Creato da: sebregon il 12/01/2008
Commento alle letture della liturgia del giorno

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Tag

 

Ultime visite al Blog

paolo.nogaraanthonellarinopelasebregondueporcellineorsacchiottburgio.giuseppedonfranco65Windmill2010MAVAF7Emanuele19.95sarapiola.74winternet72Nico87Milanodonumberto.zanaboni
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

Ultimi commenti

Approfitta delle migliori condizioni di finanziamento...
Inviato da: rachelle
il 12/08/2021 alle 22:52
 
Ma è Kurt Cobain?? E' vera questa foto?
Inviato da: Dalida
il 01/07/2019 alle 08:37
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Meteo
il 01/08/2018 alle 12:17
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Wetter
il 01/08/2018 alle 12:17
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Sat24
il 01/08/2018 alle 12:16
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« IL PADRE CI AMA E PRIMA ...TRA IL BENE ED IL MALE C... »

DIO AMA GLI UMILI PERCHE' LI PUO' RIEMPIRE DI DONI

Post n°770 pubblicato il 17 Marzo 2014 da sebregon

II SETTIMANA DI QUARESIMA - MARTEDÌ


 

 

 

 

 

 


 Mt 23, 1-12



In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

 

Queste parole di Gesù sono una ventata di verità che cala sulle nostre, più o meno grandi pretese, umane. Ci mettono davanti al modo come ci relazioniamo agli altri e diventano così uno spunto per far passare davanti ai nostri occhi le scene in cui esercitiamo un qualche incarico.

 

 

.

 

 

 

.

 

E la domanda da farci  allora è: “Quando ci diamo da fare per ciò che ci è stato affidato cosa portiamo avanti: noi stessi o il servizio?” . Le parole di Gesù possono farci entrare nelle pieghe più profonde del nostro io per metterci a nudo e a se cerchiamo di dominare gli altri o se davvero ci prendiamo cura di loro.

 

.

 

 

 

.

Ed a questa domanda non può esservi una risposta univoca come se aiutassimo sempre gli altri in modo disinteressato. Succede infatti che l'esaltazione possiamo agirla non in modo eclatante ma sottotraccia. Questo per dire che non siamo  ‘buoni’ di default perché la stabilità del bene si trova solo in Dio e che noi non siamo per niente alieni dal portare avanti noi stessi.

 

.

 

 

 

.

 

Ora questo può capitare meno se siamo uomini di preghiera e cioè persone che amano mettersi davanti al loro Creatore nudi e crudi per farsi perdonare le proprie miserie. Il signore Gesù poi ci mette in guardia dall’accettare ciò che la gente facilmente elargisce quando vede che qualcuno ci sa fare e cioè quel tipo di lodi che spingono a credersi qualcuno.

 

.

 

 

 

.

 

Se infatti non si è radicati nel ciclo divino del dono si è portati a credere d’essere gli inventori di chissà quale bene da dare agli altri. Il cristiano però sa che tutto ha ricevuto e che può dare veramente solo ciò che gli è stato donato tutto il resto è palta. Il riconoscimento umile di aver ricevuto lo aiuta a dare, e nello stesso tempo a dirottare, il grazie verso il vero autore del dono che sia un umano o Dio.


.


La nostra vita e la Parola

 

Spirito di Dio che sei la testimonianza vivente del reciproco dono d’amore del Padre verso il Figlio e del Figlio verso il Padre aiutaci a permanere in questo giro di amore che nulla aggiudica a sé ma tutto agli altri.

 

Michele Sebregondio

 

www.montetabor.de : per coloro che soni interessati ad un cammino di meditazione e preghiera del cuore : Abbazia di Chiaravalle di Milano , ogni mercoledì ore 18.00.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963