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Messaggi del 27/11/2014

 

E' FORSE VICINA L'ORA DELLA VENUTA DI GESU' A PORTARCI FINALMENTE LA GIUSTIZIA E LA PACE? SIAMO NEL TIMORE MA SPERIAMO.

Post n°854 pubblicato il 27 Novembre 2014 da sebregon

XXXIV SETTIMANA DEL T.O.  - GIOVEDÌ







 Lc 21, 20-28
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».  


La caduta di Gerusalemme, realmente avvenuta nel 70 d.C. a opera dei Romani dopo un’estenuante assedio, con centinaia di migliaia di giudei uccisi o fatti prigionieri (secondo al testimonianza di Giuseppe Flavio) e la definitiva, traumatica distruzione del Tempio, trova in questa pagina di Luca un’eco tragica. E come sempre le immagini apocalittiche fanno risaltare la violenza cieca da parte di un’umanità inconsapevole, lontana da Dio.


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La fine di Gerusalemme rappresenta per gli Ebrei la fine del mondo, non solo del loro.Ed è comprensibile che la catastrofe appaia come la vendetta di un Dio Padre crudele, cui si contrappone la possibilità di una salvezza garantita dalla fede nel Figlio, portatore di un messaggio di amore in grado di trasformare completamente le cose, ribaltandole.L’invito di Gesù a “risollevare il capo” si rivolge a coloro che non si faranno abbattere dagli eventi, e crederanno in lui al di là di ogni evidenza. Un invito che continua, ovviamente.


Alessandra Callegari

 

 
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