tavolo reale, dove si va a trattare. Non è possibile che i contratti di lavoro che toccano orari e retribuzione si facciano via internet. Si cominci a trattare. La costituzione prevede l'esistenza dei sindacati. Importante è che oggi i 5 sindacati siano insieme, mi auguro che si arrivi a questa trattativa altrimenti mi auguro che l'unità continui e che costringa il governo a addivenire a più miti consigli".

 

 
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Firme

Post n°3033 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da fabiana.giallosole
 
Tag: Firme

Da”La Tecnica della Scuola”


Le firme per sbloccare i contratti: roba vecchia, secondo Giannini


Giannini, montiana doc, sembra non avere molti dubbi: scioperi, cortei e persino raccolte di firme sono un modo vecchio di fare sindacato. Per essere moderni Camusso & C. dovrebbero organizzare convegni dal titolo: "W la Buona Scuola, abbasso i contratti"

Reginaldo Palermo

Ai sindacati che hanno consegnato 300mila firme con la richiesta di sbloccare i contratti, il ministro Stefania Giannini fa presente che questo è un modo vecchio di concepire il sindacato.
Stessa osservazione che è stata fatta in occasione degli scioperi che fino ad ora sono stati proclamati.
Possiamo immaginare che secondo Giannini sono roba vecchia anche le manifestazioni, i cortei e le proteste.
Può darsi che il Ministro abbia qualche buona ragione, ma francamente saremmo molto curiosi di sapere quale dovrebbe essere un modo "moderno" di fare sindacato.
Forse Stefania Giannini auspica sindacati che organizzano settimanalmente festosi incontri, seminari e convegni con titoli del tipo "W la Buona Scuola, abbasso i contratti".
Una modalità moderna sarebbe forse anche quella di inviare mail e telegrammi al Governo chiedendo una riduzione degli stipendi.
Il massimo, forse, sarebbe che i sindacati si prendessero la briga di scrivere una legge di stablità  che preveda l'aumento delle tasse e la diminuzione degli stipendi dei dipendenti pubblici.
D'altra parte non dimentichiamo che Giannini è la leader di Scelta Civica, movimento fondato da Mario Monti che aveva a suo tempo coniato lo slogan "Pagare le tasse è bellissimo".

 

 
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Sindacati

Post n°3032 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da fabiana.giallosole

 

Da “Corriere della sera”


I sindacati: 300mila firme a Renzi

Portati a Palazzo Chigi gli scatoloni con le firme di migliaia di docenti e dirigenti e personale Ata di tutta Italia. «Ci ascolti o la scuola scenderà in piazza»

di Claudia Voltattorni

La consegna degli scatoloni con le quasi 300mila firme dei prof italiani (foto Jpeg)

nno portato da piazza Monte Citorio a Palazzo Chigi decine di scatoloni. Tutti i leader dei sindacati della scuola in processione verso l’ufficio posta della presidenza del Consiglio per consegnare a Matteo Renzi le quasi 300mila firme («ma stiamo andando verso le 400mila») di altrettanti professori, professoresse, maestri e maestre, presidi, personale Ata d’Italia che dallo scorso settembre hanno partecipato alla campagna #sbloccacontratto lanciata dai sindacati per far partire i negoziati per il nuovo contratto del mondo della scuola, scaduto ormai da 7 anni.

«Siamo insegnanti, non sudditi»

Ma la protesta di giovedì mattina con schierati davanti alla Camera i leader di Flc Cigl Domenico Pantaleo, Cisl Scuola Francesco Scrima, Uil Scuola Massimo di Menna, Gilda Unams Rino Di Meglio, e Snals Confsal Achille Massenti, è servita anche per dire che «la Buona Scuola del governo Renzi non può trattare i professori come dei sudditi», che «il blocco degli scatti di anzianità e degli aumenti fino al 2019 annunciato dalla “Buona Scuola” sono una cosa ingiusta, un’ulteriore penalizzazione per chi ogni giorno entra nelle scuole e si occupa dei nostri ragazzi, il futuro del Paese» e che «il rinnovo di un contratto ormai scaduto da anni è un modo per rispettare la professionalità e il lavoro di quasi un milione di persone». Secondo Scrima della Cisl, «la proposta del Governo ci vuole far arretrare di almeno 40 anni» e ribadisce che le firme raccolte «non sono tweet ma firme di persone reali».

Firme da Renzi e poi sciopero generale

Così gli scatoloni pieni di firme sono arrivati all’ufficio posta di Palazzo Chigi. Il premier ha accettato di riceverle. E ora? Domenico Pantaleo della Cgil spiega: «Queste firme ci dicono: noi vogliamo contare, non essere solo dei numeri», perché ai professori italiani «vanno riconosciute dignità e professionalità» e invece «bloccare gli scatti di anzianità e gli stipendi fino al 2019 - aggiunge Di Menna (Uil) - è un modo per fare uno sgarbo a tutti quelli che ogni giorno nella scuola ci lavorano». La prima protesta ci sarà l’8 novembre, giornata in cui i lavoratori del pubblico impiego scenderanno in piazza a Roma. «E poi se non sarà sufficiente - continua Pantaleo - potremo pensare ad uno sciopero generale della scuola».

Giannini: raccolta firme strumento del passato

Il 23 novembre prossimo a Firenze intanto il Gilda porterà in piazza tutti i suoi iscritti. E il coordinatore Rino Di Meglio replica al ministro Stefania Giannini che ha definito la raccolta firme «un po’ come il corteo, uno strumento importante e legittimo, ma anche molto legato a una visione passata dei rapporti di forze»: «Il ministro sbaglia, il nostro obiettivo non è il muro contro muro, ma dare concretamente voce al mondo della scuola e chiedere che chi lavora nella scuola venga realmente ascoltato: c’è totale assenza di dialogo invece, nonostante il ministro continui da luglio a dichiarare di volerci incontrare, ma poi tutto tace». Pantaleo (Cgil) chiede al ministro «più rispetto delle persone» e «di prestare maggiore attenzione al mondo del lavoro e non ascoltare soltanto Marchionne e le imprese». Infine Scrima (Cisl) aggiunge: «Se la raccolta di firme è uno strumento che ha fatto il suo tempo, cosa dobbiamo usare Twitter o i social network?».

 

 

 
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Stabilità

Post n°3031 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da fabiana.giallosole
 

 

Da” Corriere della sera”

Stabilità, saltano i soldi per Invalsi, scuole musicali e artistiche

La decisione della commissione Bilancio di stralciare alcune norme penalizza la scuola. Il Miur: no comment, l’iter è appena iniziato

di Valentina Santarpia

Non c’è stato neanche il tempo di festeggiare, che le risorse in più ottenute dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini sono saltate. Bisogna ancora aspettare la decisione definitiva del presidente della Camera, Laura Boldrini, ma per ora la commissione Bilancio ha «stoppato» una serie di norme ritenute accessorie, che dovranno trovare spazio in provvedimenti ad hoc. E tra queste ci sono alcune che riguardano proprio l’istruzione. Il ministero per ora preferisce non rilasciare commenti: l’iter, sostengono da viale Trastevere, è appena iniziato.

Penalizzati i precari dell’Invalsi

Prima di tutto, salta il finanziamento una tantum di 10 milioni per il 2014 a favore dell’Invalsi, l’istituto di valutazione: era una risorsa importante, chiesta e ottenuta per stabilizzare decine di lavoratori precari che da anni, pur svolgendo un lavoro delicato e prezioso, non riescono ad ottenere una certezza lavorativa. Il comma 24 dell’articolo 23 è stato stralciato, e così saltano anche i commi 26 e 27, che autorizzavano l’Invalsi ad un piano «assunzionale straordinario». Saltano pure le risorse ottenute, sempre in zona Cesarini, per gli istituti musicali pareggiati (5 milioni) e per le accademie non statali di belle arti (1 milione).

Nessuna accelerazione sui cantieri

C’è anche un’altra norma, che viene considerata dalla commissione Bilancio di Montecitorio non strettamente legata alla Stabilità: e cioè il comma 31, sempre dell’articolo 24, che consentiva alle Regioni di poter procedere all’aggiudicazione provvisoria dei lavori di edilizia scolastica entro il 28 febbraio 2015. Una norma che avrebbe accelerato l’apertura dei cantieri. Saltano pure i 100 milioni per gli Lsu di Napoli e Palermo: e i lavoratori socialmente utili sono quelli che al Sud garantiscono le pulizie nelle scuole.

 

 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


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