Creato da PerUnaNotteDiPiacere il 28/12/2005

la moscacieca

In quest'epoca di repentini cambiamenti vivere è come andare un pò alla cieca. Gli interrogativi si mescolano alle emozioni cercando nel pensiero le direzioni da seguire. Un Blog per delineare e fotografare le rotte collettive.

 

 

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Qualunquista.

Post n°119 pubblicato il 19 Ottobre 2006 da PerUnaNotteDiPiacere
 

UNA PAROLA USATA IN MODO SCORRETTO.

Scrivo questo post dopo aver riscontrato più volte l’uso indiscriminato della parola “qualunquista”.
In Italia questa aggettivazione prende corpo nei primi anni della repubblica con l’avvento di un movimento politico che pochi ricordano, ma che portò in parlamento oltre i 100 deputati.
immagineL’ideatore fù Guglielmo Giannini di origine napoletana, fu un commediografo, regista, giornalista e uomo politico italiano.
Tutto nacque con la fondazione de: “L’Uomo qualunque”. Un settimanale che dalle 25.000 copie iniziali arrivò alle 850.000 del suo ultimo periodo.
Lo scopo di Guglielmo Giannini era quello di dare voce all’uomo di strada.
Si tratta dei primi anni della repubblica ed è facile comprendere quanto le idee di questo personaggio fossero molto avanzate rispetto ai tempi.
Contrario al Fascismo e al Comunismo il settimanale ed il suo fondatore incontreranno diversi ostacoli nel loro cammino.
Dal giornale ne nacque anche un movimento politico e conseguentemente un partito.
Il fronte dell’uomo qualunque concepisce uno stato non di natura politica ma solo amministrativa, senza alcuna base ideologia.
Secondo Giannini per governare basta: “basta un buon ragioniere che entri in carica il primo gennaio e se ne vada il 31 dicembre. E non sia rieleggibile per nessuna ragione”.
Da questa visione ne deriva che lo stato deve essere meno presente nella società. L’economia deve essere lasciata totalmente ai privati e alle loro iniziative in un sistema liberista.
Gli unici impegni politici sono quelle di salvaguardia a questo sistema e cioè:

Lotta alle ideologie di massa che restringono il libero pensiero.
Lotta al capitalismo della grande industria
Propugnazione del liberismo economico individuale
Limitazione del prelievo fiscale
Negazione della presenza dello Stato nella vita sociale del paese

Ovvio pensare, per chi riconosce la forza del libero pensiero, quanto questi concetti risultino così interessanti e rivoluzionari anche oggi.
Figuriamoci a quei tempi. Infatti Guglielmo Giannini non ci mise poi molto a crearsi una schiera di nemici politici che avevano tutte altre visioni in merito.
Tanto che fu denigrato a tal punto, con gli allora media, che ancora oggi usiamo il termine qualunquista in modo dispregiativo, senza conoscerne il perché.

 
 
 
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"... un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini. Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava. Invece di trovare un sant'uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un'attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c'era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo. Il Saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto. Il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità. Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore. Nel frattempo, voglio chiederti un favore, concluse il Saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d'olio. Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l'olio. Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto del Saggio.
Allora, gli domandò questi, hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?'
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio che il Saggio gli aveva affidato. Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo, disse il Saggio. Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa.
Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d'arte appese al soffitto e alle pareti. Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d'arte disposta al proprio posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.
Ma dove sono le due gocce d'olio che ti ho affidato? domandò il Saggio.
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.
Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti, concluse il più Saggio dei saggi. Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza dimenticare le due gocce d'olio nel cucchiaino."

tratto dall'Alchimista:
di Paulo Coelho

 
 
 

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