Ci sono solo
due giorni all'anno
in cui non puoi fare niente.
Uno si chiama ieri,
l'altro si chiama domani.
Perciò oggi è il giorno
giusto per
amare,
credere,
fare
e principalmente,
vivere.
Dalai Lama
Paura dei tuoi occhi,
di quel vertice puro
entro cui batte il pensiero,
paura del tuo sguardo
nascosto velluto d'algebra
col quale mi percorri,
paura delle tue mani
calamite leggere
che chiedono linfa,
paura dei tuoi ginocchi
che premono il mio grembo
e poi ancora paura
sempre sempre paura,
finché il mare sommerge
questa mia debole carne
e io giaccio sfinita
su te che diventi spiaggia
e io che divento onda
che tu percuoti e percuoti
con il tuo remo d'Amore.
Alda Merini
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Neve...e vaiiiiiiii....
Post n°183 pubblicato il 10 Marzo 2010 da fulvia.vaccari
Stamattina mentre alzavo la tapparella avevo la netta sensazione di sapere già cosa mi sarei trovata di fronte…..ho solo fatto un piccolo errore di quantità. Una coltre di neve di almeno 25-30 cm ha sommerso tutto e anche ora che mi ritrovo qui seduta,oltre i vetri appannati ,continua a nevicare. Appena alzata ho realizzato che era praticamente impossibile usare l’auto anche solo per il fatto che durante la notte,le ruspe avevano accumulato una montagna di neve davanti al cancello automatico che,a sua volta,ha pensato bene,di rimanersene chiuso .Inizia allora la vestizione per affrontare a piedi il tragitto fino al lavoro…ammetto che mi sono sentita euforica come una bimba all’idea di lasciare le mie impronte su quel manto immacolato. Devo prestare attenzione perché dagli alberi sovraccarichi si staccano rami, spezzati dal peso della neve….ogni tanto avvisto qualche passante e mi meraviglia di come,sotto questa bufera, incrocio sguardi meravigliati,divertiti….facce rosse e accaldate….e sempre ci si scambia una parola “buongiorno”.Quando mai ci viene data questa possibilità quando,rinchiusi negli abitacoli delle auto, ci buttiamo nel caos mattiniero?Non so,mi pare che la neve riaccenda i rapporti tra le persone.Sono a metà strada quando sento suonare il cellulare….è il mio titolare… mi avvisa che in negozio non c’è luce e la linea telefonica fa le bizze….posso starmene a casa. Faccio dietro front…pensando che forse se mi affretto,sotto le coperte sarà rimasto ancora un po’ di quel calduccio che ho fatto fatica a lasciare.Ora i fiocchi da fini stanno diventando sempre più grossi….a tratti sembrano pezzetti di carta. Lasciando da parte per un attimo i disagi che la neve…la troppa neve, porta in città trovo bellissimi questo silenzio….questa luce….quest’aria pungente…questo rallentamento dei ritmi. Rientro in casa in compagnia di Giulio che insieme a pochi (i soliti) temerari ha cercato di aprire un varco di uscita…..ci concediamo un caffè bollente poi,mentre io mi rilasso un po’ davanti al pc,lui decide di guardarsi un film ….Titanic. Scelta influenzata? P.S. Inizialmente la scelta era caduta su The day after tomorrow...nonostante le previsioni meteo ci è sembrato un tantino eccessivo
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LA MUSICA...
...ci accompagna nella vita, a lei sono legati ricordi,emozioni...
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