Creato da diversity84 il 04/03/2008

diversity blog

una piccola parte della mia vita - LGBT

THE L WORD 6

The L Word

 

STOP

 

FACEBOOK

 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

PREMIO WEBLOG2008

 

PREMIO CREATIVITà

 
Citazioni nei Blog Amici: 21
 

MY SUMMER OF LOVE

 

BETTE E TINA - DIDO

 

IMAGINE ME AND YOU

 

LOVING ANNABELLE

 

D.E.B.S.

 

WHEN NIGHT IS FALLING

 

IMAGINE ME AND YOU

 

LOVE IS BETTER THAN CHOCOLATE

 

 

L'IRAQ "LIBERATO" UCCIDE I GAY

Post n°707 pubblicato il 16 Agosto 2009 da diversity84
 
Foto di diversity84

Rapporto di Human Right Watch

 

 

di Lucia Annunziata



Pare che le milizie sciite e l’esercito regolare abbiano trovato a Baghdad un terreno di salda collaborazione: la voglia di ripulire l’Iraq dalla piaga dei tanta, gli omosessuali. Secondo il più recente rapporto di Human Right Watch in arrivo dall’Iraq, questa è la più recente evoluzione della guerra sociale che continua a travagliare il Paese.

Le 67 pagine di «”They Want Us Exterminated”: Murder, Torture, Sexual Orientation and Gender in Iraq» documentano la campagna di rapimenti, torture ed esecuzioni contro i gay iniziata con il 2009 e con centinaia di vittime già all’attivo. Le torture includono stupri di gruppo e ferite permanenti inflitte ai presunti gay. Ecco il racconto, raccolto in aprile, di uno dei sopravvissuti: «Confessare cosa? chiesi. “Il lavoro che fai, l’organizzazione di cui fai parte, e che sei un tanta”. Per giorni sono stato picchiato e umiliato... e poi mi hanno violentato. Per tre giorni». Nel rapporto alcuni medici testimoniano di aver visto cadaveri o ricevuto in cura uomini con ferite grottesche.

I dettagli, violentissimi, li lasciamo a chi consulterà il rapporto, che dovrebbe essere reso pubblico il 17 di agosto, ma di cui già circolano alcune anticipazioni. Secondo l’organizzazione per i Diritti Umani, l’azione è iniziata nella zona sciita della capitale, Sadr City, quartiere famoso nella storia di Baghdad per la sua strenua resistenza al regime di Saddam. Oggi è il quartier generale del gruppo politico e militare della milizia di Moqtada al-Sadr. Da quell’area, la campagna di persecuzioni si è estesa a altre città grazie alla segreta collaborazione con le milizie sciite di membri dell’esercito regolare composto in maggioranza da Sunniti.

La paura del «terzo sesso» e della «femminilizzazione» dell’Iraq è divenuta negli ultimi mesi un tema propagandistico delle milizie sciite; in realtà le campagne antigay sono ricorrenti in molti Paesi musulmani. Se l’Iran è diventato famoso per le impiccagioni, altrettanto famose sono le persecuzioni dei gay in Egitto. Nel caso dell’Iraq c’è tuttavia una notevole differenza: il ruolo che ancora oggi vi hanno gli Stati Uniti. Dopo la decisione Usa di non occuparsi più direttamente della sicurezza nel Paese (le truppe americane sono raccolte in alcune guarnigioni cittadine) il compito è passato all’esercito regolare iracheno. Ma può Washington ignorare violazioni di tali portata?



(Di Enrico Oliari: "Anche i gay iracheni rimpiangono Saddam")

 
 
 

IL SITO INTENET DI CERTI DIRITTI SOTTO ATTACCO DI HACKER

Post n°706 pubblicato il 16 Agosto 2009 da diversity84
 
Foto di diversity84

Appare un’immagine simile a quella di Mustafa Kemal Ataturk con, sullo sfondo, la bandiera turca e la scritte: ‘No war stop Israel’

 

 

Dichiarazione di Sergio Rovasio, Segretario Associazione Radicale Certi Diritti:



“Da alcune ore il sito ufficiale dell’Associazione Radicale Certi Diritti è sotto attacco hacker. Sul sito internet www.certidiritti.it appare un’immagine simile a quella di Mustafa Kemal Ataturk con, sullo sfondo, la bandiera turca e la scritte: ‘No war stop Israel’ e “en iyi hack bildiğin hacktir ;) dewam ediyyyy...” Quanto appare nel sito internet di certidiritti.it è certamente opera di qualche fondamentalista che si oppone alle nostre iniziative in difesa dei diritti civili e umani. Non riteniamo credibile che i sostenitori del fondatore dello Stato laico turco, Kemal Ataturk, promuovano queste azioni”.

La vicenda è stata segnalata all’autorità giudiziaria.



(hoc)

 
 
 

IL MINISTRO ZAIA: "LA RAI NON DEVE VEICOLARE LA CULTURA GAY O LE UNIONI GAY"

Post n°705 pubblicato il 12 Agosto 2009 da diversity84
Foto di diversity84

"Il Servizio Pubblico deve interpretare la societa' pubblica"

 

 

"La Rai deve essere un canale per promuovere i valori della famiglia, non per veicolare la cultura gay o le unioni gay. Anzi sarebbe bene che le associazioni gay invece di mandare talvolta in televisione personaggi macchiette, si decidessero a rendere visibili personaggi meno appariscenti. In ogni caso la Rai non deve dare priorita' al mondo omosessuale e alle sue istanze, bensi' seguire le indicazioni del governo e promuovere la famiglia e i valori familiari attraverso i suoi programmi". Questa la posizione del ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Luca Zaia, intervistato dal massmediologo Klaus Davi per il programma Klauscondicio in onda su You Tube e visibile all'indirizzo http://www.yout Incalzato da Klaus Davi se i gay non debbano piu' andare in tv, la risposta del ministro e' stata perentoria: "No assolutamente, non ci deve essere alcuna discriminazione. La tv deve dare spazio a tutti ma la priorita' della Rai deve essere promuovere la famiglia".

Fiction su unioni e famiglie gay? "Non e' la missione della Rai e non e' la missione di questo Governo, nel senso che noi non siamo assolutamente a favore di una cosa del genere", continua il ministro leghista. "Il Servizio Pubblico deve interpretare la societa' pubblica, quindi tutto quello che e' l'assemblea dei soci che sono i 60 milioni di italiani che hanno degli orientamenti chiari - spiega Zaia -: la centralita' della famiglia, l'ordine pubblico, le tradizioni e la cultura. Credo che le comunita' gay in primis debbano mobilitarsi per evitare la spettacolarizzazione e la ridicolizzazione degli omosessuali in tv che ne fanno alcuni.

Cosa che va solo a loro discapito".

---

Grillini (Gaynet) al ministro Zaia, in Rai solo "papi" e cardinali, quasi mai gay e lesbiche



Per il ministro Zaia la Rai non dovrebbe parlare di gay e di coppie di fatto ma solo dei "sani" valori del tradizionalismo familista eterosessuale.

Ma la Rai, casomai Zaia se lo fosse dimanticato, non è il megafono della maggioranza, del governo o della Lega, ma un servizio pubblico che dovrebbe informare in modo imparziale.

Zaia invece vorrebbe una tv da "Minculpop" che imponga la cultura, se così si può dire, di chi governa e che, guarda caso, coincide con il più trito clericalismo bigotto e bacchettone.

In realtà non è chiaro quale Rai Zaia stia vedendo perchè è da mesi che il cosiddetto servizio pubblico non parla affatto di gay e lesbiche: sfidiamo Zaia a trovare una trasmissione negli ultimi due mesi dove sia stato invitato un esponente gay.

La verità è un'altra: la Rai ormai censura sistematicamente tutte le iniziative e le informazioni relative all'omosessualità, sui gay pride per esempio c'è stata la più totale delle censure eppure in un mese hanno sfilato mezzo milione di persone a Roma, Genova, Torino, Catania e Napoli ma sulla Rai nulla se si esclude qualche secondo su Rai 3.

Il "minculpop" è già iniziato e i dirigenti Rai lo hanno assorbito senza nemmeno gli ordini di servizio.

Ormai in Rai si da la parola solo a papi (il doppio senso è voluto) e cardinali e l'informazione è solo di regime.



Franco Grillini

Presidente di Gaynet

Associazione nazionale di giornalisti gay

 
 
 

COSSIGA: AUTONNO CALDO SU GAY E GIUSTIZIA

Post n°704 pubblicato il 12 Agosto 2009 da diversity84
Foto di diversity84

I guai di Berlusconi passano dalla Corte Costituzionale

 

Roma - ''I veri problemi per Berlusconi sono due, e passano entrambi dalla Corte costituzionale. Il primo e' il 'Lodo Alfano'. Il secondo e' la pronuncia della Consulta sui matrimoni gay''. Intervistato da 'Libero', il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, individua in questi temi due spine autunnali per il governo.

E spiega, a meta' fra il serio ed il faceto: ''Nel primo caso, se la Corte boccia il Lodo, Berlusconi finisce condannato dalla Gandus in un tempo complessivo che stimo in trenta giorni circa. Nel secondo, saremmo di fronte a un vero casino. Fini e' pronto a sostenere non solo il matrimonio gay, ma il matrimonio a tre: due uomini e una donna, o due donne e un uomo...''.

 

di ASCA

 
 
 

CERTI DIRITTI. FERRAGOSTO A REBIBBIA

Post n°703 pubblicato il 12 Agosto 2009 da diversity84
Foto di diversity84

Visitermo anche il reparto delle transessuali

 

 

“In occasione dell’iniziativa ‘Ferragosto nelle carceri’, promossa in tutta Italia grazie all’iniziativa della deputata radicale Rita Bernardini e Radicali Italiani, venerdì 14 agosto una delegazione radicale visiterà anche il Carcere romano di Rebibbia.



La delegazione radicale, guidata dal deputato Matteo Mecacci, accompagnato da Sergio Rovasio, Segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti e Michele De Lucia, Tesoriere di Radicali Italiani, farà visita anche nel reparto delle transessuali dove sono detenute alcune decine di persone”.







Maggiori informazioni sull’iniziativa al sito www.radicali.it

 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIMI COMMENTI

articolo veramente ben scritto. I miei complimenti da lumaca
Inviato da: diletta.castelli
il 22/10/2016 alle 13:26
 
auguri!! buone feste e buon compleanno
Inviato da: ninograg1
il 25/12/2015 alle 07:53
 
Grazie!
Inviato da: Nounours en peluche
il 03/09/2013 alle 10:20
 
L'unica speranza, al giorno d'oggi, è sognare!...
Inviato da: diversity84
il 21/01/2012 alle 18:44
 
l'assenza di regole (che funzionano per il nostro...
Inviato da: pgmma
il 12/12/2011 alle 10:02
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: diversity84
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 39
Prov: BO
 

CONTATORE

 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

BANNER


BlogItalia.it - La directory italiana dei blog

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

Blog-Show la vetrina italiana dei blog!


PageRank

Antipixel di SocialDust Blog Aggregator

  Lelle A Zonzo
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ONLYONEMAN1DinosRcModelsgreta.rossogeranioTizianoparsiharleypiginimaurobo60Ricciolo64diegterzastuccNostalgica_menteale.bormarkezz_1988giulisoldasilvia.m1977blarney78
 

BIBLIOGRAFIA

 

Scritto sul corpo - Jeanette Winterson

Rosario Capaldo - Cieli sporchi

Franco Grillini - Ecce Omo

Oliviero Toscani; Jack Lang. Gay Pride: history.

Massimo Consoli; Maria Cristina Gramolini. Independence gay: alle origini del Gay pride.

Ginevra Brandi; Donne.

Julie Anne Peters; Tra mamma e Jo.

Rosanna Fiocchetto, L'amante celeste - La distruzione scientifica della lesbica.

Cesar Tripp, La questione omosessuale.

Stefano Bolognini, Breve storia del matrimonio gay.

Daniela Danna, Matrimonio africano.

Daniela Danna, Matrimonio omosessuale.

Giovanni Dall'Orto, Manuale per coppie diverse.

Giovanni Paolo II, Le unioni omosessuali non sono una realtà coniugale, in "La Famiglia".

Alicata, Cristiana "Quattro", Edizioni il Dito e La Luna, Milano 2006. Romanzo, storia di una famiglia omogenitoriale raccontata da uno dei figli.

Bonaccorso, Monica, Mamme e papà omosessuali, Editori Riuniti.

Bottino, Margherita e Daniela Danna, La gaia famiglia. Che cos'è l'omogenitorialità, Asterios.

Danna, Daniela, Io ho una bella figlia. Le madri lesbiche raccontano, Zoe, Forlì 1998.

 

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

THE F WORD :D

 

MACA & ESTHER - BECAUSE OF YOU

 

LOVING ANNABELLE - COLONNA SONORA CARMEN CONSOLI

 

SAVING FACE

 

AFTER A KISS - THE L WORD

 

BETTE & TINA - LOVE OF MY LIVE

 

BOUND (SUMMER IN THE CITY)

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963