Creato da PerUnaNotteDiPiacere il 28/12/2005

la moscacieca

In quest'epoca di repentini cambiamenti vivere è come andare un pò alla cieca. Gli interrogativi si mescolano alle emozioni cercando nel pensiero le direzioni da seguire. Un Blog per delineare e fotografare le rotte collettive.

 

 

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Arabe Infelici

Post n°113 pubblicato il 12 Ottobre 2006 da PerUnaNotteDiPiacere
 
Foto di PerUnaNotteDiPiacere

INCHIESTA SULLE ARABE INFELICI
STILE ARABE INFELICI... ma con qualcosina di più!

Questa sera girando tra i blog mi sono imbattuto in quella losca tana delle Arabe Infelici.
Purtroppo, ahimè tardi, ho notato che avevano dedicato anche a me un loro denigratorio pezzo su un mio post che la redazione di libero aveva inserito tra i blog del giorno.
Si tratta di un mio post datato 2 aprile 2006 nel quale documentavo l’avvenente azione di due colombiani nella riqualificazione della pianta di coca attraverso una bevanda chiamata Cocasek.
Devo sottolineare che la coca, secondo la tradizione indigena colombiana, è considerata una pianta sacra. Una pianta divina. Infatti il suo uso era vietato per fini voluttuari o inebrianti, ma poteva essere usata solamente durante le cerimonie religiose, nelle pratiche terapeutiche, per combattere la fame la sete e per avere la forza di marciare in montagna durante le salite ad alta quota.
Tornado ai due colombiani della Cocasek il loro intento era quello di diffondere nella cultura alimentare una bevanda innocua per rompere il pregiudizio internazionale sulla pianta di coca costruito dalla cocaina (che è cosa ben diversa).
Un pregiudizio forte che alimenta di contropartita l’uso improprio della coca con la cocaina.
La pianta di coca, prima di trasformarsi in cocaina, subisce notevoli manipolazioni, e, come tutte le cose che gli esseri umani manipolano per la brama di potere, ha assorbito un immagine negativa.
Tutto iniziò con i conquistadores spagnoli dopo la scoperta delle americhe fino a giungere ai giorni nostri. Purtroppo, quando gli esseri umani sono invasati dal desiderio di potere e fama sono tutti uguali e appena scoprono un nuovo terreno da conquistare si gettano su di esso come cani famelici.
Come qui dentro per esempio. La blogosfera oggi è diventato il nuovo mondo da conquistare.
E chi vuole conquistarlo non bada a niente e a nessuno.
Cari uccelli infelici, voi avete mistificato completamente il senso del mio post e della mia poetica d’interazione. Forse proprio perché, da uomini frustrati, non conoscete cos’è l’interazione.
Avete usato le mie parole dipingendole con una volgarità che non mi appartiene ma che magari appartiene a voi, visto che, facendo la ricerca per parola sul vostro blog, i risultati sono veramente inquietanti.
Credo che gli amministratori sappiano far bene il loro lavoro. Come voi d'altronde.
Denigrare gli altri per amplificare la propria immagine è un operazione di comunicazione da bambini delle elementari. I filoni religiosi ci campano sulla lievitazione delle figure sataniche.
Più è grosso Satana più c’è bisogno di Dio. E viceversa…..
Una cosa vera su di me debbo dire che l’avete detta però… non sono dedito alle rinunce dei piaceri.
- d'altronde è vero quando si dice che gli altri ti notano per ciò che non hanno -.
Le parolacce e la volgarità care anime pavide devono avere un senso, devono rafforzare il significato del concetto che si vuole esprimere e non devono assumere mai l’aspetto del prezzemolo, è per questo che io non mi spreco nel dirvi che siete quattro teste di cazzo.
Non ne vale la pena. Perché a dirvelo sono i link dei risultati delle parole volgari usate nel vostro blog di cui non ne fate un buon uso a differenza del mio in cui servono per riflettere e mai per prevaricare. Magari se le avreste usate come Giaocchino Belli sarebbe stata tutta un’altra storia.
Ma non è cosi, purtroppo!
Poi, per cortesia, lasciamo in pace i bambini.
Il vostro blog, che è pieno di cartoni animati e fumetti, è sicuramente più attraente del mio per i piccoli, ma è anche uno scandalo di dialettica malsana e di mistificazione.
Una produzione psicotica per gente nevrotica.
Detto ciò, statemi bene e cercate di arrivare in vetta molto presto sennò vi ritroverete più vuoti che mai, di quanto lo siete adesso, senza accorgervene.
Io spero soltanto che la blogosfera non faccia la fine della pianta di coca e trovi la giusta dimensione di esistere.

RICERCA PER PAROLE NEL BLOG DELLE ARABE INFELICI

CAZZO = 92 RISULTATI


CULO = 54 RISULTATI


PUTTANA = 5 RISULTATI


STRONZO = 12 RISULTATI


MERDA = 24 RISULTATI

COGLIONE = 16 RISULTATI

COGLIONI = 31 RISULTATI.... CON IL PLURALE E' OVVIO... cè qualcuno che è mono o tripalla però

CAZZI = 11 RISULTATI ..... cè un pò si omosessualità latente però...

FICA = 4 RISULTATI ... COME VOLEVASI DIMOSTRARE di fica poca e niente

..... divertitevi anche voi a fare qualche ricerca, magari trovate qualcosa che mi è sfuggita!

 
 
 
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immagineIL SEGRETO DELLA FELICITA'

"... un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini. Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava. Invece di trovare un sant'uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un'attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c'era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo. Il Saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto. Il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità. Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore. Nel frattempo, voglio chiederti un favore, concluse il Saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d'olio. Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l'olio. Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto del Saggio.
Allora, gli domandò questi, hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?'
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio che il Saggio gli aveva affidato. Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo, disse il Saggio. Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa.
Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d'arte appese al soffitto e alle pareti. Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d'arte disposta al proprio posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.
Ma dove sono le due gocce d'olio che ti ho affidato? domandò il Saggio.
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.
Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti, concluse il più Saggio dei saggi. Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza dimenticare le due gocce d'olio nel cucchiaino."

tratto dall'Alchimista:
di Paulo Coelho

 
 
 

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