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LA STORIA INFINITA

Post n°295 pubblicato il 08 Luglio 2011 da manser11

"La storia infinita" è un film fantastico-fiabesco del 1984 (regia di Wolfgang Petersen) tratto dal libro omonimo dell'autore tedesco Michael Ende. Lo ritengo una pietra miliare nel panorama cinematografico mondiale, una storia che andrebbe fatta vedere a tutti i bambini ma soprattutto ai grandi che dopo una certa età cominciano a uccidere i propri sogni e a farsi divorare dal Nulla.

Rivedo sempre questo film con emozione perché mi sono sempre rivisto in Bastian, il bambino protagonista che si rifugia in un ripostiglio della scuola e viene catapultato, con la lettura del libro preso in prestito da un libraio, in un mondo fantastico, popolato da creature fiabesche in fuga dal Nulla, il male che sta distruggendo il regno di Fantàsia. L'alter ego di Bastian nel romanzo è Atreyu, il guerriero incaricato di contrastare il Nulla; Atreyu, aiutato anche dal drago volante Falkor e altri simpatici personaggi, dovrà passare diversi ostacoli e peripezie prima di trovarsi faccia a faccia con Gmork, una specie di lupo al servizio del Nulla. Quando Fantàsia sembra perduta, Bastian capisce che solo lui, con la sua fantasia e la forza dei suoi sogni, potrà salvarla e realizzare, grazie a Falkor che si trasferisce dal libro alla realtà, tutti i desideri che vorrà.

Un film davvero spettacolare e ricco di metafore che ci ricordano che il Nulla (sempre più forte e aggressivo in questa società) può essere sconfitto solo con la forza della fantasia, dei sogni, della speranza, doti che troppo spesso le persone sacrificano al materialismo, al cinismo e al "buio" uccidendo il bambino che è in loro.

Da citare infine la colonna sonora, con una "Never ending story" cantata da Limahl entrata prepotentemente a far parte della storia musicale degli anni 80.

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ale il 11/07/11 alle 14:08 via WEB
Ho visto il film decine di volte da bambina e decine di volte da mamma ed è sempre stato emozionante, avventuroso e commovente. Poi ho deciso di leggere il libro alla mia bambina. E ho trovato un romanzo meraviglioso dalla scrittura semplice ed avvincente. Un libro coinvolgente, ricco di contenuti e straordinariamente profondo. Nel libro, più per adulti (ma non per tutti a mio avviso) che per bambini, fantasia rappresenta anche un pericolo per il piccolo Bastian che dovrà trovare se stesso, il suo equlibrio e la sua verità per poterle sopravvivere. E tutto lo riconduce all'unica forza in grado di poterlo aiutare in questo: L'Amore.
(Rispondi)
 
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Breznev il 13/07/11 alle 11:33 via WEB
Ah l'amour l'amour! comm mi piac' l'amour, isiemm' a na buona buttigl' di birr' e nu cannone!
(Rispondi)
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Amelie il 13/07/11 alle 14:40 via WEB
Breznev!...non solo sei un tossico incallito...sei pure terrone!!... lascia che ti mandi qualche citazione di uno dei più bei libri che mi sia capitato tra le mani... Per Bastiano Baldassarre Bucci la passione erano i libri. Chi non ha mai passato interi pomeriggi con le orecchie in fiamme e i capelli ritti in testa chino su un libro, dimenticando tutto il resto del mondo intorno a sé, senza più accorgersi di aver fame o freddo; chi non hai mai letto sotto le coperte, al debole bagliore di una minuscola lampadina tascabile, perché altrimenti il papà o la mamma o qualche altra persona si sarebbero preoccupati di spegnere il lume per la buona ragione ch’era ora di dormire, dal momento che l’indomani mattina bisognava alzarsi presto; chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perché una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, a creature che si era imparato ad amare e ammirare, per le quali si era temuto e sperato e senza le quali d’improvviso la vita pareva così vuota e priva di interesse; chi non conosce tutto questo per sua personale esperienza, costui molto probabilmente non potrà comprendere ciò che fece allora Bastiano. <<Mi piacerebbe sapere>>, mormorò fra sé, <<che diavolo c’è in un libro fintanto che è chiuso. Naturalmente ci sono dentro soltanto le lettere stampate sulla carta, però qualche cosa ci deve pur essere dentro, perché nel momento in cui si comincia a sfogliarlo, subito c’è lì di colpo una storia tutta intera. Ci sono personaggi che io non conosco ancora e ci sono tutte le possibili avventure e gesta e battaglie, e qualche volta ci sono delle tempeste di mare oppure si arriva in paesi e città lontani. Tutte queste cose in qualche modo sono già nel libro. Per viverle bisogna leggerlo, questo è chiaro. Ma dentro ci sono fin da prima. Vorrei proprio sapere come.>> Durante la sua Grande Ricerca Atreiu aveva ormai fatto parecchie esperienze, aveva visto cose meravigliose e orribili, ma fino a quel momento non sapeva che entrambe queste cose, la bellezza suprema e l’orrore, potessero raccogliersi in una cosa sola e cioè che la bellezza potesse essere orribile. In quel momento Bastiano fece un’esperienza molto importante: si può essere perfettamente convinti di desiderare una cosa, magari per anni interi, fintanto che si sa che il desiderio non è realizzabile. Ma nel momento stesso in cui, all’improvviso, ci si trova di fronte alla possibilità ch’esso si trasformi in realtà, allora non si ha più che un solo desiderio: non averlo desiderato mai. <<Signore>>, rispose il leone con molta calma, <<ma tu non sai che Fàntasia è il regno delle Storie? Una Storia può essere nuova eppure raccontare di tempi immemorabili. Il passato nasce con lei.>> E chi non ha più un passato non ha neppure un avvenire, non ti pare? […] Per loro nulla può cambiare, perché loro stessi non possono più cambiarsi. E gioia e amore erano la stessa cosa.
(Rispondi)
 
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Alessandro Coniglio il 16/07/11 alle 11:14 via WEB
Bellissime parole! E' proprio vero che nei libri è racchiusa la magia... Saluti. ps: Dottor Manser, stasera vengo alla tua bancarella a comprare "Il fardello"!!!
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