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attualità, politica, cultura

 

 
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Come volevasi dimostrare: le banche italiane stanno peggio di quelle spagnole!

Post n°222 pubblicato il 11 Giugno 2012 da r.capodimonte2009
 

Da Napoli pare sia partito un C119 sovraccarico di cornetti, ferri di cavallo, agli e specchietti, diretti al buen retiro di Varsavia, dove il vecchio si sta spupazzando un gruppo di giornalisti ebeti, pronti ad ascoltare i suoi “mea culpa” anticomunisti: stamani, appena sbarbato, appresa la notizia che la UE avrebbe deciso di soccorrere le banche fallite spagnole  con un’altra caterva di euro di proprietà dei popoli d’Europa che stanno agonizzando, ha voluto fare il solito intervento presidenziale, ricolmo di idiozie e refusi, mescolando il campionato europeo di calcio ai 150 anni dell’Unità d’Italia, al decreto sviluppo, che è un po’ la sommatoria dei due fallimenti, quello calcistico di un paese dove lo sport fa veramente vomitare, e quello storico, dove il nostro Risorgimento “falso” è stato finalmente portato alla luce con tutte le sue bugie e contraddizioni. Ed ecco che le Borse sembravano dare ragione all’ottimismo arteriosclerotico del nostro capo dello Stato, quando, non aveva neppure finito di parlare di fronte ad un esterrefatto presidente polacco (che lo vede come fumo negli occhi, tanto è anticomunista!), che la solita manovra imbonitrice dei burocrati di Bruxelles ha fatto la fine dell’Asino di Buridano, la Borsa è andata giù di un bel po’ (facendo polpette dei titoli bancari italiani), e lo spread è schizzato a 470 punti! “Quel vecchio, oltre a chiacchierare troppo, porta anche sfiga!” pare abbia commentato Corrado Passera al telefono con l’ad di Montepaschi, il plurindagato Alessandro Profumo, che si lamentava perché il titolo della banca più antica d’Italia non ha più alcun valore (circa 15 centesimi) e di fatto l’istituto è fallito.

Chi si era illuso che i pannicelli caldi concessi alla Spagna per caricare le sue banche asfittiche di altro denaro, che poi va a finire chissà dove, ha avuto la lezione che si merita. Ormai le società di rating non hanno più neppure indici da assegnare alle banche europee, perché più del “sotto zero” ci sono solo le corbellerie presidenziali.

Da tempo noi stiamo consigliando i depositanti di Unicredit, Banca intesa e Montepaschi di ritirare i propri soldi: il tempo sta scadendo, fate voi!

Nel frattempo i banchieri che Monti ha infilato nell’orifizio di mamma Rai, hanno scoperto le loro carte di incompetenti in fatto di cultura e di farabutti in fatto di tutela del risparmio, dato che la Tarantola velenosa non bloccò l’emissione dei titoli tossici sul mercato finanziario, distruggendo miliardi di patrimoni. Il motivo? Ve lo diremo tra un po’.

Delizioso il finto alterco tra due framassoni inveterati, Eugenio Scalfari e Mario Monti, i quali si accusano attorno al significato dell’espressione “poteri forti”. Scalfari che è a busta paga da cinquant’anni dai “poteri forti” di De Benedetti e prima ancora, quelli dei servizi segreti, da cui ebbe l’imbeccata del golpe De Lorenzo, sostiene che alcuni membri del governo sono amici di Tremonti. Ma se Tremonti è un potere forte, il suo padrone svizzero, cos’è? E se il suo padrone svizzero appartiene alla casta dei cosiddetti “usurai aristocratici” (è definizione di Napoleone Bonaparte, non nostra), il potere forte che rappresenta Monti presso la Trilaterale e il Gruppo Bilderberg, quanto è più potente! Veramente siamo convinti ancora che questa gente è arrivata a governare il Paese per salvarlo e non per distruggerlo? Provare per credere, diceva un vecchio imbonitore di mobili: provate a credere che questo sistema possa reggere ancora per otto, nove mesi, tanto manca alle elezioni politiche! E come dovrebbe farcela, con altri prelievi forzosi dalla povera gente? O con una spending review di 5 miliardi? O con i 50 miliardi che ci costa “salvare” la Grecia, la Spagna e il Portogallo, mentre a noi non ci salva proprio nessuno? O assistendo all’agonia della Regione più ricca d’Italia, che si sta illudendo, nelle sue certezze progressiste e di benessere tuot court, di essere salvata da Monti? Oppure ai funerali delle vittime di Equitalia, che sono arrivate a 1.300?

Come la vuol salvare l’Italia lo squalo, insieme alla iena e allo sciacallo? E adesso, a proposito di poteri forti, c'è anche la tarantola!

E non sarebbe ora che la gente se la smettesse di guardare i telegiornali, e di comprare la stampa, tutti strumenti asserviti a questo potere insulso?

Facciamocela da soli la comunicazione, nel web, in piena libertà e democrazia, in attesa della chiamata.

ITALIADOC                   

 

 

 

 
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