Ali d'aquila
persone cristiane lesbiche, gay, bisessuali, transessuali di Palermo
DALLA "CARTA DEI VALORI" DEL GRUPPO ALI D'AQUILA
Il gruppo "Ali d'Aquila" nasce nel Natale 2008 col desiderio di creare un luogo di accoglienza e di preghiera per le persone omosessuali, per favorire una riconciliazione con se stessi, con Dio e con la Chiesa.
Ci incontriamo nell'ascolto reciproco, nella condivisione delle nostre esperienze, nell'accettazione delle nostre umane diversità, con l'amore dei fratelli, mettendo a frutto quei talenti, doni e carismi che Dio ha donato a ciascuno per la crescita del gruppo.
Poniamo Cristo al centro della nostra stessa esistenza, lasciandoci interrogare dalla Sua Parola per la nostra crescita, umana e spirituale, in una continua e instancabile ricerca della Verità che ci rende liberi.
Vogliamo percorrere un cammino di riconciliazione con la Chiesa, attraverso il dialogo, il confronto e la conoscenza reciproca, nella consapevolezza che la dimensione omoaffettiva è un valore e può ben costituire un percorso di crescita e di approfondimento per vivere, senza pregiudizi, una relazione autentica con l'altro.
Messaggi di Maggio 2015
Post n°190 pubblicato il 19 Maggio 2015 da gruppoalidaquila
Il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha rilasciato dei comunicati stampa in seguito alla giornata mondiale contro l'omofobia e in ricordo dell'attivista del gruppo Ali d'aquila, Nicola D'Ippolito. Riportiamo qui integralmente i comunicati rilasciati da Antonella Di Maggio (Comunicazione Istituzionale - Comune di Palermo). ***************************************************** COMUNICATO DEL COMUNE DI PALERMO DEL 15 MAGGIO 2015 "Sono profondamente addolorato per l'improvvisa scomparsa di Nicola D'Ippolito, instancabile difensore dei diritti di tutti. Mi unisco al dolore dei familiari e voglio ricordare il suo grande impegno civile che ha contraddistinto la sua esistenza". È quanto afferma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ieri sera era presente alla veglia ecumenica di preghiera per il superamento dell'omofobia e della transfobia, che si è svolta in Piazza Pretoria e, durante la quale, è venuto a mancare, in seguito ad un malore, l'ex presidente di Arcigay Palermo e membro del gruppo Ali D'Aquila, Nicola D'Ippolito. Ieri sera è stata consegnata al primo cittadino una lettera aperta, mirata all'approvazione di una legge che tuteli i diritti di tutti e di ciascuno contro ogni forma di omofobia a transfobia. "Continueremo le sue battaglie - ha aggiunto Orlando - oggi farò avere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, seguendo la volontà di D'Ippolito e quella di tutti coloro che hanno partecipato ieri alla fiaccolata, la lettera aperta contro l'omofobia e la transfobia, di cui Nicola era il primo firmatario, e che io ho firmato ieri sera". L'Amministrazione comunale ha disposto, inoltre, l'inizio della raccolta firme, sin da oggi, a Palazzo delle Aquile e in tutte le otto circoscrizioni. Questa sera si svolgerà una veglia presso l'abitazione di D'Ippolito. ***************************************************** COMUNICATO DEL COMUNE DI PALERMO DEL 17 MAGGIO 2015 "Abbiamo sempre gridato, e oggi lo facciamo ancora con maggior forza, un netto "no" ad ogni forma di discriminazione. La città di Palermo e la sua Amministrazione sono costantemente protese alla tutela dei diritti fondamentali della persona. La nostra città è all'avanguardia sul contrasto al fenomeno dell'omofobia e transfobia, anche grazie al progetto "La scuola fa la differenza", che propone ad alunni, genitori e insegnanti, modelli aperti e plurali di identità, famiglia e genitorialità". Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in occasione della nona "Giornata internazionale contro l'omofobia", istituita per iniziativa del Parlamento Ue. "Sono orgoglioso di essere sindaco della città in cui si è tenuto il grande Gay Pride del Sud Europa - ha aggiunto Orlando -. E' necessario che il legislatore ponga rimedio ad un assurdo gap che intercorre fra i diritti dei cittadini e l'arretratezza delle norme. Nella giornata di oggi - ha concluso il primo cittadino - voglio ricordare la figura di Nicola D'Ippolito, che si è spento proprio 3 giorni fa, durante una veglia ecumenica di preghiera per il superamento dell'omofobia e della transfobia, a Piazza Pretoria. Ho fatto avere al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, seguendo la volontà di D'Ippolito, la lettera aperta contro l'omofobia e la transfobia, di cui Nicola era il primo firmatario, e che anche ho firmato anch'io. La stessa petizione può essere sottoscritta dai cittadini a Palazzo delle Aquile e in tutte le otto circoscrizioni". |
Post n°189 pubblicato il 18 Maggio 2015 da gruppoalidaquila
La sera di giovedì 14 maggio, durante il corteo della veglia per il superamento dell'omofobia e della transfobia dalla Chiesa del Gesù (Casa Professa) a piazza Pretoria (Palazzo delle Aquile), è venuto a mancare il nostro fratello del Gruppo Ali d'aquila, Nicola D'Ippolito (67 anni), stroncato da un infarto. La scomparsa di Nicola è una perdita non soltanto per i suoi familiari e amici ma per l'intera città di Palermo, a cui lui ha dedicato la sua intera vita di lotte per i diritti di tutti, non soltanto delle persone lgbt. Riportiamo qui la meditazione fatta dalla predicatrice valdese Delia Allotta, che Nicola stesso aveva scelto per l'ultimo saluto al suo funerale, svoltosi sabato 16 maggio alle ore 11 presso la Chiesa di San Francesco Saverio a Palermo, che era solito frequentare (e dove ha sede il gruppo Ali d'aquila). Nicola è stato ricordato l'ultima volta domenica 17 al Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo, ove la giunta presieduta da Orlando ha deliberato l'accesso ai rappresentanti del gruppo organizzatore della veglia per esporre tutta la giornata la grande bandiera arcobaleno lunga 20 metri, usata durante il corteo, con la scritta a lutto: 17 MAGGIO GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA E LA TRANSFOBIA "CIAO NICOLA" DISCORSO DI DELIA ALLOTTA AI FUNERALI DI NICOLA D'IPPOLITO CHIESA DI SAN FRANCESCO SAVERIO, 16 MAGGIO 2015 Salmo 90,1-6 «Signore, tu sei stato per noi un rifugio d’età in età. Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l’universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio. Tu fai ritornare i mortali in polvere, dicendo: "Ritornate, figli degli uomini" Perché mille anni sono ai tuoi occhi come il giorno di ieri ch’è passato, come un turno di guardia di notte. Tu li porti via come in una piena; sono come un sogno. Sono come l’erba che verdeggia la mattina; la mattina essa fiorisce e verdeggia, la sera è falciata e inaridisce.» Non avrei mai immaginato di trovarmi qui in questa veste, non lo avrei mai voluto e non lo vorrei neppure ora (se fosse possibile). Nicola mi aveva già detto che avrebbe voluto che fossi stata io a celebrare i suoi funerali, me lo diceva più spesso dopo l’ultimo intervento che aveva subito e sebbene io ci scherzassi su, mi diceva che lo aveva lasciato scritto ed infatti così è stato. Ieri mattina, ho ricevuto una telefonata, con la quale venivo informata che il mio nome era scritto in un foglio dentro una busta accompagnato dall’indicazione per presiedere il funerale. Non lo avrei mai immaginato perché io e Nicola siamo coetanei, entrambi nati nel 1948 e alla morte, vi sembrerà strano, anche alla nostra età, ci si pensa di rado; è lo spauracchio che non credenti ma anche noi credenti cerchiamo spesso di esorcizzare. Oggi che la vita media si è allungata, e si è allungata di molto, possiamo affermare che Nicola è morto giovane, e a parte il fatto che Nicola era giovane dentro, come giovane aveva sicuramente ancora tanti progetti da realizzare, tanti sogni da coronare, tra i quali quello più ambito era avere una relazione sentimentale stabile e duratura: “Mi sento troppo solo” mi diceva “Sto invecchiando e sono solo”. Nicola era cardiopatico, ma a parte ciò, era una persona ipersensibile e i dispiaceri lo segnavano pesantemente. Durante la sua vita, ne ha avuti tanti, in sessantasette anni ha sofferto in varie occasioni ma un dolore grande, grandissimo è stata la morte della sua mamma. Tutti noi siamo legati alle nostre mamme ma Nicola aveva un feeling particolare con la sua dolcissima mamma che tanti di noi hanno conosciuto. Nicola era rimasto da solo con il suo cane, un pastore tedesco che lo ha lasciato anni fa e poi una grande delusione amorosa negli ultimi mesi gli aveva inferto un duro colpo. Quanti progetti, quanti sogni! Quanto impegno metteva nel sociale e in tutto il suo mondo fatto di libri dei quali l’ultimo rimasto incompiuto, di teatro, di insegnamento a scuola (era un docente in pensione). Anche se in una maniera che per tutti noi è stata feroce, terribile, non ci sono aggettivi per descrivere ciò che è accaduto, credo che Nicola, se avesse potuto scegliere come concludere la sua vita terrena, avrebbe scelto questa, questa morte che ce lo ha strappato via all’improvviso. Nicola si è accasciato al suolo fulminato da un infarto che non gli ha lasciato scampo, nonostante i soccorsi immediati ed amorevoli, a conclusione della veglia di preghiera contro le vittime dell’omofobia e transfobia a pochi passi dal traguardo come un atleta che ha finito la corsa. Qual era il traguardo l’altro ieri sera? Era la consegna di una lettera indirizzata al Presidente Mattarella e a Matteo Renzi sottoscritta da tante e tanti per rivendicare i diritti delle persone, e sottolineo Persone con la “P” maiuscola, GLBTQ (Gay, Lesbiche, Bisex, Trans, Queer) da consegnare al Sindaco Orlando. Questa lettera che Nicola non è riuscito a leggere è stata poi letta e data brevi manu al Sindaco da Peter Ciaccio, pastore della Chiesa Valdese di Palermo. Nicola aveva paura di morire da solo, un po’ come tutti noi, ma così non è stato. Nicola è morto attorniato da sorelle e fratelli sia della Chiesa Valdese, sia di quella Cattolica; c’era il Pastore e c’era il Prete, è spirato tra gli amici, le amiche, in mezzo ai suoi, in mezzo a coloro per i diritti dei quali aveva sempre lottato strenuamente fino alla fine perché ci credeva, come ci crediamo tutti noi. Nicola non si batteva soltanto per i diritti di determinate categorie ma per tutti; non sopportava la sopraffazione e la corruzione. Ci troviamo oggi qui a concelebrare io Protestante e Don Cosimo Scordato Cattolico, entrambi Cristiani e, anche se a me non piacciono le etichette, devo ammettere che questo è un funerale ecumenico, ecumenico come lo era Nicola che frequentava sia la Chiesa Protestante che quella Cattolica, aveva due case come ha giustamente ieri ricordato Don Cosimo Scordato; Nicola aveva bisogno di sentirsi accolto ed andava dove trovava accoglienza, dove poteva condividere la sua fede nell’unico Dio anche se con percorsi diversi. Potrei dire che il funerale di Nicola c’è già stato, è stato l’altro ieri, lì sull’asfalto dove giaceva il suo corpo. Il funerale c’è già stato perché appena è arrivata la notizia del suo decesso, in molti che eravamo lì con le fiaccole che avevamo ancora in mano per la veglia, abbiamo iniziato a formare un cerchio e poi un corteo intonando ”Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla”. Un funerale a cielo aperto, un funerale improvvisato ma molto sentito. Sorelle e fratelli che cosa è la vita, se non un soffio, l’esistenza ha tutta la caducità e fragilità dell’erba che spunta al mattino e che la sera inaridisce ed è falciata, come abbiamo ascoltato durante la lettura di alcuni versetti tratti dal salmo novanta. Anche giovedì 14 maggio Nicola si era svegliato pensando sicuramente alla buona riuscita della veglia che si sarebbe svolta nel pomeriggio; quella mattina Nicola era come l’erba verde, fresca di rugiada, era pieno di entusiasmo, di speranza. Nicola pieno di gioia quando ci siamo abbracciati fugacemente in Chiesa a Casa Professa mentre era indaffarato nel dare le ultime raccomandazioni per l’organizzazione della veglia. Poi, dopo circa più di un’ora, è stato falciato, falciato come l’erba secca che inaridisce la sera. Falciato, stroncato lì sull’asfalto, esamine sotto gli occhi attoniti di noi tutti. “Polvere sei e in polvere tornerai”, sta scritto nel libro della Genesi. Siamo polvere, siamo impalpabili, come impalpabile è stato l’ultimo abbraccio tra me e Nicola. Ci dia Dio, il Signore, di raccogliere l’eredità, il testimone che ci ha lasciato il nostro fratello Nicola, un’eredità fatta di lotte, di impegno, di sete di giustizia. “Il Signore asciugherà ogni lacrima e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore perché le cose di prima sono passate”. Amen |
Post n°188 pubblicato il 03 Maggio 2015 da gruppoalidaquila
Il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità cancellava l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Nel 2007 l'Unione Europea ha istituito ufficialmente il 17 maggio come "Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia". A partire da quell'anno, prima in Italia e poi in altri paesi, nella settimana del 17 maggio si sono celebrate le Veglie in ricordo delle vittime e per il superamento dell'omofobia e della transfobia. A Palermo, per il 9° anno consecutivo, cristiani provenienti da diverse confessioni religiose, donne e uomini credenti e non credenti, testimoniano con la loro presenza la condanna ad ogni forma di violenza e oppressione che negano a tante donne e uomini la libertà di essere se stessi. Lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, soffrono perché beffeggiati, malmenati e talvolta uccisi, solo perché esistono, solo perché amano e vogliono vivere l’affettività che il Signore ha donato loro. Le chiese cristiane sono chiamate a pregare e a chiedere il perdono per il peccato di omofobia, rifiutando tutte le espressioni di sopraffazione e annientamento dell'altro. "Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere" è il Salmo (139,14) che guiderà la Veglia Ecumenica per il Superamento dell'Omofobia e della Transfobia del 2015. Il Sermone sarà curato da Eleonora Natoli, pastora della Chiesa Valdese di Trapani e Marsala. Quest'anno la Veglia si svolgerà presso la Chiesa del Gesù (Casa Professa), in piazza Casa Professa, il 14 maggio alle 19:30, e si concluderà con una fiaccolata alle 21:00 verso piazza Pretoria, nell'atrio del Comune di Palermo (Palazzo delle Aquile) alla presenza del Sindaco, Leoluca Orlando. L'organizzazione della Veglia Ecumenica per il Superamento dell'Omofobia e della Transfobia di Palermo è promossa da Ali d'Aquila Cristiani LGBT di Palermo, Comunità San Francesco Saverio, Chiesa Valdese di Via Spezio a Palermo, Chiesa Valdese di Trapani e Marsala, Chiesa Luterana, Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, Chiesa del Gesù (Casa Professa), Laici Comboniani di Palermo, Comunità Kairòs, Comunità di Vita Cristiana (CVX), Agedo e Libera Palermo, con la partecipazione della Corale Mauriziana e della Corale Freedom Voices. POST |
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testimonianza di Mauro Vaiani, cristiano omosessuale:
VANGELO E OMOSESSUALITA'
intervista a Padre Alberto Maggi, O.S.M. su Chiesa, Vangelo e Omosessualità:
intervista a Pasquale Quaranta, giornatista e cristiano omosessuale:
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VEGLIA DI PREGHIERA 2009
"Chi ha paura non è perfetto nell'amore" (1 Gv. 4,18)
incontro Ecumenico di Preghiera per le vittime dell'omofobia
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“Dio ha insegnato a non chiamar profano o impuro alcun uomo” (Atti 10,28)
La Curia di Palermo vieta la veglia
12 maggio 2011
SICILIAPRIDE 2009 DI CATANIA
Il Gruppo Ali d'Aquila lesbiche e gay di Palermo, sfidando la paura e il pregiudizio, ha partecipato al SiciliaPride 2009 di Catania. Perchè, "chi ha paura non è perfetto nell'amore" (1 Giovanni 4,18).
40 anni dai Moti di Stonewall
4 luglio 2009
PALERMO - STOP OMOFOBIA
La vera malattia è l'omofobia!
per una legge contro l'omofobia, per la libertà di tutti e tutte, per amare senza paura
18 settembre 2009
PALERMO PRIDE 2011 - 2012
Il Gruppo Ali d'Aquila, lesbiche e gay cristiani ha partecipato al Palermo Pride del 21 maggio 2011
Il Gruppo Ali d'Aquila al Palermo Pride 2011 con il lenzuolo "storico"
Il Gruppo Ali d'Aquila al Palermo Pride 2012 con il nuovo striscione:
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