Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

« Una strega nel mondo del...Amore mio non dire niente »

Tenendo tra le dita il mio filo di Arianna

 

 

Ho passato un periodo estivo borderline. Mi sono sentita spezzata tra un'identità che vedevo in terza persona, un'età che non riuscivo a riconoscere ed il tempo che sembrava non appartenere più né a me, né a chi mi stava accanto.

Non ne sono ancora uscita e sto tuttora tenendo tra le dita il mio filo di Arianna senza capire cosa farmene... 

Ed allora lascio parlare qualcun altro.

 

 

"Due mondi, estranei – difficile dire se realmente opposti o se uno nascesse dall’altro. 

Difficile dire quale sia nato dall’altro.

Il mondo del sole era chiaro, visibile, cruento: nella sua luce accecante si faceva la guerra, luce tagliente come un coltello che tosa il giorno fino al tramonto (la biancheria sulla pietra della lavandaia, la lama per tagliare la canna da zucchero).

Al sole apparteneva anche il sesso, una delle opere generose e incomprensibilmente distruttive del sole e fu durante la calura del riposo meridiano che accaddero le più strane stranezze: da lì nacquero bimbi sanguinanti, che urlavano, dagli occhi scuri, felici, al sapore del sangue.

E l’altro mondo, l’altro essere umano?”

 

 

Nell'altro ci sono io.

 

 

 

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Commenti al Post:
rteo1
rteo1 il 11/09/23 alle 12:52 via WEB
Il "filo di Arianna" serviva a salvare Teseo, il quale si "salvò" ma fu la causa della morte di Arianna, che si era innamorata di lui. Perciò il "tuo filo" non dovrebbe essere quello di Arianna ma essere il "tuo", e non per salvare il "tuo Teseo" ma te stessa. E non per fini egoistici, ma perchè il tuo essere non è altro da sé. Il "bordenline" deriva dal fatto che rapporti tutto agli schemi "umani", che sono tutti fallaci. E tuttavia vanno "condivisi" (con-divisi, come "mal comune mezzo gaudio). La Comunità è anche questo. Bisogna tuttavia stare attenti a impedire la scissione del proprio sé, abituandolo a capire che c'è il momento sociale e anche quello "proprio", del mondo interiore. Gli "umani" sono purtroppo castigati al "duale", ad essere dei Giano bifronte per tutta l'esistenza. Li salva solo la consapevolezza. Come ai bravi attori, che sanno entrare ma anche uscire dalla parte, dal ruolo. Poveri, invece, i pessimi attori, che restano legati alla propria recita e la commedia spesso finisce in tragedia. Tieniti legata, perciò, al "filo", soprattutto nei marosi, ma dev'essere il "tuo filo" e non quello di Arianna (l'altro da te). Complimenti, comunque, per i tuoi post. Spero tanto che aumenti notevolmente il numero dei visitatori perchè così ognuno potrà arricchire il suo pensiero.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/10/23 alle 15:07 via WEB
Grazie rteo, ma infatti io parlavo proprio solo di me stessa. Personalmente, non ho mai avuto una particolare simpatia per Teseo, principe forte e bello, dai due padri: uno divino, il dio del mare, ed uno umano, Egeo, che regnava su Atene. Ed ho un'idea personale del mito, quindi il "filo d'Arianna" è stato citato solo per pura convenzione. Teseo partì per Creta per uccidere il Minotauro, figliastro di Minosse, che sua moglie aveva generato accoppiandosi con un toro e fu il primo a entrare nel labirinto, ma prima di entrarci incontrò Arianna, figlia legittima del re che s'innamorò di lui, insegnandogli il modo di non smarrirsi. Proprio come nella favola di Pollicino, gli diede un gomitolo con il quale Teseo avrebbe dovuto legare un capo del filo all’ingresso per ritrovare la via per uscire. Nel labirinto Teseo trovò il Minotauro, lottò con lui e lo uccise, ritrovò l’uscita grazie al gomitolo e partì da Creta, con tutti i giovinetti e con Arianna che, da lì a poco abbandonò Arianna. Fin qui la storia. Ma, al di là del fatto che io non credo affatto che il Minotauro sia l'assassino di questo mito, ma piuttosto la parte più disagiata e incompresa di noi, il capro espiatorio rinchiuso per una presunta colpa perché, semplicemente "estraneo", "diverso" e "sconosciuto", mentre l'incontrovertibile assassino è sicuramente Teseo, "l’eroe accettato, benvoluto ed onorato dalle genti", va considerato anche un nuovo aspetto, vale a dire la scelta di Arianna da un punto di vista diverso. Lei, infatti, è anche la metafora della guida spirituale che, quindi, per sua stessa natura, non può esistere se non in un contesto di "Aldilà ". Una volta che Arianna si fa da guida in un’impresa e di un viaggio personale, quando questi sono terminati, deve necessariamente scomparire. Per questo Teseo non può che "abbandonarla". Inoltre, rispetto al tradimento di Arianna nei confronti di fratello, il Minotauro, va considerato anche il fatto che Arianna e Minotauro sono due, agli occhi di Teseo, ma in realtà sono una persona sola, due aspetti di un unico essere; mentre il filo che ci permette di uscire dal labirinto è il linguaggio. La capacità di dare un nome alle cose, via via che si vedono e si capiscono. Io ho sempre amato scrivere dei Labirinti, e se ti interessa ti lascio il link di 2 vecchi post: https://blog.libero.it/elettrikamente/13016518.html; https://blog.libero.it/elettrikamente/13257518.html.
 
   
rteo1
rteo1 il 10/10/23 alle 08:45 via WEB
L'interpretazione dei miti è libera. Quella che proponi è certamente interessante. Ma non può essere l'unica. Arianna che deve tornare nell'aldi là, avendo esaurito il suo compito. Bell'idea, molto celestiale. E se, invece, Arianna fosse la vittima dell'egoismo dell'uomo, che una volta che se ne è servito la "molla" ? Molto terreno, tutto, questo. Certo, ma tiene gli uomini con i piedi per terra. Condivido, invece, l'uccisione del Minotauro come la volontà di liberarsi del "diverso", ma il diverso non è solo l'altro bensì anche di sè stessi. Ad ogni buon conto, oggi dobbiamo dire che non c'è più alcun bisogno dei miti. Anzi, sono proprio questi ad impedire che gli umani siano ciò che dovrebbero essere, e comunque non più degli impuberi che hanno paura del buio perchè la scienza li ha illuminati, su ciò che realmente essi sono.
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 31/10/23 alle 19:20 via WEB
Si, certo, l'interpretazione dei miti è libera e per questo senza soluzione, infinita e sempre aperta a nuove associazioni, agganci e visioni ed è questa la loro ricchezza. Difatti non concordo sul fatto che non ci sia più bisogno di miti. Non credo nemmeno possa esistere una realtà senza di essi. Tutto è mito. Ogni forma di conoscenza diventa accessibile grazie ad essi (Platone docet). Considerandone la ricchezza, quindi, non pretendo affatto che sia l'unica versione plausibile quella da me proposta. Riguardo ad Arianna che deve tornare nell'"Aldilà", avendo esaurito il suo compito, ad esempio, non intenderei soltanto in modo letterale quell'altrove, come se fosse solo un "luogo celestiale" o ultraterreno. Certamente la fanciulla potrebbe essere vista come colei che viene strumentalizzata e poi lasciata ma, al contempo, può anche rappresentare colei che si fa veicolo per farci comprendere e svolgere ciò che dobbiamo capire e fare in un preciso momento della nostra vita. E che, come tutte le tappe, va poi superata (ma non scordata). Vedo Arianna come simbolo dell'insegnamento, una luce temporanea e necessaria, non come una donna. Ed in ogni caso, indipendentemente dal significato che le si vuole attribuire, ho riportato questa interpretazione solo per rispondere al fatto che non stavo cercando di salvare alcun Teseo (che, per l'appunto non mi è neppure molto simpatico) dal labirinto ma che stavo parlando esclusivamente di me. Il filo che tengo è di una Arianna (simbolica) che fa uscire se stessa dal labirinto, anche perché in esso c'è solo lei.
 
woodenship
woodenship il 13/09/23 alle 02:14 via WEB
Una stagione molto strana, questa appena trascorsa. Ma, se debbo essere sincero, è dall'inizio della pandemia, che le stagioni hanno tutte preso una piega assai particolare: al momento mi risultano indecifrabili. Di certo c'è che molto è cambiato. Sintomatica di tutto ciò è la tua narrazione, mia cara Psike: conflittualità interiore e dardeggiare di conflittualità esteriore. Quella che si potrebbe anche definire tempesta perfetta...un bacio scintillante di stelle...w...
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/10/23 alle 15:13 via WEB
Credo sia solo una questione di stagione e tempo interiore, wood, che ci ferisce, ci plasma. Distratti dalle faccende e dagli impegni che occupano le nostre giornate, talvolta non ci si accorge di essere quotidianamente derubati da e di noi stessi. La fugacità poi appare chiara, resa evidente da eventi personali o da tragedie collettive...
 
misteropagano
misteropagano il 20/09/23 alle 15:11 via WEB
::: su, non ricordo se ...
Ci sono cose che si raccontano con razionalità e in questa includo l'ironia; ci sono cose che si raccontano con la mente e in questa includo il pensiero.
Ci sono cose che si svolgono nel tempo e faticano a riordinarsi;
ci sono storie che accadono veloci in una sequenza molto precisa efficace e densa, come un saluto a tutto.
E si narrano a partire da un solo dettaglio (inedito).
Operando un ulteriore fatto d'arte
M:*
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/10/23 alle 15:15 via WEB
Questa è misteropagano! Aforisma originale e prezioso dell'artista...;-) Un fatto d'arte anche questo. Grazie amica mia!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ARGYRIA il 30/09/23 alle 22:44 via WEB
Non lo so, devo preoccuparmi Ele? Non stai molto su o non ho capito il testo...
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/10/23 alle 15:17 via WEB
E' un testo che mi piace molto di Birgitta Trotzig ;-) E poi, in più, anche il resto...Sembra più strano e criptico di ciò che non sia...di fatto sta parlando della vita.
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 30/09/23 alle 22:49 via WEB
Forse non è la condizione umana quel tenere tra le dita il proprio filo di Arianna senza capire cosa ne faremo? Fantastica la scelta del brano di Birgitta Trotzig, Ele. Nell'altro, se ti consola, ci sono anche io...
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/10/23 alle 15:20 via WEB
Si, credo di si. E poi tutta la questione che ho già esposto a rteo nella mia risposta al suo commento. Condizione umana da un lato e condizione di "guida" consapevole o involontaria dall'altro...Grazie Niccolò, non mi consola, ne sono felice ;-)
 
ravenback0
ravenback0 il 01/10/23 alle 07:16 via WEB
Sarebbe interessante che adesso ci fosse la descrizione dell'altro mondo...Sono sicuro che se c'è una persona che riesce ad uscire da un labirinto quella sei tu!
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/10/23 alle 15:21 via WEB
;-) Chissà, magari più avanti proveremo a riportare anche qui quell'"altro mondo".
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Arwen71 il 01/10/23 alle 14:48 via WEB
Ele che post strano...mi dispiace leggere di come sei stata ma il testo che hai pubblicato l'ho letto e riletto tante volte ma credo sia fuori dalla mia portata...non lo contestualizzo!!!
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/10/23 alle 15:26 via WEB
;-) E' semplicemente la magia della Trotzig, tanto "legata al senso della tangibilità del reale, della corporeità della materia vivente" ma al contempo "immersa nelle cose e nel turbinio delle immagini e dell’immaginario" in modo spiazzante ed estraniante. Ma se la leggi ancora, ti accorgerai che non sta descrivendo altro che la vita...
 
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