"miseria e nobiltà"
Anno domini 2009, un giorno d'estate a Cupello.
Un gruppo di terroristi si recano al convegno : Abruzzo, quale sviluppo?
Pericolosissimi bambini di 4-7-13 anni- quella di 4 faceva paura solo a guardarla agitava un ciuccetto in maniera anomala ed inquietante -; un gruppo di fannulloni e "gentarell'" -ingegneri, professori universitari, operai, contadini, segretarie, insegnanti, fotografi studenti, casalinche, medici ecc- insomma la feccia dell'Abruzzo, cacciata anche da niente po' po' di meno che WALTER VELTRONI, solitamente di bocca buona.
Il convegno inizia con un interessante percorso tra le energie alternative, quanti posti di lavoro creano, quanti vantaggi per le generazioni future e così via, anche la plebaglia era interessata ed alla fine ha pure applaudito calorosamente; il ciuccetto è stato prontamente riposto nel taschino facendo presagire una distensione rassicurante.
Arriva Chiodi- non volava una mosca - l'intervento precedente aveva generato in quella immonda teppaglia una sorta di aspettativa, ma quando il discorso dai convenevoli di rito su Abruzzo verde, turismo, enogastronomia ecc scivola tra le infrastrutture, nonostante il presidente stesso avesse precisato che l'Abruzzo dopo la Lombardia fosse la regione + infrastrutturata d'Italia, i visi degli ingegneri, medici e robaccia simile iniziano ad avere un aspetto del tipo: ma cavoli ANCORA gli stessi discorsi dopo 50anni?, anche se questa volta le infrastrutture erano porti, aereoporti -cemento a volontà, appalti ricchi per poche società diligentemente scelte- e ferrovie, con uno sforzo sovrumano la teppaglia non ha fiatato, forse consapevole che era in mezzo al gota dell'eccellenza, in mezzo a quelli che lavorano e producono; solo la scienziata si alza timidamente chiedendo, visto che si parlava di sviluppo, cosa ne pensasse Chiodi riguardo la metà del territorio abruzzese costellato di istanze e concessioni di ricerca e coltivazione idrocarburi -contemporaneamente una grande cartina dell' UNMIG(Ufficio Nazionale Minerario degli Idrocarburi e della Geotermia) veniva srotolata da due signore- il presidente grida al terrorismo informativo per l'inconsistenza dei fatti, poichè quello che si vede non è la realtà, ovvero che tra 10 anni -na' frega di tempo che ci vedrà tutti in preghiera-scomparirà tutto( con l'Abruzzo?)
la scienziata viene strattonata da un operoso e diligente astante dello staff organizzativo, poichè il tempo era finito, la risposta data, il discorso chiuso.
Lo zio REMO alias Gaspari, dall'alto della sua saggezza onesta e operosità e -scusate- gli 88 anni, individua con sguardo da vero falchetto la parte di platea malsana e con sorprendente sagacia la smaschera, dandole la giusta connotazione : fannulloni, comunisti, gentarell'. Continuando poi sui mali dell'Abruzzo: il clientelismo, i troppi ospedali ecc.
Prosit
una immonda poesia dal sito dei fannulloni del Comitato Abruzzese Del Paesaggio dove troverete anche i video del convegno :
Abruzzo terra di santi, pastori e di petroli
Di te fino all’ultima goccia
fetida ambrosia oleosa
cibo di stolti insaziabili
nettare di semidemiurghi
vogliono estrarre dal derma
profondo della terra ferita
per ardere fuochi sempre più fatui
plasmare gingilli ancora più effimeri
accumulare profitti mai più godibili
sono gli ultimi sàtrapi stupidi
imperanti su di un volgo indolente
mescola iniqua d’indigenti ed abbienti
anche qui vogliono trafiggere i monti
con i loro metallici aculei
per succhiare qualche sorso d’essenza
senza rimorsi se orsi e pastori
da saggi e antichi abitanti
diverranno profughi tristi
senza ritegno se falde e sorgenti
da linfe vitali s’abbasseranno a liquame
vorrei esser sepolto e disfatto
per non vedere lo scempio
la trivella e il suo rombo
il viscido fango percolante dal pozzo
un dubbio mi ferma nel desiderio
dal mio scheletro un residuo di vita
permanga dal calcare assorbito
e sia condannato ad assistere
impotente all’oltraggio.
Marco Sclarandis