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La tragicommedia perpetrata da Giorgio Napolitano con il suo viaggio in Polonia, viaggio non certo chiesto dal governo di Varsavia che, come è noto, è il più anticomunista d’Europa, dopo quello d’Ungheria, suscita ancora una volta un senso di ribrezzo e di stoica ribellione, nei confronti di un personaggio che ha avuto il coraggio di rilasciare alla stampa di quel paese dichiarazioni di autocritica dei suoi stessi comportamenti filosovietici e antidemocratici, quando ogni suo atteggiamento, sia politico che culturale si ispira ad un’interpretazione balorda e discutibile della democrazia. In un lungo panegirico a lui dedicato da una firma “lecchina” del massimo giornale di regime, infatti, ci si vuole ricordare che ai tempi in cui comandava Berlinguer, i cosiddetti Anni di Piombo, in cui la strategia della tensione portò il Pci, il primo partito comunista europeo, al potere grazie al compromesso storico antifascista, egli fu “implacabile” nel condannare il terrorismo fascista, che non fu mai tale, perché ancora tutto da dimostrare nelle decine e decine di processi di Stato, e avallato invece da Napolitano e dai suoi epigoni, i magistrati rossi, che tentarono di farci credere che c’era Almirante dietro le bombe e non i servizi segreti americani, favorevoli ad addomesticare i comunisti italiani. Grazie all’Arco Costituzionale messo in piedi da DC-PCI e PSI, oggi come allora uomini dei poteri forti come Napolitano rifilano all’Italia lo stello modello di regime collettivistico-autoritario, con guida globalista, e gradimento americano.

Il nuovo Arco Costituzionale sotto cui si crogiola l’uomo del Quirinale con tutta la sua corte di scimmie e saltimbanchi aggrappati come molluschi ai seggi parlamentari, gli Alfano, i Bersani, i Casini, non è altro che la rivisitazione aggiornata di una nemenclatura di regime, di cui egli si compiace, vecchia figura di burocrate sovietico, utilizzando il popolo come fece la figura cui si ispira, Stalin, quale “esperimento” di tirannia e soppruso, umiliandolo e rendendolo povero fino alla morte per fame, esaltando il proprio autoritarismo di casta.

E mentre Napolitano visita i cantieri di Solidarnosc e si commuove come un nazista farebbe di fronte ai forni di Auschwitz, ecco che gli spergiuri d’Europa, che non stanno solo in Vaticano, si rimbalzano tra loro altri centinaia di miliardi di proprietà dei popoli europei perchè vecchie banche insolventi,  e di cui neppure un curatore fallimentare disoccupato vorrebbe occuparsi, se ne possano appropriare per ingrassare clan mafiosi e dirigenti. Adesso l’ex-presidente dello IOR, Gotti-Tedeschi, cacciato via in malo modo dalle vipere curiali di Sua Santità, timorose della vendetta di Dio, si decide a vuotare il sacco e a rivelare il connubio tra la fallita banca americana JP Morgan e lo stesso Vaticano in merito a miliardi e miliardi di dollari di provenienza narcotraffico transitati dai loro forzieri per il “lavaggio”. E questo non basta ancora ai milioni di imbecilli che continuano a inginocchiarsi di fronte a questi “demoni”. Guardate, ad esempio, lo sguardo da topo famelico di un Corrado Passera, altro uomo di fede, quando spergiura sulla sua stessa testa (almeno esistessero ancora le ghigliottine!)che il decreto-sviluppo si farà, prima o poi. E intanto il Paese affonda e lui tratta con mezzo mondo la svendita dei suoi tesori imprenditoriali!

E figuratevi chi non poteva mancare in prima fila, alla marcia dei 90.000 idioti verso Loreto (dove lo spirito è fuggito ormai da quattrocento anni, quando si alimentò la menzogna del volo della casa di Maria!): il presidente di Banca Marche, Lauro Costa, uomo che sicuramente è grande elemosiniere di povera gente, visto lo stipendio a 5 zeri che percepisce, e di poveri imprenditori finiti sotto le mascelle dei suoi direttori d’usura, specie dopo le batoste subite da Standard & Poor’s. Per non parlare di altre luciferine presenze, sempre in prima fila, come i vari Pettinari, Carancini, Gentile, Giardina che con la Madonna di Loreto c’entrano, come il diavolo con l’acqua santa!

Ma sì, andate a raccomandarvi a Dio o alla Madonna, perché la campana inizia a suonare, e suonerà proprio per voi, quando il popolo chiederà il conto delle vostre malefatte. E vedremo allora in quanti saranno restati a marciare!

Gli ambientalisti, questi idioti trinariciuti la cui ignoranza e tracotanza deriva loro dall’appartenere alla sfera dei poteri non forti, ma fortissimi, i vari De Benedetti, Rockefeller, Rothschild, ecc, che gridano allo sfascio ambientale per farne il loro businness in crediti CO2, in plaghe di ettari di pannelli solari al cadmio e peggio, migliaia di pale rotanti che stritolano acquile e poiane; e che ci ripetono che la Terra morirà di caldo, quando sta morendo di freddo; in particolare gli ambientalisti marchigiani, quelli che da anni lottano contro la raffineria Api di Falconara, insieme a giudici e politici, saranno finalmente contenti che questo colosso che dà da mangiare a 1.500 bocche, chiude i battenti per sei mesi; e tra sei mesi, se il progetto del rigassificatore non sarà partito, chiuderà per sempre; alla faccia di altri “elemosinieri”, altri devoti alla Madonna, come il Presidente Spacca o l’assessore Lucchetti. Tutti gli investimenti che trattano di energie veramente alternative, perché legate al gas naturale lasciano l’Italia, perché la volontà comune dei nostri ministri traditori è quella di lasciare il paese alla mercè dei prezzi internazionali e senza risorse proprie. Invece diamo spazio alle energie che servono a tamponare, come la pale eoliche o i pannelli solari, mentre l’energia atomica di Va generazione è da capo dietro l’angolo, a farsi beffa dei pudibondi e vili dietro-front del governo Berlusconi.

PIETRO, SU QUESTA PIETRA...