TheDeadLivingNight"Quando all'inferno non ci sarà più posto, i morti cammineranno sulla terra" - Dawn of the Dead - George A. Romero |
AREA PERSONALE
CRONOLOGIA
- II - Un caffè
- III - Riflessi
- IV - Sotto i raggi della luna
- V - Corpo a corpo
- VI - Cinque colpi
- VII - Riprendendo fiato
- VIII - Legittima difesa
- IX - Isolati
- 23 Maggio - Per non dimenticare
- X - Storie di faide
- XI - Traccie preoccupanti
- XII - Logicamente irrazionale
- XIII - Al di là del vetro
- XIV - Uscita di emergenza
- XV - Latrati nella notte
- XVI - Un mesto addio
- XVII - Primi bagni
- XVIII - Nuovi arrivi
- XIX - Sopralluogo
- XX - Inesorabili
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Post n°12 pubblicato il 14 Giugno 2006 da Chand79
"Si può sapere che è successo li fuori?" chiese Catalano mentre porgeva una bottiglietta d’acqua a Nadia. |
Post n°11 pubblicato il 23 Maggio 2006 da Chand79
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Post n°10 pubblicato il 09 Maggio 2006 da Chand79
Nadia si era accovacciata vicino il bancone del bar, le ginocchia al petto strette tra le braccia. Allo shock piano piano subentrava la disperazione per la perdita dell’amico. Stavano tornando da un weekend passato con amici spensieratamente al mare dopo settimane di studio. Adesso si trovava precipitata in un incubo, aveva visto morire Gianni e adesso si trovava tra gente sconosciuta in un luogo a lei sconosciuto. |
Post n°9 pubblicato il 08 Maggio 2006 da Chand79
Khalifà spinse la porta a vetri precedendo gli altri due. "Maledetto extracomunitario. Che sei tornato a fare??" e sparò un colpo. L’uomo stava dietro al bancone con un fucile in mano, la canna ancora fumava. Khalifà si accasciò tenendosi la spalla destra. "Giù l’arma, polizia!" gridò Desimone puntando l’uomo, che fece cadere il fucile portando le mani sulla testa. |
Post n°8 pubblicato il 05 Maggio 2006 da Chand79
La ragazza era sconvolta. Aveva visto uccidere il suo amico proprio davanti i suoi occhi. "Sono Antonio", disse il poliziotto allungandole la sua giacca di velluto, "e tu?". "Nadia", rispose osservando impietrita il corpo immobile sul selciato. Il poliziotto si chinò su di esso, vide una ferita tra la spalla e il braccio e ne tastò il polso. Non c’era più niente da fare. Prese la ragazza per una spalla e si girò verso l’altro uomo che invece guardava il corpo malconcio dell’assalitore. Tastò anche il polso del secondo corpo. "Grazie per l’aiuto"."Avevo osservato la scena e la pistola che ti cadeva, mi eri sembrato in difficoltà e quindi l’ho raccolta"."Io sono l’agente Desimone, ero qui di passaggio, quando ti sei accorto dell’aggressione?" |