Niente Senso

04 maggio

Mi sono chiesto quali possono essere i motivi per cui io mi ritrova in questa situazione. E' un lavoraccio, sebbene sia introspettivo, analizzare i motivi del mio stallo esistenziale, non ho voglia di chiamarlo sconfitta, perché,ad un certo punto sembra che sia finito tutto e non sia cominciato nulla, lo chiamo "il periodo del nulla". So di certo che è cominciato 4 anni fa, sembra come in una gara motoristica nella quale viene esposta la bandiera rossa di corsa terminata ed il punteggio è quello che fa fede al giro precendente. Sembra che la fretta, la fernsia, l'ansia che una volta mi spingevano a recuperare sia finita. Lo avete visto, c'è un buco evidente anche qui, nel blog, ho solo smesso di fare cose da un giorno all'altro, senza un motivo ben evidente, ed ho cercato di fare altro. Potrei dare giustamente la colpa al Covid ed al lockdown, dove le cose erano impedite oppure "limitate", ma Io non ho mai fatto le cose che facevo nella versione lite come ci imponevano (non starò qui a dire se sono giuste oppure no, non vorrei dare una sentenza sulla cosa). Ho visto che molti hanno sofferto della patologia, si sono bloccati semplicemente ed non hanno fatto più niente.Depressione? Ansia pandemica? Sindrome della Tana ?! Ai posteri l'ardua sentenza.

Principalmente c'è stato lassismo sulla cosa, era divertente non fare nulla ed avere persone annoiate che avevano qualcosa da condividere, poi è cambiato tutto in fretta, molti sono tornati ad occuparsi delle loro cose, altri ancora non potendo più fare le loro cose, hanno comiciato a fare altro, poi ci sono i Ronin che sono rimasti soli e non vogliono più uscire di casa.

Potrebbe essere, come suggeriscono alcuni psicologi, che inconsciamente abbiamo avuto la conferma di un bias che ci è stato inculcato da bambini, quello che il Mondo là fuori è pericoloso (mi sono ricordato che lo chiamavo Mondo Esteriore, un chiaro riferimento al Gedo di Pain-Nagato Uzumaki) e che abbiamo avuto con la pandemia (che alcuni chiamavano Pandemonio, come me) la conferma della pericolosità. Il mondo là fuori è pericoloso e ci sono molte moltissime occasioni in cui posso rimanerci secco, ma tornare a casa vivo è l'unica vera soddisfazione che merita di essere celebrata. In definitiva avevo deciso di continuare l'esplorazione dello stesso uscendo là fuori, ma ho avuto la conferma del mio bias di pericolosità anche da ciò che leggo su Internet nelle mie sessioni, dimentico la cosa fondamentale, cioè sono delle echo chamber, le minoranze diventano talmente ma talmente così rumorose che io mi trovo ad esprimere una sentenza realmente irreale,non ho più nulla da dire...