EnodasIl mio mondo... |
... " Non si conoscono che le cose che si addomesticano", dissela volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" ...
... "Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo",disse la volpe.
"Ma allora ch eci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
soggiunse: "Va a rivederele rose. Capirai che la tua è unica al mondo". ...
... "Addio",disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
Tutte le foto contenute in questo blog, se non specificato diversamente, sono mie e come tali sono protette da diritto d'autore. Rappresentano un momento, un istante, un'idea un'emozione.
Ho costruito un sito per raccoglierne alcune, e condividere una passione nata e cresciuta negli ultimi anni. Il sito é raggiungibile cliccando l'immagine qui sotto:
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ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2014
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Post n°633 pubblicato il 05 Luglio 2016 da enodas
Qualche granellino di sabbia scorre, quasi impercettibile. Del resto, é inevitabile, anche quando non c'é vento. E le pale eoliche si muovono lentamente. E' un'immagine lontana ed impressa, questa della sabbia che scorre sopra se stessa, spinta da un vento a tratti irresistibile. La osservo, sbiadita, sotto un giorno di sole, puntando gli occhi verso l'oceano, ed il suo colore verdastro. Ho pensato, ogni tanto che sarei dovuto venire più spesso qui, su queste spiagge, limbi di sabbia adamantina che si monta in dune e colline di cespugli. Paesaggio nordico, é un mare che una volta non conoscevo. Ho pensato che sarei dovuto venire molte più volte, quando abitavo più vicino, magari sciogliendo un po' di pigrizia e quel senso di routine delle cose a portata di mano. Perché le onde che si spengono sulla spiaggia, il rumore dell'acqua, per me hanno sempre avuto questo potere calmante, messaggio nascosto tra le linee di un'onda. Ed in qualche modo, vorrei che quelle immagini sbiadite si riferissero ad altro, mi parlassero di momenti differenti, pensieri diversi. Qualche granellino, del resto, anche quando sembra quasi sia bonaccia, é sempre in movimento.
Dalle linee di sabbia alle linee di roccia, a fatica gettata nel mare: tutto questo non esisteva. Ed ora, come guardiani, quasi nel mare, si ergono i piloni delle pale eoliche. Anche questo é un luogo particolare. Per me, che qui ci sono passato in varie occasioni, per vedere proprio questo, quasi un'assenza di niente, indefinita e senza voce, e perché poi alle mie spalle passa una strada tracciata dal nulla, estratta dall'acqua, e più in là una schiera di barriere che proteggono una buona parte dei Paesi Bassi. Silenzioese, le pale, si muovono con pigrizia quasi esasperante. Anche se qui, quasi in mezzo all'oceano, c'é sempre un alito che sussurra e ti porta lontano, sia esso un fischio od un rombo assordante, tra spazi e tempi diversi, a seconda di come scendo dalla macchina, e mi arrampico sul molo di pietre e cemento a guardare un profilo, osservare un ponte ormeggiato allo stesso identico modo, e linee quasi astratte e segretamente familiari.
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