Creato da annette2006 il 19/02/2007
di tutto un pò,politica,costumi,usi e ipocrisie che la casta poilitica ci propina,voglio con i volenterosi parlarne, perchè la politica è nostra, non di una setta d'imbroglioni,ma è nostra dei cittadini, bisogna riprendere ciò che è nostro e non di pochi furbi ,noi siamo la politica, noi cittadini
 

ketty la mia cagnetta

che fù la mia dolce compagna

 

NO PEDOFILIA

 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 19
 

Ultime visite al Blog

ThereseMariePoulainerminiaesasyCreditPrivatolasaracina_tendaggigraziano.bonfrancesctraderMToNiRoMa84giuseppe.balbianotombrashfrlb1maucom3012monica_dalzottofredericrusoovito54marilina999
 

Ultimi commenti

Miglior Offerta di Prestito in tutta...
Inviato da: Miglior prestito
il 05/04/2024 alle 12:40
 
CARTA ATM BIANCA Voglio testimoniare sulle carte...
Inviato da: GRICELDA FLORENTINO
il 01/04/2024 alle 06:19
 
Ciao signor e signora Offro prestiti da 3.000€ a...
Inviato da: Clavering Angelika
il 28/01/2024 alle 16:52
 
OFFRO PRESTITI GRATUITI SENZA SPESE DI PAGAMENTO:...
Inviato da: Clavering Angelika
il 23/01/2024 alle 11:05
 
Ciao signore e signora, Ti offro prestiti da 3.000 € a...
Inviato da: Clavering Angelika
il 23/01/2024 alle 10:28
 
 

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

LAGO D'ISEO

 

non mangiamo nei ristoranti cinesi,protestiamo per un tibet libero non comperiamo prodotti cinesi

mangiamo e consumiamo italiano

 

mia madre e sorelle

 

 

anni 40

 

 

« i preti devono potere av...perchè non dire la verit... »

i mantenuti alla poilitica con i nostri danè

Post n°132 pubblicato il 04 Agosto 2007 da annette2006

i mantenuti della politica
Fino a quando le cose andranno così lìitalia sarà sempre indebitata e non si parli solo di calabria è così ovunque, anche al nord succede la stessa cosa, è la mafietta per il posto fisso, per lo stipendio sicuro che noi cittadini alla fine dei conti strapaghiamo, ma il mi chiedo se vengono gli extracomunitari ed i comunitari al vorare perchè noi certi lavori non li facciamo più, ma perchè non li facciamo più?Invece ci sta bene pagare tasse per dei finti lavori? Io ai tempi per lavorare mi accontentavo, oggi si preferisce non lavorare, ma chi li


MANTIENE QUESTI CHE PREFERISCONO NON LAVORARE? ALLORA VUOL DIRE CHE NON E' EMERGENZA BENSI' CARENZA DI POSTI IMPIEGATIZI, NO IO NON CI STO A PAGARE TASSE PER MANTENERE UNA SCHIERA DI FANNULLONI,DI ZECCHE ,BISOGNA CAMBIARE, SE PRODI RIUSCIRA' IN QUESTA IMPRESA L'ITALIA DIVENTERA' UN PAESE NORMALE, ED ANCHE IL DEBITO SARà NORMALE


Politica e spese-Il caso Se «Sviluppo Italia» è «Sviluppo Parenti» In Calabria l’agenzia conta 34 assunti tra figli, fratelli e consanguinei. Di destra e di sinistra

«Sviluppo Parenti»: tanto varrebbe chiamarla così, la società Sviluppo Italia. Almeno in Calabria. Tra i dipendenti di quella che doveva essere una specie di nuova Iri «ma più moderna, agile ed efficiente» per rilanciare il Sud attirando investimenti esteri, figurano infatti decine di figli, cognati, sorelle, cugini e parenti vari di politici, sindacalisti, giudici. Assunti senza concorso, per chiamata diretta. E decisi a sostenere bellicosamente d'essere stati assunti per brillanti meriti professionali.
Che la società, al di là della pomposità manageriale della «mission» dichiarata («L’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa è impegnata nella ripresa di competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno») sia diventata un carrozzone non è una novità. Lo sostiene il Sole 24 Ore che ne ha chiesto la chiusura perché «sbaraccare sarebbe un segnale di svolta più forte di qualunque riforma annunciata». E lo ha ammesso perfino l’amministratore delegato Domenico Arcuri: «Ho ereditato una farsa, una società con una struttura così elefantiaca che al cospetto la General Motors si intimorisce». Basti ricordare che, in attesa del drastico riordino annunciato, il gruppo è oggi un arcipelago di 181 società dotato di 492 amministratori, in larga parte legatissimi alla politica. Nelle sole «controllate» siedono 168 consiglieri di amministrazione, 93 sindaci e 78 membri degli organismi di vigilanza per un totale di 339 persone. Quanto ai dipendenti, sono 1.719, organizzati in maniera folle: il 63% negli «staff» e solo il 37% nelle «linee», da dove vengono i ricavi. Per non parlare delle gerarchie che, come ha scritto sul quotidiano economico Nicoletta Picchio riprendendo la denuncia dello stesso Arcuri, sono eccentriche: «Un dirigente governa due quadri, tutti e tre comandano 5 impiegati».
C’è poi da stupirsi se, stando ai dati Luiss Lab, Sviluppo Italia ha attratto investimenti stranieri nel triennio 2003-2005 per un totale di 297 milioni di euro contro i 760 veicolati in un solo anno, nel 2005, dalla omologa di Dublino che potremmo chiamare «Sviluppo Irlanda»? Dentro un quadro come questo, che ha spinto i vertici a giurare su una svolta netta con una riduzione del personale degli «staff» dal 63 al 20 per cento, un taglio di 601 dipendenti e una radicale ristrutturazione delle strutture periferiche, la Calabria merita una messa a fuoco. Se la Sicilia ha due sedi a Palermo e Catania, la Puglia una più due «incubatori» e la Campania ancora una più due «incubatori», l’assai meno popolata Calabria ne ha cinque. Quattro sedi a Cosenza, Crotone, Reggio e Vibo Valentia più un «incubatore» a Catanzaro. Come mai? Tutto «merito», dicono affettuosi gli amici e critici gli avversari, di quello che è stato il patriarca calabrese della società: Francesco Samengo. La cui biografia merita qualche riga perché rappresenta plasticamente le contraddizioni della macchina pubblica. Venti anni fa venne infatti passato allo spiedo dagli ispettori mandati dall’allora governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi a capire come diavolo avesse fatto la «Carical» (Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania), a lungo feudo della Democrazia cristiana e pilastro d’una politica spendacciona e clientelare, a inabissarsi in una voragine di mille miliardi di debiti. Saltò fuori di tutto.
Mutui accordati per pagare assegni protestati. Altri accordati accendendo due o tre ipoteche sulla medesima casa. Conti in rosso da incubo tollerati in base a «una buona impressione soggettiva ». Fidi da tre miliardi di lire dati per «finanziamento campagna pesche e pomodori » a un tipo che assicurava (e nessuno controllò se fosse vero) che avrebbe avuto un contributo europeo. Prestiti astronomici concessi «in attesa incasso contributo della Regione Calabria» nonostante fosse stata accertata «l’inesistenza della contabilità interna» del cliente. Una gestione scellerata. Che sfociò in un tormentone processuale evaporato tra rinvii e assoluzioni, rinvii e prescrizioni. E in una causa civile, con richiesta di danni per 80 milioni di euro, contro vari amministratori tra i quali appunto Samengo. Allora ras della banca a Cassano Jonico. Dove una casalinga (Angelina Lione) era arrivata ad avere un mutuo dando in garanzia «costruzioni abusive» e a ottenere finanziamenti vari, secondo Bankitalia, «denunciando un patrimonio netto di 4,3 miliardi esistente solo nella sua mente». Altri, in Paesi seri, sarebbero stati spazzati via. Samengo no. E dopo qualche anno di apnea, grazie all’appoggio dell’Udc («io non ne so niente di niente», giurò Giulio Tremonti) si ritrovò nel 2002 promosso ai vertici nazionali di Sviluppo Italia da quello stesso Stato che da lui avanzava i soldi della Carical. Bene.
Ricostruito il quadro, il giornale La Provincia Cosentina ha sparato nei giorni scorsi a tutta pagina un’inchiesta di Gabriele Carchidi. Con un elenco di 34 «assunzioni clientelari riconducibili ai politici di destra e sinistra, uomini di legge e dirigenti ». Figli, nipoti, cognati, cugini... Ed ecco Nerina Pujia, figlia del potente ex parlamentare della Dc Carmelo. Carlo Caligiuri, figlio dell’ex consigliere regionale diessino Enzo. Cecilia Rhodio, figlia dell’ex presidente regionale democristiano Guido. Paola Santelli, sorella dell’ex sottosegretario alla Giustizia e oggi deputata azzurra Jole. Marco Aloise, candidato sindaco per An a Paola nel 2003. Luigi Camo, figlio dell’ex senatore ulivista Geppino, oggi presidente della Sorical. Giovanna Campanaro, nipote dell’ex deputata democristiana e oggi «loierista» Annamaria Nucci (ora assessore comunale a Cosenza) e dell’ex assessore regionale Giampaolo Chiappetta.
E poi ancora Andrea Costabile, nipote dell’ex assessore regionale e attuale senatore Udc Gino Trematerra. Ed Emilio De Bartolo, assessore comunale diessino di Rende, figlio dell’ex assessore ed ex preside della Facoltà di Economia all’Unical Giuseppe. E Giada Fedele, moglie del casiniano vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Occhiuto. E Sandro Mazzuca, assunto con la moglie Fausta D’Ambrosio per la felicità dello zio acquisito Pino Gentile, consigliere regionale azzurro. E Antonio Mingrone, nipote dell’ex deputato forzista G. Battista Caligiuri. EGiovanna Perfetti, figlia dell’ex consigliere regionale buttiglioniano Pasqualino. E via così. Qualcuno, seccato, s’è precipitato a precisare. Paola Santelli assicura che l’assunzione è precedente all’elezione della sorella Jole in Parlamento. Il senatore mussiano Nuccio Iovene che suo fratello Daniele lavorava da anni «alla Società per l’imprenditoria giovanile» assorbita da Sviluppo Italia. Altri hanno fatto spallucce. Macché scandalo, così fan tutti...
Gian Antonio Stella
04 agosto 2007
_________________
ANNA


LE COMUNITA' TERAPEUTICHE SONO SOLDI PER GLI ADDETTI AI LAVORI,STATENE LONTANI



10:01 Scritto in opinioni | Link permanente | Commenti (0) | Manda | Tag: politica, mantenuti politica, economia, attualità | OKNOtizie

03/08/2007

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/imbrogli/trackback.php?msg=3082696

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
mara2003
mara2003 il 08/08/07 alle 08:30 via WEB
una vera piovra insomma... avresti dovuto vedere uno degli eletti alle recenti elezioni comunali come si faceva autopropaganda fuori dagli schemi ai cancelli della scuola frequentata dalla figlia, con fare lascivo e verminante parlava di correttezza, onestà e blablabla...eppure ha moglie e un paio di altri parenti impiegati a sviluppo italia...
(Rispondi)
 
annette2006
annette2006 il 09/08/07 alle 18:04 via WEB
si parla di libero mercato, di libero non c'è niente, tutto su raccomandazione, se non hai una conoscenza col cavolo piazzi tuo figli, allora chi è forte se ne va all'estero e fa bene
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963