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FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

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INCENERITORI

Inceneritori:La legge di Lavoisier applicata ai rifiuti: La legge di Lavoisier (o di costanza delle masse nelle reazioni chimiche) ci dice che “la quantità di materia totale di un sistema chiuso rimane costante”. Il che significa che è possibile trasformare le sostanze, ma non annullare la loro massa. Dalla combustione di una tonnellata di rifiuti bruciata si ottengono complessivamente circa due tonnellate di sostanze: - una tonnellata di fumi - 280kg/300kg di ceneri solide, cancerogene, da smaltire in discariche speciali - 30 kg di ceneri volanti (estremamente tossiche) - 650 kg di acqua sporca (da depurare) - 25 kg di gesso Nel processo di incenerimento, ai rifiuti da bruciare occorre infatti aggiungere calce viva e una rilevante quantità di acqua. Nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma, viene insegnato in seconda media, eppure, in modo bipartisan, i nostri politici sono ancora suggestionati dal “mito prometeico”.
 

HERMANN DALY

Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")

1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili

 

 

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Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Le foto presenti sul blog sono dei rispettivi autori, nel caso violino i diritti d'autore saranno rimosse in seguito a pronta comunicazione.
 

 

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Solo per te

Post n°427 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da emergenzambiente
 
Foto di emergenzambiente

Cosa non si fa per difendere la nostra acqua...

come "intermezzo" guardate qui i 7 orribili fiumi ci siamo anche noi, i nostri fiumi

COMUNICATO STAMPA DEL 26 NOVEMBRE 2010

Servizio Idrico Integrato: il WWF ricorre al TAR
sul Piano d'Ambito dell'ATO Peligno-Alto Sangro.
Piano approvato senza Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione di Incidenza Ambientale pur interessando 37 comuni, 9 Siti di Interesse Comunitari, 3 Zone di protezione Speciale, 2 parchi nazionali, 1 parco regionale e 5 riserve regionali.

Aumenti delle tariffe nell'ambito collegate alla revisione del Piano.

Il WWF ha notificato ieri al Commissario dell'ATO Peligno-Alto Sangro Ing. Caputi un ricorso al TAR contro l'approvazione del nuovo Piano d'Ambito dell'ATO Peligno-Alto Sangro. L'ATO Peligno-Alto Sangro comprende 37 comuni e numerosissime aree di elevatissimo valore ambientale. Infatti interessa vaste aree del Parco nazionale della Majella, del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, del Parco Regionale Sirente Velino, di 5 riserve regionali nonchè 9 Siti di Interesse Comunitari e 3 Zone di protezione Speciale istituite in base alle Direttive “Habitat” e “Uccelli” dell'Unione Europea. Il Piano approvato è un aggiornamento del piano d'ambito approvato nel 2002. Nella versione attuale prevede progetti per ben 84 milioni di euro in 17 anni, denaro proveniente dalla tariffa pagata dai cittadini (sulla base della revisione con altra delibera l'ATO ha approvato anche l'aumento della tariffa per l'acqua ai cittadini).

Dichiara Chiara Maiorano, avvocato di Sulmona specializzato in diritto dell'ambiente e curatrice del ricorso per il WWF “Il Testo unico sull'Ambiente, il D.lgs 152/2006, prevede espressamente che tutte le principali revisioni dei piani che interessano la gestione delle acque devono essere sottoposte a Valutazione Ambientale Strategica. Inoltre tutti i piani e loro revisioni che interessano aree della rete Natura2000 dell'Unione Europea come i Siti di Interesse Comunitario e le Zone di Protezione Speciale e che possono incidere su habitat e specie prioritari per la UE devono essere sottoposti in base al D.lgs 357/97 a Valutazione di Incidenza Ambientale. Queste procedure vengono svolte preliminarmente all'adozione dei piani proprio per garantire, con la VAS, la partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche che riguardano l'ambiente e, con la Valutazione di Incidenza Ambientale, prevenire, mitigare o compensare incidenze negative sulla fauna e sulla flora di particolare interesse. Il WWF aveva scritto al Commissario dell'ATO Caputi sulla necessità di avviare queste procedure prima dell'approvazione del Piano ma, evidentemente, non è servito. Lo stesso Commissario nello scrivere al Comitato di Vigilanza Nazionale il primo marzo 2010 aveva sottolineato che “Le attività di aggiornamento dei Piani d’Ambito sono state avviate alla fine del 2008; si parla dei primi piani in Abruzzo basati sui risultati tecnici ed economici delle gestioni dei SII degli ultimi anni, e non solo su stime, come è accaduto nella precedente stesura dei Piani risalente per lo più alla fine del 2003. Stime che insieme all’insufficienza dei controlli hanno originato una difficile gestibilità dell’intero sistema idrico integrato”. Molti interventi previsti nel piano consistono in opere infrastrutturali come lo scavo di pozzi, posa in opera di tubazioni ecc. che sicuramente possono influenzare il ciclo delle acque e incidere con scavi e sbancamenti su specie ed habitat prioritari. E' indubbio, quindi, che la revisione del Piano d'Ambito Peligno costituisce una variante sostanziale del piano precedente e doveva essere assoggettata a Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione di Incidenza Ambientale”.

Dichiara Augusto De Sanctis, referente acque del WWF Abruzzo “Il Piano d'Ambito è uno strumento di fondamentale importanza per la vita dei cittadini visto che riguarda un bene primario come l'acqua. Si parla spesso della distanza tra cittadini e istituzioni ma poi non si attuano, come invece avviene in altri ATO in Italia, le procedure che garantiscono la partecipazione delle persone alle scelte che li riguardano. Nella Valle Peligna migliaia di persone hanno firmato per i referendum per l'acqua pubblica evidenziando così l'interesse alla partecipazione dei cittadini su questo tema. L'Unione Europea, con la Direttiva Acque, già dal 2000 ha sottolineato l'importanza di far partecipare i cittadini alle decisioni che riguardano la gestione dell'acqua. Peraltro in questi anni le associazioni hanno dimostrato di essere spesso più efficaci degli stessi enti pubblici nell'individuare e denunciare minacce per la qualità delle acque, come nel caso del Terzo Traforo del Gran Sasso, della vendita dell'acqua alla Puglia e dello scandalo dell'acqua contaminata dei pozzi S. Angelo distribuita a pescaresi e chietini. E' interessante notare come solo dopo l'invio di una formale richiesta di accesso agli atti all'ATO di Sulmona da parte del WWF siano state pubblicate il 29 settembre sul sito dell'ATO le due delibere di approvazione della revisione del piano e dell'aumento delle tariffe, adottate dall'ATO a fine luglio! L'ATO ritiene che ciò basti e ci sta negando l'accesso agli atti che sono alla base della revisione del Piano – come studi, ricerche, documenti,lettere  ecc. Ora, anche in considerazione delle valutazioni sopra ricordate dello stesso Commissario sulla qualità dei piani precedenti che la dice lunga su quali basi è stato gestito il Servizio Idrico Integrato in Abruzzo, ci è parso giusto approfondire questo argomento. Qualche giorno fa abbiamo quindi inviato una diffida formale ad ottemperare a quanto prevedono le norme in vigore sulla trasparenza dei dati che riguardano l'ambiente. E' un peccato che sulla gestione di un bene primario come l'acqua vi siano resistenze a garantire la massima accessibilità ai cittadini alle informazioni che riguardano l'ambiente”.

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Data di creazione: 05/04/2008
 

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CARTINA PETROLIO AGGIORNATA AL 2011

 

FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

PETROLIO CHI DECIDE COSA

Lo schema delle autorità competenti può essere riassunto così: -La Direzione Generale dell’Energia e delle Risorse Minerarie è la massima autorità nel campo energetico nazionale nell’attribuire i titoli minerari. Nel suo ambito opera l’Ufficio Nazionale per gli Idrocarburi e Geotermia (UNMIG), con tre uffici periferici a Roma, Bologna e Napoli, al quale è demandato il compito del rilascio dei permessi, delle concessioni e il controllo delle attività produttive. -Il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia è il principale organo consultivo del Ministero dell’Industria in materia. E’ nominato per decreto dal Ministro dell’Industria e dura in carica per tre anni. Il Comitato esprime un parere, peraltro non vincolante, sull’assegnazione dei titoli minerari richiesti in concorrenza, e valuta le varie situazioni su cui è chiamato a pronunciarsi, quali la variazione dei programmi di lavoro, l’unificazione degli stessi fra titoli adiacenti interessati alla stessa tematica, l’assegnazione di concessioni di coltivazione alla società o gruppo che ha scoperto il giacimento ecc. Le riunioni del comitato avvengono a intervalli trimestrali. -Il Ministero dell’Ambiente, attraverso la Direzione Generale della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) è l’istituto preposto a fornire la valutazione dell’impatto ambientale di ogni singolo progetto industriale e quindi anche di quello relativo al settore degli idrocarburi. Si avvale anche del parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, competenti territorialmente. Alcune competenze specifiche sono demandate direttamente alle Regioni interessate e attraverso deleghe, a Provincia e Comuni.
 

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A ME GLI OCCHI

Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).

8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...

9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta

10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.

Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx

 
 

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