Creato da tanksgodisfriday il 26/03/2006
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È il turno di san Faustino

Post n°1684 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da tanksgodisfriday
 
Tag: amici
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Non
 so se sia una coincidenza, o se si sia voluto farla cadere proprio nel giorno dopo la festa degli innamorati.  Sia come sia, oggi 15 febbraio si festeggia san Faustino, protettore dei single.

A essere precisi si festeggiano i santi Faustino e Giovita, protettori di Brescia. Per anni è stata per me la città del tondino: al liceo mi ritrovai come compagno di classe il figlio di un bresciano che si era spostato momentaneamente al sud per avviare uno stabilimento di tondini. Veleggiava al fondo della classifica scolastica e credo che la momentanea emigrazione gli stesse anche un po' sulle balle, ma era un tipo simpatico. Mai più né visto né sentito.

Dunque, san Valentino e san Faustino, la coppia e i single.
Pare che l'attribuzione del "protettorato" risalga proprio a episodi della loro vita.
San Valentino si dice fosse solito incoraggiare le coppie di innamorati regalando loro dei fiori. Si racconta che una volta abbia fatto riappacificare due fidanzati in litigio offrendo loro una rosa.
Doveva sentirsi sicuro di sé, immagino. Quando il clima tra me e lei è da guerra fredda, diciamo così, farei attenzione a mettere in mezzo una rosa, ricca di pericolose spine, a meno di essere assolutamente sicuro della pace ormai in vista.

San Faustino, invece, pare sponsorizzasse una giornata, il 15 febbraio appunto, in cui le fanciulle single potessero attardarsi fino a notte inoltrata alla ricerca di un fidanzato. La cosa prese piede, in particolare nel comune di Sarezzo, diventando una festa celebrata ancora oggi, la più nota e frequentata dell'intera Valtrompia, dice laStampa.it.

Altro che tondino, allora. Devo correggere i ricordi.

Buon martedì.

[Nel''immagine un suggerimento per chi si ritrovasse stasera a Sarezzo, senza altri spunti vincenti: come disegnare un cuore.]

[Tutti i post su amici.] 

 
 
 

Dangerous Christmas (Natale pericoloso)

Post n°1368 pubblicato il 15 Dicembre 2009 da tanksgodisfriday
 
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Un'indagine
 commissionata da Singles365.com, sito inglese di dating, rivela che un brindisi natalizio, con relativo bacio d'auguri, potrebbe essere galeotto per il 47% degli impiegati maschi e il 43% delle impiegate donna.
E, addirittura, per il 9% degli intervistati, sarebbe poco rilevante se l'altra (o l'altro) non è proprio attraentissima.

Percentuali di tutto rispetto il 47% e il 43%, mi fanno vedere il Natale sotto una nuova luce e mi suggeriscono profondi interrogativi. Esempio: ma la bionda del quarto piano, è in quell'interessante 43% o nel rimanente 57%?
Quesito più importante: sarà stato un errore pubblicare questo post, con il rischio che lo leggano anche i miei colleghi d'ufficio? Immaginiamo che un ufficio sia composto per l'80% di maschi e il 20% di donne (giusto per esemplificare). Ne segue che i lui che "ci starebbero" sono il 47% x 80% = 37,6% degli impiegati, mentre le lei sarebbero solo il 43% x 20% = 8,6%.

Come dire 4 a 1. Roba da rissa, insomma.
No, per carità, il brindisi dev'essere un momento di serenità: lasciamo il vischio a casa o, al massimo, che testimoni solo baci casti. Alla bionda del quarto piano, ad esempio, ne basta uno sulla guancia.
E facciamoci l'augurio che il 2010, almeno lui, salvi questa terribile prima decade del terzo millennio.

Buon martedì.

[Notizia letta su newslite.tv.
Nell'immagine: La bionda del quarto piano.]

 
 
 

Che cool!

Post n°1360 pubblicato il 05 Dicembre 2009 da tanksgodisfriday
 
Foto di tanksgodisfriday

Ci
 sono parole o espressioni inglesi che inducono a traduzioni affrettate quanto sbagliate. Prendete "It makes sense":  la prima tentazione è inorridire preventivamente pensando a qualcosa che "fa senso". La traduzione corretta è invece : "It makes sense " --> "È una cosa sensata".

Lo stesso per "cool". Lo so, è terribile, ma la tentazione di sbagliare traduzione è fortissima.  E invece il webster on line, all'ultimo dei sei significati proposti, ci spiega:
6. (informal) fashionable and attractive at the time; often skilled or socially adept; "he's a cool dude"; "that's cool"; "Mary's dress is really cool"; "it's not cool to arrive at a party too early".
Insomma, se qualcuno dovesse tributare al mio blog un bel "cool !", me ne dovrei rallegrare.

Se il mio blog non se lo merita, sicuramente il cool va a buon diritto alla serie di gadget segnalati dal blog random-good-stuff.com (Belle cose a caso), nel post: Cool Christmas Gift Ideas (Belle idee per i regali di natale). Se siete angosciati come me dalla prossima incombenza di qualche acquisto natalizio, può darsi che il post vi illumini.

La vostra compagna è un'accanita frequentatrice del tapis roulant in palestra? le regalate un piccolo tapis roulant per cani e vi risparmiate di dover accompagnare Fido nel giretto serale.
Avete pensato a un accessorio per il pc? non ce n'è meglio della webcam 3D a forma di ET.
Regalino a un/una single? il poppatore di popcorn mono dose per microonde è un po' triste, ma perfetto.
E poi c'è l'oggetto che riporto nell'immagine. Prima di andare al sito del produttore, provate a indovinare a cosa serve, e poi ditemi se non è cool.

Un post così va chiuso con una battuta degna. Festa di compleanno in ufficio, tanti anni fa (ho perso di vista tutti i protagonisti). Si brinda a spumante e qualcuno lamenta l'uso di bicchieri di plastica, al posto delle coppe da champagne. "Il perfetto seno di una signora non è quello che sta in una coppa di champagne?" - ricorda uno.
"Meno male non sia stato scelto il flute" - osservo io. "No, - mi fanno osservare - quella era la misura per i signori".

Un buon sabato, cool quanto basta.

[Il flute è per spumanti secchi, dice Vinoinrete.it.]

 
 
 

La statistica e la media del pollo

Post n°1353 pubblicato il 29 Novembre 2009 da tanksgodisfriday
 
Foto di tanksgodisfriday

Tra
 poco, con le vacanze natalizie, arriveranno i soliti dati statistici: quanto spende l'italiano medio per il cenone? ma beve più spumante o più champagne? consuma più panettone o più caviale?
E giù un torrente di numeri che, se anche forniscono un'idea grossolana di come si sia spostato il nostro benessere da un anno a questa parte, non debbono però portare a trarre conclusioni affrettate.
Se si spenderà di meno quest'anno, sarà sicuramente per effetto della crisi; ma potrebbe darsi che il consumo dei generi di lusso aumenti, perché la crisi ha colpito certamente i ceti più deboli, ma potrebbe non aver preoccupato più di tanto quelli economicamente solidi.

L'uomo medio non esiste, insomma, c'è poco da discutere.
L'esempio classico della non esistenza dell'uomo medio è il pollo di Trilussa: Me spiego: da li conti che se fanno / secondo le statistiche d'adesso / risurta che te tocca un pollo all'anno: / e, se nun entra ne le spese tue, / t'entra ne la statistica lo stesso / perché c'è un antro che ne magna due.

Ma non è il solo esempio. L'essero umano medio avrebbe una tetta e un testicolo, ad esempio. Oppure: metà delle persone che incontriamo ha un'intelligenza inferiore a quella dell'uomo medio. O, ancora, qual è la probabilità di incontrare una persona con un numero di gambe maggiore della media? Altissima! Basti considerare che se ci fossero 1.000 persone con due gambe e una con una gamba sola, l'uomo medio avrebbe 1,999 gambe.

Ma, allora, mi chiede Teneraeardita, quali sono i limiti della statistica?
Se non esiste l'uomo medio, possiamo concludere che la statistica sia fallace? No, ma occorre fare attenzione al senso attribuito ai dati statistici: a volte è corretto, altre no.

Il fornaio che serve un quartiere sa benissimo che venderà, panino più panino meno, la stessa quantità di pane ogni lunedì: 1,4 panini a testa (supponiamo). Forse il sabato ne venderà di meno (si va in giro per spese e ci si accontenta di uno spicchio di pizza al centro commerciale, oppure si esce di sera) e la domenica di più (tutti a casa, rilassati intorno alla tavola).
Queste informazioni, corrette dall'esperienza, gli consentiranno di programmare con buona efficienza scorte e produzione. Se edificano un nuovo palazzo proprio accanto alla sua panetteria, potrà prepararsi per i nuovi clienti calcolando 1,4 panini a testa anche per i nuovi arrivati e, probabilmente, non sbaglierà di molto.

Sarebbe però errato assumere che il consumo di pane nel quartiere segua corrette regole alimentari. Potrebbe darsi che nella famiglia del signor Rossi, 9 persone, si mangi mezzo panino a testa, mentre il signor Tanks, da solo, si spazzoli 9,5 panini al giorno. La media rimarrebbe un tranquillo 1,4 a testa, ma il signor Tanks avrebbe problemi di sovrappeso da risolvere al più presto.
L'uomo medio non esiste, quindi, ma esiste la media dei comportamenti umani. Indicatore utilissimo, quando viene impiegato per programmare correttamente risorse da rendere disponibili, siano esse panini, o posti letto all'ospedale, o aree adibite a parcheggio.
Meno sano il suo utilizzo, se porta a ignorare esigenze che, pur legittime, non cadono nella media: è il caso della composizione dei palinsesti televisivi. In questo caso, l'offerta limitata di canali televisivi genera un pericoloso circolo vizioso di auto-conferma: chi non trova i programmi di suo gradimento spegne e impegna in altro modo le sue serate; chi rimane rafforza il comportamento medio e i programmi si adattano di conseguenza, in un dilagare di fanciulle sgambettanti, tronisti, grandi fratelli, e isole.

Per cambiare non servirà il passaggio al digitale, almeno a giudicare dai nuovi canali disponibili.
Ne usciremo con la banda larga? C'è da sperarlo: liberati dai limiti fisici e dai costi della raggiungibilità sul territorio (ripetitori, parabole), si dovrebbe moltiplicare l'offerta di canali su internet, a soddisfare quel fenomeno conosciuto come "long tail", la coda lunga dei gusti di "nicchia", cioè diversi dalla media.

Buona domenica.

[Nell'immagine: miss Germania virtuale di qualche anno fa. Costruita pezzo per pezzo, scegliendo non i valori medi di attrazione, ma i massimi. Mah.]

 
 
 

Il cappellino è Ducati, non Ferrari!

Post n°1344 pubblicato il 20 Novembre 2009 da tanksgodisfriday
 
Foto di tanksgodisfriday

Faccio
 pubblica ammenda: il cappellino messo in palio per il più veloce solutore di problemi, da me assegnato e pure con grande enfasi a Lune, non era Ferrari, come ricordavo, ma Ducati.

Spiego come sia stato possibile l'errore. Un anno fa mi fermo a far diesel al distributore Shell che la Provvidenza ha sistemato comodo comodo sul mio tragitto verso il lavoro. La signora che gestisce la stazione di servizio è un'ultra-fan Ferrari, costantemente aggiornata su risultati, notizie, indiscrezioni della formula 1. Mentre pago, vedo spuntare dal cestone delle occasioni un cappellino rosso, prezzo 1 euro. Faccio incetta di cappellini, perché mi fanno comodo d'estate, quando mi capita di corricchiare. Un euro poi è un prezzo ragionevole, così il cappellino sale in macchina con me, sistemandosi sul sedile posteriore.

Da lì è poi finito nel bagagliaio, in una scatola di cose varie. Poi, cambiando macchina, è confluito nello scatolone delle cose just in case: riserva di cd per lunghi viaggi, k-way per le emergenze e, appunto, cappellini. Di quello mi era rimasto in mente il colore rosso e l'automatica associazione alla Ferrari.
Stamane, avendo promesso a Lune una foto, ho dissotterrato lo scatolone e riesumato il cappellino (roba da CSI, insomma): sorpresa, è Ducati, celebrazione del campionato vinto nel 2007.

E adesso? Accetterà Lune un premio diverso da quello promesso?

Buon venerdì.

 
 
 
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