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Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 28/06/2015

Manfredonia, ufficializzati i 7 nuovi assessori. I nomi

Post n°14719 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

 

Manfredonia, ufficializzati i 7 nuovi assessori. I nomiPresentazione lunedì 29 giugno, ore 12, nell’aula consiliare di Palazzo San Domenico

Di:

Manfredonia – IL sindaco Angelo Riccardi, dopo la conferma alla guida dell’Amministrazione per il quinquennio 2015-2020, ha nominato i componenti della nuova Giunta comunale. La Giunta è formata da otto persone: sette assessori, quattro volti nuovi e tre conferme, più il sindaco.

Zingariello Salvatore, 39 anni, assessore ai Lavori pubblici ricoprirà, inoltre, il ruolo di vicesindaco;
Armiento Annarita, 43 anni, assessora al Territorio e Ambiente;
Calabrese Sonia, 31 anni, assessora al Personale e Affari generali;
Cinque Carlo, 43 anni, assessore alle Risorse del territorio e Sviluppo economico;
La Torre Giuseppe, 42 anni, assessore alla Pubblica istruzione, Sport e Sicurezza;
Rinaldi Pasquale, 51 anni, assessore al Bilancio e Patrimonio;
Varrecchia Antonietta, 40 anni, assessora alla Solidarietà e Politiche giovanili.

La presentazione della nuova Giunta comunale avverrà alle ore 12 di lunedì prossimo, 29 giugno 2015, nell’aula consiliare di Palazzo San Domenico.

Redazione Stato

 

 
 
 

Manfredonia, ufficializzati i 7 nuovi assessori. I nomi

Post n°14718 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

 

Manfredonia, ufficializzati i 7 nuovi assessori. I nomiPresentazione lunedì 29 giugno, ore 12, nell’aula consiliare di Palazzo San Domenico

Di:

Manfredonia – IL sindaco Angelo Riccardi, dopo la conferma alla guida dell’Amministrazione per il quinquennio 2015-2020, ha nominato i componenti della nuova Giunta comunale. La Giunta è formata da otto persone: sette assessori, quattro volti nuovi e tre conferme, più il sindaco.

Zingariello Salvatore, 39 anni, assessore ai Lavori pubblici ricoprirà, inoltre, il ruolo di vicesindaco;
Armiento Annarita, 43 anni, assessora al Territorio e Ambiente;
Calabrese Sonia, 31 anni, assessora al Personale e Affari generali;
Cinque Carlo, 43 anni, assessore alle Risorse del territorio e Sviluppo economico;
La Torre Giuseppe, 42 anni, assessore alla Pubblica istruzione, Sport e Sicurezza;
Rinaldi Pasquale, 51 anni, assessore al Bilancio e Patrimonio;
Varrecchia Antonietta, 40 anni, assessora alla Solidarietà e Politiche giovanili.

La presentazione della nuova Giunta comunale avverrà alle ore 12 di lunedì prossimo, 29 giugno 2015, nell’aula consiliare di Palazzo San Domenico.

Redazione Stato

 

 
 
 

“La rete delle cure palliative: aspetti assistenziali, sociali e spirituali”

Post n°14717 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

 

“La rete delle cure palliative: aspetti assistenziali, sociali e spirituali”Seguirà uno spettacolo di Danza Popolare

Di:

Martedì 30 giugno prossimo, presso il Laboratorio Urbano Culturale ‘Peppino Impastato’ di Manfredonia, alle ore 17, si terrà il Convegno “La rete delle cure palliative. Aspetti assistenziali, sociali e spirituali”, organizzato dalla Delegazione ANT (Associazione Nazionale Tumori) di Manfredonia.

Saluti delle Autorita’ Civili e Religiose
1) Introduzione alle Cure Palliative. Assistenza Domiciliare e Residenziale (Hospice) Inf. Prof. M. Vaira (Delegato ANT Manfredonia)
2) Stato dell’arte delle Cure Palliative: La Rete delle Cure Palliative. Dott. G. Ronga (Coordinatore Medico ANT Foggia)
3) I servizi territoriali per le Cure Palliative. La rete dell’utenza. Dtt.ssa L. Aversa (Coordinatrice Medico ADI ASL Manfredonia)
4) Il ruolo del Medico Medicina Generale nelle Cure Palliative. Dott. R. Sammarco (Medico di Famiglia)
5) La valutazione dei sintomi della fase terminale della malattia. Dott. A. Fabrizio (Medico ANT Manfredonia)
6) Terapia del dolore: farmaci della terapia antalgica nella pratica clinica. Dott.ssa S. Perna (Medico ANT Manfredonia)
7) Nutrizione e idratazione: appropriatezza prescrittiva nella fase terminale. Dott.ssa A. Potenza (Responsabile Servizio Dietologia Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza)
8) Emotrasfusione: Indicazione nella fase terminale. Dott. L. Di Mauro (Direttore Servizio Trasfusionale Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza)
9) Il ruolo dello psicologo nelle Cure Palliative. Dott.ssa M. Perrella (Psicologa ANT Foggia)
10) Il ruolo e la responsabilità dell’infermiere professionale nell’assistenza domiciliare. Dott.ssa. C. Troiano (Infermiera ANT Manfredonia)
Dott. D. Cotugno (Infermiere ANT Manfredonia)
11) Aspetti clinici, terapeutici e assistenziali in Hospice. Dott.ssa V. Lombardi (Responsabile Medico Hospice Monte S. Angelo)
12) Umanizzazione e assistenza spirituale nella fase terminale. Padre Aldo Camilliano (Cappellano Hospice Monte S. Angelo)
13) I diritti del malato oncologico nella fase di malattia. Dott. P. Balzamo, PhD (Dottore di Ricerca in Dinamiche Formative ed Educazione alla Politica)
Seguirà uno spettacolo di Danza Popolare con il Gruppo
“ FOLK SIPONTINO ” Dir. Artistico Tommaso Pellegrino

Modera: Anna Maria Vitulano – Giornalista Gazzetta del Mezzogiorno
TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA

 
 
 

Goletta verde a Peschici

Post n°14716 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

 

Goletta verde a PeschiciAl dibattito sono stati invitati i Sindaci e gli amministratori garganici, i consiglieri regionali e provinciali e le associazioni locali

Di:

L’8 e 9 Luglio prossimi “goletta verde” di Legambiente sarà a Peschici. Sono previsti due incontri pubblici in piazza durante i quali saranno trattati i temi dell’erosione costiera e quello delle estrazioni petrolifere in Adriatico. Al dibattito sono stati invitati i Sindaci e gli amministratori garganici, i consiglieri regionali e provinciali e le associazioni locali.

Leggi il resto dell’articolo, fonte: blog.rodigarganico.info

 
 
 

SIMONE ROTA, DALLE FILIPPINE A MANFREDONIA, CON RITORNO

Post n°14715 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

SIMONE ROTA, DALLE FILIPPINE A MANFREDONIA, CON RITORNO

Del 28 Jun 2015 in News, Sport

Su Simone Rota ci si può scrivere un libro e poi farci un film.Il bambino abbandonato a Paranaque, una città delle Filippine a pochi km da Manila, adottato da una coppia italiana ed arrivato nelle ultime ore del mercato di riparazione di gennaio 2006 a Manfredonia dalla Pro Sesto.7 presenze (un bel derby giocato contro il Foggia) e ritorno a Sesto San Giovanni. E poi?Esperienza a Lugano, ritorno nei pro italiani con Borgomanero ed Asti.Una sera di dicembre del 2013, arriva la svolta. Una squadra filippina, l’Fc Stallion, lo contatta su Facebook per andare a giocare lì. In una settimana, mette le sue speranze in valigia e parte, senza nemmeno un contratto certo. «La motivazione principale- confida Simone- era che volevo vedere il Paese dove ero nato».Nelle Filippine trova tutto quello di cui aveva bisogno, senza neanche saperlo. La Nazionale, intanto («Un’esperienza che non mi sarei mai sognato di fare»), ma molto altro. Per un mese e mezzo, vive da solo.Poi i suoi genitori gli danno un numero di telefono e lui si fa coraggio: va a visitare la missione da dove tutto è cominciato. Alcune  suore si ricordano ancora di lui, e lì tra i bambini abbandonati di Manila trova una pace inaspettata. La sua vita prende un’altra piega.Si trasferisce nel Centro, dove ancora adesso vive con le suore e 24 bambini. Torna in Italia quando sente la nostalgia per i suoi genitori, ma la sua vita è lì.«Stare con i bambini dà una grande soddisfazione, mi sento responsabilizzato. Si vede che avevo bisogno di questo. Non ho trovato da chi sono nato 30 anni fa, ma non sono venuto qui per questo».La sua giornata si divide tra allenamenti e pannolini. Alla giornalista racconta: «Mi alzo alle 4.45, gli allenamenti sono alle 6, poi fa troppo caldo. Verso le 10.30 torno alla missione. La cosa più difficile? Quando un bambino piange e non capisci perché! A Laguna, dove le suore hanno una pensione con 1.500 bimbi, ho appena aperto una scuola calcio». Sui muri della missione ci sono i poster di Simone. «Per i bimbi non sono un idolo, ma un fratello maggiore». E questo gli piace molto di più.

 
 
 

Puglia/ Falesia fragile e scempi edilizi 20 km di mare negato

Post n°14714 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

Puglia/ Falesia fragile e scempi edilizi 20 km di mare negato PDF Stampa E-mail
domenica 28 giugno 2015 ore 10:39
Dal Gargano a S. Maria di Leuca la mappa dei tratti di litorale vietati ai bagnanti. A Brindisi chiusi 14 stabilimenti su 20, a Porto Cesario e Gallipoli case sulla spiaggia.


 A soffrire di più è la costa salentina, quella che da Apani, 11 chilometri a Nord di Brindisi, arriva a Santa Maria di Leuca. E lo è principalmente la costa adriatica, che con i suoi lunghi tratti rocciosi è maggiormente esposta al rischio di erosione e sgretolamento della falesia. Di altri problemi, in questo caso dovuti alla mano pesante del­l'uomo, ci si deve invece preoc­cupare sulla costa ionica dove è l'abusivismo a impensierire e negare la bellezza del mare e delle spiagge a residenti e bagnanti. Anche l'estate 2015 si è aper­ta all'insegna di divieti, sequestri e polemiche. Da Nord a Sud, la natura e gli scempi ri­schiano di mettere a serio ri­schio un patrimonio di inesti­mabile valore che ha fatto della Puglia una tra le mete turisti­che più ambite d'Italia. Dei 960 chilometri di costa che circon­dano la regione non meno di 20 sono interdetti alla balnea­zione. Un calcolo preciso non è possibile, è possibile, però, una ricognizione dei casi che maggiormente preoccupano. A cominciare dall'estremo lembo del Salento, Finibus Ter­rae, lì dove mar Ionio e mare Adriatico si incontrano e mischiano le loro acque. Il caso più eclatante è quello del Ciolo, il suggestivo canalone sovra-­stato da un ponte dove la parete rocciosa è stata ricoperta con una rete metallica per evitare la caduta di frammenti di roccia. Sette chilometri di strada lito­ranea, dal Ciolo a Leuca, sono stati chiusi e l'accesso alla spiaggetta sottostante è stato vietato. Aveva rischiato la stessa sorte la marina di Melendu­gno, dove lo scorse anno, nel tratto da Torre Specchia a Torre Sant'Andrea, la Capitaneria di porto di Otranto aveva lasciato intravedere una estate di lidi e spiagge libere interdetti ai ba­gnanti proprio per il pericolo di crollo della falesia. Allarme poi in gran parte rientrato. Non è rientrato, invece, a Porto Mig­giano (Santa Cesarea Terme), in alcuni tratti della costa di Tricase e a Castrignano del Capo (Santa Maria di Leuca). Ri­manendo nel Leccese, sulla co­sta ionica si deve costantemen­te fare i conti con l'abusivismo edilizio. Quasi nessuno stabili­mento era in regola, la scorsa estate, con le autorizzazioni amministrative a Porto Cesa­reo, mentre è dell'altro ieri la notizia del sequestro di Punta della Suina, a Gallipoli, per abusivismo edilizio. Sempre nel Gallipolino, nella zona di­ Padula Bianca, un intero com­plesso edilizio preclude l'acces­so al mare. Sulla costa a Nord di Brindisi i gestori devono barca­menarsi tra falesia che si sbri­ciola e manufatti abusivi. Dei venti stabilimenti balneari da Materdomini ad Apani - un tratto di poco meno di 11 chilo­metri - solo sei hanno tutta la documentazione in regola per l'apertura. Risalendo verso Nord, è un'oasi felice la costa di Monopoli, mentre si ripropone il problema della falesia nella zo­na San Menaio del Gargano do­ve, però, i lavori di messa in si­curezza sono terminati un me­se fa. Sulla costa di Trani, più che alla falesia pericolante i problemi sono legati alla man­canza di accessi al mare, spesso impediti dalla presenza di ville e case. Costa bassa e sabbiosa quella del Tarantino dove non si registrano problemi partico­lari. E dove non ci sono né falesia né abusi edilizi, a rendere la vi­ta complicata ai bagnanti ci si mettono depuratori e scarichi fognari. È quanto accade a Tor­re Calderina, a un paio di chilo­metri da Molfetta, dove gli sca­richi di un depuratore hanno fatto naufragare il sogno di tra­sformare l'area in un'oasi protetta per gli uccelli migratori. La circostanza, però, non sem­bra impensierire più di tanto, almeno a giudicare dai tanti che la frequentano. Problemi di scarichi anche a Pane e Pomodoro, sul lungomare di Bari. Quando piove la fogna nera invade la condotta Matteotti del depuratore e immancabilmente scattano i divieti di balnea­zione. Un problema di paratie che non reggono la pressione dell'acqua.

F.M.
corriere del mezzogiorno

 
 
 

Storia/ Lo stato d'assedio sul Gargano

Post n°14713 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

Storia/ Lo stato d'assedio sul Gargano PDF Stampa E-mail
domenica 28 giugno 2015 ore 10:19
Che in ogni persona ci sia quell'anelito verso la libertà è più che giusto, l'interessante che questo nome non divenga sinonimo di egoismo, di alterigia o di libertinaggio.

Le imposizioni del despota, con lo strapotere, con i suoi favoritismi, con l'arbitrio e la tirannide non fanno altro che diffondere malversazioni, differenze, dissapori ed odio nella società. La prepotenza è non volere accettare, né capire il valore della convivenza civile. Ed è quello che succedeva a Vieste fra due gruppi di famiglie, che si rinfacciavano, oserei dire quotidiana­mente, le loro malefatte. Ambizioni, invidie, gelosie è prepotenze, ma più di tutto il pre­valere sull'altro sia nella vita privata che in quella sociale. Da una parte vi sono i Petrone e Francesco Cocla, dall'altra i Medina e i Nobile. Quale sia la vera causa di tanta inimicizia è tutta da scoprire, studiare e capire: possiamo solo ipotizzare che sia dovuta da interessi economici e dalla supremazia nel decuriona­to, ma non come promotori del brigantaggio. Anche l'Anonimo di Successe il Ventisette e Alfonso Perrone, redattore dei Memorandum, non facevano che accusarsi reciprocamente. Erano essi portavoce di due partiti? Le vicende ci rimandano con la memoria alla fine della II Guerra Mondiale (1939-43), quando, caduto il regime fascista" si doveva decidere di con­fermare la Monarchia o scegliere la Repub­blica e subito dopo optare per la Dc di Alcide De Gasperi o per il Pci di Palmiro Togliatti. Ed anche allora le piazze gremite di elettori, fi­nivano spesso col creare subbugli o addirittura tumulti. L'arrivo dei mille di Garibaldi itl, Sicilia prima e, nell’Italia meridionale dopo, costrinse Francesco II a riparare a Gaeta e questo creò senz'altro scompiglio, lotte e uc­cisioni in indiscriminate fra i sostenitori di entrambi, causate anche dal disciolto esercito borbonico, i cui soldati si dettero alla macchia, rifugiandosi fra terreni impervi, boscaglie fit­te e località difficilmente raggiungibili. Per poter sopravvivere ricattavano le famiglie più'facoltose e ostili al governo borbonico. Ed è quello che avvenne anche a Vieste il 27 Luglio 1861 con la morte di 9 cittadini, da parte dei cosiddetti briganti, chiamati, a quanto pare, da cittadini locali per vendette personali. Con l'annessione del Regno di Napoli a quello di Sardegna, l'esercito piemontese, invece di ri­correre ad un armistizio con i ribelli; ormai tacciati di brigantaggio, mise in atto quelle leggi marziali con indiscriminate fucilazioni. Esse invasero tutto il territorio dell'Italia Meridionale operando eccidi specie nella Basilicata. Il Gargano non fu esente da incursioni e scontri, molti di questi si verificano nel periodo 1860 -- 1865. Venne istituito lo stato d'as­sedio e si applicò senza misericordia la trista e funesta Legge Pica, che prevedeva per tutti quelli che si davano alla macchia la fucila­zione senza processo, la deportazione forzata in Sardegna dei familiari e dei sospettati ed anche la fucilazione a chi si recava in cam­pagna, senza autorizzazione, come avvenne per 18 innocenti pastori che stavano tosando le pecore in territorio di Rignano Garganico. I danni in agricoltura e per la pastorizia furono ingenti e la vita delle popolazioni di­venne quasi impossibi1e. Anche le attività amministrative incontravano difficoltà, perché molti galantuomini rifiutavano cariche nelle amministrazioni comunali. Infatti la repres­sione del brigantaggio divenne feroce e cieca da parte dell'esercito piemontese agendo con estremo rigore e con facili ed indiscriminate fucilazioni. E' anche vero come ho detto e scritto più volte che la guerra ai briganti era una guerra violenta e spietata, perché agli odi politici e sociali si aggiungevano le faide di paese con bassezze e vendette personalI e finivano col massacrare liberali innocenti cittadini e soldati sbandati. Era una guerra fratricida!

Matteo Siena
Presidente sezione Società di Storia Patria Gargano

 
 
 

Voglio Cantare Cultura e spettacoli

Post n°14712 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

Voglio Cantare
Cultura e spettacoli28 giugno 2015 12:41 nessun commento LETTURE: 68

Il coro dell’Istituto Comprensivo “Melchionda-De Bonis” debutta anche in Piazza

Dopo la manifestazione di beneficenza nell’Auditorium “Maria Pyle” presso la nuova chiesa di San Pio, Michele Longo e i piccoli cantanti dell’istituto Comprensivo “Melchionda-De Bonis” si esibiranno in Piazza Europa  martedì, 30 giugno.

Il progetto “Voglio Cantare”, voluto dagli insegnanti Pio Pazienza, Rosanna Amoruso e Raffaella Grifa, ha permesso agli alunni delle quarte e quinte della primaria e delle classi prima, seconda e terza della secondaria, di mostrare le loro abilità vocali cimentandosi con brani impegnativi e difficoltosi sotto la guida del Direttore Artistico Michele Longo.

L’evento canoro ha rappresentato la novità nell’ambito delle numerose attività programmate dall’Istituto Comprensivo “Melchionda-De Bonis” per l’anno scolastico che si è appena concluso, nelle quali tantissimi ragazzi hanno potuto esprimere al meglio le loro inclinazioni e potenzialità .

 
 
 

Vieste - I trabucchi tornano a vivere [Video]

Post n°14711 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

Vieste - I trabucchi tornano a vivere [Video] PDF Stampa E-mail
domenica 28 giugno 2015 ore 12:35

Alla baia di Molinella dimostrazione di pesca

Giovedì scorso dopo anni di inerzia delle istituzioni e conflitti tra le associazioni, i trabucchi storici di Vieste hanno rirpeso a vivere. La rinascita si è celebrata al trabucco di baia di Molinella a celebrare. Tanta la gente, soprattutto turisti, attratti dal fascino di queste imponenti macchine da pesca. Ora la Regione Puglia, oltre a tutelarli con un'apposita legge, li ha inseriti anche nel programma "Puglia Open Days". Da luglio a settembre l'associazione  "La Rinascita dei Trabucchi" organizzerà dimostrazioni di pesca al fine di divulgare e tramandare la storia di questi "giganti di legno". [VIDEO]

 
 
 

Meteo Gargano, attesa domenica ‘soleggiata’

Post n°14710 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche


Meteo Gargano, attesa domenica ‘soleggiata’Andrà meglio lungo la costa specie adriatica, maggiormente esposta a correnti più fresche dai quadranti settentrionali

Di:

Bari METEO Puglia: alta pressione si indebolisce parzialmente sotto l’azione di un fronte in transito sui Balcani. Questo favorisce l’ingresso di correnti più instabili settentrionali che favorisce la formazione di acquazzoni o temporali tra tarda mattinata e pomeriggio sui settori interni appenninici, localmente sulla Basilicata tirrenica. Migliora già nel corso della serata con rasserenamenti da Nord. Temperature in aumento, punte fino a 28/30°C sulle interne. Venti di Maestrale in attenuazione entro la serata. Mari generalmente mossi, specie l’Adriatico.

SPAZIO ALL’ESTATE, TANTO SOLE E CLIMA CALDO. L’alta pressione torna protagonista su tutta la Penisola, alimentata nel contempo da aria calda in risalita dal Nord Africa. Un connubio che darà il via a una fase di tempo stabile e soleggiato che ci farà compagna per almeno una decina di giorni. Andrà meglio lungo la costa specie adriatica, maggiormente esposta a correnti più fresche dai quadranti settentrionali.

Da segnalare tuttavia nel pomeriggio di Domenica qualche temporale pomeridiano sull’Appennino Lucano in sconfinamento al litorale tirrenico.

Fonte: 3bmeteo

Redazione Stato

 

 
 
 
 
 

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