Creato da tanksgodisfriday il 26/03/2006
Cose varie al PC, sul Web e nella mente. Puoi scrivermi a: tanksgodisfriday@libero.it
|
Post n°1802 pubblicato il 09 Marzo 2014 da tanksgodisfriday
Dipartimento di fisica di Harvard, 1936. Il capo dipartimento Frederick Saunders ascolta la proposta del giovane professore di Fisica e Comunicazioni, Howard Hathaway Aiken: una macchina per automatizzare i lunghissimi calcoli necessari a risolvere equazioni differenziali.
Partorita l'idea, c'è da realizzarla.
|
Il nome di Herman Hollerith suonerà sicuramente familiare agli informatici di una certa età; per intendersi, a quelli che, come me, quando hanno cominciato erano solo vagamente consapevoli di entrare in un nuovo mondo. Successivamente si depositava il pacchetto di schede in un vassoio all'entrata del Centro di calcolo e si attendeva per un congruo numero di ore di ritrovare in un secondo vassoio il tabulato prodotto dal programma e il pacchetto di schede. Ecco l'ispirazione suggerita dal dott. Billings: memorizzare un'informazione nella presenza o assenza di un buco. |
Post n°1782 pubblicato il 05 Gennaio 2014 da tanksgodisfriday
Il cinque di gennaio del millesettecentoventitré, nel palais du petit Luxembourg, Marie Anne Langlois dà alla luce una bimba, Nicole Reine, per la gioia del papà, Jean Etable, domestico della defunta Madame la Duchesse de Berry. La Duchesse, al secolo Marie Louise Élisabeth d'Orléans, se n'era andata appena ventiquattrenne qualche anno prima, nel 1719, chiudendo un periodo di eccessi di ogni genere per il palais du Luxembourg, cominciati ancor prima che il marito Charles, duca di Berry e zio del futuro re Luigi XV, morisse per le ferite riportate in un incidente di caccia, nel 1714. Comunque anche la buonanima del duca s'era dato da fare per conto suo. Ma torniamo alla nostra piccola Nicole Reine. Mentre cresce studiosa e piena di curiosità scientifiche (l'Astronomia è il suo pezzo forte, ed è bravissima nel calcolo), i suoi genitori le alleggeriscono il nome in Hortense. Che c'azzeccano? Da quando, nel 1714, il Parlamento inglese ha emesso il Longitude Act (20.000 sterline per chi avesse trovato un metodo preciso e affidabile per misurare la longitudine), si è aperta la competizione tra astronomi e progettisti di orologi. Jean André non è in competizione per la Longitudine, ma è comunque un virtuoso dell'orologeria, al punto da diventare Horloger du Roi: sono suoi quello dell'Hotel de Ville, degli Invalides, del Palais Royal. Nel 1758 anche per la coppia Lapaute arriva una competizione, la offre la cometa di Halley. La base matematica la mette giù il matematico francese Alexis Clairault: la cometa disegna un'ellisse intorno al Sole, la cui traiettoria è alterata da Giove e Saturno, i soli pianeti a esercitare un'attrazione significativa. Clairault coinvolge Lalande, che tira in squadra i coniugi Lepaute. In verità è lei, Hortense, la vera forza della squadra, con la sua abilità prodigiosa e precisione nel calcolo. Finalmente, nel novembre del 1758, Clairault annuncia il risultato del lavoro all'Accademie royal des Sciences: la cometa, ritardata dall'attrazione di Giove e Saturno, sarà avvistata a metà gennaio e sarà al perielio (il punto più vicino al sole) il successivo 13 aprile. Si tratta di un trionfo per Clairault. Lode a Hortense? No, Clairault divide gli onori con gli altri due, ma non con lei. L'omissione crea attrito tra Lalande e Clairault, ma non verrà mai rettificata. Hortense calcolerà ancora, anche se la vista è irrimediabilente compromessa. Prevederà con esattezza l'eclissi solare del 1764. Il tempo si porterà via uno dopo l'altro gli attori principali: Clairault (1765), Hortense (1788) e Jean André (11 aprile 1789). Buona domenica. [Tutti i post su compleanni.] |
Alla prossima giornata negativa devo ricordarmi di rivolgere un pensiero grato a Sir John Harrington.Nato in Inghilterra nel 1561, fu alla corte di Elisabetta I, compose poesie, scrisse trattati, coniò aforismi. Il più noto: «Il tradimento non ha mai successo, perché, quando ha fortuna, nessuno osa più chiamarlo tradimento». Cinico, ma realista. Sir John Harrington fu anche un precursore: consentì alla regina Elisabetta un'esperienza che avrebbe cominciato a diffondersi solo due secoli dopo, per diventare comune ancora un ulteriore secolo dopo: il cesso moderno, quello con lo sciacquone. Lo chiamò Ajax. Niente a che vedere con l'omonima e recente tecnologia web, il termine deriva dalla contrazione di "a jakes", letteralmente "un cesso". Anche pragmatico, Sir John Harrington. E dunque, eccoci alla gratitudine per il poeta ed inventore inglese di quasi 500 anni fa: se la giornata è decisamente negativa, metaforicamente classificabile come "di cacca", bene, so che un rimedio esiste, basta seguitare la metafora e azionare lo sciacquone. Buon mercoledì, con l'augurio di non aver bisogno di rivolgersi alla memoria di Sir John Harrington. [Nell'immagine: il brevetto del primo wc della storia.] [Tutti i post su storia.] |
Quanti ricordano le vicende che portarono all'Unità d'Italia?Sentimenti "padani" a parte, credo che il problema reale sia tutto qui: non conosciamo la storia. Tutto sparito dalla memoria: i fermenti che percorsero la penisola, le ribellioni, l'incredibile avventura dei Mille, Roma capitale. E ancora: il terribile 1848, che scosse l'intera Europa con la sua Primavera dei Popoli. Una volta si diceva "faccio un quarantotto", proprio per indicare subbuglio e scompiglio. Proprio quell'anno due tipi mettevano giù un programma che, nel bene e nel male, avrebbe cambiato la storia del mondo: Karl Marx e Friedrich Engels pubblicavano il Manifesto del Partito Comunista. L'abbiamo studiato a scuola, o almeno avremmo dovuto. O quanto meno un prof di Storia si sarà sbattuto per interessarci all'argomento, sopraffatto da altro. Una volta l'altro era solo il calcio, a braccetto con la scarsa voglia di studiare. Oggi si sono aggiunti: isole, fratelli più o meno grandi e guardoni, veline, tronisti. Insomma, qualunque cosa possa aiutare a passare dall'altra parte del video, unica vera residua misura del successo personale in questo paese. Ma la storia cammina, non a tutti è sfuggito che l'Unità d'Italia non è completa. Si, c'è chi la vorrebbe frantumare quell'Unità, in nome di fantasiose stirpi e di egoismi da condominio, più che territoriali. O forse il problema è che l'Italia è Un paese troppo lungo, come titola il saggio di Giorgio Ruffolo. Ma c'è anche chi quell'unità vuole completarla, cancellando un'ultima macchia, la residua diversità sul nostro Suolo. Era già successo il 25 marzo, è capitato di nuovo ieri: stiamo saggiando la resistenza di san Marino. In marzo si era trattato di un solo veicolo, ieri mattina, alle 11.20, "secondo quanto reso noto dalla Gendarmeria, è stato segnalato l'ingresso in territorio sanmarinese (al confine di Stato di Dogana) di alcuni veicoli dell'Esercito italiano". Ben "cinque mezzi marca Iveco, mod. Vm-90 su cui viaggiavano circa trenta militari in uniforme, del Reparto Lagunari 'La serenissima' di Venezia". Naturalmente abbiamo dissimulato l'attacco. La versione ufficiale è che il navigatore GPS del capo-convoglio non ha tenuto conto dei confini di stato e ha indicato al pilota il tragitto più corto. Buono per chiunque, ma non per l'Esercito Italiano. Direi che regge, è credibile. E però San Marino vigila, completare l'unità sarà dura. Buona domenica e auguri alle mamme. [Tutti i post su storia e attualità.] |
Inviato da: tanksgodisfriday
il 17/01/2023 alle 18:30
Inviato da: Fajr
il 17/01/2023 alle 17:14
Inviato da: Mr.Loto
il 07/01/2023 alle 18:09
Inviato da: Marco Rossi
il 18/08/2019 alle 21:27
Inviato da: amandaclark82
il 30/12/2016 alle 15:48